«Buongiorno,
Robin!» trillò Starfire, seduta al bancone per la
colazione.
«Mh?
Oh, ciao, Star» bofonchiò il ragazzo, assonnato.
«Hai
dormito bene, sì?» chiese la ragazza, tutta
contenta,
addentando una cialda.
«Ehm…
Sì, molto» rispose lui, sentendo un certo calore
diffondersi
su tutto il collo e il viso.
«Oh,
fantastico!» esclamò lei, svuotando un quintale di
sciroppo d’acero
sulla cialda.
«Già»
mormorò lui, avvicinandosi al bricco del caffè.
«Ehi,
ragazzi!» gridò Cyborg, entrando nella sala.
«Cyborg!
Hai dormito bene?» trillò di nuovo Starfire,
salutando il
suo amico con una cialda.
«Alla
grande, Star! E tu, Robin?» domandò il cyborg,
servendosi
una torre di cialde.
«Eh?»
commentò brillantemente il ragazzo.
«Yo,
Robin! Ti vedo un po’ stanco» disse il mezzo-robot,
squadrando il suo leader.
«No,
sto bene…» biascicò il ragazzo,
cominciando a sorbire il suo
caffè.
«Buongiorno,
ragazzi!» gridò Beast Boy, avvicinandosi e
servendosi
le sue cialde di tofu.
«Buongiorno,
B!» esclamò Cyborg.
«Buongiorno,
Beast Boy. Spero tu abbia dormito bene!» trillò
Starfire, inondando il tavolo di sciroppo.
«Il
sonno migliore della mia vita, Star. Ehi, Robin! Perché sei
senza maglietta?» domandò il mutaforma.
«Già,
è vero. Dov’è finita la tua maglietta
del pigiama?» domandò
Cyborg.
«Ecco…»
iniziò a dire il ragazzo.
«Buongiorno»
disse Raven, entrando e avvicinandosi al gruppo.
«Buong…
Ma perché hai la maglietta di Robin?»
domandò candidamente
Starfire.
«Era la prima cosa vicino a me quando mi sono svegliata» rispose la maga, versandosi del tè.