Uno scherzo di pessimo gusto e tanti, ma taaanti
guai
Era una mattina come le
altre a casa Kadoya.
Un ragazzo dai capelli
mori e un inconfondibile ciuffetto rosso era comodamente spaparanzato su un
divano, gustando… pardon, ingozzandosi
di una marea di patatine.
Codesto ragazzo, da noi
tutti conosciuto come Masamune, l’auto-eletto “campione di box numero uno al
mondo”, era in procinto di visionare un film, “Il Cacciatore di Giganti”,
quando d’improvviso il campanello suonò frenetico.
Mise in “stop” il video e
si alzò, sbuffando leggermente, aprendo la porta con fare disattento.
Finché…
- MASAMUNE!!!-
Quasi franò a terra per la
potenza del grido e guardò sbigottito l’invadente, per non dire incombente,
figura sulla soglia.
Quando la riconobbe, franò
a terra sul serio, per poi ritrarsi indietro con spavento, al mo’ di un
gambero.
Perché l’individuo sulla soglia era nientepopodimeno
che…
- R… Ryuga!?- balbettò atterrito.
D’un tratto ebbe la
sensazione che la sua vita fosse in pericolo.
Difatti, un ragazzo dai
capelli bianchi si erse solenne sopra di lui e gli puntò addosso un paio di
occhi ambrati, talmente furenti da poter spaventare persino una tigre.
- Che… che diavolo ci fai
qui?- domandò, seppur temendo la spiegazione.
Effettivamente, Ryuga era
un tipo solitario che non amava farsi vedere in giro, ergo la faccenda doveva
essere grave.
Inoltre si diceva che
fosse parecchio permaloso…
L’albino lo strattonò,
facendolo immediatamente rialzare, ed iniziò a scuoterlo furiosamente,
tenendolo per il bavero della giacca.
- COS’HAI FATTO!?- gli
gridò in faccia, scandendo bene ogni singola sillaba.
Il povero Masamune si
lasciò strapazzare, non capendo a cosa potesse mai riferirsi il suo aggressore,
e pian piano gli occhi gli si tramutarono in due girandole.
- I-io… non capisco…-
- NON CAPISCI!? EBBENE, TI
RINFRESCO VOLENTIERI LA MEMORIA!!!- sbraitò Ryuga, lasciando finalmente la
presa e frugando qualcosa nella sua tasca.
Ne tirò fuori un
volantino, una locandina vivace e colorata.
Glielo spiaccicò in faccia,
cosicché Kadoya dovette staccarselo.
Terminata
quest’operazione, socchiuse gli occhi per colpa della pessima calligrafia ed
iniziò a leggere:
“ GRANDE NOVITÀ!!!
Come promesso
alla fine dell’anno scolastico, a casa Kishatu si terrà la festa anuale annuale
di fine anno!
Il party è
aperto a tutti, vi sarà anche la discoteca e uno una piscina enorme!
Ryuga
consiglia caldamente i costumi da bagno… per le ragazze necessariamente bikini!!!
A fine festa vi
sarà un buffè vario, e… non dimenticate la carta igenica igienica!!!
By
Masamune
Kadoya”
Masamune batté un paio di volte le palpebre,
perplesso.
In vita sua non aveva mai
-e dico mai- visto una cosa del
genere.
- Ma questo non l’ho
scritto io!- protestò infine, con una convinzione tale da poter convincere
chiunque.
Chiunque, ma non Ryuga…
L’albino lo afferrò
nuovamente per la collottola ed iniziò a soffiargli contro, simile ad un cane
randagio.
Un pericoloso e alquanto
aggressivo cane randagio.
- Ah, no? Beh, non mi pare
che sul foglio ci sia la firma di Ginka Hagane, né di Kenta Yumiya, di Benkei
Hanawa o di Lupo Alberto.- iniziò, aggrottando in modo preoccupante la fronte -
E chi può avere una calligrafia a zampe di gallina come questa, se non tu?
