Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Yasha 26    26/06/2013    8 recensioni
Kagome/Namie fa il suo ritorno dopo due anni di ritiro forzato dal palco. Ma troverà ad attenderla una spiacevole sorpresa.
Il passato ritorna. L'incubo non è finito...qualcuno la perseguita. Chi sarà?
A sette anni esatti dalla morte di Naraku nuovi problemi mineranno la stabilità familiare di Kagome e i suoi figli. Ma Kikyo, la figlia di InuYasha e Kagome, c'entra qualcosa? E il patrigno di Kagome che fine avrà fatto?
Sequel di FOUR SEASONS.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'FOUR SEASONS 2'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
Era passata una settimana dal mio ritorno sulle scene. Per fortuna non ho ricevuto altri regali macabri come quel bigliettino strano.
Oggi porto Kikyo dal cardiologo per un controllo. E’ nata con un’anomalia congenita al cuore che è stata corretta l’anno scorso con un’operazione. Per fortuna adesso sembra stare bene, ma le faccio fare spesso dei controlli.
Se solo mi fossi sottoposta a tutti gli esami che mi prescriveva la ginecologa quando ero incinta forse ce ne saremmo accorti prima. Ma in quel periodo la mia mente era decisamente altrove. Però i medici che l’hanno fatta nascere col cesareo mentre mi operavano potevano anche accorgersene accidenti.
Se non fosse stato che durante una visita per un’influenza il pediatra ha sentito uno strano soffio al cuore non ce ne saremmo neppure accorti.
-Tutto a posto signora Taisho, stia pure tranquilla. Il cuore di Kikyo sta bene. Le ripeto quindi le solite raccomandazioni…-
-Sì lo sappiamo dottore! Niente maratone quando corro, niente sforzi eccessivi, evitare le forti emozioni e una dieta equilibrata!-        risponde mia figlia interrompendolo
-Brava Kikyo. Vedo che hai imparato tutto a memoria. Sei una bambina molto sveglia.-        le dice il dottore
-Grazie dottore. Ora possiamo andare mamma? Ho appuntamento con Kira tra un po’.-
-Sì andiamo. La ringrazio dottore, a fra tre mesi allora!-       lo saluto inchinandomi e uscendo
 
