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Autore: maty_willy    12/05/2013    1 recensioni
La mia vita è piena di incertezze. Papà non c'è più. Credevo di essere sola. Credevo che le uniche in grado di capirmi fossero Charlotte e mia madre.. ma poi è arrivato Zayn!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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JUST LOVE

Natale. Mi alzo lentamente dal letto stropicciandomi gli occhi, il rumore assordante dell’aspirapolvere mi fa capire che mamma ha già iniziato a pulire la casa. La nostra casa. Sempre silenziosa. Sempre così vuota. Ormai ci sono abituata. Sono abituata al silenzio, sono abituata ai mezzi sorrisi, sono abituata a stare da sola. Con l’arrivo dei parenti diventa ai miei occhi irriconoscibile. E’ una tortura per me dover sopportare le urla di Danielle e James i figli di mia zia che non fanno altro che correre per tutta la casa. È una tortura dover sopportare le carezze e i pizzicotti di zia Taylor e le sue continue litigate col marito Edward che è l’esatto contrario di lei. E’ una tortura dover assistere allo spettacolo di magia di zio William che è convinto di essere simpatico e non si accorge che l’unica a seguirlo è sua moglie Eleanor. Non sopporto le raccomandazioni di zio Niall e il karaoke di zia Demi che è convinta di saper cantare e che puntualmente ci fa litigare con i vicini. Non sopporto il caos. Non sopporto dover far finta di essere felice quando non lo sono. Mamma non lo è. Esattamente cinque anni fa perdevo mio padre. Esattamente cinque anni fa un pezzo importante della mia vita mi veniva portato via con una violenza tale da farmi perdere la forza delle gambe e farmi cadere brutalmente per terra. Mi manca tanto papà.
 Il mio cellulare vibra. Lo prendo velocemente carica di aspettative prima di scoprire delusa che si tratta di un messaggio di Charlotte. Mia cugina. Mia unica amica. “così diverse eppure così legate” . Dice sempre zio William quando ci vede assieme. La luce del cellulare in contrasto col buio della camera dovuto alla tapparella abbassata mi fa male agli occhi. leggo “Quest’anno ho dato il meglio di me. Ti ho comprato qualcosa di davvero speciale. Ne sarai contenta. Non vedo l’ora di rivederti <3.” Ripenso ai regali eccentrici degli anni passati. I nostri caratteri così diversi si rispecchiano sui nostri gusti e così puntualmente finiamo per scambiarci regali che non ci piacciono e che finiremo per ricambiarci poco dopo. Non passano nemmeno cinque secondi e me ne arriva un altro. “Spero tu abbia in casa degli estintori. Papà ha detto che il gioco di magia di quest’anno sarà col fuoco!” accenno un sorriso divertita. Un altro messaggio. “Mamma sta provando a convincerlo di lasciare perdere ma lui non ne vuole sapere! D: help!.” Scuoto la testa divertita. Chiudo il messaggio e guardo per un po’ il cellulare. Ci inizio a giocherellare indecisa se mandare o no gli auguri a Zayn. E’ così difficile stare con lui. Non capire mai se quello che faccio gli fa piacere o gli reca fastidio. Non capire se mi ama veramente o sta con me solo perché siamo così maledettamente simili. Non capire niente. È il primo natale da fidanzati ufficialmente e non mi ha mandato nemmeno un piccolo messaggino. È un tipo mattiniero e sicuramente sarà già sveglio. Lo so. Lo percepisco. C’è come un filo invisibile che ci lega. Che mi fa dipendere da lui così tanto da fare schifo. Che mi fa affermare senza nemmeno arrossire che lo amo e che il mio mondo gira attorno a lui. Eppure è così strano.. pochissimi “ti amo”, niente carezze, niente uscite particolari. Il nostro rapporto e basato sullo stare assieme, stesi sul divano a guardare un film. È basato su sguardi carichi di elettricità. È basato sul difenderci a vicenda quando qualcuno parla male dell’altro. E mi basta.. la maggior parte delle volte. Ma più passa il tempo più cresce in me il bisogno di urlare quelle due paroline all’intero mondo. Più passa il tempo e più cresce in me il bisogno di sentirmele dire in continuazione. Guardo i tre pacchetti regalo poggiati per terra. Un braccialetto nero con le perline per Charlotte (= Per me). Una tazza con le iniziali mie e di mia madre per mamma. E poi un cofanetto pieno di fogli, foto, ricordi ma soprattutto pieno del mio amore per Zayn. Chissà cosa dirà. Mi alzo di malavoglia dal letto ed alzo le tapparelle. Sgrano gli occhi quando mi accorgo che l’intero giardinetto è avvolta nel bianco candido della neve. Finalmente. Quest’anno sembrava non volesse scendere e invece eccola lì. Sorrido contenta.

:”QUESTA SERA VI STUPIRO’ TUTTI E FINALMENTE CAPIRETE QUANTO VALGO COME MAGO!.” Urla zio William cercando di attirare l’attenzione dell’intera famiglia. :”SIIII.. bruciamo la casa!.” Urla contento James. :”Bruciamo tuttooo!.” Urla Danielle. :”Caro lascia perdere ti prego!.” Sussurra zia Eleanor sfiorando con delicatezza il braccio del marito. :”Gemma.. Gemma!.” Zio Edward tenta di chiamare mia madre. :”Ho comprato una nuova macchina la devi vedere è bellissima!.” Dice con occhi luccicanti. Zia Taylor scuote la testa con disapprovazione :”Noi stentiamo ad andare avanti e lui si compra una nuova macchina!.” Dice sbuffando. :”Io voglio il bisss!.” Urla Lottie. :”Figlia non dire sciocchezze.. poi diventi una palla di lardo!.” Risponde William. :”Papà!.” Si lamenta Lottie. :”Gemma questo pollo è stato davvero squisito!.” Si complimenta zio Niall. :”Sono contenta che vi sia piaciuto!.” Risponde mamma arrossendo. :”Credo che non ci sia modo migliore di digerire cantandooo!.” Urla contenta zia Demi. :”NOOO.. mamma ti prego.. sei stonata!.” Commenta James mentre sul suo volto compare una smorfia. Tutti scoppiano a ridere. :”Anche io voglio cantare con mamma!.” Dice Danielle correndo in braccio alla madre. :”Moriremo tutti!.” Sbuffa James.  