La sveglia segnava le otto in punto quando cominciò a trillare fastidiosamente, incitando Belle ad aprire gli occhi.
La ragazza sbattè leggermente le palpebre, mentre un raggio di sole la colpì in piena faccia; si guardò intorno, per un momento disorientata, finchè non riconobbe la stanza dalle pareti rosa nella quale si trovava.
Accennò appena un sorriso, spegnendo la sveglia che finalmente smise di suonare.
Il lato del letto accanto a lei era vuoto, ma le lenzuola sfatte indicavano che fino a poco prima era stato occupato: Belle scosse la testa, incredula ma anche felice rispetto a tutto quello che era cambiato dal giorno precedente.
Solo qualche ora prima si trovava rinchiusa in un manicomio, senza identità nè ricordi, persa nel vuoto che c'era nella sua testa; improvvisamente era cambiato tutto e da semplice paziente smemorata di un ospedale era tornata ad essere se stessa, la principessa coraggiosa che un tempo aveva salvato il suo villaggio dagli orchi e dallo Yao Guai, quella donna che nonostante la giovane età aveva conosciuto tutto - amore, dolore, perdita, rabbia.
Ora Belle osservava quella camera sconosciuta nella quale dormiva da solo una notte ma che già considerava sua, e il cuore prese a batterle più forte quando ripensò a ciò che era accaduto il giorno precedente, a quel "ti amo" che avrebbe dovuto pronunciare molto tempo prima, alla gioia nello scoprire che nonostante i ventotto anni passati lontani da lei Rumple non l'avesse mai dimenticata, al bacio nella foresta, il primo senza la preoccupazione di dover spezzare chissà quale sortilegio.
Afferrò la vestaglia appoggiata a bordo del letto e la infilò, avvolgendola intorno al suo corpo coperto solo da una leggera camicia da notte. Fece per alzarsi e raggiungere la cucina, spinta dai morsi della fame che attanagliavano il suo stomaco abituato a minestrine e pane secco, quando un rumore di passi le annunciò l'arrivo di qualcuno.
La porta della camera si spalancò rivelando la figura di Rumpelstitskin, un sorriso appena accennato sulle labbra e una rosa rossa nella mano sinistra.
-Posso?- domandò, mentre Belle annuiva sorridendo.
-Mi dispiace, ho dimenticato di disattivare la sveglia- disse Rumpel, sedendosi sul letto accanto a lei. -Ma ti ho portato questa per farmi perdonare-
Le porse il fiore, che la ragazza afferrò contenta, annusando il dolce odore che questo sprigionava.
-E' meravigliosa, grazie- disse, baciandogli teneramente la guancia.
-Immagino che avresti desiderato dormire un pò di più-
- Non fa niente. Anzi, sono contenta di essermi svegliata presto, ho bisogno di uscire, comprare qualche vestito, fare una passeggiata-
Rumpelstitskin si irrigì appena al pensiero di tutto ciò che le era stato privato a causa di Regina; strinse la mano in un pugno, cercando di reprimere il fastidioso desiderio di vendetta.
La ragazza si accorse di ciò che stava succedendo e intrecciò delicatamente le dita a quelle di Rumpel, mentre l'uomo si rilassò sotto il suo tocco.
-Se penso a quello che ti ha fatto, io...-
-Ehi- lo interruppe Belle. -Va tutto bene, Rumpel. Basta pensare al passato e concentriamo sul presente- Si avvicinò lentamente, colmando la distanza che separava i loro corpi.
-Siamo qui, insieme, ed è tutto ciò che conta-
L'uomo sorrise, accarezzandole la guancia. Non c'era stato un giorno in quei ventotto anni in cui non aveva desiderato poterla avere accanto, poterla stringere o baciare come non aveva potuto fare tanto tempo prima, ma adesso che tutto il dolore era passato, adesso che la maledizione era stata spezzata e che finalmente potevano stare insieme, Rumpelstitskin giurò a se stesso che non l'avrebbe lasciata andare, che non l'avrebbe mai ferita, a costo di ferire se stesso.
Avvicinò il volto a quello della ragazza sorridente di fronte a lui, unendo le loro labbra in un bacio che sapeva di amore e felicità, approfondendo il contatto nella speranza di recuperare tutti gli anni perduti.
Entrambi erano consapevoli che c'era ancora molto di cui parlare, molti silenzi e cose non dette che avrebbero dovuto chiarire strada facendo, ma non c'era fretta: in quel momento tutto ciò che importava erano le loro labbra unite e i loro corpi intrecciati in un abbraccio che sarebbe durato per sempre.


***Spazio autrice***
Era da un pò che non pubblicavo qualcosa a causa dell'università che occupa tutto il mio tempo, ma ho deciso di postare questa breve e fluffosa shot tanto per sconfiggere la nostalgia dei Rumbelle che mi soffoca ogni giorno di più.
Come avrete intuito, la storia è ambientata subito dopo la 2x01 e narra il primo risveglio di Belle in casa di Rumpel; non è niente di che, se non un breve scorcio sulla loro prima mattinata insieme, sulle sensazioni provate ad essere nuovamente l'uno nelle braccia dell'altro, dopo più di ventotto anni.
Ho cercato di ricreare quella felicità che gli autori hanno giurato esserci stata, ma che purtroppo hanno deciso - per qualche motivo a me ancora oscuro - di non mostrarci.
Ringrazio tutte le persone che hanno letto e/o recensito la mia precedente shot <3
A presto,
Lilly_93