La voce del mattino entrò dalla finestra e inondò l'intera stanza
.

Hope Payne dormiva il sonno dell'innocenza, anche se non durò a lungo.
 

Quando i raggi del sole attraversarono la stanza fino ad arrivare ai piedi del letto, Hope si tirò le lenzuola fin sopra la testa nel tentativo di tenere lontano il giorno incombente.

La porta si aprì e il pavimento scricchiolò.
 

Era Perald, la sorella maggiore, la persona a cui Hope voleva più bene al mondo, anche se in quel momento avrebbe voluto ucciderla.
 

Perald decise di svegliarla.
 

La scosse e sibilò: << Psst! Hope svegliati. Svegliati! >>
 

<< Smettila >> borbottò cercando di coprirsi nuovamente.
 

<< Non vedi che sto dormendo? Chi sei tu? Mia madre? >> 
 

La porta si aprì e il pavimento scricchioloò di nuovo.
 

Stavolta era sua madre.
 

<< Hope sei sveglia? Alzati immediatamente. >> 
 

Danielle Payne mancava di ogni dolcezza, la domenica la distruggeva.
 

<< Cosa c'è mamma? >> chiese Hope sollevando la testa dal cuscino.
 

<< Alzati subito, tra poco la radio darà un annuncio importante. >>
 

Hope lesse l'inquietudine sul volto della madre e chiese: << Quale annuncio? >>
 

<< Tra pochi minuti il governo trasmetterà un comunicato... è tutto quello che so! >> rispose Danielle rassegnata.
 

Un comunicato.
 

Accadeva di rado che la musica venisse interrotta da un comunicato del governo.
 

La madre uscì dalla stanza brontolando.
 

Perald si voltò di scatto verso la sorella e sussurrò in tono cospiratorio: << Devo dirti una cosa. >>
 

<< Bella o brutta? >>
 

Perald non le parlava mai della ua vita da adulta.

<< Una cosa straordinaria, mi sono innamorata >>
 

Hope si lasciò cadere sul letto alzando gli occhi al cielo.
 

<< Smettila >> esclamò la sorella saltandole addosso << è una cosa seria >>
 

<< Si, d'accordo. L'hai conosciuto ieri quando hanno alzato i ponti? >> 
 

<< Ieri è stata la terza volta! >>
 

Hope scosse la testa, la gioia di Perald era contagiosa.
 

<< Vuoi lasciarmi stare? >>
 

<< No, non posso lasciarti stare >> cominciò a fae il solletico alla sorella << non finchè non mi dici che seu felice per me >>
 

<< Perchè dovrei dirlo? >> obbiettò Hope con un sorriso << Non sono felice, smettila! Perchè dovrei essere felice? Io non sono innamorata >>
 

La madre tornò in camera.
 

<< Smettetela subito voi due! >>
 

<< Si mamma >> disse Perald continuando a fare il solletico alla sorella.
 

<< Ah! Mamma ho paura che mi abbia rotto le costole >> gridò Hope.
 

<< Fra poco vi romperò qualcos'altro io. Siete tutte e due troppo grandi per questi giochi >>
 

In quel momento entrò il padre, Liam Payne, un uomo affascinante sulla quarantina.
 

<< Hope è mezzogiorno. Alzati o saranno guai. Voglio vederti vestita tra due minuti. >>
 

<< Detto... fatto! >> rispose lei, saltò sul letto per mostrare alla famiglia che indossava i vestiti del giorno prima.
 

Perald e la madre scossero la testa sforzandosi di trattenere un sorriso.
 

<< Cosa dobbiamo fare con lei, Danielle? >> chiede il padre retorico.
 

<< Devo proprio sposarmi >> disse Perald.
 

<< Stai scherzando >> intervenne Hope << tu starai qui con tuo marito. Io, tu, lui tutti in un letto con Louis ai nostri piedi, non è romantico? >>
 

<< Non sposarti Perald" disse la madre con aria assente <>
 

Senza parlare il padre accese la radio.
 