-Signorina dove andate tu e Kira di grazia?-
-In bici al parco mamma.-
-Non serve che ti ricordi quello che hai detto prima al medico vero?-
-No tranquilla. Una corsa in bici mi è concessa se non esagero no? Senti ma quando andremo da papà porterai anche Inuken con noi?-
-Ma che domande Kikyo, certo che sì! Perché non dovrebbe venire anche tuo fratello?-
-Uff…è una palla al piede mamma! Ogni volta che vede papà gli sta attaccato come una ventosa impedendo a me di fare lo stesso!-       si lamenta incrociando le braccia al petto
Ma sentila un po’…è gelosa del fratello. Questa mi mancava.
-Kikyo non dire così di tuo  fratello! E poi non credi che come papà manchi a te manchi anche a lui?-
-Sì però con la scusa che è più piccolo si fa coccolare di più!-
-Vostro padre coccola entrambi allo stesso modo. Non essere ingiusta adesso.-
-Uffa e va bene!-
Da quando InuYasha è via da suo padre sento i bambini parecchio tristi. Sono tre mesi che InuYasha è a  Taiwan. Ci siamo visti solo due volte da allora. Manca tantissimo anche a me ma cerco di non darlo a vedere, né a loro né tanto meno a lui.
Devo portare pazienza.
Dopo aver lasciato Kikyo al parco col cugino vado a riprendere Inuken da Rin.
-Allora, come si è comportata questa peste?-     chiedo alla mia amica, e cognata
-Lui tutto bene. Piuttosto sono i miei che non mi danno tregua Kagome.-     confessa stremata
-Chi dei quattro?-
-Tutti e quattro!-       mi dice sconsolata
Povera Rin. I suoi bambini sono davvero dei cataclismi! Oltretutto sono cinque maschi.
Eh sì, è arrivata a quota cinque.
Kira di sette anni e mezzo, Kay di quasi quattro, Hiro di due e infine i gemelli Akito e Shiro di appena sei mesi.
Cercava disperata una bambina ma i Kami le hanno mandato solo maschi. Io sono stata più fortunata ad averli entrambi senza attendere.
-Pazienza Rin. Se non altro la tata ti è d’aiuto no?-
-Sì ma loro cercano sempre me ed è difficile gestire contemporaneamente cinque figli piccoli.-
-Immagino…-
Mia cara hai voluto la bici? Ora pedala! Ho fatto bene a porre un freno a mio marito! O mi ritroverei come Rin adesso, anche se in questo è stata lei a volere tutti questi figli.
-Signora Taisho è passato un uomo che ha lasciato un messaggio per lei.-         dice una cameriera entrando nel salotto con una busta in mano
-Chi me la manda?-         chiede Rin osservando la busta
-Non per lei signora, ma per l’altra signora Taisho.-       dice rivolgendosi a me e dandomi la busta
-Per me? Ma come faceva a sapere che fossi qui? Ti ha detto chi era?-      chiedo sorpresa
-No signora. Mi ha dato la lettera dicendo che era per Kagome Taisho ed è andato via.-       mi spiega la cameriera
Appena apro la busta scatto in piedi in preda al panico.
Dentro la busta c’è una foto istantanea di mia figlia mentre si trova al parco con Kira in bici e un messaggio firmato ancora N.
Chiamo subito mia figlia al cellulare aspettando che risponda. Ho fatto bene a comprargliene uno anche se è piccola.
-Kagome che succede?-       mi chiede Rin prendendo la lettera che mi è caduta dalle mani
-Ma cosa è?    “ Mia dolce Kagome noto con piacere che la tua bambina è cresciuta davvero bene. È fatta una bella signorina. Ma non dovresti permetterle di correre così con la sua salute delicata. Un bacio sul tuo bel cuore, che presto sarà mio, quando te lo strapperò.     N.”     …ma che significa Kagome?-      chiede Rin sconvolta dopo aver letto il messaggio
-Accidenti e rispondi Kikyo!-      urlo al telefono come se potesse sentirmi
-“Pronto mamma?”-     
-Kikyo dove siete?-       chiedo preoccupata quando finalmente risponde
-“Al parco come ti avevo detto!”-
-Tornate subito! Anzi aspettatemi vengo io a prendervi! Non date confidenza a nessuno chiaro?-        le ordino prendendo le chiavi dell’auto e correndo fuori ignorando i richiami di Rin
Arrivata al parco cerco mia figlia e Kira. Appena li vedo mi precipito da loro.
-Kikyo, Kira torniamo a casa adesso!-
-Che succede zia?-
-Niente Kira. Ma è ora di tornare a casa. Kikyo non può stancarsi lo sai.-         cerco di spiegare restando il più calma possibile
-Ma mamma..-
-Niente ma!  Fila in macchina mentre carico le bici dietro!-      ordino dura
Osservandomi intorno non noto nessuno di sospetto, però preferisco andar subito via.
Quando riporto Kira a casa trovo ad aspettarmi Rin con un’espressione confusa stampata in faccia.
-Mi dici che succede Kagome?-       mi chiede quando i nostri figli si allontanano in giardino
-Rin…non lo so. Ti giuro che non lo so nemmeno io.-
-Cosa significa questa lettera? Mi sembra una pesante minaccia Kagome. Chi è N?-
-E’ la seconda volta che ricevo un suo messaggio firmato con quella N, non so chi sia.-
-Devi informare la polizia. Può essere qualche pazzo che vuole farti del male.-
-Pensavo si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto quando ho ricevuto il primo messaggio. Ma dopo questo inizio a preoccuparmi. Credo che il suo interesse sia rivolto a Kikyo.-
-Come fai a dirlo?-
-Hai visto la foto? L’ha seguita al parco. Oltretutto il primo messaggio diceva “ Kikyo o Kagome? Questo è il dilemma”-        le spiego impaurita
-Non è meglio chiamare InuYasha?-
-No meglio di no per adesso. Non voglio farlo preoccupare. Mi rivolgerò alla polizia e assumerò una guardia del corpo per Kikyo.-
-Come vuoi. Ma fa attenzione. Per me quel tizio è interessato a te, non a tua figlia.-
-Come fai a sostenerlo scusa?-     domando curiosa
-Il messaggio dice che vuole strapparti il cuore, e sinceramente non mi sembra una metafora d’amore.-
-Ah è vero. Non ci ho fatto quasi caso. Quando ho visto la foto di Kikyo non ho prestato più attenzione a nulla.-
Forse ha ragione lei, però la mia prima priorità è mia figlia. Poi vengo io.
Tornata a casa coi miei figli trovo nel salotto di casa un enorme mazzo di rose rosse. Di sicuro me lo manda InuYasha. Lo fa spesso quando gli manco. Questo è un modo per dirmi che mi pensa.
Prendo il bigliettino che c’è tra le rose e lo leggo felice.
 
