Seguiti
i consigli della tartaruga del Cheshire,Giorno si ritrovò
nell'ormai familiare parco giochi.
Che
fare? Prendere di nuovo quella navetta sfrittella-cervello? Ritornare
alla scuola di danza a fare le impossibili lezioni di King Crimson?
Fare una partita a carte con Black Sabbath?
Mentre
camminava senza meta,una domanda mise fine alla sua indecisione.
-Tu!
Dimmi! Vuoi conoscere la verità?-.
Chi
aveva fatto la domanda era Prosciutto che,comodamente seduto su di una
roccia,stava fumando una sigaretta e gliene stava puntando una davanti.
"Oddio,e
ora che dico?" s'interrogò il ragazzo. Per essere
sinceri,non voleva conoscere la verità,(se anche c'era) ma
quello gli stava puntando la sigaretta in modo insistente.
-Va
bene- sospirò.
-Allora
tieni questa- disse l'uomo porgendogli la sigaretta,e
continuò - Io ne ho tante di queste..dato che ho una ditta-
e si affrettò ad indicare un enorme cartello:
Prosciutto&Grateful
dead. Idiotizam.
-Eddai,non
fare lo stoccafisso e tira,così- lo incoraggio aspirando una
boccata per dare l'esempio.
Oramai
ne aveva viste di tutti i colori,quindi provare una di quelle cose non
pareva poi così strano
o nocivo.
Come
Prosciutto,tirò anche lui una grande boccata e rimase a
guardare un punto indefinito.
Quello,che
sapeva bene la reazione,esclamò:-E' una figata tremenda
vero?-.
Il
ragazzo continuò a fissare nel vuoto,salvo poi girarsi verso
l'uomo e balbettare:-Da..da quando hai i capelli così lucenti?-
con occhi dilatati dallo stupore.
Dovete
sapere che la non meglio precisata ricetta delle sigarette dava
effetti..ehm,divertenti.
Giorno
infatti vedeva tutto in un tripudio di colori,linee e stelline
fluorescenti.
-Io..io
mi sa che vado...- balbettò.
-Fa
pure- concesse Prosciutto,che ben sapeva i motivi dello stupore del
giovane.
Mentre
vagava per il parco giochi,meravigliandosi di quanto tutto fosse
così luccicante e favoloso e dando qualche sana boccata
dalla sigaretta,sentì qualcuno che lo chiamava. Non si
meravigliò (lo stava già facendo) ne si
arrabbiò,si girò e basta.
-Giorno!!-
era Bucciarati,che lo raggiunse.
-Giorno,te
ne sei andato così all'improvviso!! Che spavento mi hai
fatto prendere!!- esclamò.
Vedendo
che l'amico non rispondeva gli mosse una mano davanti al viso e gli
domandò:-Giorno? Mi senti?-.
Il
ragazzo si riscosse,sorrise e disse:-Sai,dovresti provare questa-.
Senza
fare una piega,l'altro prese la sigaretta e diede un tiro.
-Giorno..-
balbettò -da quando..i tuoi capelli..sono così
GIALLI?- domandò con lo stupore di un bimbo.
-Ah,non
lo so,ma sono fantastici- rispose quello.
Si
avviarono insieme ridacchiando,senza una meta precisa.
Giorno
sapeva che Bucciarati fosse particolarmente elastico,ma in quel momento
ricordava più una fune da bungee jumping che non una
persona;questo perchè da almeno mezzo minuto stava
camminando dinoccolato,e sembrava che potesse toccare terra con la
testa.
Ogni
cosa portava ad una fiumana di sghignazzi e risate da parte dei due,che
commentavano qualunque cosa gli capitasse a occhio.
-Giorno,vuoi
sposarmi?- domandò Bucciarati ridendo.
Il
ragazzo aveva perso contatto con la realtà a tal punto da
dimenticare il significato di quella parole e molte altre.
Tuttavia,dato che Bucciarati era suo amico,non poteva di certo essere
qualcosa dicosì nocivo.
-Ok,mi
va bene- sghignazzò.
Continuarono
per un bel pezzo di strada ( a strisce) a ridacchiare e a
indicare,finchè Giorno non cominciò a sentirsi
esausto.
Si
girò verso l'amico per vedere se anche lui accusasse gli
stessi sintomi,ed in effetti anche lui sembrava un pò
stranito.
-Ahh,quello
scemo di Prosciutto..guarda una stellaaaaaaa!!!!- urlò.
-Non
capisco! Ripeti più forte! C'è un telefono che
sta squillando!!- urlò Bucciarati di rimando.
Anche
senza vederli,era palese che tutti e due stessero dando i numeri.
"Maledizione a
Prosciutto e alle sue strane sigarette" imprecò il
ragazzo prima di cadere a terra.