Minuti e minuti passavano e la cosa andava sempre a peggiorare; oramai, stava diluviando nel vero e proprio senso della parola e Key, per non finire più inzuppato di quello che era, si precipitò a capofitto sotto una grondaia di un portone di uno dei tanti palazzi [...].
Così, disperato, fece dietro-front e bussò al portone del palazzo.
Per qualche istante niente, nessuna risposta. Quando, inaspettatamente, mentre già era deciso a girare i tacchi ed andare altrove, lo scricchiolio della porta si udì e…
Key non potette crederci, innanzi a lui c’era Jonghyun. Jonghyun.