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Autore: Saphira_chan    16/05/2013    23 recensioni
- Non possiamo Inuyasha.. - mormora lei
Chiudo gli occhi per concentrarmi.
La desidero. Più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Sento il suo respiro irregolare riscaldarmi la spalla nuda, su cui lei aveva appoggiato la sua fronte.
L'avevo delusa, tradita, abbandonata a se stessa..
ma nonostante tutto, lei era sempre lì, pronta ad alleviare la mia anima tormentata... incompleta senza di lei.
- Kagome... - sussurro con voce roca, come per mostrarle la mia difficoltà nel trattenermi.
Il corpo seminudo di lei, a contatto con il mio, mi sta facendo impazzire.
Il mio sangue ribolle, al pensiero di averla fra le braccia e non poterla avere..
Aumento la stretta sui fianchi, strappandole un sospiro profondo.
Soffro. Soffro fisicamente e mentalmente... soprattutto perchè so che anche per Kagome è lo stesso...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15

 
 
Sulla via della guarigione

 
 
- Emm… piacere… - gli rispondo meccanicamente, facendo finta di essere rimasta insensibile ai suoi continui complimenti.
Ritiro velocemente la mano, riuscendo finalmente a riprendere un colorito normale.
Per colpa sua sono diventata rossa da capo a piedi!
Chi diavolo crede di essere questo qui per corteggiarmi in maniera così spudorata?
- Posso chiedervi perché ve ne state tutta sola, con un freddo del genere qua fuori? – mi domanda gentile lui, dopo aver ignorato un timoroso richiamo di uno dei suoi compagni di viaggio, che, dopo aver tentato di catturare la sua attenzione per riprendere il viaggio, era stato zittito con un suo semplice gesto.
Hidashi aveva semplicemente alzato la mano destra, senza nemmeno scomporsi per guardarlo in faccia e il povero cavaliere si era subito zittito, decidendo così di rimanere al suo posto e di lasciare che il proprio padrone continuasse a conversare con me…
Accidenti, deve essere di rango molto elevato per avere tutta questa autorità!
 
- Non sono affatto sola! Tra poco arriverà una mia amica! E poi… non sono affari che ti riguardano! – mi rendo conto del mio comportamento infantile, solo quando sento la sua risata leggera, ma non ne ho potuto fare a meno.
Il mio orgoglio non ne vuole sapere di recitare la parte della dolce e timida fanciulla in difficoltà.
E’ più forte di me!
 
- Oltre che bella, siete anche una ragazza forte a quanto vedo! La mia ammirazione per voi cresce ogni minuto che passa –
- G-Grazie… ma… non credo di essere così perfetta come credi tu! Avrai incontrato altre donne più belle, no? Anzi forse nel villaggio ne potresti trovare altre di tuo gusto! – il mio tentativo di deviare il suo interesse per me, fa quasi pena, me ne rendo conto da sola, ma al momento non riesco a pensare ad altro!
- Mmm, se devo essere sincero, no. Ho viaggiato molto, avuto molte donne, ma… non mi ricordo mai di una volta in cui il solo sguardo di una fanciulla, mi sia entrato così dentro la mente… - dice lui, fissandomi intensamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
 
Sangoooo!!! Ma dove diavolo sei finita!?!?
 
Un sorriso nervoso si dipinge sul mio volto.
Non sono abituata a tutti questi tipi di apprezzamenti… di solito, quando viaggiavo con Inuyasha, mi sono sentita sempre una bambina, dal punto di vista fisico…
Quel testardo di un hanyou, continuava sempre a ripetermi quanto il mio corpo fosse immaturo e quindi privo di sex appeal.
Inoltre, a causa della sua infrenabile gelosia, nessun altro uomo, a parte Koga, osava corteggiarmi.
Mentre adesso… Hidashi mi stava facendo sentire una vera donna, lodandomi insistentemente, sebbene stesse incontrando una mia debole resistenza.
 
Il mio cuore galoppa veloce, non appena sovrappongo nella mia testa, l’uomo che ho di fronte, con quello che ho sempre amato, immaginandomi i brividi di piacere che mi avrebbe senz’altro dato l’altro, nel sentirgli sussurrare con quella voce dannatamente profonda e sensuale, dei complimenti su di me.
 