Al mio dolce amore per dirle che la porto sempre nei miei pensieri…     N.”
 
No! Ancora lui! Come ha fatto ad entrare in casa mia? E’ impossibile!
-Mamma che succede? Hai una faccia…-
-Niente Kikyo. Vai di sopra con Inuken per favore. Mamma deve fare una telefonata.-
-Mmmh…ok. Andiamo pidocchio saliamo su!-        dice al fratello
-Non chiamarmi pidocchio! Scema!-
Quando i bambini sono andati via chiamo Sango disperata.
-“Ciao Kagome! Come va sorell…”-
-Sango! Ti prego ho bisogno di te!-        le chiedo interrompendola iniziando a piangere
-“Kagome che succede?”-
-Per favore…vieni qui da me! Ho bisogno del tuo aiuto!-
“-Arrivo subito!”-
 
-Kagome ma sei impazzita? Che aspetti per chiamare la polizia? Avresti dovuto farlo già al primo messaggio!”-       mi rimprovera Sango dopo averle mostrato le lettere e la foto
-Lo so però immaginavo fosse uno scherzo. Magari di qualche altra collega gelosa. Sai come vanno queste cose nel mio mondo.-
-Già, ma mai nessuna cantante minaccerebbe la figlia di qualcuno con quelle frasi. Si capisce benissimo che sono le parole di un uomo e non di una donna. Sicuramente un pedofilo o un maniaco. Dipende a chi delle due è indirizzata.-
-Tu a chi credi sia rivolta?-
-Principalmente a te. Però non escludo usino Kikyo per farti del male. C’è qualcuno che può avercela con te?-
-A parte Soichiro e sua sorella non credo.-   
-Non credo si tratti di loro. Devi far tornare InuYasha.-
-Per adesso preferisco di no Sango. Non voglio disturbarlo.-
-Ma ti rendi conto di ciò che dici? Chi se ne frega di un contratto in più o in meno in questo momento? Se perdono l’affare che sta trattando pazienza! Non finirete certo in miseria!-
-Non è per quello che è andato dal padre Sango. Quella era una bugia per Sesshomaru e Rin.-      confesso sconsolata
-Che significa?-
-InuYasha è andato dal padre perché purtroppo è gravemente malato. Ha anche subito un trapianto. Al momento non può lasciarlo solo. Non abbiamo detto niente a Sesshomaru perché con cinque bambini piccoli a cui badare è impossibile partire. Quindi abbiamo inventato la scusa del viaggio di lavoro ed è andato solo lui.-        spiego triste
-Mi spiace Kagome. Non lo immaginavo…-
-Lo so tranquilla. Comunque prima di dirlo ad InuYasha e metterlo in pensiero voglio vedere come vanno le cose. Spero che la polizia riesca a scoprire chi è questo pazzo.-
Mentre penso al da farsi squilla il telefono. Ho quasi paura a rispondere accidenti. Se fosse il pazzo che chiama per vedere se ho “gradito” il suo regalo? Che faccio?
-Kagome non rispondi?-     mi chiede Sango
-S..sì…-       replico insicura
-Pro..pronto??-
-“Kagome tesoro…che voce. Stai male?”-
-InuYasha sei tu!-          rispondo sollevata
-“Aspettavi la chiamata di qualcun altro?”-       domanda lui
-Ma no! Certo che no! Come stai? Tuo padre?-
-“Si sta riprendendo per fortuna. Non ha avuto sintomi di rigetto dal trapianto ad ora, quindi si può ben sperare. Kikyo? L’hai portata dal medico vero? Che ha detto?”-
-Tutto bene tranquillo. Vai d’accordo con Xiao Mei?-       diventata da poco suocera acquisita
-“Sì, anche se capirci non è facile quando mio padre non può tradurre. Per fortuna adesso c’è la figlia che fa da traduttrice.”-
-La figlia?-         non sapevo avesse una figlia
-“Già. Ha una figlia di vent’anni che sa il giapponese. Di solito non è in città ma data la situazione si è fermata qui per me.”-
-Ah…che gentile! E dimmi, è carina?-       non so perché ma questa notizia non mi piace per niente!
-“Parecchio! Ha una schiera di ragazzi che le va dietro.”-         una zoccola in pratica
-Ma davvero? Che fortuna!-        rispondo atona
-“Adesso ti lascio cara. Yue mi sta avvisando che mio padre si è svegliato e mi sta cercando.”-
-Yue?-       chiedo leggermente nervosa
-“E’ la figlia di Xiao Mei. Dai un bacio a Kikyo e Inuken e digli che mi mancano tanto! Ciao amore!”-       dice mettendo giù senza lasciarmi rispondere
-Ciao anche a te! Scemo!-        urlo stizzita sbattendo il telefono sul ripiano del tavolino
-Che ti prende Kagome?-       mi chiede Sango vedendomi nervosa
-Yue! Ecco che mi prende!-        rispondo scontrosa
-Chi diavolo è Yue?-
-La sorella acquisita di InuYasha a quanto pare!-
-Non capisco…-
-Sembra che Xiao Mei abbia una figlia ventenne che per adesso si è piazzata a casa della madre dato che c’è mio marito, con la scusa di aiutarlo a parlare con la madre.-
-E tu non ci credi vero?-
-Ovvio! Mio marito è un bell’uomo! Gli anni lo hanno reso solo più affascinante di prima. Senza contare i suoi soldi a cui fanno gola a molte.-
-Dai Kagome…non essere gelosa. InuYasha ti ama e non ti tradirebbe mai. Piuttosto concentrati su questo pazzo e chiama la polizia.-      mi rimprovera lei
-Hai ragione.-      rispondo prendendo il telefono e chiamandola, come consigliato dalla mia amica
 
