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Autore: Princess_Mars    26/05/2013    11 recensioni
La battaglia con la regina Beril e il Regno delle Tenebre era finalmente terminata.
Aveva salvato il Mondo e con esso la vita delle persone che amava, sorrise mentre chiuse gli occhi per l'ultima volta e si lasciò andare avvolta in un fascio di luce che avvolse Mamoru, Rei, Minako, Ami e Makoto periti in battaglia per lei, permettendole cosi di salvare l'umanità con il Silver Cristal.
Adesso sono tutti rinati, la Terra è salva, ognuno di loro continua con la propria vita ma con il caro prezzo di non ricordarsi nulla delle battaglie combattute, delle esperienze vissute assieme e sopratutto del fantastico legame che univa quelle cinque ragazze cosi speciali, diverse ma uguali tra loro.
E lo stesso accadde a quell'amore perfetto da favola che univa Endymion e Serenity, alias Mamoru e Usagi, Tuxedo Kamen e Sailor Moon, nessuno dei due non ricordava nulla del sentimento che per tanto tempo li aveva uniti e che aveva portato lui, in veste di eroe mascherato a correre in suo soccorso ogni volta che si trovasse in pericolo.
E adesso cosa accadrà? Riusciranno a conoscersi di nuovo?
Nota bene: ho volutamente stravolto un po' la storia.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
Capitoli:
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Capitolo 11

 

Usagi riaprì gli occhi. Il forte bagliore l’aveva quasi accecata tant’è vero che aveva ancora le braccia sul viso per proteggersi.
L’improvviso silenzio la fece tranquillizzare, si alzò da terra e iniziò a guardarsi attorno.
Si trovava in un luogo che non aveva mai visto prima, ma che stranamente le sembrava familiare.
L’aria era ferma, il cielo era blu e trapuntato di stelle luminose che Usagi osservava estasiata ed anche un po’ in ansia, visto e considerato che si era ritrovata in quel posto misterioso senza sapere come.
Attorno a lei rovine di qualcosa che una volta doveva essere stato un palazzo reale; colonne portanti distrutte, macerie ovunque, desolazione e solitudine.
Un senso di abbandono e inquietudine pervase il suo animo in quel momento; ricordava di aver già visto quel luogo, addirittura quando era ancora intero e splendente.
Si girò dietro di se e vide Mamoru riverso per terra.

“Mamoru!!! – urlò correndo e chinandosi verso di lui – Mamoru... ti prego svegliati!”
Sentiva le lacrime pungerle gli occhi, mentre cercava di risvegliare Mamoru con dei colpetti sul viso, poi strinse la sua mano e iniziò a piangere:
“Mamoru... ti è successo questo per colpa mia, tu hai difeso me e ti hanno fatto del male... ti prego... – tirò su col naso – svegliati... svegliati Mamo-chan”
Mamoru non si svegliò.
Usagi urlò con tutte le sue forze, poi il carillon si riaprì e una intonò una melodia.
Il suono attirò la sua attenzione,poi una voce la chiamò:
“Principessa Serenity”
Usagi si girò verso la voce misteriosa.
“Ce l’hai con me? Mi dispiace, ma hai sbagliato persona, il mio nome è Usagi e non Serenity...” rispose poco convinta di quello che stava dicendo e meravigliata di questo.
Pian piano quella voce prese un’identità. La regina Selene apparve in tutto il suo splendore.
“Lo so piccola mia, ma sei anche Serenity la principessa della Luna, nonché mia figlia”
Usagi si sentì ancora più confusa, ma sempre più meravigliata del fatto che quelle parole, quella donna e quei luoghi le sembravano dannatamente familiari.
“Ti senti confusa, è normale, ma adesso ricorderai tutto... sfiora il ciondolo...”
Usagi la osservò, la regina Selene le sorrise dolcemente.
La ragazza obbedì, sfiorò il ciondolo e davanti a lei si proiettarono le immagini del suo passato più recente.

“Ora mi presento: Il mio nome è Luna ed è tutto il giorno che ti sto cercando...

Potere del cristallo di luna, vieni a me...!

