Videogiochi > Final Fantasy VIII
Ricorda la storia  |       
Autore: Stardust Ray    04/06/2013    0 recensioni
C'è una differenza tra chi fa i sogni e chi li vive. Non mentirò, dicendo che le cose sono state perfette tra noi dopo la sconfitta di Artemisia, ma so che avevamo il nostro bel daffare con la nostra relazione. Ecco perché non fui sorpreso quando Rinoa, un giorno, decise di andarsene.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota dell'autrice: ciao a tutti! Questa storia è un contributo alla challenge Where I Belong.

Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà Square-Enix, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro: nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

THOSE WHO DREAM
scritta da Stardust Ray, tradotta da Alessia Heartilly
I. Introduzione

Non mentirò. Le cose non sono state esattamente una favola dalla sconfitta di Artemisia e dalla risistemazione del tempo. Di certo io e Rinoa ci siamo baciati la sera della festa, ma sarebbe stato l'inizio di qualcosa di molto diverso nelle vite di entrambi. Grazie ai nostri sforzi come squadra, abbiamo visto la pace e la tranquillità tornare al nostro mondo dopo la morte di Artemisia. Le cose iniziavano lentamente a cambiare in meglio per tutta la comunità.

Siamo stati riconosciuti per i nostri sforzi, premiati e lodati, e nulla è stato dimenticato nei primi mesi seguenti la nostra vittoria. Allo stesso tempo, Timber celebrava la sua indipendenza, e poi era passata a stabilire un proprio governo. Deling City ora era governata dal Consiglio del reintegrato Colonnello Caraway. I suoi cittadini si sentivano più sicuri con il Colonnello, e lo avevano votato. Il Colonnello era persino stato così gentile da ridare a Martin il suo vecchio posto di Supremo del Garden di Galbadia. C'erano pettegolezzi riguardanti Laguna che parlava con il Capostazione Dobe sulla possibilità di rimettere in funzione le ferrovie tra FH, Esthar e Timber, ma non ne ho più sentito parlare. Era ancora un grande notizia vedere i capi discutere del cambiamento e cercare davvero di mettersi d'accordo; ironicamente, io e miei amici stavamo lentamente perdendo i contatti.

Queste erano le cose più grosse, prima che la gente cominciasse a dimenticare i nostri successi, e poco dopo siamo diventati ombre del passato. Da quel momento in poi il lavoro è continuato come sempre; ad ogni modo, le nostre missioni non sono più state missioni di assassinio di streghe ingiuste, ma di sconfitta dei mostri che entravano troppo nei piccoli villaggi. Alcuni casi erano più estremi degli altri, a seconda della zona, e le richieste per l'assistenza di Balamb continuavano a fioccare. Le missioni venivano date più frequentemente per il grosso numero di mostri, e noi, SeeD e matricole, aiutavamo a ripulire le zone di più mostri possibile. Onestamente non era una gran sfida per me e gli altri, ma continuavamo a seguire gli ordini e sconfiggere gli intrusi. Non c'è bisogno di dire che tutte quelle missioni uguali alla fine sono diventate molto smorte.

Senza nessuna grossa sfida all'orizzonte, la mia vita è diventata stagnante e banale. La noia ha iniziato a riflettersi in varie aree della mia vita, anche nella mia relazione con Rinoa. Ho iniziato a chiedermi se Rinoa condivideva i miei pensieri di giorni senza scopo, perché non ha mai parlato nemmeno una volta delle preoccupazioni della nostra vita insieme. L'avevo influenzata così tanto? La ragazza del passato avrebbe pensato che fosse ora di cercare qualcosa di più, qualcosa di più grande per tutti e due, e ne avrebbe parlato. Che cosa le avevo fatto? Alla fine, penso che Rinoa abbia sentito che qualcosa era cambiato in me, in noi, ed è diventata molto distante, dopo. Non potevo biasimarla; dopo tutto, io non le dicevo una parola di ciò che provavo.

Sono stata sorpreso un giorno quando Rinoa ha detto di dovermi parlare.

"Squall... io," ha iniziato, prendendo fiato. "Non so come altro dirlo, ma è giusto dirtelo adesso..." Ha abbassato gli occhi per un attimo, e poi è tornata a guardarmi. "...Lascerò il Garden di Balamb. Devo ritrovare il mio scopo."

"...È passato un anno e mezzo da quando abbiamo sconfitto Artemisia," ha continuato piano, con cautela, "da quando sono diventata una strega. Tutti quelli che conosciamo mi accettano per come sono, e gli altri sanno che sono una strega pacifica e buona, proprio come lo è stata Edea in passato. So che starò bene da sola. Non voglio che tu ti senta più in dovere di proteggermi. Ora che Timber ha la sua indipendenza, il nostro contratto è scaduto, e non penso che Galbadia verrà a cercarmi. È solo che... non so cosa altro ci sia da fare qui, per me. Voglio stare qui con te, ma poi... alla fine, questo è il tuo lavoro e anche casa tua. Stare qui è qualcosa che devi fare... e io... io inizio a sentire di non appartenere a questo posto, come se fossi un ostacolo perché non sono una SeeD. Mi viene ricordato ogni giorno in più modi di quanti tu possa sapere. Voglio fare di più, ma non posso se sono qui... ecco perché devo andare."