-Ma come sarebbe che non potete fare niente?-     urlo ai due poliziotti che ho di fronte
-Mi spiace signora ma non è stata infranta nessuna legge al momento. I fiori in casa li ha portati la sua domestica dopo che un fattorino glieli ha consegnati. Le lettere non rappresentano una vera e dichiarata minaccia, potrebbero essere frasi metaforiche. Se vuole può fare una denuncia contro terzi e il suo esposto sarà tenuto in considerazione in caso di necessità, ma noi non possiamo fare nulla al momento!-
-In pratica solo quando quel pazzo farà del male alla mia amica o a sua figlia potete intervenire? Ma che ragionamento è? Devono prima morire per essere protette?-      inveisce Sango contro gli agenti
-Signora abbassi il tono.  E poi potrebbe solo trattarsi di una ripicca di qualche rivale della signora. Sa quante volte ci capitano queste denunce da parte di gente famosa?-      
-Anche a loro è stato detto che vorrebbero strappargli il cuore?-      chiede visibilmente furiosa lei
-Non proprio. Ma anche quella gente faceva diverse minacce agli interessati.-
-Va bene ho capito! Dovrò fare a meno di voi. Forse è anche meglio così, almeno la cosa non darà troppo nell’occhio. Assumerò privatamente della vigilanza che stia di guardia giorno e notte in casa e a scuola.-      rispondo stanca delle loro scuse
-Mi spiace signora. Buona giornata!-      mi dice un agente andandosene, seguita a ruota dal secondo
-Ma che roba assurda! Quando poi la gente muore se ne escono con un “si poteva evitare”.-      si lamenta Sango osservando l’auto dei due agenti che si allontana
-Lascia stare Sango. In fondo un po’ me l’aspettavo.-
-Perché?-
-Ho una brutta sensazione. Credo che questa persona non sia un semplice pazzo. Sa quello che fa. Ha studiato la cosa in modo da non mettersi tra i piedi la polizia. Sicuramente sa che chiunque al mio posto l’avrebbe chiamata. Credo abbia studiato tutto.-     spiego buttandomi a peso morto sul divano
Questo è un problema. Ciò vorrebbe dire che schiodarmelo di dosso sarà difficile.
Nei giorni successivi ho assunto dei vigilanti. Stanno continuamente di guardia ma in borghese, in modo da non spaventare i bambini, che ho tenuto all’oscuro di tutto.
 
