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Autore: Yvaine0    17/05/2013    3 recensioni
"Liam ha imparato una cosa dagli avvenimenti degli ultimi giorni: avere una fila di sassolini sulla finestra non basta. Non basta avere la possibilità di passare del tempo con una persona, bisogna sfruttarla (la possibilità, non la persona). Perché che cosa succederebbe se arrivasse un ragazzo dalla pelle scura e lo sguardo magnetico e gliela portasse via?"
Liam ha una fila di sassolini sul davanzale della finestra e una cotta per Mia, la sua vicina di casa. I sassolini sono lì per essere lanciati alla finestra e richiamare la sua attenzione. La cotta che ha per lei, invece, serve a mandarlo nel pallone quando nella vita di Mia spunta dal nulla un ragazzo con gli occhiali da nerd, che però non assomiglia nemmeno lontanamente ad un nerd.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Disclaimer! Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle entità realmente esistenti citate, nè offenderle in alcun modo. Tutti i fatti narrati sono puramente inventati o sola fonte di ispirazione.


Questa storia è stata scritta come penitenza per la scommessa persa(?) con Flamel_ a proposito dei progetti het di everybodyneedsshirin.
 
Segue i parametri della sfida #1 di #UDFFSfida su Facebook. (Per info, clicca sul nome dell'iniziativa.)
 
 
 
Di ragazzi con gli occhiali e
sassolini alle finestre
    
And I know I could be more clever
And I know I could be more strong
And I know I could be more clever
And I know I could be more clever    
 
 
Liam ha una fila di sassolini bianchi sul davanzale dalla finestra.
Ogni volta che Louis entra in camera sua e li vede, lo prende in giro, puntualmente. Perché sono lì? Liam non risponde, sorride e scrolla le spalle, come se non fosse importante. E Louis si accontenta, perché, in fondo, se Liam non si imbarazza né glielo racconta spontaneamente, significa che non è nulla che valga la pena di sapere.
Per lui, invece, è importante. Sono il suo modo migliore per fuggire dal mondo, per lasciarsi tutto alle spalle e comunicare con un altro pianeta. Il pianeta Mia.
Se Liam dovesse scegliere di mollare tutto e trasferirsi su un altro pianeta, sceglierebbe sicuramente il pianeta Mia. E non solo perché si trova a nemmeno dieci metri da casa sua, ma perché è in assoluto il luogo migliore in cui vivere.
Quei sassolini sono importati, pensa Liam mentre li allinea sul davanzale. Sbircia di fronte a sé, alla finestra della sua vicina di casa e sorride. Le tende sono tirate ma riesce comunque a intravedere la sagoma della ragazza mora seduta alla scrivania, circondata da libri.
Liam ha una cotta per Mia da quando ha capito cosa significa sentire le farfalle nello stomaco. È stata lei a farglielo capire. Avevano dodici anni ed erano appena stati sorteggiati al gioco della bottiglia. Alle feste di compleanno di Louis si giocava sempre al gioco della bottiglia e Mia non voleva mai partecipare. Mentre le sfiorava timidamente le labbra, paonazzo in volto, Liam aveva pensato che fosse una grandissima fortuna che quel giorno la sua amica l'avesse obbligata a giocare.
Non ha mai avuto il coraggio di confessare a Mia i propri sentimenti. Ora hanno vent'anni, Liam lavora al supermercato in fondo alla strada e Mia va al college. Prima o poi troverà il coraggio di dichiararsi, si dice.
Liam sorride e rientra in camera, lasciando la finestra aperta, poi si butta supino sul letto. Se volesse, potrebbe richiamare l'attenzione di Mia semplicemente lanciando uno di quei sassolini contro il vetro della finestra, ma non lo farà. Saperla lì, praticamente nella stanza accanto, è abbastanza.
 
