Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: valychan    15/07/2003    13 recensioni
Una fic che saprà tenervi con il fiato sospeso...tra situazioni romantiche e drammatiche...tra gelosie e tradimenti...tra passato e presente...tra la vita di due studenti liceali, Kagome e Inuyasha.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco hai voi il primo capitolo della mia fic, già postata su FanFc.it. Ho avuto il modo di rivederla e corregerla. Buona lettura e i commenti sono sempre i benvenuti. Grazie. NOTA: Inuyasha & Co. non sono miei ma della grande Rumiko-sama.----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L' estate era ormai finita e cominciava il terzo anno. Kagome era uscita molto presto da casa, per essere puntuale almeno il primo giorno di scuola. Faceva ancora molto caldo e la divisa scolastica non era adatta al clima. Mentre camminava la ragazza si perse nei ricordi delle vacanze passate: aveva conosciuto molti ragazzi, ma nessuno di quelli l'aveva così affascinata da piacerle. Così si ritrovava un nuovo anno da sola, senza nenache un misero fidanzatino, al contrario della sua migliore amica. Infatti Sango da qualche tempo usciva con un ragazzo più grande, un universitario,e le cose sembravano andare al meglio.Il suo nome era Miroku, e doveva riconoscere che era veramente molto carino, eccetto certi suoi atteggiamenti un po' eccessivi, nell'allungare troppo le mani. Ma Sango aveva imparato ad accettare quel difetto e a metterlo in riga. In fondo lo sapeva bene anche lei, lui era innamorato e non l'avrebbe mai tradita. Ah l'amore.. pensava tra se Kagome, fra un sospiro e l'altro. Il suo liceo aveva la fama di essere una delle scuole migliori, non solo per il corpo docente ma anche per quello studentesco, grazie all'alto numero di bei ragazzi. Il più famoso era un certo Inuyasha, un ragazzo misterioso con lunghi capelli neri e occhi scuri, che aveva riscosso sempre grande successo tra le ragazze, ma alle quali non aveva mai mostrato interesse particolare. L'unica a cui si era avvicinato era Kikyou, una splendida studentessa di un anno più grande, che per l'appunto si diceva avesse una relazione con lui. Kagome andava fiera nel riconoscere di essere una delle poche che non aveva subito il fascino di Inuyasha; per quelle rare volte in cui l'aveva visto, gli sembrava un po' troppo arrogante e insensibile. Le sue amiche erano sempre in lacrime per i suoi rifiuti inspiegabili. Kagome ancora immersa nei suoi pensieri non si accorse che la sagoma della scuola si faceva sempre più vicina; solo le risa dei suoi amici la riportarono con i piedi per terra. " Kagome-chan, come sono felice di rivederti." Urlò sprizzante un viso sorridente. " Grazie Nakiko-chan, anch'io. Come stai?" " Benissimo grazie. Ti trovo bene, sei ancora bella abbronzata." " Kagome, Nakiko, come va?" Si intromise un'altra ragazza cautamente. " Ciao Sango-chan, stiamo benissimo. Giusto Kagome?" " Ben detto. Mi sei mancata Sango-chan!" Le sorrise dolcemente, l'amica le era mancata molto. " Anche tu Kagome, tanto!" " Vado intanto a salutare dei miei amici, ci vediamo dopo." Salutò Nakiko comprendendo che forse era giunto il momento di lasciarle sole. Quando Nakiko se ne fu andata le due amiche si abbracciarono pronte a raccontarsi ogni più piccola cosa successa quell'estate. Prima però guardandosi negli occhi, fecero un profondo respiro e varcarono il cancello della scuola. Mentre si dirigevano verso la porta d'ingresso dell'edificio, stettero per qualche secondo in silenzio ad osservare ciò che le circondava. Il liceo non era cambiata e dopo tre mesi di solitudine, tornava ad essere ripopolato. Ricomincia la solita vita. pensò fra se Kagome, con un po' di amarezza, sperando in un anno più movimentato. " Allora Kagome-chan, novità dall'ultima volta che ci siamo viste?" Si erano viste a luglio l'ultima volta, prima di andare al mare in località diverse. " Nessuna. Al mare ho fatto molte nuove conoscenze, ma come sempre non ho combinato un granchè. Uffa, non ne posso più di questa vita così piatta! Invece a te Sango-chan?" chiese curiosa con un sorrisino malizioso che le illuminava il volto. "Beh puoi immaginare, mi sono divertita moltissimo con il mio Miroku, abbiamo fatto splendide passeggiate lungo la spiagga al tramonto, romantiche nuotate al chiaro di luna e...." Sango smise di raccontare colorandosi di un rosso intenso in viso. Kagome che nonostante la sua inesperienza non era stupida, capì l'imbarazzo dell'amica e cambiò argomento. Chissà quanto si saranno spinti lei e Miroku?! Beata lei..! Negli ultimi tempi Kagome aveva pensato spesso a questo argomento e doveva ammetterlo che la affascinava molto. Entrarono nell'ingresso e si diressero a passo spedito verso il tabellone, dove erano scritte le