Accidenti nemmeno stasera riesco a dormire. Sono notti che resto sveglia senza poter chiudere occhio rigirandomi nel letto, così vuoto senza mio marito. Guardo fuori dalla finestra e vedo le guardie fare avanti e indietro. Mi sento segregata in casa mia.
Lo squillo del telefono mi fa sobbalzare dalla paura. Chi sarà alle tre di notte? Spero non sia successo niente a nessuno!
-Pronto?-
-“Ciao piccina. Mi manchi sai? Tutte quelle guardie mi rendono difficile avvicinarti. Ma troverò un modo. Presto staremo insieme.”-
Appena sento queste parole mi è chiaro con chi sto parlando…è lui!
La voce è resa distorta da qualche apparecchiatura che la fa sembrare quasi quella di un demonio.
-Chi diavolo sei? Che vuoi da me e da mia figlia stronzo?-     gli urlo con rabbia
-“Una domanda alla volta. Chi sono? Sono il tuo incubo amore mio! Chi voglio? Lo scoprirai presto! Buonanotte mia cara!”-         dice mettendo giù e lasciandomi sconvolta
Chi è? Perché mi perseguita? Che vuole dalla mia famiglia?
InuYasha…come vorrei che fossi qui! Mi sento così sola! L’unica mia consolazione al momento per sentirmi un po’ più vicina a te è abbracciare il tuo cuscino, su cui mi addormento dopo aver pianto.
Il giorno dopo, o per meglio dire qualche ora dopo, vado al cimitero a trovare Kikyo, come ogni mese da quando è nata mia figlia.
Non ho mai saltato un appuntamento e non ho intenzione di mancarlo neppure adesso. Ma al mio arrivo alla sua tomba trovo un biglietto. Capisco subito di cosa si tratta e ho quasi paura a leggerlo.
 
Mio dolce fiore, non vedo l’ora di averti tra le mie braccia. Sentire il tuo corpo scosso dai brividi e dai gemiti di dolore quando affonderò il mio coltello nella tua candida pelle. Sognami mio amore. Sarò il tuo dolce incubo. Presto verrò a prenderti!                        
                                                                                                                                                                                    Nightmare”
 
 
Un improvviso capogiro mi costringe a poggiarmi ad una lapide per non cadere. Mi sento il cuore in gola. Presto verrà a prendermi?
E poi stavolta è firmato Nightmare, quindi la N stava per la parola incubo in inglese? Ma perché in inglese e non akumu nelle nostra lingua? Forse non è giapponese? O magari ha origini inglesi.
Comunque sia ho paura. Se non altro sembra interessato davvero a me e non a mia figlia. O almeno da questo messaggio così sembra.
Questo pazzo conosce le mie abitudini quindi. Sapeva sarei venuta di mattina presto sulla tomba di Kikyo. Potrebbe anche essere qui nelle vicinanze ad osservarmi. Mi sento un topo in trappola, in attesa che il gatto venga a mangiarlo.
 