Liam ha una bottiglia di vetro in mano e lo sguardo fisso su qualcosa che non vorrebbe vedere.
Ha dato una festa, ha invitato anche Mia e non si aspettava che finisse così.
È seduta sul divano di casa sua con un tizio moro con gli occhiali. Liam ha una voglia matta di versargli in testa la birra che Louis gli ha messo in mano. Lo dice al suo amico, che gli ride in faccia: sanno entrambi che Liam è troppo educato e troppo poco ubriaco per fare una cosa del genere.
Ma il tizio ha la bocca appiccicata a quella di mia, una mano tra i suoi boccoli scuri e l'altra sulla sua coscia.
Liam è certo che l'intero contenuto della sua bottiglia starebbe d'incanto su quel ciuffo nero perfettamente acconciato. Deve aver passato ore a fissarlo col gel, rovinargli il lavoro è il minimo che possa fare, visto che sta cercando di riprodursi con la ragazza di cui è innamorato, proprio in casa sua.
Louis gli dà una pacca sulla spalla e lo invita ad ampliare gli orizzonti: il mare è pieno di pesci, non deve fossilizzarsi su di lei.
Ma Liam non può farne a meno.
Sobbalza, quando Mia sgrana gli occhi e lo vede. Un attimo dopo sta trascinando Mr Ciuffo verso di lui; deve assolutamente presentargli una persona, trilla.
Liam è una statua di marmo quando Mia fa le presentazioni. Nella tua testa un solo pensiero svolazza febbrile e sbatte nelle pareti della sua scatola cranica cercando una via di uscita: Mia e il tizio – Zayn, ha detto che si chiama Zayn – sono una di quelle coppie perfette, belle da far star male. Lei è splendida nel suo vestito bianco, che mette in risalto la pelle abbronzata e i boccoli scurissimi; quei suoi occhi leggermente a mandorla che Liam ha sempre adorato sono contornati da una sottile linea di eyeliner. È bellissima. E lui, Mr Ciuffo, è vestito da barbone, ma sembra comunque schifosamente attraente. Ha degli occhi profondissimi e nonostante indossi un paio di occhiali quadrati da nerd ha l'aria da figo. È il classico ragazzo per cui la ragazza di cui sei innamorato non può non prendersi una cotta. È naturale che succeda.
Liam sospira. Quando Zayn gli porge la mano, la avvolge in una morsa forte, solida. Una di quelle strette che dicono “falle del male e te ne farò pentire”. Che poi lo sanno tutti che Liam è troppo educato e gentile per picchiare qualcuno, ma è abbastanza grosso perché qualcuno che non lo conosce creda il contrario.
Solo che Zayn sembra non recepire il messaggio. Lo guarda confuso e ritrae la mano, ficcandola subito dopo nella tasca dei pantaloni.
Liam non fa niente, non dice niente. Si limita a far balzare lo sguardo tra lui e lei. La bellezza di quella coppia lo soffoca.
Poi la salvezza arriva sotto forma di Niall Horan, vecchio compagno di classe di entrambi; Mia corre a salutarlo, trascinando con sé la sua nuova fiamma. Liam li guarda allontanarsi, ogni metro di distanza messo tra loro è una boccata d'aria in più. Non aria fresca, ma comunque aria.
Louis gli dà una pacca sulla spalla; davvero, secondo lui dovrebbe darsi una mossa e andare avanti.
Zayn ha gli occhiali da nerd, dice Liam. Fa uno sforzo per distogliere lo sguardo da quei due, lo fissa sulle proprie scarpe.
Sì, conferma il suo amico: chiunque con quegli occhiali chiunque sembrerebbe uno sfigato. Persino Liam.
Questo perché lui è uno sfigato, obietta il diretto interessato con una smorfia.
Louis nemmeno gli risponde, quando parla così Liam è dannatamente noioso.
Il ragazzo con gli occhiali, un'ora dopo, non gli ha ancora tolto un attimo gli occhi di dosso e Liam indossa quell'espressione vacua e insignificante di quando si sente in imbarazzo. Finge di non accorgersene, ma lo sguardo di quel tizio è magnetico e Liam sa che senza quegli occhiali avrebbe l'aria ancora più... affascinante. Solo che “affascinante” non è un termine da Zayn, è una termine da Liam. Liam è così sfigato che usa parole sfigate.
Louis lo guarda con la compassione negli occhi. Non sarebbe uno sfigato se solo smettesse di farsi certe seghe mentali. Finché continuerà a farsene, sarà uno sfigato, gli comunica con la sua tipica schiettezza.
Liam mette il broncio. Probabilmente Zayn, al posto suo, gli direbbe di non essere così saccente e comportarsi meno da primadonna, mormora con una vena ironica nella voce.
L'altro lo guarda sprezzante, ma non si scompone mentre gli risponde, tagliente, che fortunamente Liam non è Zayn. Poi sorride come se niente fosse e fa cozzare la sua bottiglia con quella dell'amico. Ora dovrebbe bere e chiudere il becco.
E Liam si ingobbisce un po', però beve e chiude il becco.
 
