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Autore: Allie12    16/05/2013    1 recensioni
Allie, aveva avuto un'infanzia un po' diversa dagli altri bambini, lei vedeva, sentiva e faceva cose che altri bambini, o altre persone in generale, non potevano fare. Questo fatto la allontanò molto dal resto dal mondo, non aveva amici, non aveva l'appoggio della famiglia, non aveva nulla. In realtà qualcuno c'era, o meglio dire, qualcosa. Oliver.
Oliver era il suo unico amico, se si poteva definire tale; Oliver non apparteneva a questo mondo, ma ad Allie non importava, Oliver era speciale, e a lei andava bene così.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Tutto cominciò il 15 giugno del 1997, Allie compì cinque anni, e i suoi genitori le organizzarono una grande festa di compleanno.
La sua famiglia era ricca e potente, vivevano in una grande villa, la più grande del loro paese. Allie era una bambina molto, troppo, intelligente per la sua età, difatti sapeva leggere, scrivere ed era a conoscenza della matematica, che un bambino della sua età normalmente apprendeva in circa cinque anni di elementari.
I genitori erano fieri di lei, avevano un'altro figlio, Logan, ma lei era la figlia "prediletta", quella che avrebbe ottenuto tutto il loro potere e la loro eredità una volta deceduti.

Logan soffriva molto per questo fatto, odiava sua sorella, ed odiava essere messo da parte da chiunque gli stesse intorno. Logan aveva dodici anni, si impegnava tantissimo a scuola e in tutto quello che faceva, ma non sembrava mai abbastanza per raggiungere il livello della sorellina.
Quel giorno, Logan aveva un'importante notizia da dare ai suoi genitori: siccome era il più bravo di tutta la scuola, gli avevano offerto una borsa di studio per andare a studiare in Inghilterra. 
Non stava nella pelle di raccontarlo ai suoi genitori, che al contrario, non fecero nemmeno caso a lui, per tutta la giornata. Logan stanco di tutto questo, aveva deciso di fare uno scherzo alla sorellina, e ai suo genitori; prese Allie e la portò nella cantina, dove spostando un vecchio quadrò notò una porta, la aprì e trovò una stanza buia e umida, pensò che non sarebbe stato pericoloso lasciare Allie chiusa dentro per qualche ora, non c'era nessuno, cosa poteva succederle? 

Allie non sapeva cosa stesse succedendo, era spaventata, quello sì, ma non sapeva perché il fratello l'avesse chiusa lì dentro.
-Stiamo giocando a nascondino.- Le disse. -Resta qui e non ti troveranno.- 
Allie adorava suo fratello, non poteva immaginare che lui la stesse prendendo in giro, così si sedette in un angolo e aspettò.
Passò un'oretta circa, quando il quadrò si scostò e la porta si aprì. 
-Logan!- gridò Allie. -Ti hanno trovato?- Aggiunse.
Ma non ottenne risposta, non c'era nessuno, dalla porta scivolò una palla, successivamente la porta di richiuse. 
Allie non riuscì a capire perché il fratello si stesse comportando in quel modo. Quando vide la palla che rotolò verso di lei, e un bambino che uscì dall'angolo buio della stanza. Allie gridò spaventata, ma subito si calmò e chiese:
-Chi sei?-
Il bambino non rispose.
-Non ti conosco, tu non sei stato invitato al mio compleanno.-
-Oliver.- rispose il bambino.
-Oliver? È così che ti chiami?- 
-È così che mi chiamavo.- disse con aria molto triste.
-Cosa vorresti dire?- chiese Allie con tono preoccupato.
-Ti va di giocare a palla?- disse lui.
Allie non rispose, fece cenno di sì con la testa, prese la palla e gliela lanciò. Giocarono per ore senza dire una sola parola, ma sembrava che Oliver si stesse divertendo molto, e ad Allie bastò questo. Era una persona molto altruista, lo era sempre stata, dopo tutti gli scherzi e i dispetti che gli aveva fatto suo fratello in quei cinque anni, lei era sempre riuscita a perdonarlo e non smetteva di volergli bene, cosa che il fratello non ricambiava.

Jhon e Rebecca, i genitori di Allie e Logan, iniziarono a cercare Allie per tutta la casa, ma di sue tracce, nulla. Logan non era riuscito nel suo intento, non era riuscito a farsi ascoltare dai genitori nemmeno questa volta, così decise che era il momento di far uscire la sorellina dalla cantina.
-Stavamo giocando a nascondino prima.. l'ho vista andare dietro casa.. potrebbe essere andata in cantina.- suggerì il ragazzino.
I genitori ebbero come un'illuminazione, e si affrettarono verso la cantina. Arrivati lì, non la trovarono, ma Rebecca si accorse che il vecchio quadro di famiglia era spostato, lo spostò del tutto, notò la porta socchiusa, e la aprì. 
Quel che vide dentro non riuscì a spiegarselo, sua figlia lanciava la palla verso il centro dello stanzino, e la palla tornava indietro da sola, senza che nessuno la toccasse. Rimase pietrificata, non riusciva spiegarsi cosa stesse succedendo. Notando la reazione di Rebecca, Jhon e Logan accorsero per vedere cosa stesse succedendo. Rimasero anche loro a bocca aperta, immobili.

Allie si accorse della porta aperta, sorrise e disse ai genitori e al fratello:
-Vi presento Oliver, il mio nuovo amico!-
Rimasero tutti a bocca aperta. 
-Allie.. qui non c'è nessuno- disse Rebecca, con un filo di voce. -Qui non c'è nessuno!- ripetè gridando e piangendo.
Jhon cercò di calmarla, la prese per mano, ma lei lo scansò con uno spintone, prese con forza la bambina e la portò in casa, chiudendo a chiave la porta che portava nello stanzino e la cantina. 

  
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