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Autore: foschi    21/06/2013    5 recensioni
Soffiava un vento freddo. Era normale. Perché stupirsene? In Russia il vento era sempre freddo, sarebbe stato anomalo se fosse stato caldo ma a Yurij pareva fin troppo freddo. Era coperto da testa a piedi eppure sentiva freddo... perché sentiva freddo? Non lo sapeva. O meglio, lo sapeva ma era troppo orgoglioso per ammetterlo. Era troppo orgoglioso per ammettere che era stato lui a provocare quel freddo dentro di sè...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Boris, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quiero aquella magia de amor...

 

 

 

Saaalve! :D

Sono di nuovo qui a propinarvi un'altra delle mie solite coppiette xD

Signore e signori, ecco a voi una storia su Yurij e Boris! xD Finalmente ce l'ho fatta a scrivere qualcosa su di loro! 

*me esulta*

Ehmm torniamo a noi... Questa storia si sviluppa dopo la terza stagione ed il rapporto tra i due non va a gonfie vele... perché? Leggete e scoprirete! XP

Ringrazio Confettina1995 per aver pazientemente letto e recensito le mie precedenti storie! ^^

Buona lettura:D 

 

 




Soffiava un vento freddo. Era normale. Perché stupirsene? In Russia il vento era sempre freddo, sarebbe stato anomalo se fosse stato caldo ma a Yurij pareva fin troppo freddo. Era coperto da testa a piedi eppure sentiva freddo... perché sentiva così freddo? Non lo sapeva, o meglio lo sapeva ma non voleva ammetterlo. Era troppo orgoglioso per ammetterlo. Era troppo orgoglioso per ammettere che era stato lui a provocare quel freddo dentro di sè... 

Gli avevano insegnato sin da piccolo a mettere il suo orgoglio davanti ad ogni cosa. Gli avevano insegnato sin da piccolo, in quell'orribile monastero, a reprimere qualsiasi sentimento, a non fidarsi di nessuno e come una pecora, aveva seguito quegli insegnamenti. Solo più tardi aveva capito che quegli insegnamenti non servivano a niente. Solo più tardi aveva imparato quanto calore può dare un abbraccio di un amico, un sorriso, un complimento oppure un bacio! Solo più tardi aveva imparato che l'orgoglio non serviva a niente. Solo più tardi aveva imparato che tutto quello di cui aveva bisogno era un'abbraccio, un sorriso, un complimento, un bacio dalla persona che amava...

Ma la persona che amava non era più lì per dargli quel calore! L'aveva mandata via! Era stato così sciocco da mandare via chi gli aveva dato il calore di cui aveva bisogno! Ed ora se lo meritava quel freddo! Credeva di aver fatto la cosa migliore ed invece aveva sbagliato tutto. Niente di strano se Boris non avesse più voluto vederlo. Se gli avesse chiuso la porta di casa in faccia. Se lo meritava, eccome se lo meritava...!

 

 

"Boris" aveva detto cercando di nascondere quella voce incrinata dal pianto "da questo momento in poi, sei libero, non c'è più niente che ti lega a me"

L'aveva guardato sbigottito. "C-cosa vuoi dire, Yurij? Cosa significa che non mi lega più niente a te?"

A stento aveva cercato di non piangere. Maledizione! Proprio in quei momenti doveva fare l'orgoglioso? "Significa che non c'è più niente tra me e te!" 

"Perché? Dimmi perché!?" l'aveva afferrato per il cappotto, sollevandolo da terra. Aveva un pugno chiuso, pronto a colpirlo. 

"Perché... non provo più niente per te" aveva abbassato lo sguardo. Aveva mentito.

"Bugiardo!" l'aveva colpito e lui era finito a terra, fra la bianca neve "Non è vero! Dimmi perché, Yurij!"

"Perchè avevo promesso di proteggerti, ecco perché! Avevo promesso che non ti sarebbe accaduto niente ma non sono riuscito a mantenere la mia promessa, ecco perché!"

Aveva gridato prima di iniziare a correre verso chissà quale meta, lasciando uno sbigottito Boris a guardarlo correre...


