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Autore: MarchesaVanzetta    26/05/2013    4 recensioni
Il cavaliere vince lo stregone cattivo, arriva alla porta della stanza della principessa prigioniera e questa scappa, rifiutandolo. Una principessa un po' diversa dal solito ma sicuramente più umana.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Eccomi qui, principessa, vengo a salvarti!” gridò il cavaliere, sull’uscio della porta, brandendo la spada insanguinata ed entrando negli appartamenti della fanciulla, all’ultimo piano di una torre altissima.
“Avete ucciso lo stregone malvagio?!” domandò incredula la principessa, dimenticandosi completamente di spazzole e trucchi che stava usando fino a qualche minuto prima.
“È come voi dite” affermò compiaciuto il cavaliere, posando la spada e l’elmo in un angolo e avvicinandosi alla ragazza per il fatidico bacio di ringraziamento.
“Mostro! Chi penserà a Baldwin?” urlò, correndo via dalla stanza e precipitandosi giù dalle scale, sempre più in basso, fino ad arrivare al sotterraneo della torre, dove c’erano le cucine e lo sgabuzzino del figlio dello stregone. Col fiato corto bussò alla porta della camera di Baldwin, ma non ricevette risposta. Decise allora di entrare senza permesso e lo trovò, come aveva immaginato, accoccolato in posizione fetale sul suo giaciglio di paglia e scosso dai singhiozzi.
Gli si avvicinò lentamente, temendo di spaventarlo, e si sedette poi in un angolo del letto, iniziando ad accarezzargli dolcemente la spalla.
Lo coccolò per molto tempo, quando il ragazzo iniziò a parlare, benché con voce rotta e inframmezzando il suo discorso con singhiozzi.
“È arrivato quest’uomo…un cavaliere credo… ha riso mentre uccideva il padrone… farneticava qualcosa sul conquistarsi il regno… avevo tanta paura, il padrone mi ha protetto e spedito qui… cosa farò adesso?” bofonchiò, piangendo, sempre accarezzato dalle mani dolci della principessa.
“Baldwin, non ti crucciare; il tuo padrone era un uomo cattivo, e lo sai bene anche tu. Riguardo quell’uomo, lo caccerò di qui il prima possibile e noi vivremo qui. Cosa ne pensi?” propose la ragazza, con un sorriso smagliante.
Baldwin si girò di scatto per poterla vedere in faccia e quello che vide lo rassicurò molto. La abbracciò con impeto e cercò di posarle un bacio sulla guancia, che però finì in un soffio sull’orecchio, che la fece ridere.
“Deduco sia un sì?” chiese sorridente la ragazza, stringendolo a sé come un fratello.
“Sì” rispose felice il ragazzo, con gli occhi che brillavano di gioia.
“Aspettami qui allora” lo esortò la fanciulla, tornando all’ultimo piano a recuperare il cavaliere, per cui nutriva già un rancore notevole.
“Non desidero andarmene da questo castello ma voglio che voi ve ne andiate immediatamente e che non torniate mai più qui. Questo è il mio volere e a questo dovrete ubbidire” pronunciò secca, ricordando le molte lezioni di forma a cui aveva partecipato da bambina.
“Posso almeno sapere perché?” domandò stizzito l’uomo, celando malamente la rabbia.
“Non ci sono motivazioni che abbiate il diritto di conoscere. Addio” lo congedò la principessa, scortandolo poi fino all’uscita della torre. L’uomo se ne andò senza dire una parola, squartando con la spada qualsiasi cosa si trovasse davanti a lui.
La principessa tornò nelle cucine, abbracciò Baldwin e lo osservò cucinare.
Vissero così felici e contenti per sempre, accogliendo gli indifesi e scacciando i boriosi, e la loro torre diventò un’oasi di pace e protezione che salvò molte creature per lungo tempo.
  
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