Dopo la dichiarazione di Elena il mondo gli sembrava completamente diverso, non era più bianco o nero ma ora riusciva a vedere anche le sfumature che lo circondavano e tutto grazie ad un "Ti amo"  da parte della piccola vampira di cui era innamorato. Quella mattina si era svegliato con l'intenzione di preparare qualcosa di romantico per la neo-vampira che viveva nella sua casa. Si alza dal letto pieno di energie e in boxer si dirige verso il bagno dove si faccio una lunga e fumante doccia. Dopo essersi asciugato e vestito scende le scale andando in soggiorno dove c'è lei ad aspettarlo, le si avvicina e le stampa un piccolo bacio sulle labbra sorridendole appena. << Buongiorno piccola.>> Le porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio guardandola negli occhi. << Spero che tu non abbia impegni oggi, ho in mente una cosa e mi serve la tua completa disponibilità.>> si avvicina al piano bar e si riempie il suo solito bicchiere di Bourbon, ne beve un piccolo sorso riportando l'attenzione ad Elena. << Che hai in mente Damon? >> Incrocia le braccia al petto rivolgendogli un piccolo sorriso malizioso avvicinandosi a lui con fare provocante. << No Elena, non faremo nulla. Vai a comprarti un bellissimo abito da sera, renditi favolosa come solo tu sai fare. Avremo il nostro primo appuntamento, oggi. >> Guarda Elena con la bocca aperta, di sicuro non si aspettava un gesto così romantico da lui. Le passa vicino sfiorandole il braccio con il proprio ed esce di casa lasciando la ragazza li ad assimilare l'informazione appena data. *** Era l'ora dell'appuntamento, la casa era libera ed ordinata. Aveva passato il pomeriggio a pulire il soggiorno per renderlo decente alla vista di Elena. Dopo aver arredato la stanza con dozzine e dozzine di rose rosse si gira a guardare il tavolo davanti al caminetto, dove qualche sera prima lei si era confessata a lui. Nel tavolo c'erano delle piccole candele accese per rendere la stanza ancora più accogliente di quanto non lo era già. Ad un tratto sente dei passa provenire dalle scale, rimane a bocca aperta nel vedere Elena vestita con un lungo abito da sera nero. Quel vestito non aveva le spalline così le lasciava le spalle completamente nude. Si avvicina alle scale e appena arriva all'ultimo gradino le prende la mano dandole un piccolo bacio nel dorso, facendo così un baciamano da gentiluomo. Lei si guardava attorno meravigliata, nessun ragazzo le aveva mai fatto una cosa del genere, neanche Stefan. Damon gli sposta la sedia per poi farla sedere, gira intorno al tavolo e si siede di fronte a lei, le sorride prendendole di nuovo la mano. << Sei bellissima. >> Le fa un complimento sincero perchè lo era veramente. << Damon, tutto questo è meraviglioso, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me, sono senza parole.. >> Le muoiono le parole in bocca per poi fare un lungo sospiro e guardare il piatto. << Una sacca di sangue? >> Guarda Damon confusa ma allo stesso tempo divertita. << Si, beh, ecco non sapevo cosa servire.. ma visto che siamo entrambi vampiri cosa c'è di meglio di una sacca di sangue? >> Si stringe nelle spalle a mo' di scusa, afferrano le sacche e iniziano a bere il liquido dolciastro al loro interno.*** Erano seduti nel divano, la schiena di Elena appoggiata al fianco di Damon, il silenzio li avvolgeva. Non era un silenzio di imbarazzo ma tutt'altro, era una silenziosità dolce e passionale. Entrambi volevano sapere come si sarebbe conclusa la serata. Con un gesto delicato Damon le sposta i capelli da un lato del viso rendendo così la parte del collo vulnerabile alla sua vista, o ai suoi canini. Mentre Elena si aspettava un bel morso passionale riceve soltanto dei piccoli e delicati baci. << Damon, ti voglio. >> Sussurra in preda all'eccitazione girando il busto completamente verso il vampiro che aveva di fronte. Lo afferra per il colletto della camicia e lo attira a se baciandolo con una passione sfrenata. Intreccia la lingua con quella della ragazza, con un movimento inaspettato prende Elena in braccio e si avvicina al tavolo dove prima