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Autore: onedirectionslaugh    24/06/2013    0 recensioni
mai sottovalutare un giorno qualunque, soprattutto se è quello che detterà il tuo destino!
dedicata a: mia sorella Camilla, le mie amiche che mi hanno incoraggiata nel pubblicarla!
spero di avervi incuriositi! Buona lettura
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Josh Devine, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21 AGOSTO 2012: Giorno del compleanno di Danielle.
Quello era un giorno cupo, triste tutto questo malgrado fossimo in un giorno estivo... 
A causa delle condizioni del tempo decisi di andarmi a rifugiare a casa mia su per la collina ; stavo camminando tranquillamente su quella ripida salita quando, all'improvviso si abbattè su di me un fortissimo temporale che mi costrinse ad allungare il passo.
La voglia di arrivare a casa era tantissima e, dato che la strada era deserta decisi di mettermi a correre (cosa che ovviamente non avrei mai e poi mai fatto in pubblico; ebbene si sono una di quelle ragazze sfaticate , che non fa nulla dal mattino alla sera;sono abbastanza alta, magra con lunghi capelli ricci color castano chiaro e gli occhi di altrettanto colore. Sono sempre stata felice, sorridente; mai in vita mia mi sono fidanzata in modo serio con qualcuno, solite storielle passeggere. Tutti mi considerano una bella ragazza, con personalità da vendere e, a detta di molte persone, ero una delle più carine della mia scuola). 
*tornandoanoi* 
Il percorso sembrava non finire più e io correvo, inciampavo ma ero sempre pronta a rialzarmi. Dopo un pò di tempo riuscii ad intravedere il villaggio in cui era situata casa mia e, a quella vista, iniziai a correre velocemente sperando di raggiungerla al più presto possibile.
A distanza di qualche minuto il respiro iniziò a farsi affannato, le gambe iniziarono a cedere e fu così che,sommersa dalla pioggia e da lacrime di dolore, caddi nuovamente a terra.
Continuando a piangere cercai di rialzarmi ma questa volta mi risultò impossibile; mi guardai le gambe piene di lividi e qualche taglio e fu così che, nonostante il mio orgoglio decisi di chiamare qualcuno in mio soccorso.
Non vedevo l'ora che quell'orribile giornata giungesse a termine;  e pensare che quello doveva essere il giorno più bello della mia vita (se non l'unico): il mio diciottesimo compleanno!
Ormai ne ero completamente convinta, ero più che sicura che tutto sarebbe andato storto fino a che qualcuno sentì i miei lamenti disperati!
Mi voltai spontaneamente e dietro di me vidi un bellissimo maggiolino azzurro che si stava avvicinando.
Sgranai gli occhi per "mettere a fuoco" la figura che stava scendendo dall'auto per venirmi a salvare; era un ragazzo sul metro e settanta, postura ben definita, capelli corti abbastanza scuri e gli occhi erano coperti dall'ultimo modello di Ray-Ban. 
"Non male" pensai tra me e me.
Con presa facile (dovuta alle sue possenti braccia) mi aiutò a rialzarmi e, zoppicando, ci dirigemmo insieme verso l'auto.
Mi diede una mano a sedermi sul lato del passeggero alzandomi le gambe doloranti e poggiandole sul tappetino pulito (mi sentivo quasi in colpa a sporcarglielo...).
Vidi il mio "salvatore" andare verso il lato del guidatore per poi salire in macchina e partire su, per quella collina che tanto mi aveva fatta soffrire.
Mi stavo guardando le gambe malconce, toccando i lividi ormai violacei e provando dolore quando all'improvviso il ragazzo misterioso...
"Piacere! Io sono Josh e tu?"
"Piacere mio! Io sono Danielle, per gli amici Dani"
Dopo un attimo di silenzio Josh mi chiese abbozzando un sorriso "Devi proprio esserti fatta male, eh?"
Per guardarmi meglio alzò gli occhiali e, devo ammettere, che rimasi stupefatta dalla bellezza dei suoi occhi che, fino a poco tempo prima erano rimasti coperti!
Le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono "Eh già..."
In seguito iniziai a piangere, un pianto intervallato da singhiozzi per far si che il ragazzo seduto al mio fianco non mi sentisse; evidentemente il mio tentativo fu inutile infatti, subito dopo, sentii i suoi bellissimi occhi posarsi su di me e, conn voce roca mi chiese "Perchè piangi?" 
La mia risposta arrivò in seguito a un lungo sospiro " Oggi doveva essere il giorno più bello della mia vita, il mio diciottesimo compleanno, ma ora sono qui, malconcia e bagnata... Dovevo festeggiare con le mie amiche ma nulla...."
Ormai il "viaggio" era giunto a termine e Josh mi aiutò a scendere dall'auto per poi accompagnarmi davanti alla porta di casa lasciandomi con le seguenti parole "TUTTO PUO' CAMBIARE" dopodichè tornò verso l'auto, mise in moto e svanì nel bosco....
  
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