Con la caduta di Sauron, Gandalf riuscì facilmente ad aggirarsi nell’accampamento senza incontrare nemici.

Avevano vinto, ora sperava che gli hobbit fossero vivi, per poter festeggiare le due cose.

Si fece avanti di tenda in tenda.

Fino a quando nell’ultima tenda li trovò, corse ad abbracciarli tutti e quattro, ancora prima di slegarli.

Usciti dalla tenda tornarono dove Gandalf aveva lasciato il re delle acquile,  e partirono per Minas Tirith.

La fine della guerra era un motivo per festeggiare, ma nessuno si sentiva vittorioso vedendo i corpi caduti dei compagni.

Aragorn ordinò di trovare dei cavalli per ricondurre i compagni morti verso la città bianca per ricevere sepoltura.

Boromir abbracciò il fratello, felici che ancora una volta fossero sopravvissuti a morte certa.

Caricati i morti, tutti si avviarono verso la città bianca, per celebrare la vittoria e per nominare Aragorn re di Gondor.

Gandalf con i quattro hobbit giunsero a destinazione.

Ringraziate ancora una volta le aquile andarono a raggiungere i compagni.

I corpi vennero seppelliti. Poi si riunirono per ricordarli con rispetto in una cena.

Elrond: “ Abbiamo combattuto uno di fianco all’altro e siamo riusciti a essere vittoriosi ancora una volta, in futuro le nostre genti saranno legate.”

Aragorn: “La nostra alleanza ci ha portato a vincere, la nostra unione è stata più grande del potere di Sauron!”

Balin: “ Ahaha chi l’avrebbe mai detto che infine avremmo vinto, e che quest’alleanza funzionasse realmente”

Gandalf: “La voglia di vivere e di proteggere le persone amate, fanno miracoli a volte e noi ne abbiamo vissuto uno oggi!”

Gimli: “ Io alla fine ho battuto cinquecento nemici! Te cugino?”

Balin: “ Un guerriero non conta mica quanti nemici spazza via”

Il viso di Gimli diventò rosso e si mise a correre il cugino alzando l’ascia per dargliela sulla testa..

Tutti scoppiarono a ridere.

Al mattino seguente tutti si misero in viaggio per le proprie patrie, non sapendo che una nuova tempesta stava per colpire gli uomini…