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Autore: exceptions    21/05/2013    7 recensioni
Chris Hemsworth ricordava bene il 22 ottobre, ed era sicuro che lo avrebbe ricordato anche per tutti gli anni a venire. Era il giorno in cui Tom Hiddleston rientrando nella loro camera d'albergo, non lo aveva salutato (e già questo era da annoverarsi come strano) ma si era voltato verso di lui con una faccia funerea.
"Hai bevuto?"
"Ho baciato Scarlett"
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No, non so da dove mi sia uscita fuori, ma sono in fase di sperimentazione.
[TomHiddlestonxScarlettJohansson]
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Tom Hiddleston, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sleepover. British Kiss
 

Chris Hemsworth ricordava bene il 22 ottobre, ed era sicuro che lo avrebbe ricordato anche per tutti gli anni a venire.
Era il giorno in cui Tom Hiddleston rientrando nella loro camera d'albergo, non lo aveva salutato (e già questo era da annoverarsi come strano) ma si era voltato verso di lui con una faccia funerea.
Sì. Era rimasto zitto per una manciata di minuti fissandolo in un silenzio imbarazzante, le braccia stese in una posa arrendevole lungo il busto, la bocca mezza aperta e lo sguardo carico di ombre. Chris si era mosso leggermente sulla poltrona tornando a leggere la rivista e tossicchiando un po', ma Tom... niente, era solo rimasto lì.
"Hai bevuto?" aveva chiesto quindi, stanco di attendere una reazione umana dal compagno di stanza.
"Ho baciato Scarlett."


Chris Hemsworth ricordava bene il 22 ottobre, e ricordava di come per poco non fosse caduto dalla poltrona quando Tom si era messo in testa di dargli una notizia di tale portata in quel modo.
In quei casi la procedura standard era una sola.
In pigiama e completamente scalzo Chris era uscito dalla stanza, bussando freneticamente alle porte vicine. Erano le due di notte ma nessuno di loro era ancora andato a dormire, tutti troppo presi dai propri affari. L'unico che aveva trovato coricato era stato Robert, che non aveva reagito esattamente bene di primo acchito. Aveva aperto la porta con foga, una vestaglia scura addosso.
"Non mi frega niente se sei una montagna di muscoli. Se ti azzardi a svegliarmi ancora una volta così, giuro che chiamo qualche bravo sicario."
"Tom e Scarlett hanno limonato duro nella hall."
"Preparo i popcorn."
 