Sei stata davvero fantastica. Ci incontreremo ancora... arrivederci Sailor Moon...” *


“Come mai ti interessano i cristalli dell’arcobaleno? Oh scusa se è un segreto non sei tenuto a rivelarmelo...

I cristalli dell’arcobaleno e il cristallo d’argento mi servono per ricordare...”


“Non c’è tempo per le lacrime principessina, per favore fa come ti ho detto!
Spirò.

Devo farlo ora finché sono ancora in tempo...” e morì anche la guerriera di mercurio, dopo aver distrutto il diadema di uno dei quei youma grazie al quale riusciva a creare illusioni per confonderle.

Sta attenta...
Lasciatela andare... vi darò il cristallo d’argento, ma lasciatela andare...
NON DEVI DIRLO NEANCHE PER SCHERZO, USAGI!
E anche lei, la guerriera di venere fu eliminata, lasciando Sailor Mars e Sailor Moon da sole...

Sai... anche se litighiamo è bello conoscerti...
No aspetta ascoltami! Questa volta tocca a me affrontare i mostri...
Rei sorrise, sapeva che doveva sacrificarsi anche lei e lo avrebbe fatto senza paure...
Ne erano rimaste due, due contro una, fino alla fine... e allo stremo delle forze le finì tutte e due...
Non ho ancora finito... pronta a fare fuoco... azione!”

“Le mie amiche...!”

“Non posso baciarti Mamoru, le mie amiche non hanno potuto baciare i loro cari prima di andare via e non è giusto che io abbia questo privilegio...”

Calde lacrime bagnavano il viso di Usagi che si era appena trasformata nella principessa Serenity e singhiozzava abbracciata alla regina Selene.

“Bentornata figlia mia...”
“Come ho potuto dimenticare tutto? Mamoru, Luna... le mie amiche... oh no sono in pericolo, devo correre a salvarle!”
“Stai tranquilla... – fece comparire una spilla – ecco, qui è custodito il cristallo d’argento. D’ora in poi lo utilizzerai per trasformarti. La tua nuova formula sarà “Potere del cristallo d’argento, vieni a me”
Usagi annuì, poi osservò Mamoru.
“Non ti preoccupare, lui sta bene. Adesso devi tornare sulla Terra e aiutare le guerriere Sailor”
E improvvisamente sparì.
Ad Usagi non rimase che recitare la formula e trasformarsi.

Una grande luce li riportò sulla Terra; le guerriere erano stremate, la figura misteriosa sembrava essere davvero molto forte.
Avevano bisogno di Sailor Moon e del suo potere; non si fece desiderare di più.
Si tolse il diadema e colpì in pieno il mostro al cuore che finì per terra ferito.
“Sailor Moon” gridarono in coro le ragazze
“Amiche mie!” rispose Usagi commossa correndo verso di loro per abbracciarle – “Mi siete mancate... come ho potuto dimenticare... oh ragazze che bello rivedervi... dopo quello che è successo...” disse singhiozzando
“Usagi, ora non è tempo per le lacrime, finisci il mostro, adesso!”
Comparve davanti a se un nuovo scettro e udì nuovamente la voce della regina dirle:
“Questo è il tuo nuovo scettro, sconfiggi il nemico principessina!”

Decisa Sailor Moon puntò lo scettro e scatenò il suo potere contro la figura malvagia che appena colpita fin’ disintegrata.
Le ragazze si unirono in un grandissimo abbraccio per festeggiare, poi Usagi corse verso Mamoru che finalmente riaprì gli occhi.
“Mamoru... ti prego svegliati... dimmi che stai bene...” chiese preoccupata
“Si... sto bene... ma tu chi sei e dov’è Usagi? Cos’è successo???”
Sailor Moon sgranò gli occhi, Mamoru non si era ricordato, restò bloccata per un attimo finché arrivo Sailor Mars a trascinarla via lasciando il ragazzo perplesso.