E chi può commettere degli errori d’ortografia tanto gravi, se non tu!? E dimmi: CHI PUÒ ESSERE TANTO IDIOTA
DA PRENDERE SUL SERIO LA BATTUTINA CHE AVEVO FATTO L’ULTIMO GIORNO DI SCUOLA,
SE NON TU!?!?-
Quell’improvviso clamore
collerico atterrì il povero Kadoya, i cui occhi ormai erano stati sostituiti da
due palle da biliardo, però, al posto dei numeri, vi erano due semplici iridi
scure.
Un’immagine, come uno
sfumato flashback, andò ad insinuarsi nella mente di entrambi i ragazzi:
Mattina. Il sole splendeva e all’accademia WBBA era
l’ultimo giorno di scuola.
Ovvero: una meravigliosa giornata.
Suonata la campanella, una miriade di studenti si
riversò nel cortile, fremendo come un mare in tempesta.
In particolare, uno sconclusionato gruppetto di
ragazzi si era adunato accanto ad una colonna, per precisare quella vicino alle
macchinette delle merendine.
Era composto da una gran varietà di personaggi: il
primo, un ragazzo gioioso dai capelli rossi, un cerotto sul naso, una bandana
blu e gli occhi color miele; il secondo, una sorta di teppista dai capelli
verde bosco, due cicatrici sul volto e gli occhi blu; il terzo, uno
schiamazzante energumeno con una cuffia in testa e l’irritante abitudine di
schiamazzare sempre “toro, toro, toro!”; la quarta, una graziosa castana, dagli
occhi chiari e l’aria sorridente; il quinto, un esaltato dai capelli blu scuro,
gli occhi azzurri e vestito interamente in rosso.
Per concludere, come sembrava ovvio, anche Masamune e
Ryuga.
Il gioioso dalla fascia blu domandò - Ragazzi, voi
cosa farete durante le vacanze, se non sarete bocciati?-
- Io andrò in America con mio zio, Ginka.- rispose la
ragazza, che si chiamava Madoka - Così potrò finalmente conoscere i miei
cugini!-
- A me piacerebbe solo che Benkei la smettesse di
assillarmi, se non sarò bocciato.- bofonchiò il verde, indicando l’energumeno
ma non facendosi udire da lui.
- Io invece vorrei andare in montagna… Kyoya, ti va di
venire?- schiamazzò Benkei, riferendosi al verde.
- Io andrò in Cina con papà!- fece Ginka orgoglioso.
- Davvero?- ribatté quello coi capelli blu - Beh, io
ho intenzione di partecipare a dei tornei di box! Si sa che un vero campione
non deve mai smettere di affrontare avversari!-
- Frena un momento, chi sarebbe il campione, King?
L’unico che si merita quel titolo qui, sono io!- lo rimbeccò Masamune,
infiammatosi.
- Zitto, Masamune!- si infuriò King.
- Zitto tu!-
- Perché io, se hai cominciato tu?-
- Ma se sei stato tu!-
- Non è vero!-
- Invece sì!-
- Invece no!-
- Invece sì!-
- Invece no!-
A quasi tutti i compagni scappò una risatina al
vederli battibeccare.
- E dimmi, Ryuga… tu cosa farai se nessuno sarà bocciato?-
domandò Ginka all’albino.
Questi lo squadrò truce.
- Beh, se nessuno di voi verrà bocciato,
organizzerò un mega party, tutto a mie spese, tanto grande da invitare mezza
città.- rispose con serio sarcasmo Kishatu, incrociando le braccia.
Madoka, Ginka e Kyoya si guardarono un istante, poi
scoppiarono a ridere fragorosamente - Ahahah! Certo, una festa!-
Se ve lo state chiedendo, era risaputo in tutta la
metropoli che Ryuga amava le celebrazioni quanto un patito di videogame può
amare la letteratura brasiliana.
E -se ve lo state chiedendo- sì, sono ironica.
Ryuga riprese fiato e
lasciò la presa sulla sua maglia, permettendo anche al moro di respirare.
- … Spero per te che tu
abbia una soluzione.- disse l’albino, riducendo gli occhi a due fessure.