Sbatto più volte gli occhi e tossicchio, provando a nascondere il rossore sulle guance e soprattutto ad eliminare dalla testa certi pensieri.
Adesso non ha senso sperare che Inuyasha ritornerà al mio fianco!
La nostra storia è morta ancora prima nascere!
Devo smetterla di pensare a lui!!
 
Forse per ripicca, o forse per una semplice soddisfazione personale, addolcisco il mio sguardo e riprendo la parola.
- Emm… Ma tu… cosa ci fai in questo villaggio? Cercavi forse qualcuno? –
- Si, in effetti sto cercando una persona, una sacerdotessa ad essere precisi. Sono venuto in questo villaggio già una volta, poiché mio padre, aveva stipulato un buon accordo con i capi di questo villaggio… se ti avessi incontrata prima però, sarei venuto più spesso da queste parti! –
Io annuisco imbarazzata, invitandolo a continuare il suo racconto.
- Di solito, sono gli ambasciatori di mio padre a venire qui o semplicemente a interessarsi di questo “accordo economico”, ma quando ci sono degli argomenti un po’ più delicati, intervengo anche io, partecipando a queste noiose assemblee! – mi spiega lui, portandosi una mano fra i capelli, scompigliandoseli con fare scocciato, e io non riesco a non sorridere spontaneamente, forse per la prima volta da quanto ci siamo visti.
- Mi immagino! –
- E’ un mio dovere dopotutto! Mio padre è il proprietario di un’immensa quantità di terre… non può abbandonare tutto per perdersi in queste lunghissime riunioni. –
- Quindi… tu sei un nobile, no? E anche molto potente immagino! –
- Si! Quando mio padre non ci sarà più, sarò io a ereditare tutto, dal momento che sono figlio unico… è una grossa fortuna questa, tuttavia, non posso non pensare che sia anche un fardello molto pesante da portare sulle mie spalle! Ecco perché ho sempre desiderato avere una bella fanciulla al mio fianco! –
- Ah, emmm… sarà di sicuro una donna fortunata quella che sceglierete allora! – esclamo io, nascondendo la testa fra le spalle, con aria colpevole e ridendo forzatamente, poiché avevo già intuito dalla sua voce, dove voleva andare a parare.
- Fosse per me… l’avrei già scelta…mi renderebbe l’uomo più felice del mondo se mi concedesse l’onore di averla solo per me… -
 
 
- Kagome!!! – mi chiama Sango, leggermente confusa nel vedermi parlare con uno sconosciuto. La vedo camminare velocemente verso di me, reggendo con entrambe le mani una grossa coperta di lana, che deduco sia per me.
 
- Grazie Hidashi, - gli dico porgendogli il suo mantello - … ma adesso c’è la mia amica a tenermi compagnia! –
Lui, fa scorrere lo sguardo da me allo strato di stoffa che mi aveva gentilmente prestato e, inchinando il capo, come segno di assenso, mi lancia un ultimo sorriso ammiccante prima di riprendersi il suo mantello e alzarsi, senza proferir parola.
 
- Kagome tutto apposto?? E tu chi saresti?? – domanda la sterminatrice, rivolgendosi in maniera apprensiva prima a me e poi in maniera più ostile al nuovo arrivato.
- Sono il figlio di Masaru Takigawa, sono qui per incontrare l’onorevole Kikyo. Tuttavia, mentre passavo di qua, ho notato che la vostra amica Kagome, non era coperta più del dovuto e ho sentito il bisogno irrefrenabile di rimediare… -
 
Le parole dolci come il miele di quest’uomo, scombussolano un po’ la mia amica che per cercare una conferma alla veridicità dei fatti, mi scambia una rapida occhiata, annuendo successivamente non molto convinta.
 
- Siete stato molto cortese, ma ora ci penso io a preoccuparmi per lei, signor Takigawa! La persona che state cercando è proprio dentro la mia casa! La prima stanza a destra. – spiega Sango, indicando la sua piccola capanna.
 
Il bel cavaliere, dopo aver ringraziato la mia amica, torna ad incatenare i suoi bellissimi occhi verdi nei miei, facendomi per l’ennesima volta cadere nel disagio…
Con un eleganza fuori dal comune, mi saluta come un principe dovrebbe fare con la sua principessa, cioè inchinandosi di fronte a me e provocando di conseguenza uno sguardo allibito della mia amica, che non aveva ancora visto e sentito niente di tutte le sue cavalleresche performance.
 