 

Mamoru correva per i labirinti disperato alla ricerca di Usagi.
“Usagi... testolina buffa dove sei???”
“Mamo...ru” – stava per chiamarlo Mamo-chan ma si fermò per tempo.
“Usagi... - corse da lei e l’abbracciò – come stai? Sei ferita?”
“No... no sto bene... voglio soltanto andare a casa... è stata una giornata dura...”
“Hai ragione... vedrai ci rifaremo... anche se vorrei capire cosa sia accaduto...”
“E’ stato di sicuro un corto circuito... un problema loro... non ne parliamo più...va bene?”
“Sarà... ma ti vedo strana... sei sicura di stare bene?”
“Si... sto bene... sono solo un po’ stanca, tutto qui” disse sforzandosi di sorridere
Le ragazze li raggiunsero, Minako notò subito lo sguardo triste di Usagi.
“Mamoru, tu stai bene? È il caso che anche tu vada a riposare, dopotutto sei svenuto... accompagneremo noi Usagi a casa.”
Mamoru non rispose, non voleva di certo lasciare una ragazza da sola dopo quello che era accaduto, di certo non sapeva ancora chi erano quelle ragazze e che non sarebbero di sicuro andate a casa, almeno in quel momento.
“Non vorrei essere maleducato... accompagnerò Usagi, e poi tornerò a casa mia.” disse serio
“Mamoru... sei un ragazzo stupendo – mormorò Usagi abbracciandolo e poggiando la testa sul suo petto – ma sei stato ferito a causa mia, non voglio che ti preoccupi ancora per me. Tanto sono in compagnia delle mie amiche e io apprezzo tantissimo il tuo gesto, ma adesso ti prego, vai a riposare... anzi Motoki assicurat che torni a casa sano e salvo, va bene?”
Motoki annuì: “Certo Usagi, lo accompagno io, non preoccuparti!”
“Ci vediamo domani ragazzi... buona serata” – esclamò Ami poi si allontanò con Usagi che a malincuore si staccò dall’abbraccio di Mamoru e Minako che si erano già avviate seguite da Rei e Makoto.

Come ai vecchi tempi, si erano riunite al santuario di Rei.
“Ragazze... è bellissimo riavervi di nuovo qui... amiche mie... non vi ho mai ringraziato per quello che avete fatto per me...”
“Dovere...” rispose Makoto sorridendo e abbracciandola
“Dai Usa-chan ora basta piangere! Siamo tutte qui riunite, felici, in salute e pronte a suonarle anche a questi nuovi mostriciattoli ultraterreni!” squittì Minako
“E se... e se dovesse accadere di nuovo... “
“Beh... adesso siamo sicure che il cristallo d’argento ci proteggerà come ha già fatto dopo la battaglia con il Regno delle Tenebre. Adesso però è ora di pensare al presente. La Terra è in pericolo di nuovo e dobbiamo combattere per salvarla.” – sentenziò Rei
Usagi annuì sorridendo; era felice di averla ritrovata anche se con lei litigava spesso, le voleva un mondo di bene e sapeva che anche Rei ricambiava il suo affetto allo stesso modo, non lo dava a vedere ma le voleva tanto bene.
Aveva ritrovato le sue amate amiche e quel pensiero per un momento le fece dimenticare il fatto che Mamoru non aveva ricordato.
Tornò ad essere triste.
“Usa-chan, cos’hai?” le chiese premurosa come sempre Minako
“Mina-chan... secondo te come finirà tra me e Mamoru?”
“Amica mia, devi solo avere fiducia... hai visto cosa ha fatto oggi per te?”
“Si...”
“E non è un gesto che farebbe qualsiasi uomo... lui prova qualcosa per te come tu provi qualcosa per lui... vi eravate gia innamorati prima che tu ricordassi... ora aspetta che lo capisca lui e non preoccuparti, il destino vi è amico!”
“Grazie amica mia... – mormorò abbracciandola – adesso però mi è venuta fame, che ne dite di ordinare una pizza?”
“Sei sempre la solita mangiona, Usagi! Non cambierai mai!” – la rimproverò Rei
“Ricominci? Cosa posso farci se ho fame?”
“Tu hai sempre fame testolina buffa che non sei altro! Diventerai una cicciona e non sarai più in grado di combattere... e non è che tu sia una grande guerriera...!”
“Cosa vorresti insinuare?”
“Quello che ho detto!”
“ADESSO TI STRANGOLO REI!”
“Prova a prendermi... “
Le ragazze si guardarono tra loro rassegnate, con i ricordi erano tornate anche i litigi che tenevano vivo il rapporto tra tutte e cinque.
“Ragazze basta o ve le suono! - urlò Makoto. Rei e Usagi si fermarono  e la guardarono – finitela... in ogni caso... ho fame anche... Ami chiameresti la pizzeria?”
Rei e Usagi restarono ferme a guardarla, poi Makoto rise – “Almeno vi ho fatto smettere di bisticciare!”
Le cinque ragazze risero e ordinarono finalmente la cena.

