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Autore: nuvolanera8    14/05/2013    3 recensioni
Misaki osservò attentamente Suzuki-chan, aggiustandogli il fiocco, e borbottando tra sé e sé perché doveva passare il pomeriggio a sistemare i fiocchi di un orso di peluche, uno stupido orso di peluche, invece che studiare per i suoi esami imminenti
Fluff a volontà e un leggero OOC per quello che riguarda Misaki.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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My heart would stop without you
 

 Misaki osservò attentamente Suzuki-chan, aggiustandogli il fiocco, e borbottando tra sé e sé perché doveva passare il pomeriggio a sistemare i fiocchi di un orso di peluche, uno stupido orso di peluche, invece che studiare per i suoi esami imminenti.
Considerato che il ragazzo era costretto a passare molti dei suoi pomeriggi dietro ad un orso di peluche o a prendersi cura delle alghe marine, non c’era da stupirsi che i suoi voti universitari molto spesso lasciassero a desiderare.
Del resto se non fosse stato per Usagi-san lui non sarebbe nemmeno entrato alla Mitsuhashi. Il problema era che l’uomo molto spesso aveva in mente per lui delle ‘lezioni’ speciali che non lo aiutavano minimamente con gli esami che aveva in programma, anzi molto spesso lo rallentavano.
Misaki fece un profondo sospiro e si gettò sul divano di peso con l’intenzione di schiacciare un bel pisolino poiché lo scrittore era ad un’importante riunione per il suo nuovo libro e non sarebbe ritornato a casa prima di quella sera. Stava per addormentarsi quando improvvisamente il suo cellulare squillò, e il ragazzo rispose con la voce mezza impastata dal sonno per l’incipit di pisolino che gli era stato bruscamente interrotto.
“Misaki” La voce profonda di Usagi-san svegliò il ragazzo che immediatamente si alzò dal divano di scatto “Ho dimenticato a casa un file importante che mi serve per una presentazione, portamelo subito.”
Non gli diede nemmeno il tempo di rispondere e chiuse la conversazione senza aggiungere nemmeno un’altra parola come “per favore” oppure “grazie”.
Il ragazzo iniziò svogliatamente a guardarsi intorno alla ricerca del file di cui parlava l’uomo, ma nello studio non trovò nulla. Scese così in salotto alla ricerca di una qualche cartellina o chiavetta USB. Dopo vari minuti di ricerca disperata trovò sul bancone della cucina un cd con sopra scritto “Importante per la presentazione, non dimenticare”.
La scrittura era quella di Aikawa-san, la quale aveva cercato di ricordare allo sbadato scrittore di prendere quello che era essenziale per la presentazione, ma tanto per cambiare Usagi-san se ne era dimenticato come suo solito perché era in ritardo.
Misaki prese il Cd e si avviò fuori da casa, chiudendosi la porta alle spalle e avviandosi verso la metropolitana a passo veloce per prendere il primo treno disponibile che lo avrebbe portato verso la Marukawa, così sarebbe potuto tornare molto presto al suo tanto agognato pisolino.
Fortunatamente appena arrivato in stazione prese al volo il treno e si sedette sul seggiolino distrutto dalla corsa che aveva appena dovuto fare soltanto per quello sbadato di Usagi-san!
Visto che il viaggio sarebbe durato almeno dieci minuti il ragazzo iniziò a guardare fuori dal finestrino e cominciò a pensare a quello che gli era successo nell’ultimo anno.
Dopo la morte dei suoi genitori nulla era più stato facile e quando Takahiro gli aveva annunciato che voleva sposarsi con una donna che non gli aveva mai nemmeno presentato credeva che si sarebbe trovato ancora più solo di quanto era in precedenza. Ma poi c’era l’esame di ammissione e il favore che Usagi-san aveva voluto fare a suo fratello -lasciando perdere i motivi che avevano mosso lo scrittore- e le lezioni di un valore praticamente inimmaginabile senza le quali Misaki non sarebbe mai riuscito ad entrare in quella università.
