Celine. 

Era una ragazza norvegese, aveva sedici anni e come tutte le ragazze del suo paese aveva la pelle chiara così come gli occhi e i capelli.
Una descrizione che sembrerebbe delineare una ragazza bellissima. 
Lei non lo era, o meglio non pensava di esserlo. 
Era sovrappeso di più di 10 kili. Sfiorava l'obesità.

Abitava nel cuore di Oslo insieme al fratellino Finn di dieci anni e suo padre.
La madre era morta quando Celine aveva dieci anni.
Aveva visto sua madre morire.

Era l'estate del 2007, quando lei e la sua famiglia erano in vacanza in Sud America. Stavano facendo una gita nella foresta Amazzonica. Viaggiavano in barca con una guida presso il fiume amazzonico, quando improvvisamente si aprì una voragine. 
Una tragedia. Sua madre venne risucchiata davanti ai suoi occhi mentre suo padre cercava di salvare la moglie.  La teneva per la mano più forte che poteva. Ma fu risucchiata e nella mano del padre rimase solo la fede.

Era da quel periodo che cominciò a ingrassare.
Da quando sua madre morì, suo padre divenne pazzo. Si deprimeva anche lui. Venne licenziato da lavoro. Non si trovava mai in casa, usciva e la sera si ubriacava e certe volte da quanto era ubricao non trovava la strada di casa e si addromentava per delle vie strette. Veniva poi riportato a casa dalla polizia dopo vari processi.

Finn, quando la madre morì aveva solo quattro anni e lui non era presente alla gita in barca. Non si ricordava molto la madre. Aveva un ricordo sfocato di lei.

Celine e Finn quindi vivevano nella casa della nonna paterna, malata.
Gli altri nonni materni invece abitavano in Inghilterra, infatti la madre Rose era inglese.

 La nonna Hjørdis aveva il tumore al collo e non ne voleva sapere di operarsi. Voleva morire come meritava. Non voleva guarire, se quello era il suo destino lo doveva accettare. 
Aveva un grosso rigonfiamento al collo che faceva impressione , ma Celine e il fratello ormai erano abituati a vederla.

A scuola Celine non studiava mai. Veniva presa in giro per il suo aspetto. Non aveva amici. Era asocilale.
Passava la giornata al PC facendosi amici virtuali nei giochi. 
Amava però disegnare. Sua madre quando era piccola le aveva regalato un set di matite colorate e pastelli a cera. Da quando era morta però Celine non le aveva più usate e faceva disegni nei muri di camera sua o nei bagni della scuola, dove lasciava la firma e veniva sempre beccata dalla preside.