Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Ricorda la storia  |      
Autore: Jill_BSAA    19/06/2013    1 recensioni
Jill dovrà dire addio al suo amore. Un addio tormentato, tra promesse, rimpianti e paure e il giuramento che non sarebbe stata sola per molto tempo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________

                                                                                                                     Ci rivedremo





Sentì qualcuno piangere e mi svegliai improvvisamente.
Ero distesa per terra in un cantuccio del grande salone tappezzato di divani damascati. Lentamente mi tirai su, sorprendendomi di come fosse leggero il mio corpo e soprattutto aspettando un gran giramento di testa che però non arrivò. Quando le mie gambe furono di nuovo ritte mi concessi di dare uno sguardo al salone ma quello che vidi mi mandò il cuore in frantumi. Il mio amore, l’uomo della mia vita, Jason, stava osservando il vuoto fuori dalla finestra e sul suo viso correva qualcosa che non avevo mai visto prima, lacrime.
Era la prima volta che lo vidi piangere, d’istinto allungai una mano verso la sua schiena, lasciandola sospesa in aria, a pochi millimetri dalla sua felpa.

“Hey Jas, ti si è spezzata un’unghia?”

Ironizzai, ostentando una falsa voce ironica che in realtà tremava ad ogni parola pronunciata.
Lui, però, non mi rispose. Per qualche strano motivo mi ignorò completamente, forse perché era preoccupato per il mio stato di salute, dovevo essere svenuta nel bel mezzo del caffè poiché quella era l’ultima cosa che ricordavo prima del mio risveglio, l’intenso aroma della moca e il mio amore biondo che mi sorrideva. Così, convinta di aver parlato a voce troppo bassa, riprovai.

“Jason!”

Ma di nuovo, la voce, un po’ isterica, mi rimbombò nelle orecchie e non ottenni nessuna risposta. Riprovai di nuovo questa volta urlai il suo nome, ma lui non si mosse nemmeno, era come paralizzato da chissà quale pensiero. Velocemente mi spostai, troppo velocemente, e allungai il braccio cercando di toccargli la spalla… le mie dita scivolarono come fumo lungo la sua pelle, passandovi attraverso.

“Cosa?”

Osservai la mia mano, era perfettamente come la ricordavo, forse un po’ diafana, ma come la ricordavo.
In quell’immediato istante un pensiero mi inchiodò a terra. Se avessi avuto un viso sarebbe sbiancato violentemente, ma l’unica cosa che riuscivo a percepire era un vuoto enorme all’altezza del cuore. Un buco scuro, una voragine. Mi concentrai e ordinai al mio corpo di sollevarsi, e nel giro di pochi secondi volteggiavo a qualche centimetro dal pavimento.

Ero morta.

Forse avrei dovuto provare paura, panico, rabbia, invece l’unico sentimento che riuscivo a riconoscere era la tristezza. Una malinconia che mi divorava l’anima dal profondo… Non avrei voluto andarmene, non ora… aveva promesso che ci saremmo sposati, che avremmo avuto un bambino  dai capelli ricci, identico in tutto e per tutto al padre. Ebbi paura. Il tempo ora sarebbe passato per lui, non per me, avrebbe trovato una nuova persona, si sarebbe sposato e avrebbe sorriso in quel modo speciale a lei, non a me.. io sarei piano piano scolorita e il mio nome sarebbe rimasto solo un eco lontano nel mare dei ricordi. Un giorno lui si sarebbe dimenticato di me, e tutto il nostro amore sarebbe andando perso, svanito, troppo vecchio e stantio anche solo per essere nominato.
Fui annientata da qualcosa molto più grande di me, l’angoscia del non poter fare nulla, di subire tutti gli eventi senza poter dire nulla, senza poter reagire o intervenire, vedendo semplicemente il destino scorrere e compiersi in maniera inesorabile.
Mi avvicinai piano e gli sfiorai la mano con le mie dita intangibili, eppure lui sembrò accorgersene.. per qualche strano motivo si voltò verso di me.. quegli occhi di un azzurro cangiante erano gonfi e arrossati.

“Mi dispiace”

Sussurrai cercando di trattenere la disperazione che si stava impadronendo di tutta me stessa..

“Jason..io..”

Non ero pronta, non potevo lasciarlo solo in quelle condizioni, avevo promesso che qualsiasi cosa sarebbe accaduta, noi saremmo stati insieme.

“Ti ho amato con tutto il cuore.. tu eri quello giusto, sei sempre stato quello giusto.. spero solo che non mi dimenticherai.. Tu sei la mia metà, l’unico con cui abbia condiviso corpo, spirito e cuore.. sei stato l’unico a sussurrarmi che ero bellissima anche senza un filo di trucco la mattina, o sconvolta dopo aver fatto l’amore.. sei stato l’unico a dirmi ce la puoi fare, a credere in me, a sostenermi e ad accorrere quando ne avevo bisogno. ”

La disperazione rendeva il mio colorito più cupo. Potevo quasi sentirla, quel pensiero mi asfissiava, non volevo andare via, non potevo, non volevo lasciarlo.

“Jill..”

La sua voce che urlò il mio nome ruppe quei pensieri, guardava a destra e a sinistra ignaro che io ero proprio davanti ai suoi occhi e mi stavo dannando .

“Io ti giuro..”

Si fermò, le lacrime gli impastavano la voce e il suo corpo tremava leggermente, era fuori di se, era distrutto e tutto questo solo per colpa mia.

“Ovunque tu sia, un giorno o l’altro io ti raggiugerò..”

Le lacrime si radunavano sul suo mento e poi cadevano in basso sempre più numerose.

“Te l’ho promesso Jill, in un modo o nell’altro staremo insieme..ma adesso va..”

Quelle parole ruppero le mie catene, un passo e gli sfiorai le labbra con le mie. Mi discostai subito e lo guardai per l’ultima volta.

“Ci rivedremo.”

Susurrai, e lentamente mi incamminai verso una luce bianca. La pace.
Jason si asciugò le lacrime con rabbia, non aveva potuto fare nulla per quella donna, l’unica persona in grado di fargli provare sentimenti così veri e puri che non si cancelleranno mai.

“Ci si innamora solo una volta.”

Sussurrò voltandosi e abbandonando quella finestra.

“Ci rivedremo.”

E si lasciò cadere sul divano  chiudendo gli occhi, proprio dove li aveva chiusi anche lei.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: Jill_BSAA