nuove posizioni delle classi. L'anno precedente la sua aula era al secondo piano, ma lei desiderava tanto essere al terzo, perchè era più grande e luminoso. Come se qualcuno l'avesse ascoltata, trovarono la loro sezione proprio al terzo piano, la seconda a destra dopo le scale. Comincia proprio bene, chissà che non sia un presagio di buon auspicio! e terminò il pensiero con una risata. Sango la guardò interrogativamente chiedendole il motivo di quell'allegria. " Ho sempre sognato di essere al terzo piano e quest'anno il mio sogno è diventato realtà!" " Capisco Kagome-chan, sei proprio strana a volte lo sai!" " Mi vogliono bene proprio per questo." e le fece una grossa linguaccia. Le due non si erano accorte di essere ancora davanti al tabellone e di ostruire la vista a coloro che inutilmente cercavano la loro classe. " Vi farebbe niente andare a chiaccherare da un'altra parte?" bisbigliò irato qualcuno alle loro spalle. Kagome si girò verso la persona da cui proveniva la voce e con sua sorpresa si trovò davanti Inuyasha. Visto il tono usato dal ragazzo Kagome era pronta a rispondergli allo stesso modo, ma Sango intervenne in tempo. " Scusa hai ragione, vieni Kagome andiamo via!" Prese l'amica per il braccio, e quella si limitò a fulminarlo con lo sguardo. I suoi bellissimi occhi neri avevano gelato e allo stesso tempo incantato il ragazzo. Così si chiama Kagome.... pensò tra se, per poi guardare finalmente il tabellone. Quanto non lo sopporto, ma chi si crede di essere! Era furiosa Kagome, non sopportava quelli che si comportavano così. " Perchè non mi hai lasciato rispondere, Sango-chan?" brontolò la ragazza. " Non vorrai metterti a litigare il primo giorno di scuola, non fare la bambina!" la rimproverò l'amica. Non ti sopporto Inuyasha, non ti sopporto! Ma in fondo doveva ammettere a se stessa che era proprio un bel ragazzo, aveva un viso pulito, uno sguardo intenso, un profilo lineare e una bocca così...pensieri non del tutto casti le invasero la mente. Le sue labbra, così morbide, sul mio viso, sul mio collo... Scosse la testa e li scaccio almeno per quel momento, dirigendosi verso la classe non ancor così di buon umore, ed alquanto scossa. Odiava il ragazzo ma allo stesso tempo ne era attratta notevolmente. -------------------------- La scuola era ormai ricominciata da più di una settimana, e non era successo niente di particolare: la solita vita, le solite persone, la solita noia. Kagome stava guardando fuori dalla finestra della sua classe, con occhi spenti e tristi. Si sentiva terribilmente sola, aveva bisogno dell'affetto di qualcuno che le desse qualcosa di più che semplice amicizia. Voleva amore. Dalla finestra vedeva il campo di calcio solitario, illuminato da una grossa palla infuocata; suonò la campana delle lezioni, ma Kagome non ci prestò molta attenzione; avevano un ora libera e quello era il modo migliore per passare il tempo. Finalmente vide un gruppo di studenti che si apprestavano a giocare a calcio, vestiti in pantaloncini corti e maglietta visto il grande caldo. Chissà se tra quelli c'è qualcuno di interessante! Essendo al terzo piano non aveva una buona visione, e poteva scorgere soltanto dei piccoli puntini colorati che si muovevano come danzando in un prato verde. Così decise di scendere in cortile, da lì avrebbe visto molto meglio, inoltre c'erano già altre sue compagne che avevano avuto la sua stessa brillante idea perciò non sarebbe stata sola. Percorse velocemente tre rampe di scale e raggiunse il gruppetto di amiche che l'avevano preceduta. Dietro la scuola si apriva un grande cortile dove vi erano tutte le palestre e di fronte al lato nord del liceo sorgeva imponente il campo di calcio. Era stato messo a posto negli ultimi anni ed era circondato tutt'intorno da una alta rete di protezione, come i campi da calcio che si rispettino. Le gradinate dalle quali assistere agli incontri ne circondavano la maggior parte , e Kagome con le sue compagne scelsero la parte più vicina all'uscita, da cui si vedeva anche meglio. Ben presto scoprì il motivo di agitazione delle amiche: tra i tanti ragazzi che giocavano a pallone, c'era lui, Inuyasha. Era stupita da quanto le sue compagne ne fossero attratte, lo guardavano e allo stesso tempo lo mangiavano con gli occhi, continuavano a fare commentini stupidi, non ne trovava una ragione. Non era poi così male, però.... Cosa mai ci troveranno in lui?Trovò subito risposta alla sua domanda. Si mise anche lei a seguire la partita, cercando di non puntare lo sguardo su nessuno in particolare, benchè fosse curiosa di vederlo. Ma la palla cadde proprio ai piedi di quello, così fu "costretta" a guardarlo. Era davvero molto bello: i suoi lunghi capelli neri si muovevano seguendo il vento, per poi ricadere sulle sue spalle; aveva