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Autore: Shari Deschain    22/06/2013    4 recensioni
[Eleven&Child!Rose]
«...e questo è il motivo per cui non dovresti credere a queste cosiddette grandi verità matematiche. Non esistono grandi verità, e non sono nemmeno sicuro che esista la matematica.»
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Warnings: Fluff, Missing Moment.
Word Count: 456 (fdp)
N/A: Scritta per 24hours_of_fun, prompt #1. Gelato, e per 500themes_ita, prompt #59. Attraverso gli occhi di un bambino.





Controelogio della matematica




I could help Rose Tyler with her homework!
I could go to all of Jack’s stag parties in one night!
(The wedding of River Song)



«...e questo è il motivo per cui non dovresti credere a queste cosiddette grandi verità matematiche. Non esistono grandi verità, e non sono nemmeno sicuro che esista la matematica.»
Rose — sette anni, una salopette rosa e un gelato alla fragola che le sgocciola lentamente tra le dita — osserva il Dottore con aria scettica.
Non che lei non approvi l'idea di abolire la matematica, ma...
«Ma queste sono le tabelline! Le tabelline esistono e sono importanti», ribatte. È quello che dice sempre la maestra, e anche sua madre ne sembra convinta. A livello puramente personale Rose darebbe anche ragione al Dottore, se non altro per poter lasciare da parte i compiti delle vacanze e godersi l'estate, ma non può semplicemente ignorare interi anni scolastici all'insegna dell'elogio della matematica.
Il Dottore scrolla le spalle con aria annoiata, poi mette il broncio.
«Non mi piacciono le tabelline. Le tabelline sono il male», borbotta, dando poi una leccata al suo gelato al pistacchio.
Rose annuisce, comprensiva, e posa la manina sporca di fragola su quella dell'uomo per dargli piccole pacche di conforto.
La mamma in realtà le ha insegnato a non dare confidenza agli sconosciuti e, soprattutto, a non accettare mai regali da loro, ma Rose non è proprio riuscita a non prendere in simpatia questo strano, altissimo tizio con le bretelle e il buffo farfallino colorato, che le è spuntato davanti con due enormi gelati tra le mani, offrendosi di aiutarla con i compiti. Non le sembra affatto pericoloso, solo un po' sperduto e molto, molto negato con i calcoli (più negato di Mickey, addirittura!).
«Basta non fare quei lavori tipo il ragioniere», dice infine la piccola Rose, raccogliendo con il dito una goccia di gelato fuggiasca. «Così, finita la scuola, la matematica non dovrai vederla mai più.»
Ora è il Dottore ad annuire vivacemente.
«Niente ragionieri. I ragionieri sono noiosi», concorda.
Rose ride, pensando all'ultimo fidanzato di sua madre che, guarda caso, fa proprio il ragioniere. E definirlo noioso è ancora fargli un complimento.
«E tu sai già cosa vuoi diventare da grande, a parte non un ragioniere?», le domanda il Dottore, con una punta di esitazione che la bambina non coglie del tutto.
«Non ancora», risponde comunque, dopo averci pensato per un momento. «Ma sarà di sicuro qualcosa di divertente», aggiunge subito, con un sorriso a cui mancano ben due denti.
Il Dottore non può fare a meno di sorridere.
È un bel pomeriggio, caldo e assolato, ed è seduto su una panchina con un'allegra bimbetta per cui il futuro è ancora una cosa irreale ed intangibile che non può assolutamente farle male. Non ancora. Non qui. E se non può ferire lei allora non può ferire neanche il Dottore.
«Sono sicuro che lo sarà, Rose Tyler. Divertente e senza tabelline», ribatte con una strizzata d'occhio, e ne ridono insieme.


   
 
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