Un’altra risata. La famiglia si sposta di là in salotto mentre zio William e zia Eleanor vanno in cucina a provare il numero di magia primo di mostrarlo agli altri. Finalmente rimasta sola in sala pranzo tiro un sospiro di sollievo. Faccio per aiutare mamma a sparecchiare ma mi blocca. :”Vai a divertirti di là con gli altri.. qui ci penso io!.” Dice sorridendomi. Alzo gli occhi al cielo. :”Divertirmi!.” Ripeto ironica. Lei sospira e mi abbraccia forte. :”Come fanno a festeggiare? È l’anniversario della morte di papà e loro festeggiano. È assurdo!.” Dico a bassa voce cercando di trattenere le lacrime. :”Io credo che se non fosse per loro questo giorno sarebbe più doloroso di quanto non lo sia già!.” Mi risponde. Mi mordo il labbro e mi asciugo velocemente una lacrima ribelle che è fuggita al mio controllo. :”Si è vero!.” Ammetto! :”Vado a controllare che quel pazzo di William non mi distrugga la cucina.” Dice prendendo quanti più piatti possibile dal tavolo e raggiungendo il fratello in cucina. Rimango per un attimo a fissare il vuoto prima di decidere di andare dagli altri di là! Prendo il cellulare appoggiato sulla credenza e lo accendo per vedere l’ora. Mi accorgo di aver ricevuto un messaggio. È di Zayn. :”ESCI!.” Dice semplicemente. Risale a più di mezz’ora fa ma decido di farlo lo stesso. Senza farmene accorgere e molto discretamente prendo il regalo destinato a lui dalla camera, indosso il cappotto appeso all’appendiabiti ed esco di casa chiudendo lentamente la porta. Lui è lì. Seduto sui piccoli gradini del porticciolo, che si sfrega le mani per riscaldarsi ed emette piccole nuvolette con la bocca dovute al freddo. Appena mi vede si alza e mi accenna un sorriso. :”Ciao!.” Sussurra. :”Ciao.. Sei qui da tanto?.” Chiedo senza avvicinarmi. Come al solito la sua presenza causa in me un mix di emozioni che mi fanno girare lo stomaco e mi fanno perdere la forza alle gambe. Scuote la testa. :”Bugiardo!.” Dico divertita facendo un piccolo passetto verso di lui. :”Perché non hai bussato?.” Chiedo. Lui scrolla le spalle. :”Non volevo disturbare!.” Risponde. :”Altra bugia!.” Dico facendo un altro passo. So che in realtà ha vergogna di conoscere i miei parenti. Ogni volta che lui e mia madre si trovano nella stessa stanza diventa un’altra persona. Tutto sorridente, ben educato. Buffo! :”Io.. volevo vederti!.” Dice. Avvicinandomi mi accorgo che ha le guance rosse e gli occhi gonfi. :”Stai bene?.” Chiedo allungando una mano verso il suo volto. Gli accarezzo delicatamente la fronte accorgendomi che scotta. :”Zayn tu hai la febbre. Perché non sei rimasto a casa?.” Chiedo. Lui mi guarda come se la risposta fosse ovvia. :”Volevo vederti!.” Ripete. Le urla in casa sono aumentate, segno che è iniziato il karaoke di zia Demi e Danielle. Zayn guarda sconvolto la porta dalla quale fuoriescono gemiti strazianti. :”Zia Demi sta cantando!.” Spiego divertita. Lui sgrana gli occhi e fa una strana smorfia. :”Ho un regalo per te!.” Dico porgendogli lo scrigno che avevo nascosto dietro la schiena. Le sue guance diventano rosse. Ma non è il rossore da febbre. Né rossore da freddo. È semplice rossore di imbarazzo. Rossore di stupore. Rossore (o perlomeno desidero con tutta me stessa sia  così) d’amore. Scarta lentamente il regalo e apre il cofanetto. Sorride.
L’invito alla festa di Charlotte. La prima volta che ci siamo parlati.
Non posso credere che alla fine Charlotte mi abbia convinto a venire a questa festa. La musica assordante. Gente ubriaca che urla assurdità. Balli incasinati e odore di alcool ovunque. Se non riesco a trovare un posto un po’ più appartato entro cinque minuti vomiterò o mi scoppierà la testa. Mi dirigo verso le scale e salgo velocemente ritrovandomi in un lungo corridoio. Sto per aprire la porta della camera di Charlotte quando al mio orecchio giungono urla alquanto eloquenti. Sgrano gli occhi sorpresa e faccio una smorfia di disgusto lasciando velocemente la maniglia. Riscendo le scale andando a urtare con una coppietta che sta cercando di raggiungere qualche camera da letto. Mi sposto facendoli passare e una volta scesa trovo finalmente la porta d’ingresso e vi esco velocemente. Finalmente riprendo la sensibilità delle orecchie e tiro un sospiro di sollievo. Sorrido accorgendomi che ci sono delle sedie a sdraio sotto un piccolo gazebo posizionato al centro del giardinetto. Fosse per me, me ne andrei subito, ma Charlotte si è fregata le chiavi della macchina e non sono così stupida da camminare da sola a quest’ora della notte in mezzo a strade isolate! Mi stendo su una delle sedie a sdraio velocemente, chiudo gli occhi e mi rilasso. La musica nella casa si sente ancora ma ormai è solo un sottofondo fastidioso. Un leggero fruscio di abiti mi fa aprire di scatto gli occhi. Zayn Jawaad Malik è seduto a gambe incrociate sull'altra sedia e mi fissa divertito. Mi mordo il labbro e arrossisco. Tutti parlano di lui nel liceo. Tutte le ragazze lo vogliono. Tutti i ragazzi lo temono. È una specie di leggenda. Il motivo non sono mai riuscita a comprenderlo. Inarca un sopracciglio e mi fissa senza dire niente. Abbasso lo sguardo e lo lascio perdere. Non basta lui a farmi rientrare in mezzo a quel casino. :”Non ti piace la festa?.” Chiede. Ci impiego un po’ a capire se sta parlando davvero con me. So che solitamente non da confidenza a nessuno, l’unico con cui parla è il suo migliore amico Liam. Non so se rispondergli o meno così mi limito ad annuire. :”Come mai?.” Chiede ancora. :”Troppa gente!.” Rispondo sincera. :”Ti piace stare sola!.” La sua non è una domanda ma una costatazione. :”Quando pranziamo te ne stai sempre in disparte e non ti piace quando Charlotte prova a farti partecipare alle discussioni con le sue amiche!.” Sgrano gli occhi sorpresa. “:Come fai a sapere tutte queste cose?.” Chiedo. So che Charlotte e Zayn si conoscono ma non abbastanza da parlare assieme della loro vita, tantomeno della mia. :”Sono un buon osservatore!.” Dice con tono saccente. La cosa mi innervosisce. :”Anche tu sei un tipo solitario. Liam è l’unico che riesce veramente a farti sorridere, quando sei con gli altri invece fai solo finta e il bello è che la maggior parte delle persone pensano davvero di essere riuscite a conquistare la tua amicizia!.” Dico. Arrossisco subito dopo. È da quando Charlotte si è fissata con Zayn e non fa altro che parlarmene che ho iniziato ad osservarlo a scuola. È un soggetto interessante e senza accorgermene è finito per diventare una vera ossessione. Ovviamente sono troppo timida e riservata per poterne parlare con qualcuno. Non so se possa definire Zayn “una cotta”, ma credo sia qualcosa di molto simile. Di conseguenza adesso il pensiero che senza rifletterci gli abbia appena dimostrato che è da un po’ che seguo i suoi movimenti come una psicopatica mi manda fuori di testa. Che scema che sono. Mi porto le gambe al petto, le stringo a me con le mani e ci nascondo la testa. :”Lo sai.. sei strana!.” Gli sento dire. Metto il broncio. :”Senti chi parla!.” Sussurro. :”In senso buono!.” Aggiunge. Sgrano gli occhi sorpresa e alzo lo sguardo. Il cuore mi si blocca quando mi accorgo che mi sta dedicando uno dei suoi veri sorrisi. Quelli che dedica raramente solo a Liam. Mi ritrovo a sorridere anche io come un’ebete. Non posso credere che adesso quel sorriso appartenga anche a me. Si alza, si avvicina e mi da un leggero bacio sulla guancia prima di ritornare alla festa senza dire altro. Porto come un automa una mano sulla guancia. Il suo volto era freddo eppure le sue labbra hanno lasciato una scia calda sul mio viso :”Zayn!.” Sussurro
Un piccolo ombrello giocattolo. Il giorno del nostro primo bacio.
