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Autore: telesette    10/06/2013    1 recensioni
Purtroppo, malgrado la buona volontà, neppure la Cacciatrice poteva andare al lavoro in quelle condizioni.
Neppure il tempo di indossare le pantofole, Buffy sentì le gambe molli per l'influenza e ricadde a sedere sul divano con la vista appannata. Dawn le ficcò nuovamente in bocca il termometro, avvolgendole la coperta addosso, e ribadì che doveva starsene calma e riguardata.
Prima che Buffy potesse replicare, Spike uscì fuori dallo scantinato con il nero cappotto sottobraccio e la sigaretta in bocca...
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, Un po' tutti, William Spike
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Per te questo e altro
( immagini tratte da internet )

 

Buffy tossì ininterrottamente per circa un minuto.
Seduta di fianco al divano, Dawn controllò l'orologio ed estrasse con noncuranza il termometro dalle sue labbra.

- Hai 38° e nove - esclamò atona, aggiustando le coperte alla bionda sorella. - Mi dispiace ma non esci stanotte, te lo garantisco!
- Dawn, per favore - obiettò subito Buffy, rimettendosi a sedere. - Se non ci vado io di ronda, chi ci va... Xander ?!?

Proprio in quello stesso momento, il povero Harris entrò trafelato nel soggiorno.

- Buffy - esclamò con voce strozzata. - Non... Non ti senti bene?

La Cacciatrice lo guardò storto.

- No, Xander - mormorò sarcastica. - Cosa vuoi che sia, trovarmi in pigiama da stamattina e con una tosse che te la raccomando? Sto benissimo, ho SOLO quello che i comuni mortali chiamano "influenza"...
- Xander - fece Dawn, notando che i vestiti dell'amico erano tutti sporchi di sangue. - E' tuo quello o hai visto esplodere una macelleria?
- Peggio - gemette l'altro con occhi sbarrati. - Questo sangue è del mio datore di lavoro... o meglio del mio ex-datore di lavoro, visto che un essere indescrivibile lo ha "frullato" davanti ai miei occhi con delle mani peggio di quelle di Freddy Krueger!

Come se le parole di Xander gli avessero fatto drizzare le antenne, Giles entrò improvvisamente nel soggiorno ansioso di conoscere i dettagli.

- Affascinante - esclamò l'ex-Osservatore. - Che aspetto aveva, puoi descriverlo?

Seppure a fatica, Xander provò a raccontare per sommi capi come si erano svolti i fatti.
Lui e il suo capo stavano lavorando sulla Baxter Road alla periferia di Sunnydale, nel tentativo di aggiustare una serie di inspiegabili crepe nel manto stradale. Il signor Vonson aveva chiesto a Xander di passargli la torcia elettrica, mentre lui si accingeva a rimuovere alcuni pezzi di asfalto, e un istante dopo era avvenuto il fattaccio: Vonson non ebbe neanche il tempo di accorgersene che "qualcosa" gli aveva appena triturato le mani sbucando fuori dal sottosuolo; Xander puntò d'istinto il fascio della torcia e, così facendo, vide il corpo di Vonson sprizzàre una pioggia di sangue che andò a riversarsi direttamente sui suoi vestiti...

- Non... Non sono sicuro di averlo visto bene - esalò Xander con un filo di voce. - Ma le lame con cui ha tritato vivo Vonson, quelle le ho viste fin troppo chiaramente!
- Avresti dovuto controllare più da vicino - lo rimproverò Giles. - Una maggiore descrizione della creatura ci avrebbe fatto molto comodo, poteva permetterci di identificarla!
- Con il dovuto rispetto, Giles, se fossi rimasto lì a controllare... dubito che sarei qui, adesso!
- In effetti - riconsiderò subito l'ex-Osservatore, aggiustandosi gli occhiali sul volto.
- Va bene, ho capito - tagliò corto Buffy, tossendo ripetutamente nel tentativo di rimettersi in piedi.
- Ferma, dove vuoi andare - protestò Dawn. - Non penserai di uscire con la febbre?
- Tranquilla, vado solo a spegnere quel frullatore e torno!

Purtroppo, malgrado la buona volontà, neppure la Cacciatrice poteva andare al lavoro in quelle condizioni.
Neppure il tempo di indossare le pantofole, Buffy sentì le gambe molli per l'influenza e ricadde a sedere sul divano con la vista appannata. Dawn le ficcò nuovamente in bocca il termometro, avvolgendole la coperta addosso, e ribadì che doveva starsene calma e riguardata.
Prima che Buffy potesse replicare, Spike uscì fuori dallo scantinato con il nero cappotto sottobraccio e la sigaretta in bocca.

- Rilassati - esclamò il vampiro, rivolgendosi chiaramente alla Cacciatrice febbricitante. - Me ne occupo io, okay?
- Guarda che non sono moribonda - protestò Buffy debolmente.
- Ma certo, è ovvio, si vede benissimo che scoppi di salute - osservò Spike tranquillo.
- Non prendermi in giro - ribatté Buffy, tossendo violentemente.

Spike si limitò a rivolgerle appena una smorfia, ravvivandosi la cicca spenta con l'accendino, e diede un'occhiata allo stipite dei medicinali in cucina.

- L'aspirina è finita - osservò lui, scrollando la scatola ormai vuota. - Passo a prenderla in farmacia, dopo aver sistemato "Mani-di-Forbice", e torno!
- Non posso prenderla effervescente - sottolineò Buffy, borbottando rassegnata. - Sono intollerante, mi servono le compresse!
- Va bene, d'accordo - fece Spike, allargando le braccia. - Non ti facevo così delicata, però...
- Ooohhh !!!

Buffy ruggì stizzita, prendendo il cuscino e scaraventandolo addosso a Spike. Questi accusò il colpo senza fare una piega, indossando invece il lungo impermeabile di pelle, e salutò l'allegra compagnia portandosi due dita all'altezza del volto.

- Ci vediamo - esclamò il vampiro con un sorriso. - Riguardati Buffy, mi raccomando!
- Crepa - rispose lei, costretta nuovamente a stendersi dalla sorella.

 

( continua )

   
 
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