-Kagome mi spieghi perché ti ostini a non dire niente a mio fratello? E’ un mese che questa storia va avanti! Nemmeno il mio investigatore è riuscito a scoprire niente riguardo questo maniaco! Finora ho rispettato il tuo volere ma adesso basta! La cosa è più grave di quanto già non sembrasse.-            chiede Sesshomaru particolarmente infuriato dopo aver letto l’ultimo messaggio
-InuYasha è lì per aiutare tuo padre in quell’affare coi cinesi! Lo sai quanto sono ostinati e che non è facile gestire le cose. Comunque non è Super Man. Se anche fosse qui non può certo fare miracoli.-
-Kagome, inizio a pensare che ci sia qualcosa di strano in tutta questa storia. Non mi convince questo affare che va avanti da quattro mesi! C’è qualcosa che dovrei sapere?-
-No non preoccuparti è tutto a posto. Questa settimana andrò a trovarlo come sai. Ne approfitterò per chiedergli quanto gli ci vuole per concludere l’affare.-       mento spudoratamente
-Mmmh…-         mugugna non del tutto convinto
Verso sera chiamo InuYasha per sapere se per lui va bene che andiamo a fargli visita domenica. I bambini sono felicissimi di andare a trovarlo. Almeno potrò respirare un po’ anche io e allontanarmi da questo pazzo. Peccato che…
-“Tesoro mi spiace ma sarò impegnato in una riunione di lavoro per tutta la giornata di domenica. Ci sono problemi in azienda con la mancanza di mio padre. Se verrete non mi troverete libero.”-    
-Ma proprio questa domenica? Lo avevo promesso ai bambini.-
-“Mi spiace tesoro, non sono io a decidere. Hanno deciso anche gli altri azionisti.”-
-Ok. Possiamo fare domenica prossima magari che dici?-     propongo cercando di non prendermela
-“Ci sarà la prima di un film sponsorizzato dalla Avex, e non posso mancare in rappresentanza dell’azienda.”-
-Ho capito…facciamo così, avvisami tu quando avrai un momento libero. Io ci rinuncio!-
-“Mi spiace cara ma è un momento difficile questo, cerca di capire.”-        si giustifica lui
Figurati quanto è difficile per me!!!
-Io lo capisco, ma non posso dire altrettanto dei tuoi figli che non ti vedono da due mesi.-
-“Quando questa storia finirà mi farò perdonare! Te lo giuro Kagome. Ok?”-
-Ok…-        ma spero non sia troppo tardi
Sono inquieta. Ho paura, devo ammetterlo. Ma la cosa peggiore è che non so come uscirne. Devo per forza attendere che questa persona si faccia avanti e faccia un passo falso. Dopo l’ultima lettera ho presentato un’altra denuncia per minacce. Di sicuro i poliziotti faranno finta di cercare chi si cela sotto lo pseudonimo di Nightmare. Almeno hanno messo sotto controllo il telefono.
Il mio cuore però mi dice che io lo conosco. Di questo ne sono convinta!
Affrontare questa situazione senza l’appoggio di mio marito non è facile, ma devo resistere per i miei figli. Ho affrontato cose peggiori! Posso farcela e andrà tutto bene! Devo convincermene!
Come previsto i bambini hanno preso molto male la notizia che non andremo da InuYasha, soprattutto Kikyo.
-Me lo avevi promesso!!!-
-Kikyo non urlare! Ci sento benissimo! Comunque non dipende da me ma dagli affari di tuo padre. Lo sai che è molto impegnato in questo periodo. Lo vedrai al massimo fra un paio di settimane.-
-Io voglio vederlo adesso e non fra qualche settimana!-
-Ti ho detto che adesso non sarà possibile! Smettila di fare la bambina capricciosa!-
-Ti odio! E odio anche lui!-        urla correndo in camera sua in lacrime
-Kikyo torna immediatamente qui!-
-Lasciala andare Kagome. E’ ancora piccola per capire. Quando si calmerà tornerà lei da te.-       
-Sango, mi sento distrutta. Temo che crollerò così. Cerco di farmi forza ma non è facile. Se poi ci si mette pure mia figlia è peggio. Mi ha ferita dicendo che mi odia.-       le dico rattristandomi
-Ma dai non lo pensa sul serio. Anche i miei figli lo dicono quando li rimprovero. Non capiscono cosa significhi davvero odiare, per questo lo dicono con leggerezza. Le passerà presto.-      mi rassicura la mia amica mentre mi aiuta a preparare il pranzo
Ormai lei sta spesso a casa mia per tenermi compagnia, anche perché suo marito è tutto il giorno impegnato. La Avex Trax al momento la gestisce Miroku col supporto di Sesshomaru dalla Avex Mode.
Ogni giorno lo passo con la mia amica, e già che c’è lei approfitta dei miei figli che tengono impegnati i suoi. Ha avuto tre bambini, un maschietto e due femminucce.
Fortunatamente ho lei con me! La mia sorellina non mi ha mai abbandonata. Se non ci fosse stata Sango nella mia vita non so come avrei fatto.
Nei giorni successivi ho ricevuto altri biglietti e foto, fatti recapitare per fino alla mia assistente, che ha ben pensato di licenziarsi per la paura. Adesso mi trovo anche a cercare un’assistente valida. 
Mi hanno consigliato tutti di non riprendere il mio lavoro al momento, ma è l’unica cosa che mi tenga su il morale al momento. Cantare è la mia vita e non ho intenzione di rinunciarvi per un folle squilibrato.
Per fortuna Miroku mi ha trovato come assistente una ragazza molto gentile e preparata, si chiama Yura. È stata assunta da poco alla Avex Trax ma sembra essere molto brava anche se ha solo ventun anni. Le ho spiegato tutta la storia dello stalker, o quello che è, e lei ha accettato ugualmente il lavoro.
 
