Mai mi perdonerò per aver creduto di stare bene

Era tra quelle braccia che volevo stare, lo sapevo, lo sentivo. Tra quelle braccia mi sentivo protetta, capita, amata. Non capivo perché ma quelle braccia avevano un grande potere su di me, sin dalla prima volta che le sentii stringermi forte. In quella circostanza non c'era amore, lo sapevo eppure non potevo farne a meno. Le sentivo così familiari da permettermi di fidarmi subito.

Mai avrei immaginato che quelle stesse braccia mi avrebbero stretta di nuovo con falsità, o forse mi avevano sempre stretta con falsità, però la sua bocca era brava ad abbindolarmi con belle e dolci parole a cui io credevo. Forse la stupida ero io a non dubitare mia una volta di nemmeno una sua singola parola. Forse le mie orecchie erano troppo sorde e i miei occhi troppo cechi permettendo al mio cuore di essere preso e scaraventato nel più profondi degli abissi.

Mai avrei pensato di piangere così tanto, essere stata così ferita da chi possedeva quelle braccia e pronunciava quelle parole.

Ora mi trovo qui, a distanza di diversi mesi, a fare il resoconto della mia fragilità o stupidità, non lo so.

Ci misi poco per dimenticarlo e stare bene, ma mai perdonerò le mie orecchie che hanno creduto a ciò che sentivano e ai miei occhi che scusavano i suoi gesti di menefreghismo nei miei confronti.

Mai mi perdonerò per essermi sentita protetta nelle braccai del lupo che, poi, mi ha ferita.