Tornata a casa in serata, Usagi corse in camera sua.
“Luna!”
“Finalmente sei tornata... domani devi andare a scuola lo sai? Corri a letto!”
“Luna... amica mia... finalmente possiamo tornare a fare le nostre chiacchertate...” mormorò abbracciando la sua gattina e fece le fusa
“Anche io sono felice di poterti parlare di nuovo amica mia... adesso però vai a dormire, hai avuto una giornata stressante e devi riposare”
“Si... vado subito...”

Nel frattempo Mamoru era steso sul letto a riflettere.
“Perché Usagi era cosi strana oggi? Cosa le sarà accaduto? È cambiata dopo quello strano episodio...testolina buffa... quando ti sei stretta a me prima di salutarmi mi sei sembrata cosi triste... mi sono sentito male nel vederti in quel modo. – sorrise  - non è possibile... testolina buffa credo proprio di essermi innamorato di te...
Si addormentò subito dopo con Usagi regina dei suoi pensieri.

Un luogo lugubre e tetro, una donna meschina alta dai lunghi capelli rossi e un principe, lui stesso che le bacia il dorso di una mano.
Una ragazza, dolce, bionda e con gli occhi azzurri e lui che l’aggredisce senza alcun ritegno.
“I nemici del regno delle tenebre devono essere distrutti...”

“Il poter del male è troppo radicato in Endymion ragazzina... mi dispiace per te... lui è mio!”

“Ti prego Mamo-chan, non farlo... sfioralo...”
La ragazza bionda che tanto gli ricordava la ragazza che aveva visto quello stesso pomeriggio al luna park e stranamente anche Usagi lo implorava di sfiorare quel ciondolo.
Obbedì.
Una luce invase il suo corpo e vide avanti a se altri momenti della sua vita:
un compito andato male sulla testa; un uomo mascherato che salvava da un pericolo quella stessa ragazza; quei due stessi che si scambiavano un dolce bacio sotto la romantica luce della luna.
“Usako...scappa da questo brutto posto, trovati un bravo ragazzo e dimentica questa brutta avventura”
“Io l’ho già trovato i ragazzo che fa per me...”
Morì tra le sue braccia.

Mamoru si svegliò di soprassalto. Si portò seduto sul letto e con la testa tra le mani riflettè.
“Usagi...Io.  Sailor Moon...Milord. La principessa Serenity... Endymion... come ho potuto dimenticare tutto?
Devo correre da lei... – poi guardò l’orario – meglio di no... sono le 4.00 del mattino. Domani mi farò trovare all’uscita di scuola, le farò una bella sorpresa...” pensò sorridendo “ Il nostro amore finalmente potrà vivere senza più alcun contrasto... speriamo solo che questa nuova minaccia non ci faccia più soffrire...”

La giornata di scuola sembrava lunga e interminabile.
Usagi fremeva dalla voglia di andare al Crown per incontrare Mamoru che era sempre presente nei suoi pensieri.
“Usa-chan ma cos’hai?” le chiese Naru sottovoce
“Naru-chan ... ho una commissione importante da fare dopo... e sono molto in pena...”
“Dai... tra poco è finita... stai tranquilla... ma cosa devi fare?”
“Oh niente di particolare...” disse sorridendo
“C’è di mezzo un ragazzo, vero? Quel bel fusto di Mamoru? Ah beata te...”
“Beh ecco...”
“Dai tra poco lo vedi... vai al Crown?”
“Si... spero di trovarlo li...”
“Si... ne sono più che sicura!”  rispose l’amica sorridendo