-Kagome, te la senti di partecipare all’intervista della Yamato TV domani?-
-Sì Yura. Puoi confermare che ci sarò. Come sto messa coi concerti? Ne ho previsti per il mese di settembre?-
-Per settembre no. Ce ne sono due a novembre  e cinque a dicembre. Uno proprio il giorno della vigilia.-       mi informa la mia assistente
-Bene. Almeno starò tranquilla questo mese. Mi sento uno schifo.-
-Lo capisco. Hai ricevuto altri messaggi?-     mi chiede sedendosi accanto a me sul divano del salone
-Stranamente questa settimana no. Mi auguro che quel tizio sia schiattato investito sotto un tram e che non sia faccia sentire per questo motivo.-      confesso stremata
In questi due mesi non ha saltato un giorno per farmi avere messaggi simili agli atri. È diventato perfino ripetitivo. Ma nell’ultima settimana sembra essersi dileguato.
-Già speriamo! Ora vado. Il mio fidanzato mi aspetta per la cena. Quel ragazzo senza di me non è in grado nemmeno di friggersi un uovo.-       confessa ridendo
-Beh è normale. Per questo è stata creata la donna. Per occuparsi di loro.-       le rispondo divertita
-A domani Kagome. E mi raccomando se hai bisogno di qualcosa, qualunque cosa, non esitare a chiamarmi, anche di notte. Intesi?-
-Grazie Yura. Sei molto premurosa.-
-Di nulla. Buonanotte Kagome. Ciao Kikyo-chan, io vado via!-     la chiama dal salone prima di andar via
-Ciao Yura-chan! A domani!-        le strilla felice scendendo come un fulmine le scale e gettandole le braccia al collo
Mia figlia si è molto affezionata a Yura. E la cosa sembra reciproca. Spesso è Yura che va a prenderla a scuola, seguita ovviamente da una guardia del corpo, non si sa mai quel pazzo le aggredisca.
Appena Yura va via squilla il telefono. Ormai ho paura quando lo sento suonare.
-Pronto?-
-“Indovina chi sono? Ti sono mancato amore?”-       ovviamente parli del diavolo e….
-Proprio per niente! Anzi speravo fossi morto!-       rispondo irritata
-“Ma che cattiva! Dimmi amore, stai guardando il canale del gossip? Stanno dando una notizia interessante!”-           mi dice sghignazzando
-Non mi interesso a cose così stupide come i pettegolezzi, razza di maniaco!-
-“Nemmeno se parlano del tuo fedele maritino?”-
-Cosa?-          esclamo precipitandomi ad accendere la tv e vedendo delle foto che mi lasciano scioccata
-“Oh ma guarda com’è venuto bene tuo marito in questa foto mentre abbraccia la sorella acquisita? Che bella coppia! E non hai visto quella in cui lui la baciava! Oh guarda la stanno riproponendo adesso!”-
Ormai non seguo più nemmeno quello che dice. Tutti i miei sensi sono concentrati sullo schermo della tv dove passano le immagini di InuYasha che abbraccia e bacia una ragazza molto giovane dai lunghi capelli castano biondo. Il mio cuore si spezza in due e le lacrime scendono senza comando dai miei occhi.
-“Immagino dal tuo silenzio tu stia piangendo. Ma non temere mia amata. Presto ti consolerò io! A presto!”-        dice prima di chiudere la chiamata
Io sono ancora immobile col telefono poggiato all’orecchio a guardare sconvolta la notizia che mio marito ha un’amante. Tutto il paese sta vedendo le prove del suo tradimento e io mi sento morire.
All’improvviso inizio a tremare di rabbia. Una rabbia mai provata che mi sconvolge a tal punto che non capisco più nulla. Il cuore sembra voglia uscirmi dal petto. Afferro la tv da 50 pollici sulla quale scorrono le immagini di mio marito e quella ragazza e la scaravento contro il muro. La stessa fine fanno l’impianto stereo lì vicino, i vasi, le sedie, e tutti gli oggetti che mi capitano sotto mano.
-Mamma ma che fai?-        urla Kikyo terrorizzata
 Anche se le mie orecchie la sentono la ignoro, continuando a piangere e tirare oggetti.
-Maledetto!!!-       grido lanciando i soprammobili contro la finestra frantumandola
-Signora ma che fa?-        mi chiede uno degli uomini della vigilanza entrato in casa sentendo il fracasso degli oggetti rotti
Non sentendo risposte oltre le urla di dolore che mi lascio scappare decide di afferrarmi per bloccarmi, non prima di essersi beccato addosso un vaso pieno di fiori.
-Mi lasci! Mi lasci subito o me la prendo con lei!-      urlo disperata in preda alla pazzia divincolandomi come posso
-Signora la smetta! Sta spaventando i suoi figli! Non vede come piangono?-         mi dice bloccandomi con forza le mani dietro la schiena e mostrandomeli
Sono rannicchiati in un angolo del salone in lacrime e mi guardano terrorizzati.
Solo ora mi rendo conto di quello che ho fatto. Tutta la stanza è sottosopra. Le tende strappate, la tv rotta, perfino i divani e il tavolo capovolti. Non è rimasto un solo oggetto integro nella stanza. Ma cosa mi è preso? Cosa ho combinato? Avrei potuto ferire i miei figli!
Ritornata alla lucidità mi accascio su me stessa, ancora stretta dalla guardia che si abbassa lentamente insieme a me, poggiandomi delicatamente a terra. Intuendo che ho riacquistato la ragione lascia la presa delle mie mani,  ma è costretto a dovermi riprende tra le braccia quando vede che porto le mani a stringermi il petto e che sto per perdere conoscenza.
L’aria mi viene meno. Mi sento soffocare. L’ultima cosa che vedo sono i volti dei miei figli che mi corrono in contro in lacrime.
 


