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Autore: tomlindoll    26/06/2013    7 recensioni
Love is equal, no matter who is between.
(f.f larry)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Grazia Giaconella, perché mi ha chiesto di dedicargli una OS larry. (e perché è la mia shipper preferita)

 

 

 

Mi chiamo Jessica, ho nove anni e non ho mai conosciuto la mia vera mamma perché sono stata adottata da appena nata e i miei papà hanno detto che adesso è in prigione.

Abito a Londra con i miei papà che si chiamano Harry e Louis, io gli voglio tanto bene.

Harry è quello che mi porta a scuola in macchina e mi viene a prendere al pomeriggio, che mi prepara il pranzo e che mi compra sempre tanti giocattoli.

 Mi porta al corso di nuoto, mi prende sempre in braccio quando sono stanca e mi insegna a cantare.

 Harry aiuta sempre Louis a portare in casa le borse della spesa quando sono troppo pesanti e cucina sempre per noi, pulisce sempre la casa e stira il bucato se Louis si ammala.

Louis è quello che mi accompagna a comprare i vestiti, che organizza le mie feste di compleanno, che mi fa sempre dormire nel lettone (nd autrice-scusate la mia infantilità…) 

e che mi fa sempre smettere di piangere se mi faccio male.

 Mi accompagna a lezione di pianoforte e ai miei saggi di danza viene sempre dietro alle quinte prima che inizi lo spettacolo per farmi restare tranquilla.

 Louis è quello che si prende cura di Harry quando non sta bene, che fa il bucato e ricuce i pantaloni strappati.

A scuola mi prendono in giro perché non ho una mamma e un papà, io non ci rimango mai male perché per me non è una cosa brutta, 

ma quando lo racconto ai miei papà Harry si mette sempre a piangere e dopo Louis lo consola e gli dice tante parole dolci all'orecchio e lo bacia e io faccio sempre finta di vomitare, perché i baci mi fanno schifo.

"Sii sempre te stessa e non avere paura di ammettere ciò che sei." mi dicono sempre i miei papà, ed io obbedisco, perché gli voglio bene e perché è una cosa giusta.

 

Mi chiamo Jessica, ho 13 anni e i ragazzi non mi piacciono proprio.

Sono innamorata della mia migliore amica, Hanna, e lei è innamorata di me, me lo ha detto il giorno del mio compleanno e dopo mi ha dato un bacio sulle labbra, i miei papà lo sanno ma i suoi genitori no.

"Loro non capirebbero, però non importa, non lo verranno mai a sapere!" mi ha detto convinta, io ho raccontato tutto a Harry e lui mi ha detto che non è giusto tenere il nostro amore segreto.

"Oh, Jessy…" ha commentato Louis commosso quando gli ho parlato di noi due, mi ha abbracciata fortissimo e mi ha detto che lui per me ci sarebbe sempre stato.

Hanna mi ha detto che ha paura dei suoi genitori, ha detto che loro vanno in chiesa e la chiesa dice che dobbiamo bruciare all'inferno perché siamo sbagliate.

Io le ho detto che i miei genitori non sono d'accordo con la chiesa e che vorrebbero conoscerla e parlarle, così è venuta a casa nostra per cena, 

Harry ha cucinato e Louis ha fatto il simpaticone per tutto il tempo, mettendola a suo agio. 

Abbiamo parlato per tanto tempo e Louis le ha detto che se ha bisogno di qualcuno con cui sfogarsi può sempre venire a trovarci, lei ha semplicemente annuito e si è fatta accompagnare a casa da Harry.

 

Mi chiamo Jessica, ho 16 anni e odio i genitori della mia ragazza come li odia lei.

Hanno scoperto della nostra relazione qualche mese fa e adesso io non posso più incontrare Hanna.

Hanno insultato la nostra famiglia e hanno detto che i miei genitori sono dei peccatori e finiremo tutti quanti all'inferno,

ho pianto per due giorni interi senza essere consolata perché Harry e Louis erano troppo occupati ad essere arrabbiati con loro stessi.

Sono restata sveglia tutta la notte a sentire i miei genitori che piangevano per colpa mia, così sono andata nella loro camera e mi sono infilata sotto alle coperte.

Louis mi ha stretta tra le sue braccia e mi ha rassicurata dicendo che sarebbe andato tutto bene, ora sono a casa di Hanna insieme ad Harry e Louis, perché i suoi genitori vogliono parlarci.

"…Ed è per questo che non voglio che mia figlia frequenti te e la tua famiglia, adesso per favore, andatevene e non fatevi più vedere." e queste sono parole che fanno male, non come quelle che mi dicevano da piccola, non come quelle che mi hanno detto per indispettirmi, queste sono parole di ghiaccio e io non posso fare nient'altro che alzarmi dal divano di casa Baker e guardare i  miei papà in attesa di un loro movimento.

"No." dice con aria di sfida al padre di Hanna, Louis lo guarda con aria apprensiva, gli stringe la mano e respira profondamente.

"Cosa?!" esclama la madre di Hanna sbigottita, Harry socchiude gli occhi colmi di rabbia, ma è Louis che parla per lui: "No, non ce ne andiamo, dov'è Hanna?" 

Il signore e la signora Baker si guardano e i loro occhi nascondono qualcosa.

"Non è in casa." sibila la signora Baker stringendo il suo ciondolo a forma di crocifisso, la osservo disgustata.

Perlustro con lo sguardo il salotto di casa loro e vedo il suo cellulare sul mobile dell'ingresso.

"Bugiardi." ringhio correndo verso la porta che dà sul giardino sul retro.

Ed è lì che piange, nell'erba perfettamente falciata, sola con il suo dolore.

Dietro di me ci sono Harry e Louis mano nella mano, davanti a me c'è la mia ragazza, di fianco a me ci sono i suoi genitori 

e io guardandoli dritto negli occhi gli sputo addosso parole sconosciute.

"Volete che io no torni mai più? Bene, volete che i miei genitori non tornino mai più? Bene, ma sappiate che in questo modo non mi fermerete, perché è Hanna che sceglie chi amare, non voi."

Ed è con queste parole che calmo le acque e corro in macchina con la mente piatta, torno a casa senza un pensiero e senza emozioni, perché mi è stata tolta la mia luce.

 

Mi chiamo Jessica, ho 23 anni e quando mi sono sposata i miei papà si sono commossi.

Harry mi ha accompagnata all'altare ed è scoppiato a piangere quando ho baciato Hanna, Louis invece piangeva da quando mi ha vista con il vestito da sposa,

 ed io ho pensato che ho migliori papà dell'universo perché senza di loro io ed Hanna non ci saremmo mai sposate.

Alla fine ho scoperto che è vero, che la nostra non è una famiglia normale, ma solo perché nella nostra foto di famiglia nessuno noi guarda l'obbiettivo come si usa fare, Louis ed Harry si scambiano un bacio, ed io faccio finta di vomitare, perché i baci mi fanno schifo.

 

 

 

LOVE IS EQUAL

 
   
 
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