Non appena raddrizza la sua schiena, per riprendere il suo portamento fiero, mi dà un ultima prova della sua infatuazione per me, infischiandosi tranquillamente di Sango che ascoltava curiosa e allibita quello che mi avrebbe detto.
 
- E’ stato un vero onore fare la vostra conoscenza, Kagome, verrò più spesso assieme ai miei sudditi in questo villaggio… queste seccanti riunioni, potrebbero anche cominciare a piacermi… perfino il viaggio per arrivare qua, diventerebbe immediatamente gradevole, se penso che al mio arrivo, potrei subito rivedervi… -
 
Avvampo improvvisamente, di fronte al suo sorriso sghembo che mi rivolge prima di ritornare dai suoi compagni e avviarsi verso la campagna.
Ma perché capitano tutte a me???
 
- Emm… - prova Sango a chiamarmi, prima con fare menefreghista, ma le sue intenzioni di mostrarsi indifferente a quella scenetta di poco fa, viene subito sostituita da uno sguardo provocatorio di chi la sa lunga - … non perdi un attimo per fare stragi di cuori, ehh??? –
- Ma cosa..!!! Io, non!! Ohhh!!! Ma ha fatto tutto lui!! Io non ho fatto niente!! –
- Esatto! Un mega fustone ti fa già la corte e tu te ne stai lì buona senza far niente?? – scherza lei, mentre si siede accanto a me.
- Certo che non faccio niente! Mi sono ripresa 10 minuti fa e già dovrei fare la cascamorta con quello lì? E poi l’hai visto? E’… è… - mi blocco sbarrando gli occhi e dandomi della stupida.
 
Merda, non avevo nessun difetto da attribuirgli!! Cavoli, ma doveva per forza essere così bello?? E perché non formulo mai la frase prima di parlare??
 
- E’?? – mi incita lei, riuscendo soltanto a farmi arrossire di più.
- … … troppo sicuro di sé! – tento io, vergognandomi da sola per quella magra e debole offesa nei confronti di Hidashi.
- Troppo sicu… Ahahah Kagome! Non cambierai mai! E per questo ti voglio bene… - mi confessa lei, mentre io la ringrazio mentalmente per aver cambiato discorso proprio quando mi ero incartata da sola.
- Anche io Sango… sono felice di essere ritornata. –
- Mi spiace veramente per quello che hai dovuto sopportare per tutto questo tempo, però, d’ora in poi, io e Miroku cercheremo di starti il più vicino possibile per non farti mancare niente! Lo so cosa vuol dire non avere più accanto la propria famiglia, ma la tua Kagome è sempre viva e sta bene! Non devi preoccuparti per loro! Se lo vuoi, e non devi essere obbligata, potremo essere noi la tua famiglia… si, mi rendo conto che non è il massimo, considerato che è composta da un marito maniaco, due piccole pesti e me, però… -
 
Non permetto alla mia amica di continuare oltre e l’abbraccio di slancio come meglio posso, appoggiando il mio mento alla sua spalla.
- Grazie… grazie davvero Sango! – balbetto io fra le lacrime di gioia.
Anche se la mia famiglia non può essere sostituita, il regalo che mi ha fatto la mia amica, e indirettamente anche quel pervertito di Miroku, è davvero molto rassicurante per me.
Tutto sommato, anche se credo che non mi abituerò mai e poi mai a Inuyasha e Kikyo, come… come coppia fissa, ho la certezza di non essere sola.
Avrò sempre qualcuno a sostenermi.
E’ pur sempre una consolazione, no?
 