                                                               ************************
 


Maledizione! Ma come hanno fatto a scattarmi quelle foto? Tra l’altro sono anche state fatte ad arte considerando che dalla prospettiva della foto sembra che io stia baciando Yue.
Mi ci mancherebbe pure questa! Io amo mia moglie e non la tradirei mai…e comunque non certo con Yue! Sarà anche una bella e brava ragazza però mi farebbe senso andare a letto con una ragazza omosessuale!!
Devo chiamare Kagome e spiegarle tutto prima che venga qui ad uccidermi!
Provo a chiamare al cellulare e a casa ma non mi risponde nessuno. Forse è arrabbiata. Proverò con Miroku.
-“Pronto?”-        risponde in modo agitato
-Pronto Miroku? Che succede?-       chiedo preoccupato dal suo tono
-“InuYasha sei tu! Devi tornare subito!”-
-Cosa è successo Miroku?-
-“Hanno ricoverato Kagome….. in un reparto di psichiatria.”-           spiega angosciato
-Cha cosa hai detto???-        urlo incredulo
Kagome ricoverata in psichiatria????
-“Torna subito! Ci sono cose che devi sapere!”-
-Ma perché è ricoverata in psichiatria? Che è successo? Aspetta…ti prego non dirmi che ha tentato di nuovo il suicidio…per le foto?-
-“No. Però ha quasi distrutto casa! Crisi pantoclastica o roba del genere l’ha chiamata il medico seguita da un attacco di panico. Ma non credo sia dovuta solo alle foto”.-
-E a cosa?-
-“E’ meglio parlarne di persona.”-
-Miroku mi spaventi!-
-“Quando ti spiegherò tutto avrai davvero paura InuYasha. Fai presto!”-
-Arrivo subito!!-      
 
Ma che diavolo è successo che non so?
Il tono di Miroku non mi piaceva per niente! Kagome…ma cosa ti è successo? Che mi hai tenuto nascosto??
Comunque lo saprò presto, perché sto tornando da te amore!
 
 
 
 







 



 
 
 
 
 
La crisi pantoclastica è un attacco di rabbia improvvisa e violenta che porta la persona colpita a rompere tutto quello che la circonda o solo oggetti che hanno un determinato significato. Durante questa crisi nervosa i sintomi possono essere tanti. Nel caso di Kagome si è unito anche un attacco di panico che ha portato un attacco di angina pectoris (dolore al petto simile a quello dell’infarto, ma che infarto non è. E’ una mancanza d’ossigeno momentanea al miocardio che non sempre crea danni al cuore )  seguito da mancanza d’aria, vertigini e nausea. Da l’impressione di morire da un momento all’altro. Sensazioni molto sgradevoli riconducili a depressione e stress post-traumatico, anche trascinati dall’infanzia.
Purtroppo ve ne parlo per esperienza di queste cose -_-  non vissute proprio su di me ma da un mio familiare. La depressione è un male infido che si insinua nella mente non dando sintomi nell’immediato, ma lentamente logora tutto, dai pensieri alle emozioni. Perfino il corpo si ammala e gli organi ne soffrono.

Ve lo spiego per farvi capire lo stato mentale attuale, ma soprattutto futuro, di Kagome. Quindi vi aggiungo che in questa storia sarò molto ma molto più cattiva del solito…spero non me ne vogliate  ^_^  ma soffrirà parecchio, mentalmente e fisicamente  ^_^

Temo che un giorno sta poveraccia mi esca dal computer come Sadako Yamamura di The Ringu ( versione originale giapponese )   per uccidermi ahahahahah    ^_____^
Bene detto questo…baci baci Faby  <3 <3 <3 <3 <3 <3

P.S. :Se non mi sentirete più vuol dire che Kagome/Sadako mi ha uccisa  T__T è stato bello conoscervi <3
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Yasha 26