Masamune lo guardò, questa
volta senza un briciolo di timore - Ma certo che no! Non ne ho, perché non sono
stato io a scrivere quell’avviso!-
- Certo, e allora chi è
stato? Non mi dirai che l’ho scritto io da sonnambulo!?-
- No, ma di certo non sono
stato io!-
Ryuga sospirò, forse per
esasperazione o forse per cercar di mantenere un minimo di autocontrollo - E
dimmi, grande campione di box, chi
diavolo può essere stato?-
Calò un silenzio di tomba.
Kadoya iniziò a
riflettere, portandosi una mano al mento.
Quello era di certo uno
scherzo di qualche suo amico, ne era certo. Pertanto doveva essere stato
qualcuno che aveva sentito la battutina di Kishatu.
I sospettati, eccetto lui,
erano dunque: Ginka Hagane, Kyoya Tategami, Madoka Amano, Benkei Hanawa, King e
Ryuga.
Escludendo Ryuga che mai,
e dico mai, avrebbe fatto una cosa del genere, soprattutto perché era
lui la vittima designata, rimanevano Ginka, Kyoya, Benkei, Madoka e King.
Ginka non era il tipo da
fare scherzi così cattivi, tanto meno Madoka; Kyoya era un grande
attaccabrighe, ma soprattutto era menefreghista, quindi poco probabile… Benkei
pensava solo a seguire Tategami, dunque anche lui escluso; perciò rimaneva…
Un lampo furente gli
attraversò il volto.
- King.- sibilò con odio,
digrignando con forza i denti.
Un barlume accese gli
occhi di Kishatu, illuminandolo.
Già, chi altri poteva fare
una bricconata del genere, commettere quegli errori madornali di grammatica e
scrivere in rosso i titoli di quell’improbabile
locandina?
L’albino corrugò la fronte
e scoprì due pericolosi e terrificanti canini - Ma certo… maledetto…-
Improvvisamente si udì una
risata sguaiata ed entrambi uscirono di casa, per vedere un certo ragazzo dai
capelli blu rotolare giocosamente a terra: King.
- AHAHAHAH! Dovreste
vedere le vostre facce!- disse tra un riso e l’altro, con gli occhi che quasi lacrimavano.
Una fiamma furibonda
avvolse Kadoya e Kishatu, al punto che il blu impallidì di colpo.
Si rese conto che, forse,
non era stata una grande idea quella di giocare uno scherzo a Ryuga.
Una goccia gli scese lenta
dalla nuca ed indietreggiò d’un passo - Emh… eheh… beh, il lato positivo della
faccenda è che alla festa ci saranno le ragazze in bikini… no?-
Il fuoco divampò ancora di
più ed il terrore assalì King.
In un secondo sfrecciò
via, dandosela a gambe, conscio che Kishatu era sì un pericoloso nemico, ma
anche Kadoya, che si era unito a lui, non era per nulla da sottovalutare.
Soprattutto quando era
incazzato nero.
Le vittime dello scherzo
gonfiarono i polmoni, pronti ad esplodere prima di inseguire lo sventurato
quindicenne.
- KIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIING!!!!!-
Fine
Angolino
dell’autrice
Ohilà,
Folk! Comos vas? ^-^
Che
fico, questa è la prima One Shot che pubblico *w*
*Una
pioggia di pomodori si abbatte addosso all’autrice*
…
Ho capito non vi è piaciuta ._.
Non
mi dilungherò molto… voglio solo dedicarla alla mia Giu (_Giu_Giu_Dark_) per
ricambiare i suoi amorevoli lavori e per augurarle buona fortuna per domani,
per una cosa che comincia con la “e” e finisce con “same”…
Dubito
che possa leggerla in tempo ma vabbè .__.
Allura…
ho deciso di ambientare questa One Shot nel mondo reale per inserire la scuola,
perciò al posto di Blader numero uno al mondo, Masamune punta al titolo di
campione di box… poco realistica la cosa, ma ok…
Spero
di non aver combinato un disastro e di avervi fatto divertire almeno un po’
^__^
*Silenzio*
…
lo prendo come un no -__-
Ora
vi lascio, tutti a nanna (?)
Konnichiwa!
Kya