Successivamente però, un altro dubbio mi assale, facendomi ripiombare nello sconforto.
Vada per ora, ma poi non potrò rimanere per sempre sotto la protezione di miei amici!
Inoltre, dopo tutto, sono anche loro dei coniugi… vorranno avere la loro intimità, no? E io odio essere di troppo…
 
E’ una cosa inevitabile, ma prima o poi dovrò rifarmi una mia vita… ed è chiaro che non lo farò come una vecchia zitella!
Il mio pensiero ricade sul cavaliere di poco fa, facendomi avvampare le guance.
Potrebbe essere davvero lui il mio futuro??
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fisso inviperito la porta dalla quale se ne sono appena andati Miroku e Kagome, lasciandomi qui fermo imbambolato.
Non so se alzarmi e correre da loro, oppure darle del tempo per abituarsi alla sua nuova vita e rimanere qui in questa stanza.
Il modo in cui ha mascherato la sua delusione e tristezza mi fa venire ancora la pelle d’oca!
Il rumore di una ciotola appoggiata al terreno, però mi riporta alla realtà, facendomi subito cambiare umore.
Se prima ero solo irritato, adesso sono incazzato nero!
 
- Che cosa le hai detto??? – urlo io, guardandola in cagnesco, suscitando in lei solo una smorfia di dissenso.
- Solo la verità… -
- Cosa intendi per “ solo la verità “??? –
- Di noi due che stiamo insieme… dovevo mentire per caso? –
 
Chiudo i pugni istintivamente, cercando di trattenermi nell’insultarla. Sa benissimo che questa è una stupidissima domanda a doppio taglio!
La rabbia che ho adesso in corpo mi farebbe compiere gesti di cui poi, sono sicuro, mi pentirei.
 
- E come le hai detto ciò?? –
- Le ho spiegato che avrei fatto di tutto per curarla e per farla riprendere del tutto, ma in cambio avrebbe dovuto mantenere nascosta la storia su noi due… nient’altro. –
- Davvero le hai detto solo così?? – gli chiedo io, assottigliando gli occhi per studiare ogni sua più piccola espressione.
Ho come la brutta sensazione che mi sta nascondendo qualcosa.
Kagome non può essersi spinta all’orlo delle lacrime solo per questo!
- Dalla sua faccia, non sembrava che la vostra discussione fosse stata così amichevole! – ringhio io, dopo aver incrociato le braccia e voltato la testa verso il lato opposto a lei.
Kikyo, per tutta risposta, sgrana gli occhi quasi sorpresa dal mio comportamento cosi ostile nei suoi confronti.
Fino ad ora, a parte qualche mio battibecco insulso, non le avevo mai dato involontariamente della bugiarda.
Non mettevo mai in discussione le sue opinioni… se proprio ero in dissenso con lei, me ne andavo sempre borbottando contrariato fra me e me qualcosa, ma non litigavo con lei come facevo con Kagome per qualsiasi cavolata!
 
Mi fermo un attimo titubante per quello che ho ancora fatto.
Ho di nuovo paragonato Kagome a Kikyo!
No, non va bene, devo smetterla di farlo! Ne va della mia salute mentale!
 
- Non ti fidi? Bene, se non mi credi, sei libero di non farlo! – mormora lei stizzita, senza darmi la possibilità di non fare altro se non scusarmi.
Si è voltata, per darmi le spalle e io, orgoglioso come sono, decido di non darle la soddisfazione di vedermi dispiaciuto per quello che le ho detto.
Sono ancora arrabbiato con lei, e quello indignato dovrei essere io maledizione!!
 
Sbuffo scocciato dalla situazione, prima di alzarmi e avviarmi verso la porta.
- Vai da lei? –
- Non ti fidi per caso? – domando io, scattando la testa in sua direzione, con aria di sfida.
- No, a differenza tua, io mi fido di te Inuyasha… -
 
Quella risposta mi lascia un po’ perplesso e intontito, poiché mi sembra di essere passato dalla parte della ragione, a quella del torto.
Adesso sarei io quello che ha sbagliato??
Ahhhh!!!! Al diavolo questi giochetti di parole!! Ecco perché preferisco starmene zitto il più delle volte!
 