Del resto non poteva che essere grato al suo coinquilino, anche se cercava di bloccarlo al letto tutte le volte che gli pareva senza la minima ragione e come animali domestici aveva delle alghe e un orso di peluche, che lo aveva aiutato a coronare il suo sogno di entrare alla Mitsuhashi e lo aveva salvato da una vita di solitudine.
Convivere con lui non era una cosa facile ma ormai il ragazzo poteva affermare con certezza, anche se gli seccava ammettere la cosa la maggior parte delle volte, che senza l’altro non sarebbe più in grado di vivere.
Nel bel mezzo di queste riflessioni si accorse di essere arrivato, quindi scese dal treno e si avviò verso la Marukawa tenendo il Cd stretto al petto come se temesse che potesse scappare.
Entrò nell’atrio della casa editrice e vide lo scrittore che lo stava aspettando leggendo un libro in totale tranquillità, ma appena lo sentì entrare sollevò lo sguardo e gli fece un gran sorriso, cosa molto strana se vogliamo considerare il suo carattere burbero e misantropo.
Quando Misaki incontrò gli occhi viola dell’altro sentì il suo cuore mancare un battito, cosa che gli succedeva sempre anche tutte le mattine che si svegliava accanto a lui e si sentiva stringere dalle sue forti braccia.
Le sue guancie presero colore violentemente ma fece finta di niente, abbassò la testa e si avviò verso di lui per dargli il Cd, ma Usagi-san lo anticipò andandogli incontro. Prese quindi il Cd e gli mosse i capelli come era solito fare, facendo mancare un altro battito al cuore del ragazzo. Lo prese poi per mano e se lo portò nel suo ufficio, nonostante Aikawa-san iniziò ad inseguirli per ricordargli che aveva un’importantissima riunione che non poteva saltare per niente al mondo.
Il 28enne fece però finta di nulla e si chiuse la porta alle spalle, dando sue giri di chiave per essere sicuro che nessuno entrasse.
“Ma sei impazzito del tutto?” Gli gridò Misaki arrabbiandosi nonostante sapesse che il grande non ci avrebbe prestato il benché minimo interesse “Non puoi saltare le riunioni quando ti pare soltanto perché ti credi il migliore scrittore per i premi che hai vinto. Insomma, non puoi farlo, non è giusto nei miei confronti che stavo per fare un pisolino, non è giusto nei confronti di Aikawa-san che deve aspettare sempre i tuoi comodi e non è giusto per…”
Il più piccolo non riuscì a terminare la frase perché l’altro lo aveva bloccato al muro e aveva interrotto il suo lungo vaneggiare con un bacio che lo fece zittire all’istante.
Dopo un interminabile  minuto durante il quale non si staccarono l’uno dall’altro Usagi-san gli lasciò andare le mani erano state bloccate al muro, e lo guardò continuando a sorridere.
“Sai Misaki, credo che tu sia una persona molto intelligente, ma a volte parli davvero troppo!”
Il 19enne come risposta lo guardò con rabbia a si andò ad appoggiare alla scrivania facendo in modo che il suo sguardo non si incrociasse con quello dell’altro.
Usagi-san però non era della stessa idea così lo costrinse a girarsi e gli prese il viso con le mani in modo da obbligarlo a guardarlo senza dargli possibilità di distogliere lo sguardo.
“C’è una cosa di cui vorrei parlarti e ti sarei grato se non mi interrompessi.” Il più piccolo sentì il cuore accelerare i battiti e battere così forte che temeva che anche l’altro potesse sentirlo.
Usagi-san lasciò andare il viso del più piccolo e si allontanò di un passo da lui, continuando però a guardarlo intensamente negli occhi senza distogliere mai lo sguardo.
