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Autore: telesette    05/06/2013    2 recensioni
Stupiti al suono di quella voce improvvisa, sia io che Basil drizzammo le orecchie.
L'affascinante ballerina del locale, quella soave creatura dalla voce angelica, stava ora accanto al grammofono e aveva interrotto la riproduzione del disco sollevando la puntina con un semplice gesto...
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ad Arianna, con affetto...

Basil L'investigatopo ( "The Great Mouse Detective" ) è un film del 1986, appartenente alla collana dei "Classici Disney" di animazione.
La trama è chiaramente basata sul modello del celebre personaggio nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, ossìa il celeberrimo detective Sherlock Holmes, e di conseguenza anche l'ambientazione verte sullo sfondo londinese del 1897.A narrare le vicende in terza persona, oltre a rivestire il ruolo stesso di protagonista, il dottor David Q. Topson ( alter ego del Dottor Watson ) affianca il celebre "Topo-Detective di Baker Street" Basil per risolvere un misterioso enigma. Dopo aver fatto rapire il giocattolaio Hiram Flaversham, padre della piccola Olivia, il famigerato Professor Rattigan si prepara ad architettare il suo diabolico piano per spodestare la Regina Maustarda e diventare così il nuovo sovrano dei topi di Londra. Grazie al suo talento investigativo, al coraggio e ad un'intraprendenza fuori del comune, Basil riuscirà a sventare i loschi piani del criminale. Il film culminerà con il rapimento di Olivia, ad opera di Rattigan e del suo fedele seguace Vampirello; e sarà proprio Basil a salvarla, ingaggiando con Rattigan un combattimento mozzafiato negli ingranaggi e sulle grosse lance segna-tempo del Big Ben.

 

clicca qui per vedere la colonna sonora del film: 
http://www.youtube.com/watch?v=3YuDPD53kRU

 

Serve una mano?
( immagini tratte da internet )

Chi me l'ha fatto fare?

A pensarci adesso, ho ancora i brividi per lo spavento.
Io e Basil eravamo caduti nella trappola tesaci da Rattigan, il quale aveva pianificato tutto con lo scopo di "umiliare" il suo rivale oltre che ucciderlo. Da principio non capii quanto fosse profondo il loro odio e disprezzo reciproco, complice forse la mia bonaria ingenuità, ma non mi ci volle molto per ricostruire mentalmente il quadro generale della situazione...
Basil e Rattigan erano come due facce della stessa moneta, perfettamente contrapposti uno all'altro, e da anni cercavano disperatamente di stabilire su quale orlo questa sarebbe caduta.
Al momento, il fato sembrava arridere al professor Rattigan.
Per quanto io possa ricordare, legato com'ero sul marchingegno letale che Rattigan aveva progettato apposta per Basil e me, non riuscivo neppure ad intravedere una via di scampo.
Basil era sconvolto.
Non credevo possibile che un topo come lui, sicuro e pieno di risorse come nessun altro, potesse farsi prendere a tal punto dalla disperazione. Non era tanto la sconfitta subita, quanto piuttosto lo scacco morale, e per il suo grande e smisurato orgoglio doveva essere un colpo decisamente troppo duro da sopportare.
Malgrado i miei tentativi di scuoterlo infatti, Basil non pareva neppure volermi ascoltare.
Invano cercai di motivarlo, di spronarlo a non darsi per vinto, ma non ottenni altro che alcuni vaghi lamenti e sospiri colmi di rassegnazione.
Tutto il meccanismo era collegato al movimento del disco sul grammofono: ancora pochi giri e la cordicella legata alla puntina avrebbe fatto scorrere la biglia di acciaio lungo un arzigogolato scivolo; le trappole sarebbero scattate conseguentemente una dopo l'altra, riducendoci tutti a delle misere frattaglie di topo, e Basil pareva ormai insensibile a tutto quanto.

- Basil - gli ripetei. - Capita a tutti di sbagliare ma, nel caso non te ne fossi accorto, qui ne va delle nostre vite adesso!
- Ahimé - sospirò ancora lui, con gli occhi incollati al soffitto. - Ho perso, Topson, è questa la verità: sono stato sconfitto, giocato, battuto, sminuito, sbeffeggiàto, ridicolizzato, irrìso, denigrato, umiliato...
- Serve una mano, mon chére?

Stupiti al suono di quella voce improvvisa, sia io che Basil drizzammo le orecchie.
L'affascinante ballerina del locale, quella soave creatura dalla voce angelica, stava ora accanto al grammofono e aveva interrotto la riproduzione del disco sollevando la puntina con un semplice gesto.
Appena in tempo!
Se solo fosse giunta in nostro soccorso un attimo più tardi, le nostre vite si sarebbero tragicamente concluse assieme all'ultima nota.
La candida topolina sorrise, balzando agilmente dal grammofono, e scivolò aggraziata accanto alla trappola dove io e il mio amico eravamo tuttora legati saldamente. Non indossava più le piume e i lustrini che aveva sul palcoscenico ma, da sotto il corpetto assicurato in vita da una pesante cintura, si intravedeva ancora il costume che metteva in risalto le sue morbide curve affusolate. Costei estrasse un pugnale dal tondo reggicalze che portava sulla coscia destra, e con quello si accinse a tagliare le corde che ci immobilizzavano.

