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Autore: foschi    02/06/2013    1 recensioni
Perché l'aveva fatto? Bella domanda. Cosa l'aveva spinto a compiere quell'immondo gesto? Altra bella domanda. Dove trovava il coraggio di stare di fronte a quella lapide di pietra senza un senso di colpa? Come poteva guardare ancora quella foto senza sentirsi un verme? Come poteva stare lì senza versare una lacrima...?
Ma era solo apparenza. Lui si sentiva un verme. Lui sentiva tutti i sensi di colpa. Il suo cuore versava copiose lacrime. Perché la terra non si apriva sotto i suoi piedi? Era la sua punizione continuare a fissare, apparentemente impassibile, quella lapide? Avrebbe voluto morire invece di provare quello che stava provando. Avrebbe voluto scendere giù all'Inferno e chiedergli perdono per quello che gli aveva fatto...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui aveva sempre sognato di volare via...

 

 

 

 

 

Hola gente! :D

Eccomi qui con questa nuova storia! xD Lo so che avreste preferito non vedermi ma purtroppo per voi eccomi qui! xP

Dunque, dopo la coppia Gianni/Olivier (*___*) ve ne propongo un'altra nata dalla mia mente malata xD 

Signori e signore ecco a voi la coppia: Mystel x Miguel! (Michelle nella versione italiana) XD

Sono entrambi personaggi che compaiono nella terza stagione di Beyblade e spero che questa storia vi piaccia!^^"

Ringrazio Confettina1995 per aver recensito la precedente storia su Gianni ed Olivier! ^_^

Vi auguro buona lettura!! :D


 

 

 

Perché l'aveva fatto? Bella domanda. Cosa l'aveva spinto a compiere quell'immondo gesto? Altra bella domanda. Dove trovava il coraggio di stare di fronte a quella lapide di pietra senza un senso di colpa? Come poteva guardare ancora quella foto senza sentirsi un verme? Come poteva stare lì senza versare una lacrima...?

Ma era solo apparenza. Lui si sentiva un verme. Lui sentiva tutti i sensi di colpa. Il suo cuore versava copiose lacrime. Perché la terra non si apriva sotto i suoi piedi? Era la sua puizione continuare a fissare, apparentemente impassibile, quella lapide? Avrebbe voluto morire invece di provare quello che stava provando. Avrebbe voluto scendere giù all'Inferno e chiedergli perdono per quello che gli aveva fatto... 

Ma non ci poteva essere perdono per lui. Con che faccia di sarebbe presentato davanti a lui? Come avrebbe potuto guardarlo negli occhi? Con quale coraggio...? Ma lui lo immaginava diverso, il suo Miguel. Non ce lo vedeva nel grigio Ade, no. No, non l'avrebbe rivisto nemmeno lì. Lui era fra le bianche nubi, nell'immensità di un cielo di luce. Lui era lì fra gli Angeli. Lui era lì accanto al suo Angelo. Accanto a quell'Angelo che l'aveva abbandonato prima che si incontrassero...


Buffo, pensò. Tutto era finito lì dove si era iniziato. Ricordava ancora il giorno in cui si erano conosciuti. Lui era in piedi davanti ad una lapide, piangendo. Il suo corpo era scosso dai singhiozzi. Gli si era avvicinato, incuriosito...

- Tutto bene? - aveva detto poggiandogli una mano sulla spalla.

L'altro si era voltato - P-più o meno... ma tu chi sei? -

- Mi chiamo Mystel. Scusami se ti ho spaventato, ti ho visto piangere e mi sono avvicinato... Hai bisogno di qualcosa? -

- N-no, g-grazie - mormorò asciugandosi le lacrime ed accennando un sorriso - C-comunque io sono Miguel, piacere - 

- Piacere mio... sei davvero sicuro di non avere bisogno di niente? -

- S-sì, grazie -

Ma non era neanche lui sicuro delle sue parole. Le lacrime avevano ripreso ad uscire ed il suo corpo era di nuovo scosso dai singhiozzi. No, non era vero che non aveva bosogno di niente. Lui aveva bisogno di essere consolato, di avere qualcuno al suo fianco...

Lo aveva abbracciato, intenerito dalla sua fragilità. Non sapeva perché, ma aveva sentito il bisogno di proteggere quella creatura, di stringerla a sè e consolarla. 

