< Ehi ciao.. scusa sono in ritardo. Sono andato a fare la spesa e non mi sono reso conto di che ora fosse >
Mi siedo incrociando le gambe, mentre poggio per terra un mazzo di fiori.
< Sai.. sono andato a trovare tuo padre > gli dico sorridendo < Ha fatto un altro regalo ad Evelyn*. Gli ho detto che non deve farlo.. > dico scuotendo la testa < La sta viziando troppo > sbuffo poi con un sorriso.
< Ho incontrato anche Scott.. mi ha detto che Allison è nuovamente incinta. Sperano in una femmina, questa volta > sorrido < Dovresti vedere il piccolo Stiles.. per gli anni che ha parla già troppo > rido, una risata amara, una risata senza alcuna allegria.
< Ho visto anche Lydia.. a quanto pare ha trovato un ragazzo che non le fa pensare a Jackson. Strano vero? Chi lo avrebbe mai immaginato? Ma a quanto pare questo Bill.. o Brad.. o Brian.. non mi ricordo, sai che non sono mai stato bravo con i nomi, ma credo che le piaccia veramente >
Sospiro e rimango in silenzio, mentre allungo la mano per toccare il marmo freddo di fronte a me.
< Mi hanno chiesto come sto.. > ammetto alla fine, mentre un groppo in gola mi fa tremare la voce < Riesco a mentire agli altri, ma non a Scott.. o a mio zio. Dico che va tutto bene ma.. mi manchi >
Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi color ambra, che mi guardano senza vedermi.
< Ricordi quando, quella sera a casa, mi hai detto che avresti voluto andare a vedere l’Inghilterra? Beh.. credo che io ed Evelyn ci andremo un giorno.. non sarà la stessa cosa però, senza di te che parli di talmente tante cose insieme senza mai riuscire a finire un discorso.. e poi quella sera mi dissi anche.. >
Non finii la frase. In quel momento delle immagini iniziarono a passarmi per la testa, come un breve filmato.
 
< Sai.. a volte quando sono a casa mia, in camera da solo, penso >
< Ma davvero? E a cosa pensi? >
< Penso a te. Penso a cosa tu stia facendo in quel momento. Penso se, magari, tu stia pensando a me. Mi immagino te, sdraiato sul letto con un libro in mano. O magari a te che parli con tuo zio e.. vorrei averti accanto a me, perché mi manchi >
Un sorriso spunta sulle mie labbra, mentre lo stringo più forte a me.
< Guarda la luna >
< Cosa? >
< Se ti manco.. guarda luna. Guardala e pensa che in quel momento io stia facendo lo stesso e immaginami in parte a te. Immagina la mia mano tra i tuoi capelli, immagina il mio calore, il mio respiro. Anche se non mi vedi io sono comunque vicino a te >
< E.. e io? A volte ti manco? >
< Tu mi manchi sempre. Ogni volta che me ne vado, ogni volta che non mi sei vicino, tu mi manchi >
< E cosa guardi tu? >
<  A me basta chiudere gli occhi per vederti. Li chiudo ed è come averti vicino a me >
 