 
- E’ permesso? – una voce maschile cattura la mia attenzione, obbligandomi di nuovo a voltarmi verso la porta per capire chi sia.
- Oh, sei arrivato finalmente! Io e gli altri capi del villaggio ti stavamo aspettando già da qualche ora! –
- Perdonatemi allora se allora vi ho fatto attendere… abbiamo trovato qualche resistenza demoniaca durante il viaggio, è per questo che abbiamo tardato! –
- Non ti preoccupare, basta che adesso andiamo a parlare con gli altri di affari per il bene dei nostri villaggi! Ah, e inoltre, puoi darmi del tu, Hidashi, non è la prima volta che ci incontriamo! –
- Certo, onorevole Kikyo. –
 
Un nervo pulsante compare sulla mia testa, facendomi innervosire più del dovuto.
Fanno finta che io non ci sia nemmeno!
E poi chi cacchio è??
Un flash di quello che mi aveva detto pochi giorni fa Kikyo però mi fa calmare.
Di sicuro questo tizio deve essere un ambasciatore o nobile dell’altro villaggio, a giudicare dall’estrosità dell’armatura che indossa…
Non so perché, ma a pelle non lo posso già sopportare!
Chi diavolo è per entrare così in casa dei miei amici e parlare tranquillamente con la mia donna, facendo finta che io non ci sia nemmeno?
Come se avesse udito i miei pensieri, mi rivolge un veloce sguardo, prima di riprendere a parlare.
 
Beh, per lo meno si è accorto che esisto! … non che mi interessi sia chiaro..!!
 
- Perdonami se metto a dura prova la tua pazienza, ma devo chiederti un favore! – dice lui di punto in bianco, mentre sul volto della miko compare un’espressione di sorpresa.
- Se posso aiutarti, dimmi pure! –
- Si tratta di una bella fanciulla che ho incontrato in questo villaggio! Vorrei sapere qualcosa in più su di lei! Mi ha veramente affascinato con un solo sguardo! –
 
Alzo gli occhi al soffitto esasperato.
Ecco un altro povero idiota innamorato!
Ma chi me lo fa fare di stare qui ad ascoltare le sue pene d’amore se neanche lo conosco?!
Con fare burbero, saluto Kikyo, e mi incammino verso il giardino, lasciandoli soli a parlare di queste cose sdolcinate.
Affascinato con un solo sguardo? Pft! E chi sarebbe questa “ bella fanciulla”, come la chiama lui??  Una divinità scesa in terra??? Ma non diciamo cazzate, ha visto una ragazza carina e si è cominciato a fare dei filmini mentali da sé!
Kagome una volta mi parlò del “ colpo di fulmine “…. Non so se sia vero, poiché io non l’ho mai avuto… ho sempre dovuto conoscere il carattere della donna in questione per innamorarmene!
Chissà, magari questo Hidaki, o come cavolo si chiama, ce l’ha avuto… mah, chissà…
Di sicuro a me non me ne interessa proprio un fico secco!!
 
Mi avvicino all’albero sul quale sono appoggiate Sango e Kagome, ma quest’ultima, non appena mi vede, distoglie lo sguardo da me.
Perdo un battito del cuore quando lo fa.
L’ultima cosa al mondo che non voglio è il suo odio!
Timoroso, chiedo a Sango di lasciarci soli e lei, dopo aver ottenuto un consenso non troppo convinto di Kagome, si alza e ritorna nella sua capanna.
 
 
Il silenzio è piombato su di noi.
Non so che fare e il suo mutismo non mi aiuta affatto.
Per cercare di spezzare quel clima teso, mi tolgo la veste rossa, sotto gli occhi sconcertati di lei.
- Ch-che diavolo stai facendo?? –
- E’ meglio se te lo metti tu sopra le spalle! Il clima è ancora freddo e… -
- Non ne ho bisogno! Non vedi che ho già una coperta? –
- Ma… - balbetto io, dopo essere stato di nuovo rifiutato.
Stringo forte la stoffa calda che ho fra le mani per la frustrazione di essere arrivato a quei livelli.
Me lo merito, è vero, ma devo fare qualcosa accidenti!
 
