-Olive, Oliv, Liv.- la luce affusolata dell'alba gli illuminava la pelle di porcellana.
Lo guardai strizzando li occhi, ma chi crede di essere? D'accordo, e' bellissimo e il suo sguardo e' così ammaliante, ma non ha il diritto di prendere in giro il mio nome. Non importa se odia le olive.
-Harry, sul serio, ti odio quando fai così.
-Mi odi sempre?- ma certo che ti odio sempre.
-Sempre.-
-Allora, adesso, mi odierai ancora di più.-