“Da quando sei entrato nella mia vita tutto è cambiato.” Il più grande iniziò a parlare e si spostò i capelli come se fosse leggermente nervoso per quello che stava per dire, una cosa totalmente insolita per lui “Non mi ricordo più come potevo passare il tempo da solo, pensando che non avrei mai avuto bisogno di nessun altro per essere felice. Da quando ci sei tu mi sembra tutto cambiato, mi sembra un mondo nuovo. Tu sei il lieto fine delle mie storie e io non voglio più rischiare di perderti, mai più, perché senza di te non ce la potrei fare. Per questo motivo voglio che tu mi sposi.”
Misaki pensò seriamente di morire in quel momento, non poteva davvero aver detto quelle parole, non con quel tono così dolce e non in quel modo così romantico. Quante volte quell’uomo aveva intenzione di fargli fermare ancora il cuore?
“Misaki” continuò poi Usagi-san prendendo un anello dalla tasca “mi vuoi sposare?”
Allora non aveva capito male, ma la cosa gli sembrava così improvvisa. Cosa avrebbe detto suo fratello? E Isaka-san non avrebbe fatto di tutto per impedire il loro matrimonio?
Se c’era una cosa che però Misaki aveva capito nell’ultimo anno era proprio che la vita non si può fondare sui ‘se’ o sui dubbi, molto spesso la cosa più importante è seguire il proprio cuore. E lui era davvero pronto a farlo, era inconsciamente pronto a fare quel passo sin dalla prima volta che aveva incontro Usagi-san più di un anno prima.
“Sì” Rispose poi lo studente, cercando di trattenere le lacrime che sentiva iniziare a scendergli lungo le guancie “Sì, lo voglio.”
Usagi-san lo guardò non smettendo di sorridere e lo strinse a sé, intrappolando la sua bocca con un bacio e mescolando le sue lacrime a quelle del più giovane. E promise a sé stesso che non lo avrebbe lasciato mai e poi mai andare via da lui.
 
 Misaki continuò a guardare il soffitto non riuscendo a dormire per via degli eventi che erano successi durante il giorno e si girò verso l’altro per vedere se stesse dormendo o meno.
Quando si accorse che nemmeno lo scrittore riusciva a prendere sonno prese un lungo respiro e si fece coraggio cercando di mimetizzare il suo imbarazzo con il buio della stanza.
“Ti ricordi quando mi ha fatto promettere di restare con te dopo quella cosa successa con tuo fratello?” Iniziò il giovane continuando a guardare il soffitto “Beh, credo di essere pronto per prometterti di restare con te tutta la vita. Cioè lo sono sempre stato, ma ora so con certezza che non posso starti lontano.”
Il più grande non rispose nulla ma gli strinse la mano sotto le coperte e si girò per abbracciarlo stretto a sé.
“Ti amo, Misaki.”
Il più piccolo sorrise e prese il coraggio per girarsi e stringersi più stretto all’altro.
“Ti amo anche io.”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice
Allora, per prima cosa, salve a tutti :3
Sono nuova di questo fandom e non sapevo bene se pubblicare questa one shot oppure no. Adoro questo anime e il relativo manga, e so benissimo che quello della mia storia non è propriamente Misaki ma un suo alter ego meno isterico. E poi vogliamo parlare di quando lui dice "quante volte quest'uomo vuole ancora far fermare il mio cuore?", mi stavo per commuovere io a guardare la scena (ok, sono una romanticona)!  Detto ciò vi lascio stare, se volete lasciare qualche commento alla storia, sia se vi è piaciuta sia se vi ha fatto schifo, mi fa solo piacere!
Ora vado a ritirarmi su un’isola deserta, ciao ciao :3
 
P.s. Vorrei ringraziare come sempre la mia insostituibile _Alluka_che nonostante non abbia mai visto l’anime oppure letto il manga si ascolta tutte le mie cavolate ogni giorno. Che dire quindi? Ti voglio bene <3
  
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