"Forse un giorno," ha sussurrato, con gli occhi che si bagnavano di lacrime, "potremo incontrarci di nuovo sorridendo e senza avercela l'uno con l'altro per questo..."

Non ho saputo come rispondere o reagire. Dopo tutto, aveva ragione, e le sue parole significavano che non sarebbe tornata presto. Non volevo costringerla al mio stile di vita più di quanto lei volesse che lasciassi il mio lavoro e il Garden con lei. Stavamo arrivando alla fine del percorso, alla fine della nostra vita insieme, o così sembrava. Concordavo che forse lei voleva trovare qualcosa a cui appassionarsi come lo ero io per la SeeD, qualsiasi cosa la rendesse felice. Semmai, volevo che lei fosse felice. Lo voglio ancora. Ma odiavo sentire che si sentiva fuori posto, o tra i piedi, e soprattutto odiavo il fatto che fosse colpa mia se si sentiva così. Non è mai stata mia intenzione. Volevo che lo sapesse.

Sfortunatamente, in quei lunghi minuti non ho fatto né detto niente. Non riuscivo a trovare le parole. Ovviamente la mia testa riviveva tutti i nostri ricordi insieme, ogni momento condiviso. Persino la breve vicinanza che violava le regole del Garden mi è tornata in mente... Ed eccomi lì, a rimpiangere di non aver usato quel tempo libero che avevamo per scoprire di più su Rinoa, avvicinarmi a lei, e stare con lei. Alla fine, non ho potuto darle quello che voleva davvero... cioè, più tempo. Mi odiavo perché tacevo, anche se volevo parlare. Non potevo dirle di non farlo, perché sapevo che era colpa mia se era infelice. Mi ha ferito guardarla partire, e quindi mi sono concesso la scusa che forse non era destino e basta...

Rinoa se n'è andata poco dopo la nostra conversazione, e io sono rimasto solo. Gradualmente, sono tornato al mio vecchio modo di essere, quell'individuo taciturno e solitario che sembrava freddo e spietato. Ma ora che gli altri mi capivano meglio, rispettavano cos'avevo appena passato e mi lasciavano solo con i miei pensieri. Ogni tanto cercavano di riunirsi tra il lavoro e le lezioni, ma proprio non era la stessa cosa senza di lei. Lei era davvero l'anima della festa. Ogni giorno cercavo di dimenticarla, invano. Avevo fallito terribilmente. Era proprio come prima che Rinoa fosse pronta a farsi congelare, sospesa nel tempo alla Dimora della Strega, e io avevo fallito nell'evitare che andasse.

Perché ho esitato entrambe le volte? ...Sembra che io non sia cambiato affatto. Quando la vedo così, penso che forse mi ha lasciato per questo...

Rinoa... perdonami.

Alcuni mesi dopo la sua partenza, mi sono state assegnate un paio di missioni con compiti sia facili che intermedi. Anche se pensavo di essere alla pari con tutti gli altri, a quanto pareva non era così. Il Preside mi ha chiamato nel suo ufficio una settimana dopo per sapere come andava. Sapevo che aveva sentito parlare della partenza improvvisa di Rinoa, però non volevo parlare della nostra relazione o tirarla in mezzo. Lui sapeva che eravamo usciti insieme, e a volte aveva chiuso un occhio davanti alle nostre violazioni delle regole. Finché non facevamo nulla di serio, e noi non l'avevamo fatto, potevamo continuare a vederci. Quindi, per evitare i dettagli, gli ho semplicemente detto che il contratto di Rinoa era scaduto quando Timber aveva ottenuto l'indipendenza.

Cid non è uno scemo. Ha capito tutto. Ha visto che faticavo senza di lei. Mi ha ricordato che ero un SeeD, e che dovevo ricordare le mie priorità prima di qualsiasi altra cosa. Mi ha detto che mi avrebbe lasciato del tempo per recuperare e ricordare perché ero qui. Dovevo ritrovare la concentrazione.

Non so perché, ma qualcosa dentro di me è scattato quando lui ha detto quelle parole. Non sentivo uno scatto del genere sin dal giorno in cui avevo deciso di prendere seriamente il mio ruolo di leader.

"Non solo una licenza," ho detto all'improvviso. "...Penso che potrei dover rivalutare la mia vita. Mi dispiace se le creo un grosso inconveniente, signore, ma non voglio stare qui se non do il massimo. Essere un SeeD è..." Era triste. Non avevo più parole da usare per il mio lavoro. Essere un SeeD era tutto quello che sapevo, ma non era qualcosa che avevo sognato di essere. Era qualcosa che ero stato cresciuto ad essere. Come aveva detto Irvine, a volte non ci sono altre scelte, e questa era semplicemente l'unica cosa da fare. "Balamb è casa mia... e sono davvero grato di tutto. Quindi spero che lei possa capire perché devo andare."

