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Autore: CUCCIOLA_83    23/12/2007    7 recensioni
[...]Arrivato in ufficio trovò JJ, Emily, e Penelope intente a decorare le scrivanie di tutti, «ben arrivato Reid, giusto in tempo per aiutarci» disse Penelope avvolgendolo con del nastro colorato rosso, «ma cosa…» disse cercando di levarlo, «oh andiamo Spence, sei sempre il solito. Mi chiedo dove tu abbia nascosto il tuo spirito natalizio» lo prese in giro JJ[...] Secondo voi, Reid cosa ne pensa del natale? Forse conoscendolo, direbbe che è un modo come un'altro per le persone di spendere il proprio denaro per far contenti se stessi e gli altri. Oppure, comicerebbe a snocciolare nozioni su nozioni riguardanti la storia della natività. Io, invece, ho voluto trovare un modo per fargli cambiare idea.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come promesso eccomi qui, con uno dei primi regali di Natale che ho preparato per voi.

Dimenticate per un attimo l'altra storia che sto pubblicando. Questa è dedicata esclusivamente al Natale.

Buona lettura ;)









Dicembre era ormai cominciato da qualche giorno. La neve aveva coperto Washington con uno spesso manto bianco, mentre le strade e i viali erano illuminati da mille luci colorate.

Tutta quell’atmosfera natalizia aveva esaltato tantissimo Lizzy, forse anche perché quello sarebbe stato il suo primo Natale negli Stati Uniti dopo tanto tempo, visto che l’anno prima era stata costretta a rientrare in Italia per le feste. Peccato che Spencer non la pensasse allo stesso modo, sembrava che l’atmosfera non lo sfiorasse per niente, nemmeno quando, il giorno prima, era stato trascinato da Lizzy all’accensione dell’albero della Casa Bianca.

Quella mattina, quando Spencer aprì gli occhi, si accorse subito che c’era qualcosa di diverso. Si mosse e capì che Lizzy non era vicino a lui, la chiamò più volte ma tutto quello che ottenne come risposta fu un tonfo proveniente dal salotto. Si alzò di colpo e andò a vedere cosa stava combinando.

Arrivato in salotto la trovò indaffarata a rovistare negli armadi,

«Lizzy, sai che ore sono?» chiese Spencer ancora assonnato,

«sì, lo so. Scusa se ti ho svegliato» rispose completamente immersa nelle se ricerche,

«cosa stai cercando, se posso chiedere?» chiese ancora,

«sto cercando le decorazioni di Natale» rispose, sbucando da un armadio, «ho già controllato nell’altra stanza, ma non ho trovato niente. Dove le hai nascoste?» sbuffò rialzandosi, Spencer cominciò a giocherellare con i capelli, come faceva ogni volta che era a disagio,

«ecco, veramente… negli ultimi anni non ho mai avuto tempo, o un buon motivo per festeggiare» disse lui,

«ma come? Nemmeno un nastro? Un alberello? Una pigna?» chiese stupita, Spencer scosse la testa, Lizzy era incredula, «tu hai sempre adorato il Natale» disse sedendosi sul divano,

«sì, certo. Quando avevo otto anni» rispose,

«Spencer Reid, quando fai così sembri davvero un vecchio bacucco!» disse Lizzy alzandosi per poi andare in camera a vestirsi, lasciando Spencer solo, con un aria interrogativa dipinta sul volto.

Arrivato in ufficio trovò JJ, Emily, e Penelope intente a decorare le scrivanie di tutti,

«ben arrivato Reid, giusto in tempo per aiutarci» disse Penelope avvolgendolo con del nastro colorato rosso,

«ma cosa…» disse cercando di levarlo,

«oh andiamo Spence, sei sempre il solito. Mi chiedo dove tu abbia nascosto il tuo spirito natalizio» lo prese in giro JJ,

«come mai? Non ti piace il Natale?» chiese Emily,

«non è che non mi piace, è solo che lo trovo una cosa decisamente commerciale» rispose sedendosi alla sua scrivania,

«Elizabeth cosa ne pensa?» chiese JJ,

«ecco, lei è più come voi» rispose,

«ahia, prevedo guai in famiglia giovane Reid..» commentò Penelope.

*****

Lizzy era esterrefatta, non poteva credere che Spencer avesse rinunciato al Natale in tutti quegli anni.

Era talmente assorta nei suoi pensieri da non riuscire a concentrarsi sul lavoro, quindi, decise di uscire a fare quattro passi per schiarirsi le idee.

In giro per la città la sua attenzione si focalizzò sulle vetrine decorate dei negozi, e fu in quel momento che le venne un’idea geniale, entrò in un negozio particolarmente allettante e ci passò praticamente tutta la mattinata, per poi tornare a casa per compiere la sua opera.

*****

Spencer era esausto, aveva passato tutta la giornata a controllare profili per le polizie di tre stati diversi.