 
Il tribunale dell'inquisizione, Tom ne era sicuro, sarebbe stato molto più clemente e tranquillo: la situazione aveva dell'assurdo.
L'avevano fatto mettere seduto su una sedia rivolto verso il letto dove avevano preso posto gli altri cinque: i due Chris ai piedi del singolo, Robert e Mark sul materasso e Jeremy seduto su una poltroncina di pelle. Lo osservavano come una tigre osserverebbe una gazzella zoppa, pronti all'attacco, i nervi tesi a ogni movimento della malcapitata vittima. Tom sorseggiò tremante il tè che gli avevano messo in mano di prepotenza, lo sguardo un po' annacquato. Gli altri dal canto loro aspettavano che ci fosse qualche accenno alla trama, ma nessuno sapeva niente. Ogni movimento leggermente più accennato da parte di Tom rappresentava per loro il momento buono per ascoltare, ma dall'uomo non provenne nessuna parola per almeno dieci minuti.
Da dietro la tazza di tè ormai freddo, sospirò.
"Ti giuro che se sospiri un'altra volta e non dici niente ti lancio in camera di Cobie di completamente nudo." pronunciò stanco Jeremy, troppo poco paziente per poter attendere ancora. Finalmente Tom posò la tazzina sul comodino e li guardò uno a uno, le mani con i palmi uniti davanti alla bocca come a reprimere la voglia di parlare.
"Dopo che siete tutti and-"
"Oh oh, sta cominciando, tutti zitti!" Robert si fece più piccolo sul materasso, sembrava un bambino a cui raccontano per la prima volta Il Gatto con gli stivali.
"Dicevo." riprese Tom, la parola un poco più ferma. "Dopo che siete andati tutti via io e Scarlett siamo rimasti sulla terrazza panoramica da soli, a guardare le stelle dal gazebo."
"Che cosa carina!" squittì Mark per poi far finta di niente.
"Mi sto seriamente chiedendo" pronunciò greve Hemsworth "se ho appena messo su un pigiama party di quattordicenni o una seria chiacchierata tra uomini maturi."
"Abbiamo Robert che mangia marshmallows intinti nel whisky. Risponditi da solo." Jeremy l'aveva esclamato con una certa ironia, ma di ironico c'era ben poco. "In ogni caso... Stelle. Gazebo. Soli soletti. Continua."
"Avete presente l'ispirazione del momento? L'arietta frizzante? Mentre fissavo il cielo me ne sono uscito con Shakespeare."
"Che cosa inglese!" esclamò Mark, che ormai aveva preso il via con i toni da donna isterica.
" -Ritaglierei la tua immagine in tante piccole stelle e il cielo diventerebbe così bello che anche il mondo si innamorerebbe della notte.- Però badate bene. Non era diretto a lei, parlavo molto per massimi sistemi... solo che poi si è girata a guardarmi, mentre stavamo appoggiati alla ringhiera."
"E...?"
"E quelle labbra."
"Mio Dio quelle labbra!" fece eco l'Evans trasognante.
"Eh..." si passò una mano sulla bocca, un mezzo sorriso sulla faccia che gli dava un aspetto un po' inebetito. Si smarrì un attimo nella sensazione che aveva evocato quel momento e posò uno sguardo sulla compagnia che attendeva altre informazioni, dimenticandosi quasi della loro presenza. "Non sarà mica ora di andare a dormire?"
"Nooooooo! Nooooo!" gridarono in coro gli altri, Jeremy che addirittura gli lanciò un cuscino in piena faccia.
"Avanti belle bimbe. Io anche ho sonno." si unì sbadigliando Chris, lasciando in poco tempo la camera sgombra.
Tom si infilò sotto le coperte completamente vestito, un leggero tremore all'altezza dello stomaco.
 

Chris Hemsworth ricordava bene il 23 ottobre.
Lo ricordava perché in albergo quel giorno si respirava un'aria completamente diversa e perché Robert e lui da lontano si erano messi a spiare, con un binocolo comprato nel primo negozio di souvenir, Tom e Scarlett mentre passeggiavano sulla terrazza.
Mark si era unito a loro e dopo poco tempo erano arrivati tutti gli altri, compresi anche chi in effetti c'entrava poco. Persino Samuel, in genere capace di far rigare tutti, si era accaparrato un nuovo binocolo e si era messo ad osservare la scena con interesse.
 

"Lo sai che ci stanno spiando dalla camera?" domandò lui, preoccupato.
"Sì che lo so. Sento Cobie che strilla fin da qui."
"Non ti disturba?"
"Ho materiale sufficiente per ricattarli per un paio di anni, Tom."
L'uomo puntò l'occhio verso la finestra e come in un cartone animato tutti si abbassarono di scatto. Solo Robert rimase in piedi, salutandolo sprezzante.
"Senti... ti andrebbe di pranzare? Fuori intendo." domandò cauto.
"Offro io."

***

Perdonatemi. Sono in fase di sperimentazione. 
Dopo aver scritto una fanfiction sugli One Direction ho cominciato ad essere presa da manie di onnipotenza. Ho pensato... "Beh, ho provato con gli One Direction. Adesso provo con i Crack Paring" E ne è uscito questo. 
Che dire... 
È fluff, ma ogni tanto ci sta bene. 
E poi è da tanto che volevo scrivere qualcosa di dolcioso e zuccheroso e mieloso e nutelloso... 
BUIO!
   
 
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