Dedico questa storia a me stessa,
perché dicono che dovrei volermi un po' più bene.
Forse dovrei davvero.

 

Rose rosse
Tanto per cambiare, un'idea di Louis Tomlinson

Mia ha la forchetta in mano e sta per portarla alla bocca, ma si blocca a metà del gesto non appena vede la persona che ha appena fatto il suo ingresso nel ristorante.

È completamente vestito di nero, ha un'espressione da condannato a morte, non indossa gli occhiali e sfoggia un nuovo taglio di capelli –in parte nascosto da un cappello nero–, ma quel ragazzo è di certo Zayn Malik. E le viene da ridere quando lui si avvicina al tavolo a cui è seduta assieme a Eleanor, con passo svogliato e alcune rose rosse tra le mani; deve fare uno sforzo per trattenersi.

Poi lui si ferma vicino a loro, sbuffa e guarda altrove, scocciato, mentre chiede se le belle signorine vogliono un fiore.

Eleanor è la prima a scoppiare a ridere e, mentre lo fa, il suo sguardo già perlustra la sala alla ricerca di quello che è certa essere la mente di questa pagliacciata.

Mia ride sotto i baffi che non ha. Che cosa sta facendo Zayn?

Lui sbuffa e si toglie quel ridicolo cappello con un gesto di stizza; è stata un'idea di Louis, dice solo. Non c'è nulla da aggiungere, perché le idee di Tommo, Mia lo sa bene, non hanno e mai avranno un senso logico; lui coinvolge le persone in sceneggiate senza alcun senso, spacciandole per divertenti, e finisce per essere sempre l'unico a ridere - se non si contano Harry, che pende dalle sue labbra, e Niall, che ride comunque, a prescindere da tutto.

Mia reprime una risata a quel discorso carico di frustrazione. Come ha fatto a convincerlo?

Deve averlo preso per sfinimento, suggerisce El.

Zayn non lo fa apposta, ma nemmeno la ascolta; è troppo concentrato su Mia. La guarda e in silenzio si chiede se abbia fatto bene a lasciarla a Liam. Lui è un ragazzo d'oro, perfetto per lei, e attualmente potrebbe essere persino considerato il migliore amico di Zayn, ma quando vede quella ragazza e pensa che potrebbe ancora essere sua, se solo non avesse preso in simpatia Liam, tende a pentirsi della sua scelta.

Suo padre gli ha sempre detto che c'è un sottilissimo confine tra l'essere buoni ed essere fessi; Zayn probabilmente quella volta l'ha superato, quel limite.

Gli ha promesso in cambio alcuni volumi di vecchi fumetti che ha trovato in soffitta, spiega a Mia.

Ma ora Louis dov'è?, insiste Eleanor.

Solo ora, perché lei ha alzato la voce, Zayn si ricorda della sua presenza. Distoglie lo sguardo dagli occhi a mandorla di Mia e lo posa a malincuore sulla sua amica, che poi è in tutta probabilità la causa di quella stupida messinscena - Louis ha un modo tutto suo per farsi notare dalle ragazze.

Probabilmente è fuori che muore dalle risate mentre li guarda attraverso la vetrina, risponde. Glissa sul fatto che anche Liam è con lui.

E prima che Mia scoppi a ridere, Eleanor è già in piedi e comunica che andrà a chiedergli di unirsi a loro.

Mentre lei si allontana, Zayn si sente in dovere di riconoscere che, per quanto assurdo, il metodo di Louis è anche efficace. Torna a guardare Mia, che annuisce. Sta sorridendo. A Zayn piace da impazzire il suo sorriso; è, come quello di Liam, uno dei pochi che gli trasmettono serenità, spingendolo a sorridere a sua volta. È questo che si ritrova a fare senza nemmeno rendersene conto.

Louis è un ragazzo fuori dal comune, commenta lei.

Una primadonna in piena regola – la corregge lui, sedendosi al posto lasciato vuoto da Eleanor –, avrebbe dovuto vedere quanto si è lagnato per trascinarli in quel posto.

Mia ridacchia e scuote il capo: tipico di Louis. Certo, avrebbe potuto evitare di disturbare la loro serata tra amiche, però.

Zayn sorride, gli mancava stare un po' da solo con lei.

Be', dice, forse è la volta buona che Tommo conclude qualcosa con El, poi finalmente la smetterà di organizzare pagliacciate per farsi notare. O magari no, ma di certo lui non si farà più coinvolgere, aggiunge, condendo il tutto con una smorfia contrita.

E Mia non riesce a trattenere una risata; si sporge lui tavolo con le mani protese verso di lui, come una bambina, e gli pizzica le guance con un sorriso intenerito.

Tutto sommato, gli dice, la tenuta da venditore ambulante di rose non gli sta affatto male.

Zayn sorride per quel che può, mentre lei continua a stringere le sue guance tra le dita - e proprio non capisce perché lo stia facendo: quelli con le guance da torturare sono Liam e Harry, non lui! Non che quell'attenzione di lei gli dispiaccia, in ogni caso.

Zayn non crede proprio che il lato positivo della faccenda sia la sua uniforme da venditore ambulante, replica, accarezzando delicatamente il dorso della mano di Mia con la propria. Il suo tono è denso di sottintesi, di affetto, così come il suo sguardo. La fissa, aspettando che lei alzi gli occhi per guardare nei suoi e vi legga così quanto gli è mancata, quanto vorrebbe riprovarci, quanto, consapevole dei sentimenti di Liam, si sente in colpa pensando cose del genere.

Mia ha un sorriso incerto in volto e Zayn non può impedirsi di illudersi, almeno per un istante, che anche lei senta la sua mancanza, che voglia dargli una seconda possibilità.

Poi la porta si apre, Louis entra urlando che l'anima della festa è appena arrivato, Eleanor ride e Liam lo intima a non gridare.

Basta che Mia senta la voce del suo amico, perché il suo sguardo si accenda di gioia e lei si alzi in piedi. Liam! C'è anche lui?

Zayn sospira. A cosa serve illudersi? Si alza in piedi a sua volta, leggermente ingobbito sotto il peso di quella non nuova consapevolezza che si era illuso di poter ignorare.

Liam sorride, saluta con la mano e chiede ad un cameriere se hanno un tavolo per tre libero: ormai sono lì, tanto vale approfittarne. Così l'uomo annuisce e fa segno a Liam e Louis di seguirlo.

Prima di raggiungerli Zayn guarda di nuovo Mia; le rose sono per lei, comunque, le comunica in tono cupo, per poi allontanarsi.




Buona sera! Vorrei organizzare un coro di "Povero Zaaaaayn", ma non è il caso. Però, povero Zayn. Perché devo scrivere certe cose? Sgridatemi.
A scopo informativo, in caso a qualcuno interessasse, comunico che la OS che avete appena letto è il seguito di questa: Di ragazzi con gli occhiali e sassolini alle finestre, ma può essere compresa - per quanto poco ci sia da capire - anche senza aver letto l'altra. Diciamo che "Di ragazzi con gli occhiali [...]" è la sorella maggiore e meglio riuscita di "Rose rosse". 
In ogni caso spero che vi sia piaciuta, per quanto a me dispiaccia far soffrire Zayn. Il punto è che fino a ieri invece che "povero Zayn" dicevo "Povero Liam" e... sì, vabbè, sto divagando. Spero che a qualcuno piaccia. :)