 

E così era fuggito. Ancora una volta nella sua vita. Evidentemente non sapeva fare altro che scappare da tutto e tutti. Non sapeva fare altro che scappare da quella promessa che non era riuscito a mantenere...



Aveva visto Kai ridotto in quelle condizioni alle finali del Torneo Mondiale ed aveva capito. 

Barcollando per i corridoi, poggiandosi di tanto in tanto ad un muro, aveva trovato Boris e Siergei svenuti in una sala di allenamento. Kai non si era risparmiato. Non aveva fatto complimenti a ridurli in quelle condizioni. Si era avvicinato a Boris, al suo Boris. L'aveva stretto fra le braccia, piangendo, implorando che si svegliasse. Ma lui non si svegliava...

"Perdonami, amore mio" l'aveva stretto di più a sè, come se non volesse che se ne andasse " Ti prometto... ti prometto che non succederà più una cosa del genere. Ti prometto che nessuno ti ridurrà più così!" E gli aveva baciato la fronte, mentre cristalline lacrime si infrangevano sul volto coperto di lividi del suo compagno... 



Il suo, il loro, orrendo passato era ricomparso. Vorkov era ritornato a capo di una nuova organizzazione, la BEGA, e lui era deciso a venidcarsi. A vendicarsi di quell'uomo che aveva distrutto gran parte della sua vita. Ma prontamente per ogni sua decisione ci rimetteva qualcuno. E prontamente era stato Boris, insieme a Siergei, a rimetterci. 

Eccolo di nuovo steso a terra, coperto di lividi, privo di sensi. Proprio non ce la feceva a tenerlo lontano dai guai! Si maledisse. Era vero che non serviva a niente...! 

"Adesso tocca a te!" 

Si era voltato di scatto verso il suo rivale. Aveva paura. Per la prima volta in vita sua aveva paura di affrontare un rivale non per non riuscire a vincere ma per non riuscire a vendicarsi! Doveva almeno vendicare il suo Boris, visto che non era riuscito a proteggerlo... 

E come era prevedibile, aveva perso. Che inutile che era. Boris non aveva bisogno di una persona come lui al suo fianco. Non aveva bisogno di una persona che lo mettesse nei guai.

Per questo ormai aveva deciso di lasciarlo. Ci aveva ripensato e ripensato mentre era in Ospedale e per quanto il suo cuore piangesse, ormai aveva preso la sua decisione... 




Era scesa la sera ma il vento non si era calmato. Si sedette su una panchina, piangendo. Era tutto finito. La loro storia era volata via nel vento come una foglia in Autunno. Almeno ora Boris sarebbe stato al sicuro. Almeno ora non avrebbe corso più nessun rischio...

Sentì qualcuno sedersi accanto a lui. Non ebbe bisogno di alzare lo sguardo, sapeva già chi era...

 - Ciao, Yurij -

Silenzio. Boris sospirò, come se dovesse dire qualcosa di solenne. Yurij lo guardò interrogativo. 

"Yurij" si voltò per incontrare i suoi occhi arrossati "Ci ho pensato. Come ti è venuto in mente di lasciarmi per una sciocchezza simile? Non c'è bisogno che tu mi protegga. Non ho bisogno della tua protezione, ho bisogno del tuo amore! Non so vivere un secondo senza te! Per questo dimentica quell'assurda promessa che hai fatto e torna da me..." 

Aveva abbassato lo sguardo. Il silenzio che era calato tra i due teneva Boris sulle spine. 

- Lo vuoi davvero? - 

- Sì, Yurij. Lo voglio davvero. - 

Quel vento che Yurij avvertiva dentro sè si calmò improvvisamente. Tutto quello di cui aveva bisogno era il calore di un bacio. 


 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice


Tadààà! :D Ecco a voi questa storia, che ve ne è parso? xD

Dunque, riassunto:

Yurij ha deciso di lasciare Boris dopo averlo visto ridursi in pessime condizioni per "causa sua".

Per questo ho inserito i flashback (scritti in corsivo) che rimandano ad episodi dell'Anime. Alla fine, i due chiariscono e ritornano insieme. 

Spero che vi sia piaciuta un poco questa storia!^^"

Mi lasciate un commentino??^^"

Bacioni!! :D

   
 
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