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Autore: HeyItsSilvya    22/05/2013    0 recensioni
Due ragazzi all'apparenza diversi, ma in realtà più simili di quanto pensavano. Un'amore nato da un incontro casuale deciso dal destino. A volte è proprio vero che l'apparenza inganna...Tutto cominciò uno degli ultimi giorni di università quando...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1 It's gonna be a big night Cap. 1
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Altro giorno, altra noia. Nonostante sia già da un anno che mi sveglio puntualmente alle sei e venti ogni mattina, scendere dal letto è sempre difficile e troppo impegnativo per i miei gusti. Non che io sia una ragazza pigra, ma vuoi mettere un bel letto caldo e morbido con la noia della scuola e dei suoi interminabili compiti?!?

Io e mia mamma ci siamo trasferite da qualche anno, dopo il divorzio con papà, e non è stato certamente un bel momento ma ora, dopo due lunghi anni di difficoltà, finalmente posso dire di essere felice e di vivere una vita serena come si deve. Pure mia mamma la vedo più tranquilla e rilassata, anche se ora siamo entrambe molto più diffidenti con gli uomini, visto come papà ci aveva trattato. Abbiamo infatti deciso, come prima cosa, di trasferirci proprio per cambiare aria e cominciare così una nuova vita. Ora mia mamma ha trovato lavoro in un supermercato vicino casa mentre io frequento il primo anno di università.