<< Dov'è Louis? >> chiese Hope.
 

<< Sta finendo la colazione >> rispose la madre.
 

Louis entrò seguito dai nonni.
 

Era suo fratello gemello, ma non somigliava affatto ad Hope.
 

Salutò la sorella con un cennno del capo: << Bei capelli! >>
 

Lei gli mostrò la lingua.
 

Non si era ancora pettinata.

Louis si sedete sulla brandina e Karen, la nonna gli si accomodò a fianco.
 

<< E' una cosa grossa >> mormorò Geoff, il nonno.

Liam annuì preoccupato.
 

Danielle continuò a pulire febbrilmente.
 

Hope guardò Karen che accarezzava la schiena di Louis.
 

Strisciò fino al bordo del letto e tirò il fratello per un braccio.
 

<< Louis dopo andiamo al parco? Questa volta la guerra la vinco io! >> sussurrò.
 

<< Figurati, non mi batterai mai >> rispose lui.
 

La radiò gracchiò.
 

<< Hope stai zitta e siediti... anche tu Danielle, sta per cominciare >> ordinò Liam
.

"Uomini e donne, cittadini dell'unione sovietica, il governo sovietico e il suo capo, il compagno Stalin, mi hanno incaricato di dare il seguente comunicato.

Alle 4 di questa mattina, senza una dichiarazione di guerra, e senza motivazione, le truppe tedesche hanno attaccato il paese in vari punti delle nostre frontiere e hanno attaccato dal cielo... Il paese vi chiama, uomini e donne, cittadini dell'unione sovietica, a stringervi intorno al partito e governo. 

La causa è giusta. Il nemico sarà annientato.

La vittoria sarà nostra."
 

Quando la radio taque la famiglia rimase in silenzio.
 

<< Oh mio dio! >> esclamò Liam lanciando un'occhiata a Louis.
 

La madre ruppe il silenzio: << Cosa stai facendo Liam? >> 
 

<< Troppi figli, Danielle. Troppi figli di cui preoccuparsi. >> le rispose mentre armeggiava con la valigia di Louis.
 

<< Davvero papà? Quale dei tuoi figli non vorresti preoccuparti? >> domandò Hope.
 

Senza rispondere andò verso l'armadio e cominciò a tirat fuori gli abiti di Louis per poi gettarli nella valigia.
 

<< Lo mando via Danielle. Lo mando al campo, tanto doveva andarci la settimana prossima con Matt... Partiranno con una settimana di anticipo, Nina ne sarà contenta. >>

La madre scosse la testa: << Pensi che lì sarà al sicuro? >>
 

<< Assolutamente >>
 

<< Assolutamente no, è scoppiata la guerra, non voglio allontanarmi, voglio arruolarmi >>
 

<< Cosa stai dicendo? Sei pazzo? Arruolarti ?>> disse Liam scuotendolo.
 

Hope si intromise.
 

<< Papà è una pazzia, perchè lo mandi via? I tedeschi non sono vicini, ma si trovano a migliaia di chilometri da qui >>
 

<< Taci Hope. Tu non li conosci. Non sai di cosa sono capaci >>
 

<< Non voglio andare! >> piagniucolò Louis.
 

<< Sarà solo per un breve periodo figluiolo >> gli disse suo padre.
 

<< Liam >> Geoff parò con dolcezza.
 

<< Si, papà? >> rispose lui con rispetto.
 

<< Non puoi impedire al ragazzo di arruolarsi >>
 

<< Si che posso: ha solo 17 anni >>
 

Hope si lasciò cadere sul letto, non voleva sentire altro a meno che non si trattasse dell'evacuazione.
 

Perald le diede un pizzicotto alla gamba.
 

Tatiana si alzò, andò accanto a Louis e lo abbracciò.
 

<< Sei pronto Louis? Andiamo >> Disse Liam.

Sara's Corner