Corro sotto il porticciolo di un palazzo e decido di concedermi cinque minuti di riposo. Ormai sono completamente fradicia. Non posso credere di aver acchiappato proprio l’unico giorno estivo così piovoso. Dopo aver lavorato l’intero pomeriggio al bar non avevo nessuno che mi potesse accompagnare a casa e così eccomi a correre sotto la pioggia senza nemmeno una piccola borsa per cercare di proteggermi dall’acqua. “Etci!.” Non riesco a trattenere uno starnuto e mi tocco i capelli fradici preoccupata. Prenderò sicuramente un accidenti e adesso che non c’è mia madre e devo essere io a prendermi cura della casa  non posso permettermi di avere la febbre. Decido di continuare con la corsa nel momento esatto in cui una macchina nera a tutta velocità mi passa accanto sollevando l’acqua di un’enorme pozzanghera e finendomi di bagnare. La rabbia prende il sopravvento e così mi ritrovo a sbattere i piedi per terra e a gridare come una pazza. Vedo in lontananza una seconda macchina avvicinarsi. Trattengo il respiro e chiudo gli occhi preparandomi a un secondo bagno. E invece sento la macchina rallentare e una voce che riconoscerei tra mille. :”Ronnie?.” Apro lentamente gli occhi e vedo Zayn alla guida che mi guarda divertito. :”Sei bagnata!.” Dice. Ringhio. :”Ma dai?.” Rispondo sarcastica. :”Sali!.” Dice semplicemente. :”Non se ne parla.” Guardo il secondo porticciolo coperto a pochi metri di distanza e poi il marciapiede in cerca di eventuali ostacoli che non mi permettano di correre. Una volta accertatami che non ce ne sono prendo la rincorsa e mi riparo nuovamente sotto un nuovo porticciolo. La macchina di Zayn mi segue a passo d’uomo. :”Non fare la sciocca Ronnie. Sali!.” Continua Zayn. Arrossisco. So che dovrei accettare il suo passaggio ma.. :”Insomma Ronnie.. non ti fidi di me?.” Mi chiede diretto. :”Ecco io.. non voglio sporcarti la macchina!.” Ammetto a malincuore. Sul volto di Zayn compare un’espressione divertita e posso giurare di aver intravisto un sorriso. :”Tu sei tutta scema! Se non sali entro cinque secondi esco e ti costringo io!.” Dice tornando repentinamente serio. Non me lo faccio ripetere due volte e corro nella macchina. Chiudo la portiera mentre il calore del riscaldamento mi avvolge causandomi un piccolo brivido. Zayn si gira verso il retro della macchina e si allunga per prendere il cappotto. La maglietta si alza leggermente lasciando intravedere i suoi pettorali. Cosa che mi scalda di più di quanto non lo faccia il riscaldamento. Mi porge (o meglio mi butta addosso) il cappotto e riprende il controllo del volante. :”Mi devi spiegare dove abiti!.” Annuisco mentre indosso il giubbotto e inizio a spiegargli la strada. Purtroppo un po’ per la pioggia forte, un po’ perché è buio e non si vede niente finiamo per perderci e il viaggio dura più di quanto previsto. Arrivati fuori casa Zayn parcheggia. :”Non posso credere che abbia perso due ore e mezza della mia vita solo perché hai il senso dell’orientamento pari a quello di una talpa ubriaca colpita in testa da un martello!.” Dice lamentandosi. Metto il broncio e mi astengo dal prenderlo a parole. Si passa una mano tra i capelli distrattamente facendomi nuovamente arrossire. È maledettamente bello. Non avevo mai provato questo tipo di sensazioni con nessuno fino ad ora. Mi tolgo la cintura di malavoglia accorgendomi che l’imprevisto non ha fatto comunque durare il viaggio tanto quanto volevo. Provo a togliermi la sua giacca ma lui scrolla la testa dice di tenermela. :”Beh.. ci vediamo.. grazie!.” Dico prima di aprire la portiera. Il tocco della sua mano sulla mia e un “Ronnie” detto a bassa voce però mi bloccano. Volto lo sguardo e punto i miei occhi sui suoi mentre il suo volto si fa sempre più vicino. È un attimo.  È un tocco leggero. Un piccolo “smak” appena sussurrato. Le nostre labbra si toccano in una maniera così naturale da non darmi il tempo di pensarci. In una maniera così veloce che se non fosse per il fatto che l’immagine è ben stampata nella mia mente faticherei a crederci. La sua mano destra è sotto il mio mento e mi alza dolcemente il volto. L’altra stringe la mia in un misto tra protezione e desiderio. I suoi occhi sono illuminati dalla luce fioca che emettono i lampioni e che lasciano intravedere un leggero rossore sulle sue guance. La maschera di ferro di Zayn era finalmente caduta. E non potevo credere che ero stata proprio io a farla cadere. Si riavvicina nuovamente a me, la mano passa dal mento ai capelli, con delicatezza la sua lingua entra nella mia bocca. È un gioco basato sul prendere e dare, prendere e dare. E mi piace. Mi piace il fatto che è un bacio dolce. Mi piace che tiene ancora le sue dita incrociate alla mie. Mi piace sentire la sua lingua a contatto con la  mia. Mi piace lui. Si allontana nuovamente e accenna un sorriso. :”Domani ti vengo a prendere per andare a scuola. Fatti trovare pronta per le otto.” Dice lasciandomi andare e tornando con le mani sul volante. Come paralizzata non riesco a muovermi. :”Io dovrei tornare a casa!.” Dice divertito. Mi do un piccolo schiaffetto sul volto per svegliarmi e scendo velocemente nella macchina rischiando di inciampare sulla cintura. :”A domani!.” Dice. Non mi da il tempo di rispondere che parte sgommando.
Un foglietto con scritto “Più che amici”.. quello che mi fece trovare attaccato ovunque a scuola il giorno dopo della sua prima scenata di gelosia.