''Nene! La colazione è pronta!'' urlò mia mamma dal piano terra mentre un buon profumino di cialde appena sfornate arrivava sempre più intenso in camera mia. Amavo la cialde ma soprattutto amavo quelle fatte da mia mamma. Forse era grazie a questo se ogni mattina trovavo la forza di alzarmi. Così mi alzai lentamente e dopo essermi vestita ed essere andata in bagno per lavarmi il viso, sperando che l'acqua fresca mi avrebbe svegliato meglio, scesi giu e mi diressi in cucina seguendo il dolce profumo delle cialde, che ormai si era diffuso in tutta la cucina e in tutto il lungo corridoio.
''Buongiorno tesoro, nemmeno gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze riesci a svegliarti con il sorriso eh?'' mi disse sorridendo mentre mi versava del succo d'arancia nel bicchiere.
''Ma quando mai mamma! Credo che sarò felice di andare a scuola solo quando dovrò andare a prendere la laurea, a scuola finita, altro che!'' le dissi, sicura di me, mentre mi spalmavo della marmellata in una delle cialde.
''Oh esagerata! Sempre così tragica sei, come tuo padre..'' ribattè abbassando gli occhi quando nominò papà. Era da qualche anno che non avevamo più sue notizie e cercavamo di non parlarne, ma ogni tanto capitava di nominarlo o ricordarlo e non era per niente facile. Era come un vuoto incolmabile per noi, dal quale forse non saremmo mai guarite.
Ad interrompere il silenzio frustrante che si era creato fu il suono del campanello di casa. Era sicuramente la mia amica Paige che, puntuale come un orologio, alle sette e un quarto passava a prendermi a casa per andare all'università insieme. Finì velocemente di bere il mio succo e poi corsi su a lavarmi i denti, pettinarmi e a prendere la borsa.
''Arrivo!'' dissi mentre scendevo altrettanto velocemente le scale. Salutai mamma e uscì in direzione della macchina di Paige parcheggiata dall'altro lato della strada.
''Buongiorno bella!''
''Buongiorno!''
''Pronta per il terz'ultimo giorno nella nostra bellissima scuola?''
''Ma certo!'' risposi ridendo, avendo capito il tono ironico della domanda di Paige. Nel giro di dieci minuti arrivammo all'università e, dopo aver parcheggiato la macchina, ci dirigemmo verso l'entrata dove ci aspettavano alcuni nostri compagni di corso.
''Ciao ragazze!'' urlò Michael mentre ci avvicinavamo.
''Ma è proprio necessario che urli così la mattina!? C'è gente che ancora sta cercando di svegliarsi!'' disse Paige abbastanza scocciata. Il suono della campanella salvò Michael dalle grinfie di Paige che già stava avanzando pericolosamente verso di lui come per fargli paura e farlo scappare. Entrammo in classe e come al solito, da un anno a questa parte, stavamo per essere scaraventate a terra da tutte le ragazze che facevano a gara per entrare per prime in classe per sedersi vicino ad uno dei nostri compagni, Harry. Da quando era arrivato a scuola tutti, ma soprattutto tutte le ragazze, ne erano rimaste come ammaliate, infatti, è sempre circondato da ragazze che gli fanno mille complimenti, i ragazzi che pur di essere suoi amici gli fanno mille favori.. mai vista una cosa simile! Certo, ammetto che è carino e molto ma non penso proprio sia il mio tipo e di certo non mi riduco come quelle ochette. Se la tira troppo e con le ragazze, beh credo che la parola 'settimana' sia più lunga del tempo che sta con una ragazza o come si dovrebbe chiamare, fidanzata.
''E levati!!'' mi disse Charlene con la sua solita smorfia di disgusto nei mei confronti, mentre cercava di raggiungere l'angolo dell'aula per rubare il posto a qualche povera ragazza pur di stare il più vicino possibile a lui.
''Gentile come sempre la biondina..'' aggiunse subito Paige mentre ci stavamo sedendo nei nostri due banchi preferiti in alto. Avevamo scelto quei due posti per rimanere tranquille tra di noi e poter parlare tranquillamente senza disturbare i professori durante le lezioni. Fortunatamente le due ore di biologia passarono velocemente e quando fu l'ora della pausa alcuni ragazzi chiusero di corsa la porta dell'aula e ci indicarono di guardare verso la cattedra. Allora tutti guardammo incuriositi e, ad un certo punto, Harry salì sopra la cattedra e cominciò a parlare.
''Un attimo di attenzione per piacere!'' disse pavoneggiandosi mentre notò come le ragazze gli sbavavano dietro e attendevano che lui parlasse. Continuò.. ''Come sapete tra due giorni finisce questo primo trimestre e come avevamo deciso faremo una bella festa in palestra. Spero potrete esserci tutti anche perchè ho pensato ad un bel giochino per le mie ammiratrici'' abbozzò un sorriso e fece l'occhiolino ad alcune delle ragazze che non esitarono a confermare quanto fossero felici di questa cosa.
''Dato che molte vorranno essere accompagnate da me al ballo, ma per mia sfortuna non posso accontentare tutte, ho deciso che farò un'estrazione. Si, tra tutti i nomi che riceverò, domani a ricreazione sorteggerò la fortunata che verrà al ballo con me!'' Le ragazze iniziarono a parlare tra di loro incredule mentre i ragazzi cercarono di riportare il silenzio. Nello stesso tempo Harry scese dalla cattedra e, dopo aver dato l'ok per riaprire la porta, uscì dall'aula.
''Ma chi si crede di essere!! Pazzesco!'' dissi rivolta a Paige che ancora fissava la porta.
''Paige?? Paige!? dissi mentre le passavo la mano davanti agli occhi immobili e serrati.
''Eh? Cosa?'' mi rispose con un sorriso grande da un orecchio all'altro, mentre strappò un pezzo di carta dal suo quaderno e prese in mano una penna.
''Ti prego non dirmi che vuoi scrivere il tuo nome per quello li!!'' la guardai stupita mentre timidamente abbozzava un si con un lento cenno della testa e continuava a scrivere.
''Scusa Nene ma lui è così..così..'' ''Pazzo!'' aggiunsi incapace di pensare che la mia migliore amica aveva perso la testa per quello.
''Senti non sto facendo niente di male dai! Tanto di certo non verrò sorteggiata quindi stai tranquilla Nene! Diciamo che voglio solo togliermi questo sfizzio'' rise maliziosamente mentre mi prendeva sotto braccio e, uscendo dall'aula, infilava il foglietto col suo nome nella piccola scatola di cartone che uno degli amici di Harry aveva lasciato nell'angolo vicino alla porta. Tirai un sospiro di rassegnazione e raggiungemmo i nostri amici nel giardino dell'università. Decidemmo di andare a fare quattro tiri a pallacanestro nella piccola palestra all'aperto dietro la scuola così, dopo aver recuperato un pallone, cominciammo a giocare, due contro due. Non ero una professionista ma me la cavavo abbastanza bene in quanto da piccola ci giocavo spesso soprattutto per passare il tempo così riuscivo a scartare tutti e a fare spesso punto. Ad un tratto, dopo aver recuperato la palla dal mio avversario, non feci in tempo a riprendere la corsa che la palla mi venne rubata talmente velocemente che non me ne accorsi subito. Mi bloccai immediatamente e mi girai per cercarla quando mi trovai davanti quel ricciolino vanitoso che sorrideva e teneva la palla in una mano mentre ogni tanto la faceva girare su di un dito.
''E brava la ragazza! Te la cavi eh!'' disse mentre si avvicinava a me.
''Ridammi la palla! Stavamo giocando!'' gli risposi duramente cercando di evitarlo.
''Pure l'arrogante fa haha, almeno chiedimi per piacere dai..'' ribattè ridendo insieme a i suoi amici che si godevano il nostro piccolo confronto.
''Ma te lo puoi scordare carino! Preferisco andarmene..ragazzi su entriamo che tra poco suona'' dissi rivolta ai miei amici che ancora immobili guardavano la scena, così li incitai con la mano e mi avviai schivando l'imponente ragazzo che rimase quasi perplesso dalla mia risposta. Tornammo in classe ed io, irritata come non mai, mi sedetti nel mio solito posto e non aprì bocca per tutta la lezione.

Ecco qui la mia seconda Fan Fiction :) questa volta sarà una FF più breve ma molto intensa e spero che vi piacerà. Mi raccomando ho bisogno di sapere che ne pensate quindi per piacere lasciate una recensione anche piccola, ma lasciatela xD al prossimo capitolooo!
#Silvy
  
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