Liam ha un piano. O meglio: ne aveva uno. L'ha appena visto sfumare davanti ai suoi occhi.
Ha invitato tutta la compagnia di un tempo al karaoke quella sera.
Ci sono Niall e Harry che si contendono le attenzioni di Eleanor – la stessa Eleanor che tutti sanno avere una cotta per Louis. C'è Louis che si guarda attorno, fa battute, si siede accanto a qualcuno e dopo qualche attimo cambia posto, troppo desideroso di passare del tempo con ognuno dei presenti. Poi c'è Mia, seduta su un divanetto color melanzana. Ci sono andati tutti, l'allegra compagnia dei tempi del liceo è al completo. Tutto sarebbe perfetto, se solo Mia non avesse portato con sé Zayn.
Quando li ha visti entrare mano nella mano, Louis ha sogghignato: se lo aspettava. Liam, invece, non se lo aspettava per niente. Soprattutto non si aspettava di vederlo entrare senza occhiali e con una camicia a quadri verdi esattamente come la sua. Con la differenza che a Zayn quella camicia sta meglio.
Liam è bravo a cantare. Non è un tipo presuntuoso, è davvero bravo; è un dato di fatto. Sua sorella Ruth dice che la sua è il tipo di voce che un principe azzurro dovrebbe avere.
Ecco perché ha invitato tutti al karaoke. Oltre al fatto che tutti adorano il karaoke, Liam spera di farsi notare da Mia questa sera. Cioè, lo sperava. Come può farsi notare da Mia, quando uno Zayn senza occhiali quadrati da nerd è sul palco del locale e sta cantando con la maledetta voce di un angelo?
Liam non è il genere di persona che odia. Se lo fosse, però, di certo odierebbe Zayn.
Il lato positivo della faccenda, gli fa notare Louis, è che se Zayn sta cantando – senza occhiali, con una camicia come la sua e la voce di un angelo – Mia è da sola. Di fatti Liam si decide a muoversi, si siede sul divano accanto lei.
Mia gli sorride e lui ricambia. Si lascia trasportare dalle note della canzone e, senza sapere bene il perché si avvicina a lei e le canta sottovoce, all'orecchio, le stesse parole che stanno uscendo dalle labbra di Zayn. È così vicino che riesce a sentire il profumo inebriante che emanano i suoi boccoli bruni.
È allora che Mia si volta, raggiante, e si illumina di immenso.
È allora che Liam si maledice per l'ennesima sciocchezza appena fatta.
 
Liam ha un microfono in mano e l'espressione di un condannato alla gogna. Zayn è in piedi al suo fianco e stanno per cantare. Insieme.
È un'idea di Mia, ma a Liam questa idea di Mia non piace per niente.
La musica parte, Mia li guarda entusiasti, Harry fa smorfie strane mentre Eleanor gli scatta foto col cellulare. Niall è al bar a prendersi una birra, Zayn si guarda attorno in imbarazzo, Liam ha voglia di tornare a casa e Louis... Louis sta semplicemente morendo dal ridere.
 