Non posso ancora credere di aver avuto il coraggio di accettare di venire qui.. anche se non sono ancora del tutto sicura che il suo sia stato un invito ufficiale. Ha semplicemente detto “Domenica alle cinque io vado ai giardini pubblici!”. Come se mi volesse informare dei programmi della sua giornata. E mai avrei pensato che a modo suo mi stesse chiedendo di uscire se non fosse stato per il “Ti aspetto” aggiunto subito dopo. E così eccoci qui. Entrambi seduti su una delle tante panchine parlando del più e del meno. Non mi trovo a mio agio con questo vestitino addosso che Charlotte mi ha praticamente obbligato ad indossare. Mi ha assicurato che sarebbe piaciuto a Zayn e che era uno scempio andare al mio primo appuntamento con un semplice jeans e una felpa (abbigliamento per il quale avrei optato io). Ovviamente lui non ha fatto alcun commento. Si.. lo ammetto. Mi aspettavo almeno un piccolo complimento. E invece sono riuscita ad ottenere solo uno dei suoi mezzi sorrisi. Più passa il tempo più il sentimento che provo per Zayn aumenta e allo stesso modo il bisogno di sapere cosa rappresento io per lui. Fin quando si tratta di parlare del perché odio il Natale, del perché mi piaccia contare i biscotti da mettere nel latte o del perché odi i gatti lui ascolta con sguardo assorto e interessato, ma non appena l’argomento passa al “noi cosa siamo?” lui volta lo sguardo e cambia abilmente argomento. E così oggi ho deciso di chiederglielo nuovamente. Ma stavolta voglio una risposta. Lo guardo mentre mi parla delle sue sorelle, del rapporto assurdo che ha con loro e di come sia protettivo nei loro confronti. E così mi ritrovo a pensare a Zayn mentre mi protegge dalle male lingue che con l’arrivo della notizia che ci frequentiamo sembrano correre in tutta la scuola. Mi mordo il labbro delusa rendendomi conto che sia una cosa molto improbabile. Sto iniziando seriamente a pensare che mi reputi solo un soggetto interessante perché particolare. Che passi tanto tempo con me solo perché vuole cercare di capire che tipo sono veramente e non perché sia interessato a me. :”Zayn cosa siamo noi?.” Gli chiedo all’improvviso. Lui sgrana gli occhi e sbuffa. :”Non credo ci sia bisogno che te lo dica.. siamo Zayn e Ronnie!.” Risponde secco. Metto il broncio. :”Zayn e Ronnie per te sono una cosa sola o due persone distinte e separate?.” Insisto. Lui alza gli occhi al cielo. :”Ha importanza?.” Chiede. Annuisco con vigore. :”Per me si!.” Affermo. Lui sbuffa nuovamente. :”Ronnie davvero. Sei insopportabile quando ti impunti con queste sciocchezze!.” La rabbia inizia lentamente a farsi spazio in me. :”Non sono sciocchezze Zayn. Se per te non sono niente la devi smettere di..” Arrossisco. :”Baciarmi!.” Termino la frase. Perché alla fine quello che mi fa andare fuori di testa e che mi confonde sono proprio i suoi baci. Se non ci fossero potrei benissimo pensare che tra noi scorre solo una buona amicizia. Ma ci sono. Ce ne sono tanti. E diventano sempre più potenti. Pretendono sempre di più. Durano sempre di più. E i tocchi che seguono mi portano a pensare che io e Zayn siamo qualcosa di più.  Farne a meno sarebbe una tortura. Ma sono convinta al cento per cento di quello che ho appena detto e di certo non me lo rimangerò. :”Insomma Ronnie.. è davvero questo quello che vuoi. Rovinare quello che c’è tra di n..” :”COSA?.” Urlo senza nemmeno accorgermene e mi alzo di scatto dalla panchina. :”Cosa c’è tra di noi Zayn.. è esattamente questo che non ho capito!.” Zayn si passa una mano tra i capelli infastidito. :”Siamo amici!.” Mi risponde. Ecco.. lo sapevo. Mi mordo il labbro cercando di trattenere le lacrime. :”Ok..” sussurro sconfortata. Prendo la borsa poggiata ancora sulla panchina e mi allontano. :”Che fai Ronnie?.” Dice seguendomi. :”Non credo ci sia bisogno che te lo dica.. me ne sto andando!.” Dico scimmiottando la sua voce. :”Ti prego resta!.” Lo guardo negli occhi bloccandomi di colpo. E’ solo una mia impressione o la sua voce ha tremato. Sospiro. Mi siedo nuovamente sulla panchina e lui sussurra un grazie. La canzoncina inquietante che come sempre accompagna il carro dei gelati ci avvisa che si sta avvicinando. :”Ne vuoi uno?.” Chiede cercando di ottenere un tono dolce. Annuisco. In realtà è una bugia.. come tutte le volte che lui è accanto a me ho lo stomaco in subbuglio e il cibo mi fa solo venire la nausea. Ho semplicemente bisogno di stare da sola anche per due minuti. Il tempo di riprendermi e di non piangere, perché la verità è che a me non basta più essere amici. Zayn si mette in fila dietro una ciurma di bambini che sembrano in delirio. Sorrido divertita e sospiro. Mi mordo il labbro “NON PIANGERE”.. mi ripeto. “NON PIANGERE!.” :”Ronnie?.” Una voce mi fa sussultare. Mi volto e mi ritrovo davanti un ragazzo alto, moro, ricciolino, due enormi occhi color verde smeraldo, un sorriso a 328368342 denti e due fossette che in contrasto col corpo robusto gli danno un’aria da bambino. :”Ci conosciamo?.” Chiedo confusa. Il suo sorriso scompare  e fa il broncio. :”Come.. non ti ricordi di me?? Sono Harry.. Harry Styles!.” Dice. Sgrano gli occhi sorpresa. :”Sei davvero tu?.” Chiedo incredula. Lui ride contento. :”Si.. sono cambiato vero??.” Cacchio se non lo è. L’ultima volta che l’ho visto aveva dieci anni ed era una palluccia. Ricordo ancora come tutti lo prendevano in giro dandogli del grasso e io sempre lì a consolarlo e a cercare di farlo smettere di piangere. :”Cavolo Harry.. in quale palestra sei andato? Ci vado di corsa.” Dico senza riuscire a trattenermi. :”Non ne hai bisogno. Ti trovo bene!.” Dice sorridendo maliziosamente. Arrossisco. :”Sei qui da sola?.” Chiede. :”NO E’ CON ME!.” La voce di Zayn mi fa voltare di scatto. :”Il gelato?.” Chiedo interdetta. Lui mi guarda infastidito. :”Dopo! Piacere Zayn!.” Porge la mano ad Harry che ricambia interdetto e mi guarda dispiaciuto. :”E’ il tuo ragazzo?.” Chiede. Non faccio in tempo a rispondere che Zayn mi afferra con veemenza e mi avvicina a sé. :”SI. Tu sei?.” Chiede. Fisso Zayn sempre più confusa. :”Un