Titolo
: Lucky
Fandom: Doctor Who
Personaggi/Pairing(s): Amy Pond/Rory
Williams
Avvertimenti: oneshot, het, fluff, idk
Note: i personaggi hanno la sfortuna di non
essere miei. Nessuno mi
paga per scrivere questa roba, molti lo farebbero per farmi smettere.
Amy è la donna
più fortunata del mondo.
Di questo è certa.
Quando entra in casa, dopo aver
accostato la porta con
gentilezza ed essersi tolta le scarpe, il calore del camino le
solletica il
viso, facendole rilassare le spalle.
Sospira. Casa.
Niente alieni. Niente Dottore. Solo
casa.
Un passo dopo l’altro,
poggiando il piede sulla parte anteriore,
zompetta sulla moquette e arriva in soggiorno. Ed è
lì che lo trova.
I piedi che sporgono dal divano. La
testa inclinata sul
bracciolo e la bocca aperta. Ha un’espressione buffissima che
quasi Amy scoppia
a ridere. Si tappa la bocca con una mano e sghignazza.
Rory ha addosso ancora gli abiti con
cui è uscito quella
mattina per andare a lavoro. Sotto il riflesso della luce del camino,
sembra
così bello.
Non che Amy non lo trovi attraente.
Ha scoperto lati, di
Rory che non avrebbe mai pensato potessero interessarla così
tanto.
E’ solo che quella luce
sembra tirargli fuori un’altra
bellezza. Quella al suo interno. Quella del ragazzo che l’ha
aiutata a trovare
lavoro. Che ha pagato i suoi debiti e l’ha tirata fuori dai
casini.
Quella che Amy ama
Rory si muove, uno spasmo appena.
Apre gli occhi e la vede,
di fronte a lui, in ginocchio.
Sorride.
«Sei
tornata.
»
Amy annuisce. Vorrebbe dirgli la
verità.
‘Sono stata in un altro
Universo Rory. E c’erano alieni a
forma di lucertola!’ invece si siede con lui. Gli accarezza i
capelli e si
sporge a baciargli la fronte.
E’ ancora presto. E quei
luoghi sono pericolosi. E la
prospettiva di perderlo…
Non, non può pensarci.
Rory la fa sdraiare. La schiena di
Amy incollata al suo
petto. Il respiro sul suo collo.
Le stringe la vita e ride al sospiro di Amy.
Si addormentano stretti uno
all’altra. La fiamma del camino
che ancora zampilla a fargli compagnia.
***
Le gambe di Amy sono lunghe e pallide
e così belle che Rory
deve fermarsi per qualche secondo prima di avanzare verso il letto con
il
vassoio della colazione tra le mani.
Cornetto, cappuccino, succo
d’arancia. Non ha dimenticato
nulla. O almeno lo spera. Amy non è mai stata una persona
ragionevole,
tantomeno con gli ormoni della gravidanza che la fanno piangere un
attimo prima
e strillare di felicità quello dopo.
E’ ancora addormentata, tra
le lenzuola di seta rosa che il
Dottore ha regalato loro il Natale precedente. E per Rory è
una delle visioni
più belle di tutto l’Universo.
Ne ha girati tanti, di pianeti, in
quella scatola blu e con
quello strano alieno con due cuori. Ma in confronto ad Amy, il resto
del mondo
per Rory diventa una scialba sbavatura.
Poggia un ginocchio sul materasso. Le
molle che cigolano
sotto il suo peso, ribellandosi ai suoi movimenti. Rory si morde le
labbra e
chiude gli occhi, pregando che il rumore non abbia svegliato la sua
dolce metà.
Che poi, tanto dolce…
Quel pensiero lo fa ridere ad alta
voce. Il vassoio traballa
tra le sue dita e deve poggiarsi sui gomiti per non farlo cadere.
Acquattato
tra le lenzuola, si muove a stento. Le mani artigliate intorno ai
manici di
legno.
Amy si muove con un grugnito. Allunga
le braccia e
sbadiglia, le gambe che sfregano tra di loro. Quando si volta e lo
vede, i suoi
occhi sembrano oro liquido e Rory deve trattenersi dal lanciare il
vassoio ai
piedi del letto e baciarla senza senso.
C’è un sorriso,
sul volto di Amy. Piccolo, quasi
impercettibile, ma a suo marito quei piccoli gesti non passano
inosservati.
Rory sente quel dolce trambusto nello
stomaco. Quella
sensazione che non lo lascia mai, da quel fatidico giorno di molti anni
prima
quando l’ha vista per la prima volta.
Amy si sporge, sfiora le sue labbra
rosee e si lascia andare
sul cuscino.
«Hai
preparato la colazione. »
Ha la voce roca e impastata dal
sonno, ma nella sfumatura
del suo tono c’è quella dolcezza che riserva solo
a lui. Allunga una mano e gli
accarezza i capelli, si guardano per attimi, o minuti, o ore.
Chi se ne importa, pensa Rory.
«Mi
stai viziando Williams. »
Amy ammicca. A suo marito la gola si secca immediatamente. Non riesce a
resisterle. Non ci riuscirà mai. Amelia Pond è
qualcosa cui Rory Williams non saprà
mai dire di no.
Fortunato, forse. Ma allo stesso
tempo si sente così
vulnerabile.
Non che a lui importi, no. Rory
Williams non ha mai avuto
paura di mostrarsi per quel che è. Ed è per
quello che si è sacrificato per
lei. Che per duemila anni l’ha attesa fuori da quella
scatola.
Ed è per quello che lei lo
ama.
Amy arriccia il naso,
l’espressione curiosa sul suo viso e
quando addenta il primo biscotto, ridendo come una bambina, Rory pensa
che sì,
è davvero l’uomo più fortunato del
mondo.