Arrivato davanti alla porta dell’appartamento sentì degli strani rumori provenire dall’interno, talmente sospetti da indurlo a tenere una mano sulla pistola. Girò cautamente la maniglia ed entrò.

Il ragazzo sbatté più volte gli occhi, talmente incredulo da indurlo a pensare di aver sbagliato appartamento. Su tutti gli armadi erano state sistemate delle ghirlande di agrifogli contornate da nastri blu e argento, in varie zone “tattiche” era stato sistemato del vischio, mentre un albero di Natale era stato sistemato vicino alla finestra, addobbato solo a metà, sempre con i colori blu e argento.

Improvvisamente sentì chiudersi la porta alle sue spalle e una strana presenza dietro di lui,

«Uno: no non hai sbagliato appartamento. Due: non ti azzardare a scappare, tu ora non ti muovi di qui fino a quando quell’albero non sarà finito» gli sussurrò Lizzy, in un orecchio,

«ma tu come fai a..» balbettò,

«come faccio a sapere quello che mi stavi per chiedere o fare? Semplice, ti conosco. Ora, cambiati e mettiti al lavoro» ordinò. Ancora incredulo, Spencer, obbedì.

I due ragazzi passarono il resto della serata a decorare l’albero, tralasciando dei piccoli e trascurabili incidenti, che avevano a che fare con delle luci e dei nastri arrotolati “per sbaglio” alle gambe di Spencer, o a delle palline e delle ghirlande, finite “accidentalmente” agganciate alla felpa di Lizzy.

Quando finalmente arrivò i fatidico momento di accendere le luci, rimasero a bocca aperta guardando il loro lavoro,

«allora, Dottor Reid, cosa ne pensi?» chiese Lizzy,

«beh, direi che possiamo ritenerci soddisfatti» rispose, sistemando una campanellina che non ne voleva sapere di stare dritta,

«è già qualcosa» disse lei sedendosi sul divano per ammirare meglio il lavoro, «non sai quanto ci ho messo per addobbare tutto l’appartamento. Temevo che ti saresti arrabbiato, io tengo davvero tanto al Natale, soprattutto a questo, visto che è il primo che passiamo insieme dopo tanti anni» disse Lizzy, Spencer si sedette accanto a lei,

«mi dispiace, non sapevo che ci tenessi così tanto, però devo ammettere che così questa casa sembra un’altra» disse, «sai, sono contento che tu sia qui» continuò,

«anche io. A dimenticavo, guarda su» disse indicando il soffitto. Spencer alzò lo sguardo e trovò un grosso ramo di vischio appeso proprio sopra di loro, «sai cosa vuol dire, vero?» chiese maliziosa,

«e del vischio, classica pianta sempreverde che viene utilizzata per decorare le case in questo periodo e..» cominciò a dire,

«e tu sai cosa si fa quando due persone ci si trovano sotto contemporaneamente..» disse avvicinandosi a lui, Spencer annuì e la baciò.

Poco dopo andarono in camera da letto e sentendo uno strano odore, Spencer, alzò lo sguardo, attaccato al lampadario se ne stava tranquillo, tranquillo un altro rametto di vischio,

«oh.. ma guarda un po’ cosa c’è qui» commentò Lizzy, avvicinandosi ancora a lui, con conseguente bacio,

«giusto per sapere, quanti rametti hai disseminato per l’appartamento? Ho già visto che in cucina ce ne sono quattro. Uno sopra al tavolo, uno sopra al fornello, uno vicino al frigorifero e uno sul lavello. In salotto quello sopra al divano e ora questo» disse Spencer, tenendola ancora tra le braccia,

«non vorrai mica che ti sveli tutto adesso. Quando capiterà li troverai» disse ridendo Lizzy,

«ok, ok mi arrendo. Vai prima o tu o io in bagno?» chiese lui,

«vai prima tu» rispose, così Spencer si avviò verso il bagno.

mentre si stava svestendo per farsi una doccia guardò verso lo specchio e lì intravide ancora qualcosa di verde che penzolava dal soffitto, sia attaccato al lampadario che sopra al box doccia,

«ma cosa..» si chiese incredulo,

«vedo che ne hai trovati altri due. Bravo sei un ottimo agente del FBI» disse Lizzy sbucando da dietro la porta,

«ti ho mai detto che sei preoccupante? A cosa serve quello sopra alla doccia?» chiese, ma qualcosa, dentro di lui, si pentì immediatamente d’averlo chiesto, mentre osservava la ragazza che gli stava di fronte farsi sempre più vicino, con uno strano sorrisetto malizioso dipinto sul volto volto,

«Davvero non lo sai? Ok, vieni qui, che te lo spiego…» disse attirandolo dentro la doccia.









Allora? Vi è piaciuta? Mi sono fatta perdonare per come vi ho lasciati, nell'altra ff? Ditemi di sì vi prego!

Ok, ora a voi l'arduo compito di giudicare, tramite commento.

A domani, per il regalo sulla bellissima coppia Remus/Tonks ;)

Tao tao :*

   
 
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