Avete presente le scuole americane?
Sì, quelle dei film.
Infiniti corridoi con gli armadietti, squadre di football piene di ragazzi fighi, cheerleaders dal fisico perfetto, ballo di fine anno.
Ecco, la mia scuola non è una di quelle.
È un vecchio liceo classico, dalla struttura decadente, popolato soprattutto da ragazzi e ragazze snob, con i genitori dentisti o commercialisti, a cui, evidentemente, i soldi escono dal culo.
Quattro rappresentanti di istituto che si vedono sempre davanti alla scuola, prima dell'inizio delle lezioni, a rollarsi una sigaretta o a farsi una canna.
Probabilmente avevano offerto una canna anche al preside, ed era per questo che lui aveva accettato di concedere la palestra per il ballo di fine anno.
"Possibilità di conoscere nuova gente", lo chiamava mia madre.
"Suicidio sociale", lo chiamavo io.
Perché fra tutte le ragazze con i vestitini corti, la mia tuta nera non sarebbe di certo passata inosservata.

Mi guardo allo specchio.
La tuta nera nasconde tutto il mio grasso, e quel filo di eyeliner fa risaltare i miei occhi verdi.
I capelli marroni sono legati malamente in una coda alta.
Mi fisso gli occhi allo specchio.
Qualcuno riuscirà mai a leggerci dentro?
«Stai scherzando, vero? Tu conciata così non esci con me.»
Melissa, la mia storica migliore amica.
La sua bellezza è disarmante.
Capelli neri, occhi azzurri, piccole lentiggini sulle guancia, un filo di trucco, fisico perfetto.
Non a caso è popolare a scuola e piace a metà scuola.
Spesso mi chiedo perché passi ancora tanto tempo con me.
«Cosa c'è che non va nel mio look?»
«Tutto. Adesso ti spogli, ti metti un intimo abbinato e mi aspetti. Io intanto vado in bagno. Non ammetto repliche.»
Sbuffo, mentre Mel esce dalla stanza.
Mi spoglio, metto reggiseno e mutande viola e l'aspetto.
Ricomincio a guardarmi allo specchio.
Le mie cosce sono veramente troppo grandi per qualunque vestitino, i miei capelli troppo crespi per qualunque acconciatura.
Mel entra nella stanza e apre l'armadio.
«Possibile che tu non abbia un vestito decente?»
Va nel profondo, quasi scompare nell'armadio.
Ne riemerge dopo qualche secondo con un sorriso vittorioso in faccia.
«Questo è perfetto!» dice.
Ha in mano un vestito blu, semplice, con uno scollo a cuore e molto corto.
«No, Mel, non posso metterlo. Io non ho... Non ho il fisico per queste cose. Guarda le mie cosce, cazzo! Sono enormi.»
Lei mi infila il vestito e chiude la zip. Mi scioglie i capelli e li spazzola in fretta.
Tira fuori dalla borsa una matita e un ombretto blu, e mi rifà il make-up.
«Smettila. Guardati, sei perfetta. Quando la smetterai di crederti grassa?»
Quando smetterò di esserlo.




Angolo di Giuls
Ciao gente, questa è la mia prima ff, perciò siate magnanimi.
Avviso gli eventuali lettori che in questa ff non voglio descrivere Ed Sheeran per come è realmente, ci sarà uno sconvolgimento del personaggio, perciò anche il carattere sarà diverso, e tutto ciò che ne consegue.
Detto questo, datemi le vostre opinioni sulla storia, con una recensione o un messaggio privato.
Ah, dimenticavo, sono una Sheerio (fan di Ed Sheeran) e una Directioner.
Se volete seguirmi su Twitter, sono @thxlouis.
Okay, ho finito la pubblicità, se avete consigli o cose del genere contattatemi.
Un bacio a tutti.