vecchio amico di Ronnie!.” Risponde Harry accennando un sorriso. Zayn lo fulmina con lo sguardo. :”Beh.. Ronnie.. mi piacerebbe uscire con te uno di questi giorni in cui sto in città.” Dice tornando a guardarmi. :”Non può. Andiamo in gita con la scuola!.” Risponde ancora Zayn. :”Oh.. beh.. allora ciao!.” Sussurra Harry. Innervosita mi sgancio dalla presa di Zayn. :”Harry aspetta.. Zayn stava scherzando. Io e lui siamo solo “AMICI” e non dobbiamo andare in gita. Mi farebbe piacere passare un po’ di tempo con te. Che ne dici di domani?.” Chiedo sorridendo. Gli occhi di Harry si illuminano e annuisce con vigore. :”Ci vediamo qui verso questo orario che ne dici?.” Chiedo. :”SI è perfetto..” Harry guarda poi Zayn e accorgendosi del fumo che gli sta uscendo dalle orecchie decide di allontanarsi. :”A domani allora!.” Accenna prima di scappare via. Guardo Zayn interdetta e confusa. :”Si può sapere che ti prende. Non mi avevi appena detto che io e te siamo solo amici!.” Dico sillabando bene ogni parola. Cerco di trattenermi dall’urlare per il nervosismo. :”Si ma questo non ti da il diritto di uscire con quel pivellino!.” Risponde senza guardarmi negli occhi. :”Zayn ma che cazzo stai dicendo? Uno.. Harry ha soltanto due anni in meno a me e   due.. si.. ho il diritto di uscire con chi cazzo voglio!.” Zayn stringe i pugni e da un calcio a un barattolo per terra. :”Beh.. allora fallo.. ma sappi che ciò che stai per compiere si chiama pedofilia! E sappi anche che quello vuole solo portarti a letto per poi tornare al suo paesello e raccontare a tutti i suoi amici di come si è fatto la scema del villaggio!.” Sgrano gli occhi disgustata. Non posso credere a quello che ha appena detto. È un attimo. Il mio gesto è così repentino che se non fosse per il pulsare della mia mano e le cinque dita ben visibili sulla guancia di Zayn, stenterei a credere di averlo appena schiaffeggiato. :”Sei uno stronzo!.” Prendo velocemente la borsa dalla panchina e inizio a correre senza più riuscire a trattenere le lacrime. Ma che gli prende. Non l’ho mai visto così. Non ho mai pensato che potesse pensare queste cattiverie. Perché? Perché si è comportato così? Vaffanculo Zayn! Vaffanculo. Sento la sua presa sul braccio. :”Vaff..” il mio insulto viene soffocato da un suo bacio. La borsa mi cade per terra e le mie mani iniziano a tremare. Non è come tutte le altre volte. Questa volta percepisco un’agitazione inspiegabile in lui. Non c’è dolcezza. Solo rabbia. Frustrazione. Per cosa poi??? Non lo so. Una delle sue mani è tra i miei capelli, l’altra dietro la schiena mi tiene attaccata a lui. Cerco di distogliermi dall’abbraccio ma non ci vuole molto prima che mi lasci trasportare dalla passione. E intanto non posso far a meno di infuriarmi con me stessa perché come al solito in presenza di Zayn divento completamente sua schiava e incapace di pensare razionalmente.. o perlomeno di agire razionalmente. La sua lingua attaccata alla mia. Il suo profumo che diventava un tutt’uno con il mio. Tutto è allo stesso tempo maledettamente sbagliato e perfetto. Vorrei rimanere così per sempre. Sgrano gli occhi sorpresa. Un lacrima non mia mi bagna il volto. Uno “Scusa” non mio si sente aleggiare nell’aria. :”Ronnie.. ti prego!.” Sussurra. :”Non andare domani!.” Aggiunge. Non posso credere sia vero. È impensabile che Zayn sia geloso di me. Non può essere. :”Perché?.” Chiedo. Porta una sua mano sulla mia guancia, mi accarezza e mi sorride. :”Perché sei solo mia!.” :”Ma tu hai detto..” Provo a dire. Lui mi tappa la bocca con un altro leggero bacio. :”Mentivo!.” Ammette scrollando le spalle.
Il biglietto aereo per il viaggio di istruzione a Parigi. Il nostro primo litigio serio, ma anche la nostra prima riappacificazione, la nostra prima notte passata dormendo insieme.. ma.. soprattutto.. il nostro primo “ti amo”.
Sbatto la porta della camera infuriata e mi butto sul letto coprendomi la testa con le braccia. Mi mordo il labbro così convulsamente da farmi uscire il sangue ma non mi importa. Ho voglia di spaccare tutto, di radere al suolo la stanza, di entrare di nascosto nella sua e di buttargli i bagagli dalla finestra, di.. uhm.. questo si potrebbe fare. Sento la porta aprirsi e nonostante una (grande) piccola parte di me spera sia lui urlo con tutta me stessa. :”STRONZO VATTENE!.” La debole presa di Charlotte e i suoi capelli che mi ricadono sul volto mentre mi abbraccia però mi fanno capire che non è lui. :”Ronnie mi hai fatto prendere un grosso spavento.. ti ho visto lasciare la discoteca correndo come una forsennata.. tutto a posto?.” Vorrei parlare ma non appena apro la bocca inizio a piangere e presa dai singhiozzi non riesco a pronunciare alcuna parola. :”Ronnie non fare così.. spiegami cosa è successo!.” Prova a parlarmi ma non riesco a seguire molto le sue parole, la mia mente è completamente annebbiata. :”Ronnie ti prego.. parlami!.” Mi supplica Lottie. :”Charlotte.. ho visto.. ho visto Zayn.. che.. baciava un’altra ragazza!.” Dico tra un singhiozzo e l’altro. :”Dì un po’ ma tu non gli avevi chiesto una “pausa di riflessione”.” Dice con tono ammonitore. Irrigidisco la mascella. :”Si ma questo non gli da il diritto di fare quello che stava facendo!.” Dico con voce rotta dai singhiozzi. :”Se lo ami così tanto perché gli hai chiesto una pausa di riflessione allora?.” Chiede incrociando le braccia. La guardo innervosendomi “Se sei venuta qui per farmi la predica potevi rimanere benissimo in discoteca!.” Mi rivolgo a lei incazzata. :”Hey.. se sei insicura e depressa non te la prendere con me!.” Dice aggrottando la fronte. :”E se a te da fastidio il fatto che mi interessa ancora Zayn solo perché non ci puoi provare puoi andare anche a fanculo!.” Sgrano gli occhi non potendo credere a quello che ho appena detto. Come al solito presa dalla rabbia dico cose che non penso davvero. Lottie mi guarda triste prima di alzarsi dal letto e andarsene sbattendo la porta. Mi copro il volto col cuscino. Forse è meglio così.. tanto già lo so che non sarebbe riuscita a capirmi. Nessuno mi può capire..