Liam ha in mano uno dei sassolini bianchi che stanno sul suo davanzale e guarda la finestra della stanza di Mia. Non sa se lanciarlo contro il vetro o no.
È buio ormai e l'unica luce a rendere un po' più nitida la scena è quella sulla scrivania della ragazza, che studia, come al solito.
Liam sospira. Ha voglia di tornare sul pianeta Mia, ma non sa se è ancora il benvenuto.
Ricorda le loro lunghe chiacchierate affacciati a quelle finestre, ricorda quanti sassolini sono stati lanciati contro il vetro o le persiane. Ricorda quante volte poco dopo aver sentito un colpo contro la tapparella, Liam sia corso giù per le scale, in strada, poi al portone di casa di Mia.
Liam ha deciso di dirle tutto, tutto ciò che prova per lei. Forse Mia non rinuncerà a Zayn, forse tra loro non cambierà niente, ma Liam ha deciso: vuole che lei sappia.
Sta solo aspettando il momento giusto per dirlo. Può quasi sentire la voce di Louis nella propria testa: quando credi sarà il momento giusto? Ora, gli direbbe il suo migliore amico: il momento giusto è ora.
Così Liam obbedisce. Getta il sassolino in aria e lo riprende nella propria grande mano per guadagnare ancora un ultimo insignificante attimo. Okay, si dice, o la va o la spacca. E lo fa: lo lancia contro il vetro.
Il sordo toc provocato dall'urto, però, non giunge alle orecchie di Mia; lei alza la testa dal libro e si volta dalla parte sbagliata, verso la porta della sua stanza. Liam la vede dire qualcosa, poi qualcuno fa il suo ingresso nella stanza.
Zayn, naturalmente. Entra, parla, parla, parla un sacco. Liam non l'ha in pratica mai visto parlare così tanto. Si siede sul letto di Mia, che in silenzio prende posto accanto a lui.
A quel punto Liam distoglie lo sguardo. Sa come funzionano certe cose e non ha intenzione di stare a guardare mentre qualcun altro ama la ragazza di cui lui è innamorato. In preda ad un impeto di rabbia, batte un pugno sul davanzale della finestre. E poi, con la mano aperta, lascia cadere nell'erba del giardino tutti i sassolini.
Louis sarà felice di non vederli più lì.
 
Liam ha un paio di occhiali quadrati e una mano affondata tra i boccoli bruni di Mia, mentre l'altra è posizionata alla base della sua schiena. La stringe a sé, la bacia, l'accarezza, è tutta sua. Sono avvinghiati su un divano di pelle marrone posizionato di fronte ad una finestra. Fuori da essa c'è Zayn: tiene un microfono in una mano e una bottiglia di birra nell'altra. Canta una canzone che Liam non conosce e li guarda con l'aria di qualcuno che se potesse verserebbe l'intero contenuto della bottiglia in testa a Liam. Solo che Liam, se anche Zayn lo facesse, non se ne curerebbe, continuerebbe a dedicarsi totalmente a Mia. E poi lui non ha un ciuffo di capelli neri da fissare con un'impalcatura di gel.
Poi un trillo acuto trasforma tutta la scena in un insieme di fastidiosi flash. Bianco, nero, arancione, nero, giallo, nero. Al quarto tentativo Liam riesce a tenere gli occhi aperti senza troppe difficoltà.
Sbuffa e disattiva la sveglia. È stato solo uno stupido sogno.
 