Finalmente le lezioni finirono e Usagi corse fuori dall’aula, ma fu fermata da Makoto e Ami.
“Usagi! Cosa stai facendo, dove corri?”
“Devo uscire di scuola, ho da fare!”
“Devi andare al Crown?” – le chiese maliziosa Ami
“Beh... si... voglio vedere Mamo-chan.”
“Mi dispiace, ma dobbiamo andare in riunione da Rei... niente Mamoru per te. È una distrazione... forza andiamo!” – esclamò Makoto
“Makoto, ma cosa dici???”
L’amica scoppiò a ridere – “Avresti dovuto vedere la tua espressione... – continuò a ridere – ti ho fatto uno scherzetto, che c’è di male?”
Anche Ami rise – “Dai Usa-chan, stavamo scherzando... forza usciamo di scuola, sembra che stai scappando da una prigione...”
Le ragazze uscirono fuori, furono raggiunte da Umino e Naru che corse da Usagi e darle una pacca sulle spalle.
“Usagi... andiamo alla sala giochi?” le chiese con tono eloquente
“Di corsa...”
“Ehm... Usa-chan, non credo ci sia bisogno che tu venga con noi...” – disse Ami
“E perché?”
“Guarda li...” rispose indicando dritto davanti a loro.
Mamoru con due caschi in mano, appoggiato alla sua moto e un’orda di ragazze riunite attorno a lui con gli occhi a cuoricino.
Qualcuna lo aveva anche implorato di portarla a fare un giro.
“Mi dispiace, sto aspettando la mia ragazza...
Restarono deluse e incuriosite. Chi era la fortunata?
Usagi che osservava la scena fu presa da una grande fitta di gelosia mista a manie assassine nei confronti delle ragazze riunite attorno al suo Mamo-chan, come osavano avvicinarsi a lui?
Mamoru poi la notò e le sorrise facendole segno di avvicinarsi.
“Ciao ragazza innamorata - la prese in giro Naru – Ci vediamo domani a scuola... e non fare troppo la monella, anche se con uno come lui è difficile trattenersi...”
“Naru-chan! Ma cosa dici!!!” – rispose Usagi
“Devi ammettere che ho ragione... cos’è preferiresti Umino?”
“Certo che no! - rispose Usagi – comunque si, il mio Mamo-chan è bellissimo... è un principe!
Salutò le amiche e corse da Mamoru. Non poté trattenersi e gli saltò in braccio.
“Ciao... ma che sorpresa bellissima... oh scusa, non volevo essere cosi irruente... mi dispiace...”
“Non ti preoccupare... mi fa piacere che sei felice di rivedermi...”
Usagi notò qualcosa nel suo sguardo. Aveva gli occhi lucidi.
“Mamoru stai bene?”
“Certo... – disse mettendo il casco – dai infila questo e salta su, ti porto in un posto”
Non se lo fece ripetere due volte.
Lo abbracciò e poi partirono.
Appoggiò la testa contro la sua schiena e chiuse gli occhi inebriandosi del suo profumo.
La vicinanza di Mamoru le regalava sempre sensazioni dolci e emozioni forti, era innamorata pazza di lui, se ne era innamorata prima di riacquistare i ricordi e anche se non sapeva se lui ricambiava, il fatto che lui era andato a prenderla a scuola l’aveva resa felice e dato quella speranza che riposava nel suo cuore.
La moto sfrecciava veloce sfidando il vento, Usagi si strinse ancora di più a Mamoru, lui sorrise rallentando leggermente.
Si fermò in un parco.
Parcheggiò la moto, poi prese Usagi per mano e la portò a fare una passeggiata.
Usagi era arrossita, ma strinse con piacere la sua mano.
“Usagi...”
“Si... dimmi”
“Scommetti che indovino qual è il tuo fiore preferito?”
Usagi restò interdetta, non capiva quella domanda, guardava Mamoru sorriderle e continuava a non capire.
“E come indovineresti, scusa?”
“La vuoi vedere una magia...?”
In quel momento Usagi sgranò gli occhi.
“Non può essere...sarebbe troppo bello”  pensò
Poi lo vide far comparire dal nulla una rosa rossa e capì.
“Ma... Mamo-chan... “
“Dimmi...”
“Non voglio dirlo... dimmelo tu ti prego...”
“Dirti cosa?” disse sorridendo mentre le si avvicinava sempre di più
“Che ti ricordi tutto?”
“Innanzi tutto, cosa più importante, volevo dirti che ti amo Usako... - Usagi avvampò – in secondo luogo, si... ho ricordato tutto piccola mia. Stanotte ho fatto un sogno.”
“Oh Mamo-chan... cosa hai sognato?”
“Tutte quelle brutte cose che ti ho fatto quando ero succube di quella strega di Beryl... mi dispiace piccola mia. Ti ho fatto soffrire tanto!”
“No, non devi scusarti. Non eri in te, eri sotto il potere malvagio di quella megera. Ma tu che potevi uccidermi, non lo hai fatto, ti sei fermato e mi hai ascoltato.”
“Era il mio cuore che ti ha sentito, il mio cuore che ti è sempre appartenuto” – mormorò prendendole le mani nelle sue.
“Mamo-chan... ti amo tanto!”
“Ti amo tanto anche io...”
“Che bello poterlo dire finalmente!”
Mamoru la guardò incuriosito.
“È ora di confessarti che io mi ero già innamorata di te prima di ricordare tutto ieri... ti amavo già”
“E tu lo sai che anche io mi ero già innamorato di te prima che stanotte sognassi tutto?”
“Da... davvero?” gli chiese. Ormai le lacrime le avevano rigato il volto
“Hey perché piangi ora? – le chiese asciugandole il viso con i pollici – su smettila, adesso è ora di sorridere ed essere felici, finalmente!”
“Sono lacrime di gioia, amore mio!” rispose affondando il viso sul suo petto.
Lui la strinse forte e le baciò la testa.
“La mia amata testolina buffa... “ disse sorridendo