Sento una mano accarezzarmi i capelli. Ispiro lentamente con gli occhi ancora chiusi. Sono sicura di essermi addormentata anche se non ricordo bene quando e come. Forse sto sognando. Un profumo misto di tabacco e alcool mi investe in pieno viso facendomi svegliare e causando una smorfia di fastidio sul mio volto. Apro lentamente gli occhi ritrovandomi Zayn steso accanto a me con ancora addosso i vestiti della festa. Sgrano gli occhi e mi allontano velocemente da lui. :”Che ci fai qua?.” Chiedo con la voce impastata dal sonno. :”Charlotte mi ha detto di venire!.” Dice. E’ ubriaco fradicio. :”Vattene Zayn! Ora!.” Dico con tono duro. Lui mi fulmina con lo sguardo. :”No.. non me ne andrò!.” Dice incrociando le braccia. :”Bene.. significa che andrò io a dormire assieme a Liam!.” Dico alzandomi dal letto e infilandomi le pantofole. Zayn mi blocca stringendomi un braccio. :”Zayn.. mi fai male!.” Sussurro impaurita dal suo scatto e dalla presa che aumenta sempre di più. :”Tu non vai da nessuna parte!.” Dice sibilando. :”Zayn se non mi lasci subito ed esci da questa stanza entro cinque secondi inizio ad urlare come una pazza e se il prof ti becca qui lo sai che sono guai!.” Dico con tutta la cattiveria che ho in corpo. Zayn sbuffa e lascia la presa. :”Vai.. urla.. fammi cacciare.. nulla potrà farmi più male di quanto non me ne faccia tu ogni giorno!.” Mi pietrifico sentendo le sue parole. Sgrano gli occhi e lo guardo nervosa. :”Fino a prova contraria sei tu quello che si stava strusciando addosso a una tizia alla festa!.” Dico senza riuscire a trattenere le lacrime. :”Sei tu quella che mi ha lasciato senza nessuna spiegazione da un giorno all’altro!.” Ribatte lui. :”Ho i miei motivi per averlo fatto!.” Dico incrociando le braccia. Guardo negli occhi di Zayn accendersi una scintilla di rabbia. Sussulto quando tira un pugno fortissimo al muro. :”POSSO SAPERLI ANCHE IO QUALI SONO.. MERDA..!” Sgrano gli occhi incredula quando delle lacrime iniziano a bagnargli le guance. :”In cosa ho sbagliato? Forse non sono stato abbastanza romantico. Forse avrei dovuto dirti più spesso che ti trovo stupenda. Che sei il centro del mio mondo. Ma ritenevo la cosa superflua e scontata. Avrei dovuto più spesso dirti che anche se cerco di non darlo a vedere sono geloso di qualsiasi ragazzo che ti si avvicini. Avrei dovuto dirti che sei la persona più importante della mia vita e che il giorno in cui hai detto che avevi bisogno di spazio e tempo hai distrutto il mio mondo. Avrei dovuto dirti che non ho mai provato emozioni così forti con nessuno prima d’ora. Avrei dovuto dirti che io ti appartengo con la stessa intensità con la quale tu appartieni a me.” Mi mordo il labbro nervosamente. MAI.. Mai Zayn mi aveva detto tutte queste cose. Zayn abbassa la testa stremato e senza forze. :”Il giorno della partenza mentre preparavo i bagagli per la gita ho trovato un tuo frontino sul pavimento. Sono rimasto lì come un coglione a guardarlo per ore. Era la sola prova che dimostrava che la storia che abbiamo avuto non era stata solo un bellissimo sogno.. ma la realtà.. la mia realtà.” Zayn si avvicina barcollando ma inciampa poco dopo. :”Zayn.. queste cose dimmele da sobrio.. vattene!.” Dico con un fil di voce. Lui scuote la testa alzandosi a tentoni. :”Si.. sono ubriaco.. ma è l’unico modo per aver il coraggio di dirti come mi sento.” Il suo tocco ricade nuovamente sul mio braccio. Incatena il suo sguardo al mio. :”Davvero non c’è speranza che tra noi due possa funzionare?.” Allontano nuovamente la sua presa. :”Non mi sembravi molto dispiaciuto mentre baciavi quella! Inoltre quando ti ho lasciato hai detto che.. per te andava bene.” Sul mio volto compare una smorfia di disprezzo mentre ricordo la sua risposta pacata al mio “Forse abbiamo bisogno di un po’ di tempo da trascorrere separati.. per riflettere!”. Sul volto di Zayn compare un mezzo sorriso. :”Lo sai benissimo che mentivo. Io senza te non sono niente!.” :”La stavi baciando!.” Ribatto. Zayn posa la sua mano sulla mia guancia. Chiudo gli occhi al suo tocco gelato. :”Lei mi ha baciato. Non ho fatto altro che pensare a te tutto il tempo! Gli unici baci che amo sono quelli che mi scambio con te! Permettimi di essere tuo. Permettimi di proteggerti.. anche dai miei errori.” Mi accarezza dolcemente. :”Zayn..” sussurro. :”Ho bisogno di sentirmelo dire!.” Ammetto. Apro lentamente gli occhi e lo vedo sorridere. :”Ti amo.. mi dispiace di non aver avuto il coraggio di dirtelo prima. Mi spiace di non avertelo dimostrato abbastanza. Mi dispiace di averti dato l’impressione di non essere interessato a te quando in realtà dipendo letteralmente da te. Mi spiace di non aver lottato e di non essere stato abbastanza forte e meritevole del tuo amore. Mi spiace tanto.” Sospiro mentre anche sul mio volto compare un sorriso. :”Ti amo tanto anche io!.” Con uno scatto mi avvicina ancora di più a sé e mi abbraccia. Ispira il profumo dei miei capelli. Sospiro. :”Vorrei tu non fossi ubriaco!.” Ammetto mentre socchiudo gli occhi rilassata dal suo toccarmi i capelli. Ride. :”Ho bevuto. Adesso quella parete si muove. Domani mattina quando mi sveglierò la parete starà ferma al suo posto e mi renderò conto di aver detto una cazzata. Ma sobrio o non, l’amore che provo per te non cambierà, né domani né mai!.” Dice prima di baciarmi. Ci stendiamo sul letto fregandocene di tutto e di tutti. Di Charlotte che chissà dove andrà a dormire, di Liam che sicuramente sarà preoccupato per Zayn, del prof che se ci scopre ci uccide, delle male lingue, di quella troia che ha toccato le sue labbra.. di tutto. Ci addormentiamo con dita le delle mani incrociate, l’uno vicino all’altro.. perché è così che deve essere. Perché noi ci amiamo..
:”Charlotte lascia stare.. Zayn ieri ha bevuto tanto di quegli alcolici che non penso sia il caso di svegliarlo in questo modo!.” La voce di Liam interrompe prepotente i miei sogni. :”Non me ne frega un cazzo. A causa loro ho dovuto dormire nella stanza con quella zoccola di Quinn. Me la devono pagare!.” Sospiro infastidita. Forse sto ancora sognand.. un’ondata di acqua gelida mi fa sobbalzare di colpo dal letto. I capelli bagnati si appiccicano al volto dandomi un terribile fastidio mentre le goccioline corrono una dietro l’altra l’ungo tutto il corpo causandomi brividi di freddo. Ci impiego qualche secondo a rendermi conto della situazione. Zayn accanto a me con la stessa espressione stupita e rintontita, Liam che ci guarda cercando di trattenere un sorriso divertito e Charlotte con un secchio vuoto in mano e con le braccia incrociate che ci fulmina con lo sguardo. :”Ben svegliati!.” Dice con finto tono dolce. :”Che mal di testa.” SI lamenta Zayn portandosi le mani tra i capelli. :”Charlotte sei impazzita??? Ti rendi conto..” Faccio per sgridarla ma il ricordo di come l’ho trattata ieri sera riaffiora alla mia mente facendomi arrossire e bloccando le parole sul nascere. Il volto di Lottie si rilassa e mi guarda intenerita. Liam si accorge che abbiamo bisogno di un minuto da sole e così si avvicina al letto e prende Zayn di forza. :”Andiamo ubriacone.. ti fai una bella doccia e vedi come stai meglio!.” Zayn fa un po’ di resistenza ma alla fine si lascia convincere e dopo esserci scambiati un veloce bacio a stampo rimaniamo solo io e Lottie. Inizio a giocherellare con le punte dei capelli bagnati pensando a cosa dire.. a come iniziare. :”Scusa!.” Sussurro. :”Per cosa?.” Chiede lei. Sbuffo guardandola nell’imbarazzo più totale. :”Non dovevo dire quelle cose!.” Ammetto. Lei mi guarda indecisa. :”Le pensi davvero?.” Chiede. Mi mordo il labbro e scuoto la testa. Sul suo volto compare un sorriso a 74367 denti. Si butta sul letto facendolo ondeggiare e mi si avvina prima di abbracciarmi. Rido sollevata. E pensare che mi aspettavo il peggio. :”Ti perdono. Ma solo perché sono troppo felice del fatto che abbiate fatto pace. Che vi siete detti? Racconta racconta.. sono troppo curiosa. Non mi tenere sulle spine. Anzi.. prima di raccontare. Rispondi alla mia domanda.. avete fatto sesso?.” Scoppio a ridere. :”LOTTIE!.” La rimprovero divertita. Un sorriso malizioso le compare sul volto. :”Uffà.. siete una palla. Dai dimmi. Che vi siete detti? No.. un momento. Prima vai a lavarti che tra un po’ partiamo e alla prof non farà piacere vederti in queste condizioni. Mi racconti nel pullman. MUOVITI!.” Dice costringendomi ad alzarmi dal letto e spingendomi in bagno. Rido ancora. :”Mi ha detto che mi ama!.” Dico prima di chiudere la porta del bagno consapevole che sta per arrivare un uragano di domande.
