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Autore: Sel Dolce    06/06/2013    5 recensioni
Piccolo momento di vita dopo il risveglio di Asuna.
Dal testo:
« No, non credo. Poi vorrei ricordarti che mi hai promesso di stare per sempre con me, non vorrai rimangiarti la parola? » disse Asuna puntandogli addosso il coltello con cui fino a qualche secondo fa stava sminuzzando la carne nel suo piatto.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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« Kirito-kun, ci sposeremo anche qui, nel mondo reale? » Asuna lo guardò intensamente, un piccolo sorriso abbelliva il volto diafano della ragazza.

Kazuto rischiò di strozzarsi l'acqua. Da quando erano tornati in Giappone non avevano più affrontato l'argomento del matrimonio e lui non ci aveva minimamente pensato.

« Non credi che sia troppo presto? » chiese posando staccando la tazzina di thè dalle labbra. Kazuto qualche volta aveva pensato al matrimonio, ma non aveva mai avuto occasione per parlarne.

« No, non credo. Poi vorrei ricordarti che mi hai promesso di stare per sempre con me, non vorrai rimangiarti la parola? » disse Asuna puntandogli addosso il coltello con cui fino a qualche secondo fa stava sminuzzando la carne nel suo piatto.

« No, no, no. Io mantengo la mia parola » si affrettò a rispondere il ragazzo alzando le mani in segno di resa e , a malincuore, si accorse che se voleva arrivare ai 19 anni avrebbe dovuto starsene buono.

« Credi che tuo padre sarà d'accordo? » domandò poi prendendosi il mento tra le mani, lui non aveva quasi mai avuto occasione di parlare con il signor Yuuki da quanto Asuna si era svegliata e per questo non sapeva se gli sarebbe andato a genio.

Asuna rise, scosse la testa facendo ondeggiare i lunghi capelli, smise di cucinare e gli prese le mani tra le proprie « Mio padre ti adora, infondo è solo grazie a te se sono qui » disse a un soffio dalle sue labbra, le mani intrecciate.

Kazuto deglutì a fatica, le cose stavano prendendo una brutta piega.

Aveva due scelte: parlare con il signor Yuuki o essere lasciato da Asuna.

Nessuna delle due opzioni lo attirava molto, ma alla fine decise che quello stesso pomeriggio sarebbe andato dal signor Yuuki.

Asuna gli diede un casto bacio sulle labbra davanti alla porta di casa « Buona fortuna » augurò sistemandogli meglio la giacca nera « Ne avrò bisogno » borbottò Kazuto uscendo, ancora non riusciva a crede a quel che stava per fare.



L'ufficio del signor Yuuki era così grande che Kazuto si sentì come una formica in mezzo agli uomini. Sulle pareti c'erano intere file di foto che ritraevano lui, Asuna e la moglie. In ogni angolo della stanza c'era un vaso di fiori, dei gelsomini, i preferiti di Asuna. Accanto alla scrivania c'era una lucente gabbia che conteneva un usignolo.

La scrivania era ordinata, lucida e immensamente larga. La sedia su cui era seduto era molto comoda e grande. Sentì dei passi e i battiti del suo cuore accelerarono in maniera preoccupante, le mani iniziarono a sudargli e la gola divenne secca.

La porta si aprì mostrando il signor Yuuki in un completo grigio fumo, i capelli tirati indietro e i profondi occhi neri sembravano sorridere. Kazuto si alzò tendendo la mano « Buongiorno » salutò cercando di sembrare il più normale possibile « Buongiorno » rispose educatamente il padre di Asuna stringendogli fortemente la mano.

Nella stanza calò il silenzio, pure il piccolo usignolo aveva smesso di cantare la sua dolce melodia. Kazuto aprì bocca per parlare ma non gli uscì nemmeno una parola, infondo non era una cosa da chiedere con tanta leggerezza.

« Hai bisogno di qualcosa in particolare? » gli andò in aiuto il signor Yuuki unendo le mani sopra alla scrivania di mogano senza smettere di sorridere, dall'espressione divertita sembrava aver capito tutto ma non volle togliersi il divertimento di vedere Kazuto in difficoltà.

« Sì, io vorrei... » nemmeno il tempo di finire la frase che la segretaria entrò spalancando la porta, il viso teso all'inverosimile « Signor Yuuki abbiamo un'emergenza al reparto 5 » disse fissando male il ragazzo. Il signore si alzò un po' sconsolato « Aspetta, torno subito » disse rivolto a Kazuto, il sorriso ancora lì sulle sue labbra.

Una volta uscito Kazuto si decise ad alzarsi, scrutò le foto con certo interesse ma quando arrivò verso l'angolo della stanza urtò contro il vaso di gelsomini facendolo cadere rovinosamente a terra.

Il ragazzo si guardò attorno allarmato, assicurandosi che nessuno. Raccolse i cocci e li nascose dentro il vaso dalla parte opposta, stessa cosa fece con la terra e i fiori. Ritornò a sedersi giusto in tempo.

« Allora, dove eravamo rimasti? » il signor Yuuki tornò a sedersi, riassunse la stessa posizione che aveva prima di uscire. Kazuto sentì il sangue fluirgli fino alle gote ed era sicuro che se avesse avuto uno specchio davanti si sarebbe visto completamente rosso.

« Ecco » iniziò titubante « Volevo chiederle se... » si fermò, le labbra furuno tutto un continuo tremolio. Il signor Yuuki gli fece un segno di incoraggiamento con la testa « Volevo chiederle se » ripetè più forte e con un pizzico di coraggio in più « Potevo sposare sua figlia » concluse sentendosi levare da dosso un enorme peso, aspettò che il signor Yuuki gli urlasse addosso intimandogli di stare lontano da sua figlia, ma con sua grande sorpresa vide che sorrideva ancora più di prima.

« Certo, avete la mia benedizione » disse senza scomporsi e Kazuto per un attimo credette che lo stesse prendendo in giro « Seriamente? » chiese per conferma, il signor Yuuki annuì soddisfatto « Infondo è solo grazie a te se Asuna è di nuovo qui » ribadì con una nota di gratitudine nella voce « Ora va da lei » gli ordinò alzandosi, e con gentilezza lo spinse fuori « Ah, Kazuto, non ti preoccupare per il vaso » disse facendogli l'occhiolino, il ragazzo sentì la voglia di sprofondare sottoterra.



« Allora, com'è andata? » chiese Asuna appena Kazuto mise piede dentro casa sua, la pentola con la cena tra le mani. Aveva gli occhi colmi di speranza.

« Bene, tuo padre ci dà la sua benedizione » rispose il ragazzo andandosi a sedere sul divano di pelle bianca, quel pomeriggio era stato certamente il peggiore della sua vita. Asuna lo raggiunse subito dopo, accoccolandosi tra le sue braccia « Allora saremo di nuovo marito e moglie » commentò sorridente.

« Già, presto sarai la signora Kirigaya »



Angolo Autrice ( a metà ) :

Salve fandom di Sword Art Online!

Dopo aver visto tutti gli episodi in una sola mattina eccomi qua con una “vecchia” One-Shot della mia migliore amica che mi ha concesso di modificarla a mio piacimento.

Mi scuso per eventuali errori.

SelDolce  

   
 
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