E stretto in quell'abbraccio improvviso, Miguel aveva dato sfogo a tutto il suo dolore. Aveva un disperato bisogno che qualcuno restasse al suo fianco, dopo l'abbandono di Cloude, il suo compagno, strappato alla vita...


E ricordava anche tutti gli splendidi momenti passati insieme. Ricordava i loro baci, le loro carezze d'amore, i loro sorrisi... ma ricordava anche quella tristezza che albergava nei suoi profondi occhi azzurri. Nonostante i bellissimi momenti passati insieme, quella tristezza non lo aveva abbandonato. Quante volte lo aveva sentito piangere nel cuore della notte. Quante volte lo aveva consolato, lo aveva stretto a sè, cullandolo, sussurrandogli tenere parole. 

Ma tutto questo non era bastato. Non erano bastate tutte quelle tenere parole per consolarlo. Sapeva che c'era un unico modo per placare la sua sofferenza. Sapeva che non ci sarebbe stato alcun perdono per lui, una volta compiuto quell'orrenda azione. Sapeva che lo avrebbe atteso un supplizio eterno sia in quella vita che nell'altra ma sapeva anche che così il celeste degli occhi del suo Miguel sarebbe tornato a splendere come il cielo in Estate. 

Ed animato da quell'idea, aveva calato il sipario su quella sofferenza. 

Sentiva ancora il sangue di Miguel colargli dalle mani. Vedeva ancora gli occhi sorpresi di Miguel guardarlo chiedendogli una spiegazione. 

- P-perdonami, Miguel. L-l'ho fatto per te - singhiozzava - L'ho fatto perché so che tu vuoi volare via. Vuoi tornare dal Cloude. Ti prego, perdonami, Miguel -

Era scoppiato a piangere. Era tutto finito. Non era rimasto più niente fra di loro. Come in una fiaba, un enorme dragone gli aveva rubato il cuore. Si era illuso di poter cancellare quella sofferenza con tenere parole, ma non ci era riuscito. Non aveva potuto fare niente per lui se non "restituirlo" alla sua "antica fiamma..."

- Mystel - lo aveva baciato - Grazie - 

e rivolgendogli un ultimo dolce sorriso, si era ricongiunto alla persona che voleva ritrovare mentre Mystel si era accasciato a terra singhiozzando. Tenendo quel corpo freddo stretto a sè, invocando il suo perdono...



Per tutti sarebbe stato un assassino. Tutti lo avrebbero evitato come la peste. Ma non sapevano che l'aveva fatto per lui. Non sapeva se l'aveva per un giusto motivo ma tutto quello che voleva era vedere il suo Miguel felice. Avrebbe continuato a vivere con quei sensi di colpa. Avrebbe continuato a sentire il suo dolore acuirsi sempre più ma il mondo avrebbe seguito il suo corso, dimenticandosi di lui. 

E non attendeva altro che la nera morte. Sperava di poterlo rivedere un giorno. Non importava dove, lui voleva soltanto rivederlo per chiedergli perdono, per dirgli di averlo amato davvero. 








 

 

 

Angolo Autrice


Hola! :D 

Allora, che ne pensate? Sono da internare in manicomio, vero? xD Perdonate, se potete, la mia mente malata. Non so cosa le sia preso <__<

Comunque... che ve ne è parso di questa coppia? xD Non c'è limite alla fantasia... xD

Qualche spiegazione: questa storia non ha niente a che fare con i fatti narrati in Beyblade. Diciamo più che altro che avvengono dopo la serie... 

Dunque, la storia tratta della scelta di Mystel di uccidere Miguel per farlo ricongiungere a Cloude che è stato ucciso a sua volta. (Miguel e Cloude sono un'altra coppia che adoro *__*). 

Nonostante Mystel creda di averlo fatto per un giusto motivo, sa che non ci potrà essere perdono per lui. 


"L'enorme dragone" dragone di cui si parla non è altro che la tristezza di Miguel per la morte di Cloude nonostante il suo rapporto con Mystel.

Spero che poco poco questa storia vi sia piaciuta! ^_^"

Mi lasciate un commentino? ^_^"

Bacioni!!^^

   
 
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