Sono seduta nel pullman assieme a Charlotte. Stiamo aspettando un gruppetto di ritardatari (tra cui anche Liam e Zayn) mentre la prof. Inizia a brontolare e a innervosirsi. Ovviamente come previsto Charlotte non fa che riempirmi di domande. Le spiego come abbia lasciato Zayn non perché non lo amassi ma perché al contrario non mi sentivo amata da lui. Le descrivo nei particolari la nostra riappacificazione e arrivata al momento in cui ha detto che mi ama non posso trattenere un sospiro. :”Che c’è? Perché non sei superfelice?? È quello che volevi giusto?.” Dice Charlotte osservando interdetta la mia espressione. :”Ecco.. non so se possa veramente valere un “ti amo” dettato dal mal di testa e dall’alcol!.” Alza gli occhi al cielo. :”Vale.. vale eccome!” Afferma con convinzione. Accenno un sorriso. Guardo fuori dal finestrino e non riesco a trattenermi dal ridere quando mi accorgo di un trafelato Liam che si trascina bagagli e uno Zayn pallido e assonnato. Ormai ci mancano solo loro due. Charlotte si accorge del loro arrivo e prontamente si alza. :”Immagino abbiate voglia di sedervi vicini!.” Dice facendomi l’occhiolino e allontanandosi. La loro entrata nel pullman è accolta da un applauso generale è da una guardataccia del prof. Zayn posa il suo bagaglio prima di prendere posto accanto a me. Poggia la testa sulla mia spalla e chiude gli occhi. :”Ricordami quando mi sarà passato il mal di testa di uccidere Lottie!.” Sussurra con voce roca. Rido e gli accarezzo i capelli. :”Ok!.” Rispondo. :”Ronnie?.” Dice con un fil di voce. :”Uhm?.” :”Ho mal di testa. Sono sobrio. E.. ti amo!.” Dice senza aprire gli occhi. Sorrido intenerita e felice. :”Anche io ti amo!.” Dopo poco cullati dal lento ondeggiare del pullman ci addormentiamo.
Un elastico a forma di rosa nera. La nostra cena romantica e.. la nostra prima volta.
Mi guardo allo specchio non riuscendo a crederci.. sono davvero io. Charlotte mi ha veramente conciato per bene. La scollatura del vestitino mi imbarazza ma per il resto non posso lamentarmi. Non troppo lungo né troppo corto. Le scarpe alte mi slanciano le gambe mentre la rosa nera tra i capelli ma da un’aria raffinata. Charlotte mi sorride mentre mi chiude la collana. :”Sei bellissima.. se non ti salta addosso stasera sono sicura che è gay!.” Dice dandomi un bacio sulla guancia. Arrossisco. Ormai è quasi un anno che stiamo insieme. Indosso un lungo e pesante cappotto. Con l’avvicinarsi dell’inverno la temperatura è sempre più bassa.  :”Io vado da Liam amore.. fammi sapere!.” Dice Charlotte indossando il suo giubbotto. Chi se lo aspettava che quei due alla fine si sarebbero messi insieme. Ci abbracciamo delicatamente per non rovinare il suo lavoro e ci salutiamo. Sento il clacson della macchina di Zayn bussare poco dopo. Un’improvvisa agitazione mi assale. Nello stomaco al posto delle farfalle ho gli pterodattili. Le gambe mi tremano in una maniera assurda e non so se sono sul punto di ridere o piangere. Chiudo la porta di casa alle mie spalle a chiave e mi dirigo verso la macchina di Zayn. Entro velocemente assaporandone il calore. Faccio per avvicinarmi a Zayn per dargli un bacio ma non appena i nostri sguardi si incrociano lui si blocca di colpo. :”Che c’è?.” Chiedo arrossendo. :”Lo so.. è troppo vistoso considerato che si tratta di una cena a casa tua.. ma Charlotte ha insistito. Mi ha praticamente minacciato di non rivolgermi più la parola se non facevo come diceva lei e tu lo sai che è la mia unica amica.. se perdo anche lei sono finita.. io..” Zayn mi tappa la bocca sorridendo. :”Sei maledettamente bella!.” Mi dice senza però incrociare il mio sguardo. Sorrido anche io lusingata. :”Grazie!.” Sussurro.
Arrivati a destinazione sgrano gli occhi quando mi rendo conto di che lavoraccio abbia fatto Zayn per sistemarla. Petali e candele ovunque, la musica di sottofondo ci accoglie e mi fa rilassare. Il tavolo è già apparecchiato e in tutta la casa aleggia un buon odore di pollo. :”Zayn.. uau!.” Riesco solo a dire. :”Lo ammetto.. mi ha aiutato Liam!.” Mi sussurra all’orecchio mentre mi toglie il cappotto. Il suo sguardo cade sulla scollatura prima di guardare repentinamente altrove. :”Siediti. Vado a prendere la pasta!.” Dice prima di poggiare il cappotto sull’appendiabiti e di andare in cucina. Mi siedo nervosa cercando di rilassarmi seguendo il soave ritmo della musica. Sospiro. :”Ecco!.” Dice venendomi incontro con una pentolone.
La serata trascorre tranquillamente. Io e Zayn non facciamo che fissarci, come se i nostri sguardi fossero costretti ad incastrarsi l’un l’altro senza che nessuno possa fare qualcosa.. ad un tratto però..