Liam ha una scatoletta di tonno in mano quando un paio di magnetici occhi castani, inevitabilmente contornati da un paio di occhiali dalla montatura squadrata, compaiono nel suo campo visivo. Aggrotta le sopracciglia e quasi si aspetta di trovare una cascata di boccoli bruni al suo fianco. Ma non ci sono boccoli né occhi a mandorla nei paraggi – se non si conta la ragazzina in fila alla cassa due.
Liam accenna un sorriso educato e continua a impilare scatolette di tonno sullo scaffale. È di turno al supermercato come ogni santo giorno. È un tipo cortese, paziente, non ha mai risposto male ad un cliente, ma quel giorno potrebbe anche fare un'eccezione. È di pessimo umore e l'ultima cosa di cui ha bisogno è che quello Zayn gli rivolga la parola.
Solo che è proprio questo che Zayn ha intenzione di fare: ha due minuti per parlare?
In realtà Liam starebbe lavorando.
Zayn si stringe nelle spalle. Non importa, possono parlare lì.
Se Liam fosse Louis a quel punto imprecherebbe a mezza voce e fulminerebbe il suo interlocutore con lo sguardo, in un implicito invito a togliere il disturbo, ma Liam non lo fa. Sporge leggermente il labbro inferiore in fuori e torna a impilare scatolette di tonno. Non gli piace il tonno in scatola, gli sembra cibo per gatti.
Nemmeno a Zayn piace. Hanno molte cose in comune.
Liam si lascia sfuggire una risata amara: sì, hanno lo stesso gusto per quanto riguarda il tonno, le camicie, la musica e le ragazze. Non ha voglia di far finta di non essere innamorato di Mia, non quel giorno. Non ha voglia di niente a dire il vero.
Zayn annuisce, è proprio di quello che vorrebbe parlargli.
Liam si irrigidisce e non risponde, lascia che sia l'altro a dire ciò che deve.
Lei lo ama.
A Liam cade una scatoletta di tonno dalle mani. La guarda: gli è caduta su un piede. Ahi, fa male. Ahi, dovrebbe far male, per lo meno; peccato che tutto il mondo attorno a Liam sia attutito e improvvisamente annebbiato. È andato nel pallone. Mia lo ama. Sì, come no.
Non deve fare quella faccia da pirla, lo rimprovera Zayn, deve ascoltarlo.
Liam aggrotta le sopracciglia. Ci ha ripensato: ha da fare, non ha tempo per ascoltare le sue chiacchiere.
Zayn sbuffa, spazientito, prende l'ultima pila di scatolette di tonno dallo scatolone nel carrello per poi posarle, tutte in una volta, in ordine sullo scaffale. Ecco, ha visto? Ha finito. Ora può ascoltarlo.
Liam è stranito, non capisce quale sia il problema di quel tipo. Prima gli frega la ragazza – che propriamente sua non è mai stata – e poi pretende di lavorare al posto suo. Ha la sua stessa camicia e la sua stessa passione, solo che addosso a lui stanno meglio entrambe. Anche Mia sta meglio accanto a Zayn di quanto non starebbe accanto a Liam.
Ha finito di dire stronzate?
Ed è pure rozzo, osserva Liam mentalmente; è rozzo, veste come un barbone, porta gli occhiali, ma è meglio lui. Deve proprio essere uno sfigato per meritate una simile sfortuna, checché ne dica Louis.
Zayn riprende a parlare, il tono concitato, grattandosi di tanto in tanto quell'ombra di barba mattutina che gli inscurisce appena il volto. Persino in quello stato da apparente post sbronza, con i capelli spettinati e l'aria stravolta, Zayn attira gli sguardi ammirati delle clienti del supermercato.
All'inizio Liam non ha alcuna intenzione di ascoltarlo, ma poi non riesce a farne a meno. Quel ragazzo sta dicendo cose così assurde che potrebbero anche essere vere.
 