Respiro, affannosamente. Mi manca il fiato e le lacrime continuano a scorrere giù dai miei occhi.
< Fa male. Male da morire non averti più con me.. quando quel dottore ti ha diagnosticato quella dannata malattia, sapevo che sarebbe successo. Solo non pensavo così presto. Siamo stati insieme per tre anni e, di punto in bianco, ti diagnosticano il cancro. È stato un fulmine a ciel sereno per me. Non sapevo che fare.. dovevo farmi vedere forte per te.. per entrambi. Ricordo che mi dissi “Non piangere" quella volta che ero disteso in parte a te sul letto " E' vero, me ne andrò prima di te, ma quando non ci sarò più ci sarò ancora, vivrò nella tua memoria con i bei ricordi e ti verranno in mente tutti i bei momenti passati insieme ”subito dopomio zio mi disse di provare con il morso.. ma sappiamo benissimo che il morso o ti uccide o ti trasforma.. e se non ti avesse trasformato, saresti morto. Non volevo correre il rischio. Non volevo. Mi sono detto “ Credo sia meglio così.. il dottore gli ha detto che sarebbe rimasto in vita ancora per due anni, forse di più.. non voglio rischiare e far finire tutto in poco tempo ”.. ma ora.. mi chiedo se quel giorno avessi deciso diversamente, dandoti il morso, magari tu potresti essere ancora qui con me.. e con Evelyn. Hai passato così poco tempo con lei, mentre io così tanto. Non mi merito tutto questo, lo so. Ho provato a.. a farmi male, ovviamente senza mai riuscirci e ho voluto provare ad uccidermi, per poterti rivedere. Ma poi, arrivava lei, la piccola peste. La guardavo e tutto si fermava. Ha i tuoi stessi occhi e la stessa capacità di cacciarsi nei guai. Cerco di andare avanti per lei, per poter portare avanti la nostra famiglia. La famiglia che avevamo deciso di formare insieme. E ora.. tu non ci sei e io.. > mi stringo la testa tra le mani, mentre mi lascio andare ad un pianto liberatorio < Ti amo.. e ti amerò sempre. Nessuno riuscirà mai a prendere il tuo posto. E.. mi manchi >
Guardo la foto attaccata alla lapide. Il tuo sorriso.. è la cosa di cui avrei bisogno in questo momento. Vederti sorridere e sapere che stai bene.
Un leggero vento mi scompiglia i capelli, mentre osservo il viso del mio ragazzo.
“ Chiudi gli occhi Derek.. io sono sempre lì, nei tuoi ricordi ”
Cosa?
Mi giro di scatto, guardandomi intorno allarmato.
Era la sua voce, ne sono certo.
Mi alzo in piedi, mentre continuo a guardare Stiles.
< Ti ho sentito.. ne sono sicuro.. ma come? >
< Papà? Parli da solo? >
Mi giro e vedo Evelyn in piedi con in mano un vasetto pieno d’acqua.
Ha solo 5 anni ed è così bella. I capelli lunghi e castani le cadono sulle spalle in modo leggero e i suoi occhi sono color ambra, il vestitino a fiori che indossa la rende ancora più incantevole.
Mi asciugo le lacrime velocemente e cerco di non fare trapelare la tristezza di quel momento.
< Uh? Stavo solo pensando.. allora riempito il vaso? >
< Si certo.. meno male che sei un lupo mannaro, dovresti sentire l’odore dell’acqua, no? >
< Volevo metterti alla prova > le dico sorridendo.
< Si certo > mi dice scuotendo la testa, facendo fluttuare i capelli.
La osservo mentre si avvicina alla tomba e poggia il vaso al centro.
< Ciao papà > le sento dire, mentre un’ondata di tristezza mi colpisce.
Manca tanto anche a lei, ma lei è forte, io non lo sono. Anche questo ha preso da Stiles, la forza di andare avanti.
Sebbene sia stata adottata ha entrambi i nostri caratteri. Ha preso più da Stiles, da me ha solo preso il parlar poco.
< Li vuoi mettere tu? > gli chiedo, mentre mi abbasso per prendere i fiori.
Annuisce e, prendendoli dalla mia mano, li inserisce nel vaso, per poi avvicinarsi alla foto e darle un bacio leggero, per poi tornare vicino a me.
La vedo osservare il viso del suo papà e un sospiro mi sfugge dalle labbra.
All’improvviso sento la sua mano stringere la mia.
Ricambio la stretta e, con l’altra mano, le scompiglio i capelli.
< Andiamo a casa? Stasera ho invitato da noi lo zio Scott e la zia Allison a cena >
< Quindi ci sarà anche Stiles? >
< Si >
< Bene >
La sento sorridere e poi mi lascia la mano per poter raggiungere la foto, posarci un bacio e sussurrare un “ Ciao papà, torniamo domani. Mi manchi e ti voglio bene ” per poi tornare da me.
Poggio una mano sulla foto e osservo il nome scolpito nella lapide.
< Ci vediamo domani.. ti amo > sussurro, come se fosse un piccolo segreto tra me e lui, mi giro e prendo in braccio la piccola Evelyn, per poi dirigermi verso la macchina.
Dicono che niente dura in eterno, ma io credo fermamente che per alcuni l'amore continui a vivere anche quando non ci sono più.
Il nostro amore è così. E lo sarà per sempre.
 
Angolo autrice

Okay datemi un attimo :’(
* corre a prendere un fazzoletto e si asciuga le lacrime *
Allora.. io nello scriverla ho pianto.. perché far morire Stiles non è una cosa che mi piaccia :(
Ma era un po’ che volevo scrivere una ff del genere e non so come sia uscita ( dato il fatto che non ho mai fatto morire nessuno) quindi a voi i commenti
* Evelyn significa vita