- Ma cosa ti suscede, mon chére? - domandò lei, con una nota beffarda nella voce dallo spiccato accento francese. - Ti diverti a rescitare la parte del formasgio?
- Tessa, sei gentilmente pregata di astenerti da questo genere di battute - rispose Basil acido, recuperando d'un tratto sensibilità ed emozioni. - Se il prezzo della salvezza significa sopportare il tuo sarcasmo, preferisco di gran lunga farmi ammazzare dove mi trovo!
- Un semplisce "grazie" sarà sufisciente - tagliò corto lei, ignorando l'aspro commento e tagliando via i legacci con un solo colpo.

Appena libero, mi chinai doverosamente a baciarle la morbida mano guantata di nero, non trovando parole sufficienti ad esprimerle tutta la mia riconoscenza. Lei rise divertita, trattenendo la voce con il dorso dell'altra mano, e non mancò di rivolgere un'altra pungente frecciatina all'indirizzo di un contrariatissimo Basil.

- Il tuo compagno è davvero un perfetto gentiluomo - osservò. - Dovresti prendere esempio da lui, mon chére, sono sicura che ti gioverebbe!
- Topson - tossì Basil stizzito. - Occupati di liberare Olivia dalla bottiglia, per favore!

Ovviamente non me lo feci ripetere due volte.
Non c'era un minuto da perdere e, se volevamo sventare i folli piani di Rattigan, dovevamo assolutamente raggiungere Buckingam Palace nel più breve tempo possibile. Mentre mi accingevo a rimuovere il tappo dalla bottiglia in cui Olivia era imprigionata, Basil e l'affascinante Tessa rimasero a discutere brevemente in disparte. Sapevo che non era educato da parte mia origliare ma, cogliendo di sfuggita parte della loro conversazione, non potei proprio farne a meno.

- Dal momento che sei qui, deduco che la tua non è una presenza casuale... o sbaglio?
- Sei sempre così arguto, mon chére, dovresti saperlo!
- Capisco - mormorò Basil, aggrottando il sopracciglio. - Il bottino accumulato da Rattigan, nel corso delle sue audaci imprese criminali, è sicuramente un boccone molto appetitoso!
- Non ti si può nascondere nulla - sorrise l'altra, accarezzandogli il mento con fare malizioso. - Sei sempre così intellisgente, capisci tutto al volo... peccato che stai dall'altra parte!
- Bah - sbuffò Basil, scostando via la mano di Tessa con una smorfia lievemente infastidita. - Ho solo due motivi, per lasciarti andare stavolta: primo perché ci hai salvato la vita, e io non sono certo un ingrato; secondo perché il tempo stringe e Rattigan va fermato assolutamente, prima che sia troppo tardi...
- E terzo?
- Ho detto du... uhmmm !!!

Approfittando del suo momento di distrazione, Tessa si avvicinò a Basil quanto bastava per stampargli un grosso bacio affettuoso sulle labbra. Io stesso non potei fare a meno di sorridere, vedendo l'espressione imbambolata sul volto del mio compagno, tuttavia feci finta di ignorare la cosa e tolsi invece il tappo dal collo della bottiglia.
Basil restò inebetito, anche dopo che Tessa si sciolse dall'abbracciarlo, e di fatto sembrava incapace di intendere alcunché.
Anche Tessa aveva il suo bel daffare, nel trafugare i preziosi dal covo segreto di Rattigan, cosicché non perse tempo neppure lei nel salutarlo affabilmente.

- Au revòir, mon chére - esclamò, soffiandogli un altro bacio sulla punta delle dita. - In bocca al lupo, mi racconterai tutto la prossima volta!
- Eh... Ah... Ehm...
- Basil - feci io, avvicinandomi a lui assieme ad Olivia. - Dobbiamo andare, adesso!

Dal momento che Tessa era già sparita, Basil si ricompose immediatamente.
In un lampo gettò via il travestimento da marinaio, aggiustandosi il berretto sul capo, ed assunse un'espressione tuttaltro che romantica.

- Muoviamoci - disse. - La Regina è in pericolo!

FINE

Angolo Autore:

Dal momento che il personaggio di Basil deve principalmente il suo nome all'attore britannico Basil Rathbone, divenuto anch'egli celebre proprio grazie all'interpretazione di Sherlock Holmes a cavallo tra il 1939 e il 1946, mi è sembrato simpatico omaggiare un'altra bravissima attrice... ossìa "Tessa" Charlotte Rampling, la quale vestì il ruolo di Irene Adler nel film "Sherlock Holmes a New York" nel 1976.
Questa fanfiction è solo una cosuccia scritta di getto, senza pretese o altro, ma ci tenevo troppo a descrivere questa scenetta.
^__^ Alla prossima fanfiction!

DADO

   
 
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