Liam ha un sorriso smagliante e una fila di sassolini bianchi sulla finestra. Ci gioca distrattamente, mentre Mia arrossisce e borbotta frasi sconnesse.
Sono affacciati alle rispettive finestre come ai vecchi tempi, lei è in piedi e gesticola mentre parla, lui è appoggiato allo stipite e la osserva. Memorizza ogni suo minimo movimento, gesto, ogni espressione. Tutto di lei merita un posto nella sua mente, nel suo cuore.
Si rigira un sassolino tra le mani e sorride tra sé, mentre Mia racconta di come lei e Zayn si siano lasciati di comune accordo. Non c'era storia, dice; sono troppo diversi, lui ha quegli orribili occhiali e guai a chi gli tocca i capelli! Non parla e mai e quando lo fa è scorbutico come neanche Louis dopo una sconfitta del Manchester riesce ad essere.
Liam ride, Mia arrossisce. È adorabile quando arrossisce. È adorabile quando inventa scuse per nascondere una marachella appena fatta, proprio come faceva da piccola dopo aver rotto qualcosa. Era Liam a prendersi volontariamente la colpa per coprirla, ogni volta. Ed è quello che sta facendo anche in quel momento: sta inventando sciocche scuse per celare una verità che Liam già conosce, ma finge di ignorare. A Zayn Mia piace davvero, ma non è così stupido – al contrario di Liam – da non notare che lei non ha occhi che per qualcun altro. Qualcuno che è troppo gentile per strapparla via ad un altro ragazzo.
Liam ha imparato una cosa dagli avvenimenti degli ultimi giorni: avere una fila di sassolini sulla finestra non basta. Non basta avere la possibilità di passare del tempo con una persona, bisogna sfruttarla (l'opportunità, non la persona). Perché che cosa succederebbe se arrivasse un ragazzo dalla pelle scura e lo sguardo magnetico e gliela portasse via? Sarebbe un bel problema. Un bel problema che Liam non ha più. Per ora, almeno.
 
Liam ha una fila di sassolini e un nuovo buon amico.
È logico che abbiano stretto amicizia dopo quello che Zayn ha fatto per lui. Liam è un ragazzo riconoscente e troppo fiducioso per temere un ritorno di fiamma. Non è da tutti andare a parlare con il proprio rivale in amore e confessargli di star per mollare la propria compagna. Ma Zayn l'ha fatto e Liam non può che fidarsi di lui.
È un tipo a posto, pure simpatico, una volta che ci si abitua al suo mutismo e alle sue saltuarie rispostacce. Liam ci si è abituato, ma Louis no. Ora è Liam a ridere quando Zayn zittisce il suo migliore amico con una frase lapidaria. Non è da tutti chiudere il becco a Louis.
Ora Liam lancia sassolini alla finestra di Mia ogni sera, interrompendo gli studi di lei, che pure non sembra mai davvero scontenta di prendersi una pausa. E parlano, parlano tanto. Un giorno o l'altro Liam avrà il coraggio di dirle tutto, lo sa.
 
 
 
 
Se qualcuno se lo sta chiedendo: sì, amo Jaesama e, sì, la shippo con Liam, ma non più di quanto io la shippi con Harry. E non dovrei shipparli, ma lo faccio comunque, perché sono una ribelle. Merida mi fa un baffo. In ogni caso questa Mia è solamente ispirata a lei, non rappresenta Jaesama come persona. (Magari voi nemmeno sapete chi, per cui non c'è problema.) Anzi, già che ci siamo:
I personaggi rappresentati in questa storia non sono di mia proprietà (eccetto Mia, che è... be', mia), non è intento dell'autrice rappresentarne il loro vero carattere e ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale o sola fonte di ispirazione. Non c'è alcuna intenzione di offendere gli One Direction (né Eleanor). La storia non è stata scritta a scopo di lucro ma solo per occupare il mio pomeriggio libero.
La citazione è in alto è tratta da Out on the town dei Fun., canzone adoro. Non so se c'entra molto con la storia, ma una parte di ispirazione è stata presa dal testo di essa.
Nada, ho finito.
Spero che vi sia piaciuta.
Non so se si capisce, ma in sostanza Zayn ha mollato Mia perché si è accorto che lei ha una cotta per Liam. Yay, la banalità, lo so. 
  
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