- Kagome io… -
- Non dire niente… non importa.. –
- Si che importa!! – le grido quasi in faccia, dopo averla costretta a guardarmi negli occhi. Le mie mani, a contatto con la pelle delle sue spalle, sembra scottare.
Perché solo lei sa darmi questo calore incredibile?
- Kagome, sono stato uno stupido idiota ad essere cascato nel tranello di Naraku! Non mi perdonerò mai per quello che hai dovuto passare in tutti questi anni! Troverò il modo di farmi perdonare da te! Farò di tutto per non farmi odiare! –
- Odiare? Pensi questo di me? – mi chiede lei, confusa dalla mia reazione esagerata, ma ormai ho superato il limite di sopportazione, devo dire tutto quello che ho rinchiuso nel mio petto, sennò sono sicuro che esploderà…
- Si Kagome, i tuoi gesti non mi fanno pensare ad altro e in effetti è quello che mi merito! – le confesso, allentando la presa sui suoi bracci e abbassando le orecchie.
- Non ti odio, se questo vuoi sapere! –
- Ma allora perché mi eviti in tutti i modi? –
- Perché preferisco così… -
La sua risposta è vaga, ma dal suo tono malinconico e arreso, capisco subito a cosa sta pensando.
- E’ per Kikyo, vero? – sussurro io piano, con la paura che quel nome le inferisse delle nuove ferite.
E’ un istante, solo un rapidissimo istante, ma la vedo tremare.
Abbasso il capo colpevole, rendendomi conto di aver fatto centro.
- N-no… non è per questo… - tenta lei, chiudendosi meglio nella coperta - … tu sei liberissimo di scegliere la donna giusta per te e poi… -
- E poi…? –
- … e poi… hai sempre desiderato vivere al fianco di Kikyo, quindi è giusto così… sono… sono contenta per voi! –
Deglutisco con il morale a pezzi. Mi sento davvero uno schifo!
L’ho anche costretta involontariamente a mentire su una cosa così ovvia! Buona d’animo com’è, non può fare altro che fingersi contenta per le fortune altrui.
Preferirei che mi rivolgesse delle parole offensive, piuttosto che le sue congratulazioni!
Mi sentirei meno un verme.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
Dire che sono felice per loro due, è stata la cosa più difficile da fare, da quando sono ritornata al villaggio!
Che cosa dovevo dire altrimenti??
No Inuyasha, sono veramente delusa perché speravo che dopo tre anni, dopo avermi ritrovata, saresti ritornato al mio fianco, per vivere una nuova vita insieme!
Maledizione, si può essere più patetiche?
Neppure lui, da come ha voltato e abbassato il capo, sembra aver creduto alle mie parole, ma forse, per rispetto mio e dei miei sentimenti, fa finta di crederci.
 
Tuttavia, uno strano torpore alle gambe, dovuto dalla mia intenzione a cambiare posizione, mi spiazza.
Sgrano gli occhi, incapace a pensare ad altro.
 
- Le mie gambe – sussurro con un filo di voce, ma quanto basta per farmi sentire dall’udito fine di Inuyasha.
Lui, sentendo la nota di puro terrore che ho appena emesso, scatta la testa in mia direzione, spezzando di netto l’aria deprimente di poco fa.
 
- Cosa c’è?  Che hanno le tue gambe?? –
Boccheggio, provando a calmarmi per non farlo allarmare troppo, ma mentire mi è impossibile stavolta.
 
- Kagome!! – mi richiama Inuyasha, preoccupato fino all’invero simile.
- Io… non... –
- Tu non.. ?? –
- Non riesco più a muovere le gambe…! –
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quando mi ha detto il motivo che la terrorizzava tanto, il mio cuore ha perso un battito.
La paura che lei non potesse più camminare, mi fa sudare freddo.
Posso davvero aver causato anche questo??
Fino a quanto i Kami continueranno a infierire su di lei per le mie colpe??
Riprendendo tutto il coraggio che ho in corpo, mi inginocchio davanti a lei, prendendole il volto fra le mani, obbligandola a guardarmi.
Vedo terrore nei suoi occhi.
Anche io sono spaventato, ma non voglio farla stare peggio.
Voglio essere per lei un punto stabile di sostegno.
Voglio che non abbia paura di niente quando è con me!
- Kagome guardami!! –
- Le mie gambe… - mormora lei sottovoce.
- Kagome, andrà tutto bene, vedrai che la situazione si risolverà! Sarà una cosa temporanea! –
Lei, da prima titubante, decide di farsi influenzare dalle mie parole confortevoli.
Comincia di nuovo a tremare e stavolta non obbietta quando le poso con fare premuroso la veste sulle spalle.
Mi sembra così fragile, così… indifesa, che avrei voglia di abbracciarla forte tra le mie braccia e sussurrargli parole dolci al suo orecchio per tutto il tempo a nostra disposizione.
- Vado a chiamare Miroku e Sango! Di sicuro la penseranno come me, non devi pensare subito al peggio, okkey? –
Lei mi osserva con quegli occhioni lucidi e annuisce sempre un po’ impaurita.
Non posso fare a meno, prima di allontanarmi, di accarezzarle la testa e il viso affettuosamente.
 