Sorrido imbarazzata quando mi accorgo che Zayn sta fissando la mia scollatura. Lui arrossisce e sposta velocemente lo sguardo. Torna però a fissarmi. Si alza di scatto e mi si avvicina. Mi bacia. Un misto tra passione e dolcezza. La sua mano destra e posizionata sotto il mio mento costringendomi a tenere il volto alto rivolto nella sua direzione. L’altra mi tiene stretto il braccio, quasi a farmi male. Tanti sono i baci scambiati tra me e Zayn. Sono quel collante che ci unisce, che ci tiene legati stretti, che fa sembrare il resto del mondo stupido ed effimero. La soluzione a tutti i nostri litigi, momenti di dolcezza, momenti di rabbia. Eppure nessuno eguaglia questo. Sono solo io a sentire un brivido partire dalla punta dei capelli fino ad arrivare alla punta dei piedi? Sono solo io a sentire questa elettricità vibrare prepotentemente nell’aria? Zayn stacca le sue labbra dalle mie solo per avvicinarle lentamente al mio orecchio destro. :”Ti voglio!.” Mi sussurra. Eccolo.. di nuovo.. quel brivido. Non è freddo.. non è caldo.. è dolce e amaro. È il caos nella testa. È la mano di Zayn che si sposta piano, dolcemente al mio petto. Sono le sue labbra che tornano a toccare le mie, i suoi occhi che non si chiudono ma continuano a fissare i miei come se stessero aspettando il mio permesso, un mio cenno di assenso. Mi stringe delicatamente un seno mentre un gemito attutito dalle sue labbra esce dalla mia bocca. Un sorriso soddisfatto gli compare sul volto. Le labbra scendono sull’incavo del mio collo. :”Zayn..” Sussurro con voce roca. :”Uhm?.” Mugugna troppo preso a succhiare la pelle del mio collo per rispondere. Inarco la schiena emettendo un’altro gemito, più forte di quello di prima e di cui mi vergogno subito. Zayn ride. :”Sii mia Ronnie. Prometto che farò in modo di meritarti.” La sua mano stringe ancora di più il seno. Lo lascia per poi scendere. Gli blocco la mano. Zayn si irrigidisce e mi guarda socchiudendo gli occhi. :”Non qui!.” Dico. Mi alzo velocemente e presolo per mano lo conduco nella sua stanza. La tapparella lascia trapelare qualche sprizzo di luce proveniente dal lampione fuori. Nonostante il buio mi accorgo di come gli occhi di Zayn luccichino di eccitazione. Si avvicina nuovamente abbracciandomi e con piccoli passetti mi spinge verso il letto. :”Sei sicura?.” Chiede. Un bacio: guancia, zona sotto l’orecchio, collo, bocca, incavo del collo, sempre più giù! :”Non so se riuscirò a fermarmi se andiamo avanti!.” Scuoto la testa. :”Non sono mai sicura di niente!.” Dico cercando di ragionare quanto basti per esporre un frase che abbia un senso. Impresa alquanto ardua a causa delle sue labbra che continuano a sfiorare ogni lembo di pelle scoperto. Le sue mani si bloccano. Le incrocio alle mie. :”Ma ti amo.. e voglio che la mia prima volta sia con te!.” Dico arrossendo. Zayn cessa per un attimo di baciarmi, con una piccola spinta mi butta sul letto, incrocia il suo sguardo al mio, sorride. :”Ronnie.. ti amo!.” Mi sibila all’orecchio. Ecco l’ennesimo brivido. Non le dice spesso.. quelle due paroline che bastano a farmi sbollire dopo una delle peggiori litigate. Eppure quando gliele sento pronunciare puntualmente mi sciolgo. Si stende anche lui sopra me. Le nostre labbra tornano a toccarsi. La sua mano torna al mio seno. I suoi capelli tornano a solleticarmi il volto. Io torno a provare quegli assurdi brividi. :”Zayn.” Sussurro. :”Ronnie!.” Risponde lui di rimando. La sua mano scende.. sempre più giù.. fino ad arrivare all’inguine. Il suo dito preme delicatamente. Sussulto. :”Sei così maledettamente bella.!.” Mi dice. Le sue mani strisciano dietro la schiena e abbassano la zip del vestito. :”Finalmente sei mia!.” Dice togliendomi del tutto l’indumento da dosso.. :”Lo sono sempre stata!.” Rispondo sospirando è rendendomi conto che è la pura e semplice realtà!
Ed infine.. l’ultimo oggetto. Una lettera. Una lettera in cui per l’ennesima volta gli ripeto quanto lo amo. Una lettera in cui do libero sfogo alle mie paure. La paura di perderlo. La paura di vederlo con un’altra. La paura che un giorno si stanchi di me. La paura che cessi di amarmi. Ma anche i miei sentimenti di felicità. La felicità di trascorrere il tempo con lui. I brividi che mi corrono lungo il corpo ogni volta che ci sfioriamo. La gioia del condividere tutti i momenti più importanti con lui. Perché Zayn oltre ad essere il mio ragazzo è il mio migliore amico, confidente, tutto. Sgrano gli occhi quando mi accorgo che una lacrima gli bagna la guancia. .”Ho fatto qualcosa che non dovevo?.” Chiedo preoccupata. Scuote la testa. :”E’ che..” Posa il cofanetto per terra e mi abbraccia. :”Ti amo tanto.. e.. ecco.. io..” Gli accarezzo i capelli intenerita. Ho capito cosa sta cercando di dirmi. Ieri Liam mi ha chiamato. Mi ha spiegato di come Zayn fosse disperato perché non sapeva cosa prendermi. Di come non lo avesse mai visto così agitato. Di come si fosse girato tutti i negozi della città senza trovare nulla di speciale. :”Non voglio regali Zayn. Il fatto che tu mi ami mi basta. Continua a farlo ti prego.” Sussurro. Lui slaccia l’abbraccio ma solo per baciarmi. Un bacio dolce. Un bacio caldo in mezzo a tutto questo gelo. Un bacio che mi appaga. :”HEY VOI DUE.. venite dentro.. facciamo tutti il karaoke!.” James e Danielle ci saltano addosso spaventandoci e facendoci separare. Rido divertita mentre vedo Zayn irrigidirsi. :”No.. ecco.. io..” Tenta di dire. :”Dai Zayn.. entra.. hai la febbre.. per lo meno stai al calduccio!.” Dico incrociando le mie dita alle sue. :”Entro ma il karaoke non lo faccio!.” Dice sbuffando. Rido .”Ok.. ok!.”
 
E IO PAGO
ok.. non sapevo come introdurre lo spazio autrice e dato che sto guardando striscia la notizia ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente. Non ci posso credere.. finalmente sono riuscita a concludere qualcosa!!!!! ll mio computer è pieno di FF iniziate e mai portate a termine ma questa volta ce l'ho fatta. *Momento imbarazzante in cui non so cosa scrivere*. Vi prego.. fatemi sapere cosa ne pensate, datemi consigli su come migliorare o se vi fa schifo imploratemi di non scrivere mai più però vi prego commentate. Spero di portarne a termina altre (si.. è una minaccia muahahahha) e spero tanto che un giorno anche  @
extraordinharry legga questa specie di one fiction o fan shot che ho scritto dato chein pratica è il mio mito ed è grazie a lei se mi è venuta questa voglia di scrivere! Mi scuso per eventuali errori di punteggiatura ma l'ho scritta di getto e so già che tra un po' cambierò idea o mi autoprenderò a parole per aver scritto questa schifezza quindi presa da un momento di follia ho deciso di pubblicarla prima che mi renda conto della sciocchezza che sto commettendo. Spero vi piaccia :)
  
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