degli spledidi occhi viola, così profondi, da cui traspariva tutto l'impegno che stava mettendo nel gioco;aveva un profilo perfetto e un fisico scolpito. Due spalle larghe, delle braccia muscolose, un fondoschiena divino e delle gambe atletiche. Era alto circa 1.80, proporzionato, non un chilo in più non un chilo in meno. A dir poco perfetto. Kagome era rimasta incantata a guardarlo. La sua mente si era svuotata da ogni pensiero. Mentre correva la maglietta lasciava intravedere i suoi pettorali, e la ragazza era a dir poco estasiata. Quanto avrebbe voluto stringere quel corpo tra le sue braccia e toccarlo ovunque, baciarlo, mordicchiarlo, sentirlo sopra di lei. oh mamma, ma cosa sto pensando?! Una sensazione strana l'aveva invasa in un attimo, la vista di lui la stava facendo impazzire. Era proprio in astinenza di qualcosa che non aveva mai fatto, ma di cui aveva una gran voglia. Non riusciva a resistere, la sua mente ormai era incontrollabile: lui la stava guardando negli occhi, mentre lentamente le si avvicinava. Con un braccio le circondò il bacino e la premette contro il suo corpo. Kagome si sentiva agitata e un brivido gli percorse la schiena quando Inuyasha fece scivolare la mano lungo la sua coscia per poi sollevarla per far aderire ancor più i loro corpi. Con l'altra mano intanto percorreva tutta la schiena, mentre caldi baci sul collo la facevano morire. Sembrava tutto così reale.... "oh Inuyasha..."gemette Kagome. "Ehi Kagome..Kagome ci sei?" Kagome aprì gli occhi spaventata e si accorse di essersi appisolata. Speriamo che non mi abbiano sentito... pensò imbarazzata. " Cosa stavi borbottando Kagome- chan?" chiese l'amica incuriosita. " Niente Rika-chan, stavo ripetendo la lezione di giapponese." sorrise per mascherare il suo stato d'animo. " Ah sì, davvero. Ed a proposito della parola Inuyasha cosa mi sai dire?" Rika sapeva di aver fatto centro. Kagome per poco non svenne dalla vergogna, era rossissima in viso e aveva voglia di scappar via. Ma la sua amica Rika non era così impicciona e preferì non andare avanti con le domande, guardandola però con un ghigno molto malizioso. Sicuramente avrebbe ritirato fuori l'argomento ma quando sarebbero state sole. Kagome decise che per il momento ne aveva abbastanza di tutte queste emozioni improvvise e uscì dal campo senza mai voltarsi indietro. Guardò l'orologio, erano ancora le otto e tre quarti, l'ultimo quarto d'ora non sapeva proprio come passarlo. Non aveva voglia di tornare in classe, ma del resto, cos'altro poteva fare?! Decise di andare nel bar della scuola ha prendere qualcosa di fresco da bere, l'afa era molto pesante e poi doveva sbollire i suoi spiriti....Stava per abbassare la maniglia, quando la porta si aprì e la colpì in volto. Si ritrovò con il sedere per terra e il naso sanguinante, mentre una ragazza molto preoccupata le prestava i primi soccorsi. " Scusami tanto, non l'ho fatto apposta!"disse questa seriamente dispiaciuta. " Figurati non fa niente!" rispose Kagome, anche se non era poi tutto così a posto. La prima tentazione che le era venuta fu quella di spaccarle qualcosa in testa, ma d'altronde era la verità, la ragazza non l'aveva fatto apposta. " Vieni ti aiuto ad alzarti dammi la mano!" Kagome le diede la mano e una volta in piedi si accorse di aver un dolore allucinante alla caviglia destra. Probabilmente aveva preso una storta nella caduta. " La mia caviglia, mi fa malissimo!" disse storcendo la bocca per il dolore. " Ti accompagno in infermeria, vieni, ce la fai a camminare?" si offrì l'altra. " Sì, riesco a resistere." Kagome mise il braccio dietro il collo della ragazza e zoppicando raggiunse l'infermeria. Bussarono e l'infermiera venne ad aprire e invitò Kagome ha sedersi sul letto. " Grazie mille sei stata molto gentile.." disse Kagome con uno sguardo rassicurante. " Non devi ringraziarmi sono stata io a farti del male, è tutta colpa mia, mi dispiace Kagome." Gli occhi della ragazza brillarono. " Smettila, poteva capitare a chiunque." urlò quasi Kagome temendo che quella potesse piangere da un momento all'altro. Ad un tratto suonò la campanella del cambio d'ora e Kagome si rese conto che doveva tornare in classe o in qualche modo avvisare l'insegnante. La ragazza ebbe gli stessi pensieri. " Non preoccuparti Kagome, ora vado nella tua classe a dire cosa è successo, tu riposati. Ti verrò a trovare più tardi, ciao!" E la misteriosa studentessa scomparì dietro la porta dell'infermeria. Dopo qualche secondo Kagome ebbe un sussulto. Ehi aspetta..." ' Ma lei come fa a sapere il mio nome? E anche la mia classe? Io non ricordo di averla mai vista....va beh le chiederò spiegazioni più tardi. E si distese sul letto abbandonandosi a un sonno profondo. continua...
  
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