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Autore: _SillyLoveSongs_    23/06/2013    7 recensioni
Dopo numerosi tentennamenti e rivisitazioni del testo ho deciso di pubblicare la mia primissima McLennon. Spero che il mio lavoro risulti gradevole e non troppo artificioso. XD Attendo con ansia le vostre recensioni ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazze!
Finalmente credo di aver avuto l’idea giusta per la mia McLennon e non ho esitato a proporvela. Spero solo che il risultato sia perlomeno accettabile.
ATTENZIONE: è la prima storia slash che scrivo perciò vi prego di essere clementi :D


A Kia85 che la aspettava tanto.
Visto che ci sono riuscita? :P





Our secret


L’afosa brezza estiva sfiora con il suo bacio arido le tende delle stanza che paiono scostarsi indispettite. Tentano invano di raggiungere le lenzuola altrettanto candide del letto, che sopportano silenti la presenza di numerosi abiti, disordinatamente ripiegati su di esse. Riconosco il tessuto setoso della camicia che John è solito indossare, adagiata fiaccamente sui pantaloni di tela. Essi osservano impassibili il loro riflesso nello specchio, che occupa parte della parete.
Il mio respiro colma con maggiore affanno il mio petto che incontra il legno scuro della porta, contro la quale abbandono la fronte. I mei occhi incontrano quelli scuri di John, la cui figura imponente impedisce al resto della stanza la conquista di parte della superfice dello specchio. Questo pare appagato dell’immagine del ragazzo che, altrettanto orgoglioso, osserva il suo abito da cerimonia che crea un evidente contrasto con la sua pelle pallida. Quest’ultima viene illuminata dai prepotenti raggi del sole che riservano un particolare interesse anche ai suoi capelli ramati. John lascia vagare le mani fra le ciocche scure prima di rivolgere un sorriso a quel giovane spettatore della sua grazia.
-Ehi, McCartney, entra pure. Non sono la sposa e chiunque osservi il mio vestito non sarò oggetto di sfortune future.-
Accompagno la sua risata ironica con la mia, timida e riservata come i miei passi che si insinuano sul pavimento. Esso cigola insistentemente assieme alla porta, creando un fastidioso stridio, decisamente disarmonioso in contrasto con il viso di John. Quest'ultimo riproduce una prorompente felicità nei suoi lineamenti altrettanto marcati.
Trattengo a fatica un sospiro di piacere, mentre John passa le mani sul colletto inamidato della camicia.
-Allora? Che ne pensi del futuro sposo?-
Immagino svariate risposte a quella semplice domanda, ognuna rivelatrice dei sentimenti che provo per lui. Sentimenti che non ho il diritto di confessare a quel giovane uomo che si appresta ad affrontare la vita attraverso uno dei riti iniziatici che la caratterizzano: il matrimonio. La maestosità della cerimonia trapela dall'espressione compunta di John, che suscita in me un sorriso. In esso custodisco un amore celato da tempo che il ragazzo di fronte a me non è mai riuscito a decifrare.
-Penso che Cynthia sia davvero fortunata... sei uno schianto, Lennon!-
Allargo le braccia, nel vano tentativo di glorificare la meraviglia della sua immagine. Una morsa stringe la mia gola, mentre in quella di John scorre una risata arrochita. Quel suono ricorda quello altrettanto armonioso che le sue dita provocano sfiorando le corde della sua chitarra. Osservo le sue labbra distendersi sul viso abbassato, mostrando la dentatura candida. Il mio respiro assume un ambiguo affanno che causa un'occhiata ironica da parte di John, accompagnata dalle sue parole altrettanto sarcastiche.
-Che ti succede, McCartney? Non pensavo che il mio completo nuziale sortisse questo effetto.-
-Non fare lo stupido, John. Sono solo emozionato... l'eterno scapolo inglese sta per compiere il grande passo...-
-Le giovani donzelle dovranno consolare i loro cuori infranti...- mostra il labbro inferiore, un'espressione falsamente desolata sul volto.
Adagio la mia mano sulla schiena di John, tentando di infondere in quel gesto un'affetto fraterno che non provo. Un sentimento naturale si agita dentro ndi me, con la stessa melliflua insistenza della risacca del mare.
Mi pongo di fronte a lui, interrompendo il suo gioco di sguardi attuato da tempo con il grande specchio. Avverto le emozioni premere contro le tempie. Il loro pulsare frenetico coinvolge il cuore e le mani, il cui tremore attira l'attenzione di John.
Il mio respiro smorzato mi permette di pronunciare una frase soltanto, flebile come la mia razionalità.
-Non credo possano riuscirci... io non ci riesco...-
Avverto indistamente le mie mani sulla sua camicia. Quest'ultima cede alla pressione delle mie dita, permettendomi di percepire la pelle rovente di John sotto di essa. Neppure le sue labbra paiono opporsi al contatto con le mie. Percepisco la sua bocca, inizialmente reticente, schiudersi con la dolcezza che ho creduto riservata solo ai più teneri boccioli di rosa. Della tinta rosea di tale fiore si dipingono le sue gote, occupate dalle mie carezze. Esse si dipanano lungo i suoi capelli, sul collo sulle braccia, con l'intenzione di saggiare ogni anfratto del suo corpo. Corruga la fronte, la punta del naso acquilino pare incastonata perfettamente nella parete del mio. Svesto rapidamente i panni dell'inibizione, conducendo il corpo di John sul materasso del letto, morbido come la sua pelle, ignorando i vestiti che lo occupano.
Libero il suo petto dall'ingombro dell'abito nuziale, mentre le sue mani accolgono il mio viso.
-Sei impazzita, principessa? Devo sposarmi fra qualche ora...-
-Mi concederai quest'unico brivido?-
Afferra poderoso i miei fianchi, insinuandomi sotto di lui. Lascio guizzare i miei occhi sul suo viso, scandagliandone le labbra finemente cesellate, le guance arrossate e su quegli occhi scuri intenti a trasmettermi una silente confessione d'amore.
Curva il capo su di me, avvicinandosi al mio orecchio, il sorriso racchiuso nel tono ridente della sua voce languida.
-Concesso.-





Angolo autrice:
*corre a nascondersi per evitare i pomodori che le vengono lanciati*
Ok, riconosco che non sia una meraviglia, ma è la mia prima McLennon abbiate pietà. XD Ho tentato di esprimere al meglio le mie emozioni in questo breve scritto; spero che esse siano giunte a voi con la stessa intensità con cui le ho provate.
Peace&Love
Giulia 
  
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