avevano cenato, con il braccio getta a terra i piatti e le piccole candele che ormai si erano spente e fa sedere la ragazza. Si mette tra le sue gambe e con le dita affusolate le abbassa lentamente la cerniera del vestito sfiorando la schiena con la punta delle dita. Il respiro della ragazza si faceva sempre più affannato, così decide di prendere l'iniziativa e strappargli di dosso la camicia bianca che indossava per l'occasione. << Elena, mi sorprendi ogni giorno di più.. >> Ansima tra le sue labbra e torna a baciarla con passione quando ad un tratto la porta si apre. Damon si gira di scatto e si trova la persona che non avrebbe mai voluto vedere in una situazione del genere, il fratello, Stefan Salvatore. << Io.. Io.. Scusa, continuate pure. >> Stefan abbandona la casa sbattendo la porta con una forza disumana, era già tanto che si reggeva in piedi dopo una chiusura così. Elena guarda Damon e scende dal tavolo ricomponendosi, lo stesso fa lui e segue il fratello fuori di casa. << Stefan, aspetta! >> Gli urla dietro e in un nano secondo gli sbuca davanti. << Non eri in viaggio con Klaus?>> Gli domanda in preda ad una emozione mai provata prima, la mortificazione. << No, sono tornato. Non volevo interrompere il vostro incontro ravvicinato Damon, torna da lei e lasciami in pace. >> << Stefan, non fare così. Mi dispiace ok? Pensavo che non tornassi prima di domani! >> Scuote la testa esasperato per poi trovarsi a terra colpito da un pugno. Si alza dal terreno confuso e lo guarda in cagnesco, si rialza e si scaglia contro Stefan.*** Nel frattempo Elena era corsa in camera, afferra il cellulare e chiama la sua migliore amica, Caroline. << Caro, ti prego vieni qui. Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno.>> In quell'istante comprare Caroline alla porta della stanza. Elena non ne rimase così sorpresa, la velocità era un potere acquisito dalla trasformazione che entrambe avevano compiuto. Elena si siede nel letto riattaccando la chiamata, fece lo stesso Caroline prendendole la mano. << Elena, che è successo? Perchè sei vestita così? >> Le guarda l'abito da sera che per poco non perdeva nell'incontra ravvicinato con Damon nel salotto. << Sono andata ad un appuntamento con Damon, sai com'è.. una cosa tira l'altro e ci siamo ritrovati in un momento intimo quando ad un tratto è entrato Stefan..>> Scuote la testa pensando allo sguardo che aveva il ragazzo nel vederli in quel passionale momento. << Elena, stai scherzando vero? Non potevate andare da un altra parte? Sei senza cuore! Povero Stefan, chissà come si sente ora. >> la guarda con aria di disapprovazione mischiato al disgusto. Elena alza un sopracciglio confusa e si alza dal letto. << Caro, se ti sta così tanto a cuore lui e non la tua migliore amica sei nel posto sbagliato ora. Mi sono stancata delle tue prediche! Mi giudichi sempre, basta! me ne voglio andare da qui e non vederti mai più, chiaro? >> Guarda la ragazza dalla carnagione chiara. Ora quella  senza parole era Caroline. *** Elena, dopo aver abbandonato la sua amica va alla ricerca di Damon dove lo trova disteso per terra, gli corre incontro e si inginocchia davanti a lui. << Damon, che è successo? >> Gli chiede con la voce tremante. << Tranquilla Elena, sto bene. Me le meritavo. >> Si rialza per poi porgere la mano alla ragazza che a sua volta svolge la sua stessa azione. << Damon, andiamocene da qui, che ne dici? Andiamo in un posto dove nessuno può trovarci o giudicarci. Non siamo noi a decidere di chi innamorarci, succede e basta. >> Damon avvolge Elena in un abbraccio affettuoso facendo un lungo sospiro pensieroso. << Ok Elena, ci sto. >> Le sorride e le da un piccolo bacio sulla tempia.*** La decisione era stata presa, i due vampiri erano convinti che quello che stavano per fare era una cosa giusta. Dopo aver  preparato i due borsoni da viaggio e averli messi nell'auto di Damon i due si scambiarono uno sguardo affettuoso ma allo stesso tempo eccitato per quello che stavano per fare. Damon appoggia le mani al volante e preme l'acceleratore partendo per la loro fuga d'amore.