Doppio
Batticuore
Due cuore che battono all’unisono. Chi mai potrebbe capire il loro solitario
battito, discordante da ogni altra melodia, se non un’altra indissolubile
coppia di cuori? Che accadrebbe se due melodie che prima procedevano nella
stessa direzione, ma senza mai toccarsi… si intrecciassero?
Prime
Palpitazioni
-Vi do il benvenuto in questa
scuola, spero che vi troverete bene…- era la voce
del preside, quella che risuonava nel suo ufficio. Lui, stranamente,
compostamente posizionato dietro la sua scrivania,
sulla quale, come sempre, risaltava la foto di Tamaki
da bambino. Ma… a chi erano dirette tali parole? In fondo alla stanza, sedute su due sedie gemelle l’una accanto
all’altra, due persone. Sul volto di entrambe si dipinse un sorriso –Non ne dubitiamo, Signor Preside…- risposero all’unisono, tono che si potrebbe definire
ambiguo, producendo uno strano eco con l’unione delle loro voci.
-Ragazzi, avete sentito anche voi?-
-No, cosa?-
-Parli dei nuovi arrivati?-
-Sì, dicono che siano due ragazzi
bellissimi…-
-Io ho sentito dire che siano
delle ragazze invece!-
-Ma
se indossavano la divisa maschile!-
Che sia una scuola del popolino, o di ragazzi
straricchi, la storia non cambia mai. Non appena giungono dei nuovi studenti,
ecco che iniziano a spargersi a macchia d’olio, in modo inevitabile,
pettegolezzi d’ogni genere, voci di corridoio, bisbigli e quant’altro.
-Non la trovi un po’ insulsa?-
una voce, interrotta solamente da un rumore di passi che risuonava per il
corridoio… per essere precisi però… i passi venivano
prodotti da quattro piedi. –Ma certo! Guarda che
squallore! E la vorrebbero definire una scuola di
lusso questa?- una voce diversa che questa volta parla, rispondendo
all’altra. I passi s’interruppero, davanti alla porta di un’aula. L’aula di Musica 3. Due mani, due destre, si allungarono
contemporaneamente verso la maniglia, aprendo così la porta.
-Benvenute!-
Aperta
la porta, si ritrovarono nell’Host Club.
Davanti alla porta spalancata, due figure
che nel complesso si sarebbero potute essenzialmente definire minute. Indosso
portavano la giacca azzurra della divisa maschile della scuola, completa di
camicia bianca… e fino a qui, tutto normale. Già scendendo però, si potevano
notare quelle che si potrebbero definire gonne a
pieghe, tipiche delle divise scolastiche alla marinaretta.
Mani poggiate su un fianco, l’una speculare all’altra. Quattro occhi di un
verde brillante studiarono la stanza, tra le espressioni attonite delle clienti
e la perplessità sempre crescente degli Host. Un piccolo
movimento del capo, atto a smuovere i lunghi capelli castani, caldi come il
miele. –Questo… potrebbe essere
già più divertente!- esclamarono insieme le voci delle due ragazze, con
sorriso di chi ha in mente qualcosa, che non sarà
buono per tutti. Altri guai in arrivo per l’Host Club della
scuola Ouran, a quanto pare. Dei guai Gemelli.
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Ho ripostato dopo tanto tempo il primo
capitolo in contemporanea con la comparsa del secondo. Non è cambiato niente, a
parte l’html. E’ stato fatto solamente per fare in
modo che risultasse uguale a quello del capitolo
seguente.