"...Lo capisco perfettamente, Squall," mi ha sorriso Cid. La sua risposta mi ha sorpreso. "...Sei arrivato a un punto della tua vita in cui devi fare le tue scelte. Devi decidere cosa è meglio per te, da qui in poi. Mi piacerebbe vederti restare, ma ho anche giurato di non vedere nessuno di voi diventare una macchina da guerra. Puoi prenderti tutto il tempo che ti serve. Sarò felice di lasciarti tenere lo stipendio, solo per aiutarti a cominciare."

"Non deve farlo, signore. Me la caverò da solo," ho detto, con il più forte saluto SeeD che sono riuscito a fare.

Il Preside Cid ha guardato la scrivania come se cercasse qualcosa, le parole, forse, prima di alzarsi e guardarmi negli occhi. Ha ricambiato il saluto e abbiamo lasciato ricadere le mani insieme. "Se è una tua scelta mantenerti, allora la rispetterò." In cuor suo, penso che sapesse che cercavo di dire addio.

"Sei sempre un SeeD meraviglioso, e sono contento che tu sia disposto a fare il necessario per la tua squadra e la tua missione, ma è molto importante che tu trovi il tuo equilibrio. Essere sposato è soddisfacente, e adoro più di ogni altra cosa la vita con mia moglie, ma con un tale sentimento arrivano le prove. Quando sarai stato messo alla prova, vedrai cos'è importante. Le tue priorità saranno chiare, e ti costringerà a trovare un equilibrio da solo. Ti auguro buona fortuna nel trovare equilibrio in ciò che sceglierai di fare d'ora in poi, Squall. Per favore, sappi e ricordati che qui sarai sempre il benvenuto."

"Inoltre," ha aggiunto Cid, "se dovessi decidere di tornare, voglio che torni sapendo che questo è il posto in cui vuoi stare."

Cid Kramer, dopo tutti questi anni, era ancora lo stesso; il più incredibile sempliciotto del mondo - con tutto il rispetto. Anche se era raro vederlo quando eravamo bambini, Cid era stata una presenza più forte, una volta entrati al Garden. Era ed è ancora un padre per noi, soprattutto per me. Anche quando c'era lo staff del Garden che cercava di regolare ogni sua mossa per la maggior parte delle nostre vite, Cid c'era, immutabile. A prescindere da tutto, avrò sempre lui come esempio, e lo rispetterò enormemente. Lui ed Edea continuano a gestire il Garden di Balamb e si concentrano sulla primissima missione, crescere SeeD per le future generazioni, per sconfiggere Artemisia e qualsiasi altra strega minacci il nostro mondo. Sono ancora molto appassionati a questa missione, e posso capire perché.

Quando Cid mi ha allungato la mano, io l'ho presa e l'ho stretta con forza.

"Buona fortuna, Squall," ha detto orgoglioso Cid, facendomi sospirare di sollievo.

"Grazie, signore." Non lo direi ad alta voce, ma in quel momento mi sentivo le lacrime agli occhi. Non sapevo dove era diretta la mia vita, ma sapevo, come Rinoa, che non sarei tornato presto. In fondo alla mente, sentivo la sua voce dal passato che mi faceva un paio di domande, domande che avevo avuto paura di sentire, soprattutto allora.

"Hai sogni, Squall? ...Obiettivi per il futuro?"

Tutto quello a cui potevo pensare erano i suoi occhi quella sera e la sera della festa. Ricordavo la morbidezza del suo corpo e le labbra premute contro le mie, e il suo calore.

Dio, cosa darei per rivivere quel momento con te, Rinoa.

Con tutto il tempo che è passato da quando ci siamo visti l'ultima volta, pensavo che ti avrei dimenticato in qualche modo, ma... non è stato così. È un'eternità che non ti vedo, da quando ho lasciato Balamb... Persino ora, non riesco a perdonarmi di averti lasciata andare...

Non posso affrontarti, sapendo di non aver fatto nulla perché non te ne andassi... A peggiorare le cose, io... io ancora non so rispondere alla tua domanda. Sono sicuro che tu abbia realizzato i tuoi sogni da sola... e sei probabilmente più felice, dato il tempo passato - tre anni... tre anni senza di me.

E ad ogni giorno che passa so che quel vecchio detto è vero...

C'è differenza tra chi sogna, e chi i sogni li vive.

*****
Nota della traduttrice: come sempre, grazie a Little Rinoa per il betareading e ogni commento sarà tradotto e inoltrato all'autrice. Eventuali risposte alle recensioni saranno tradotte e inserite dove possibile come risposta nei vari siti.
Inoltre, piccolo momento di "promozione" personale: ho aperto anche una pagina Facebook mia, dove segnalo gli aggiornamenti delle traduzioni - tutte, anche di altri fandom - e delle mie storie (i cui aggiornamenti sono più rari, ma vabbè...): la pagina è questa :) Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VIII / Vai alla pagina dell'autore: Stardust Ray