Al tocco dei miei polpastrelli sul suo viso sembra calmarsi e io tiro un sospiro di sollievo.
Odio vederla piangere!
 
 
Dopo aver chiamato i miei amici, mi sento molto meglio.
Secondo Sango, è solo una paralisi temporanea, dovuta dal fatto che Kagome per quasi tre anni non avesse più messo in funzione nessun muscolo delle gambe.
Era sicura mentre lo diceva, quindi mi fido.
Come anche Kagome.
Lei è una ragazza forte, ce la farà sicuramente a riprendersi!
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ho davvero temuto il peggio!
Pensare di non potere più camminare era davvero il colmo!
Menomale che Sango mi ha rassicurato, sennò sarei veramente cascata nella depressione più totale!
 
Delle voci in lontananza mi costringono a girarmi.
Vedo Hidashi, assieme a Kikyo, raggiungere i suoi sudditi e dirgli qualcosa.
Deduco che volesse dire loro di andare, perché non appena monta in sella al suo cavallo bianco, gli altri uomini, iniziano a seguire Kikyo in sella ai loro destrieri.
 
Tuttavia Hidashi, con mio stupore, lascia andare avanti di qualche metro i suoi uomini, restando più indietro degli altri.
Sussulto, quando prima di rimettersi l’elmo, si volta in mia direzione, sorridendomi.
Sento oltre che il suo, tutti gli altri sguardi dei miei amici puntati su di me.
 
Mi sento terribilmente a imbarazzo, il modo in cui mi guarda è inequivocabile!
La voce birichina di Miroku infatti non tarda ad arrivare.
- Mi sa che qualcuno ha appena fatto colpo!! –
- Eh già! – continua il piccolo Shippo, non sapendo di farmi arrossire più del dovuto. Non mi piace stare al centro dell’attenzione!!
 
Dopo secondi, che a me parvero ore, Hidashi fa un piccolo inchino con la testa e poi comincia a trottare verso i suoi compagni, lasciandomi lì, in balia dei miei amici e delle loro inopportune domande.
 
Quando il bel cavaliere è abbastanza lontano, parte l’interrogatorio scherzoso di Shippo e Miroku, che a differenza di Sango, non avevano ancora visto il corteggiamento spudorato del nobile.
 
Ma sono costretta ad irrigidirmi non appena guardo Inuyasha.
E’ rimasto immobile come l’avevo lasciato.
In piedi, con la testa rivolta verso il punto in cui se n’era andato Hidashi e i muscoli del viso contratti in una smorfia.
Mi si ghiaccia il sangue nelle vene, quando vedo le sue mani strette a pugno.
Non è difficile capire che è furioso.
 
 
Ho come la netta sensazione, che quei due non andranno molto d’accordo…
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice
 
Ciao!!
Perdonatemi per l’enorme ritardo, ma l’università mi sta uccidendo!! Ultimamente mi è anche preso il tic nervoso all’occhio da quanto sono sempre in continua ansia per questi maledetti esami!! XD
Mannaggia che degenero! XD
 
Che ne dite di come si sta svolgendo la storia?? Vi  continua a piacere?? :D
Vi ringrazio tutti quanti di continuare a seguire la mia umile storiella! :)
Le vostre recensioni sono sempre una grande soddisfazione per me, come anche sapere che tante persone hanno messo la storia nelle preferite, ricordate e seguite!!
Grazie di cuoreee!! <3 <3 Spero di non deludervi in futuro!!
 
 
Adesso vado a nanna perché domani mi attente un lungo studio di…
….
….
…. MATEMATICAAAAAA ( voce spaventosa spiritata )
Ma perché pure all’università mi devo ritrovare questa materia??? E’ una congiuraaaa!!!
Pregate per me perché io sono veramente un danno in questa materia!!! T.T
 
Grazie di tuttooo
Bacioni
 
 
Saphira_chan
  
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