Lei sorrise guardandolo negli occhi, lui le si avvicinò sempre di più e strinse il suo corpo tra le braccia, cingendole la schiena con un braccio mentre con l’altra mano le prese il viso e lo avvicinò al suo per poi sfiorarle le labbra prima dolcemente poi unirono le loro bocche in un bacio che avrebbero ricordato per tutta la loro vita.

E finalmente si sono baciati!!! Siiiiiiiii *fuochi d’artificio, spumante, festoni e musicaaaaaaa*
Finalmente sono arrivata al fatidico punto che tutte aspettavate, quello del bacio, del loro risveglio ma soprattutto della confessione reciproca dei loro sentimenti.
Questo capitolo l’ho scritto in una sola giornata, anzi pomeriggio, avevo promesso e l’ho fatto.
Non voglio lasciarvi con le cose in sospeso, non potrei mai!
Tre mesi sono troppi e poi quando torno voglio dedicarmi al seguito. ;)
Posso dirvi dunque che la fan fiction è conclusa e che il prossimo capitolo sarà solo conclusivo e in ogni caso introduttivo alla prossima serie.
Molto probabilmente finirà con l’arrivo di Chibiusa.
Spero di riuscirlo a scrivere prima del 4 giugno, giorno della mia partenza, ma anche se non dovessi riuscirci, non disperate, come ho già detto è un capitolo conclusivo, sarà corto come il prologo.
Ringrazio tutte voi che recensite, anzi devo rispondervi per ringraziarvi personalmente tutte.
Inizio col farlo qui, siete fantastiche e grazie per le belle parole che riservate sempre per me, grazie anche alle lettrici silenziose.
Beh spero che questo capitolo vi sia piaciuto, aspetto i vostri giudizi... e vi lascio al prossimo appuntamento.
Se non dovessimo “risentirci” auguro già da ora a tutte voi delle vacanze grandiose e spensierate!
Un bacione a tutte voi e alla prossima!!!
J


Ps: Una dedica particolare a Rosa, la carissima Red85 che recensisce ogni capitolo. Il capitolo che tanto aspettavi è finalmente arrivato, spero che la scenetta tra Rei e Usagi ti sia piaciuta e ti abbia fatto sorridere un po’! Ci si vede sul gruppo, un abbraccio! J
   
 
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