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Autore: Arsa_dArt    30/06/2013    4 recensioni
“Lo maggior corno de la fiamma antica
cominciò a crollarsi mormorando,
pur come quella cui vento affatica;
Inferno. Ecco dove mi aveva portato la mia intelligenza, la mia capacità deduttiva, la mia brillantezza."
Liberamente ispirata dal canto XXVI dell’Inferno dantesco, ecco a voi un cross-over quanto mai azzardato tra il mondo dantesco e quello di Sherlock Holmes.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Irene Adler, Jim Moriarty , John Watson , Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Liberamente ispirata dal canto XXVI dell’Inferno dantesco, ecco a voi un cross-over quanto mai azzardato.
Mi scuso anticipatamente con i puristi danteschi e con i fan di Sherlock Holmes.
Questa storia è dedicata alla donna che ogni giorno mi sostiene nella pazzia e che, mio malgrado, mi ha convinta a pubblicare questo lavoro.
Questi personaggi non mi appartengono ma sono proprietà della BBC, di Steven Moffat e Mark Gatiss.
Le citazioni sono state prese da Commedia, Inferno, canto XXVI, di Dante Alighieri.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

FOLLE VOLO

 

“Lo maggior corno de la fiamma antica

cominciò a crollarsi mormorando,

pur come quella cui vento affatica;

 

Inferno.

Ecco dove mi aveva portato la mia intelligenza,

la mia capacità deduttiva, la mia brillantezza.

 

“Potrò anche essere dalla parte degli angeli, ma non pensare, neanche per un secondo, che io sia uno di loro.”

 

Jim avevo ragione. Dio, se avevo ragione.

E ora questo viandante è venuto a chiedere la mia storia.

Il mio peccato.

Il mio dolore.

Non può vedermi, ma dentro la fiamma congiungo le dita sotto il mento.

 

 

 

indi la cima qua e là menando,

come fosse la lingua che parlasse,

gittò voce di fuori e disse: "Quando

 

mi diparti’ da Circe, che sottrasse

me più d’un anno là presso a Gaeta,

prima che sì Enëa la nomasse,

 

 

Circe.

Non l’ho mai chiamata col suo vero nome.

Irene.

No, troppo banale per una come lei.

Lei è la Donna.

Lei, l’unica che è stata capace di mettere a dura prova il mio ingegno.

Lei, la sola che mi faceva impazzire con i suoi giochetti subdoli e irritanti.

Lei, l’unica donna che abbia mai ammirato.

 

 

né dolcezza di figlio, né la pieta

del vecchio padre, né ’l debito amore

lo qual dovea Penelopè far lieta,

 

vincer potero dentro a me l’ardore

ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto

e de li vizi umani e del valore;

 

Quante storie.

Non c’è mai stata nessuna moglie o marito.

Io ero interamente sposato col mio lavoro.

Io non avevo amici.

Io non ho amici.

Caring is not an advantage, Sherlock.

 

Bugiardo.

C’era Mrs Hudson che era come una madre per me.

C’era Molly che, seppur piuttosto imbranata, c’era sempre stata per me…anche quando la trattavo male.

C’era Lestrade, che seppur idiota si fidava di me.

E poi c’era lui.

 

I don’t have friends, alone protects me.
No Sherlock,  friends protect people.

 

Ma ero troppo stupido in quel momento per capirlo.

Lavoro, indagini, risoluzione dei crimini, conoscenza.

Era tutto quello che mi importava.

 

 

 

ma misi me per l’alto mare aperto

sol con un legno e con quella compagna

picciola da la qual non fui diserto.

 

La barca. Come quella volta, nell’avventura dei chiodi di garofano…

come l’aveva intitolata John?

Ah sì, “il segno dei quattro”. Che stupido titolo.

Si inventava sempre degli stupidi titoli. A che serviva il titolo?

 

 

 

L’un lito e l’altro vidi infin la Spagna,

fin nel Morrocco, e l’isola d’i Sardi,

e l’altre che quel mare intorno bagna.

 

Solo che questa volta non era il Tamigi.

Era l’oceano Atlantico.

Ci avevano affidato un caso particolarmente complesso e a detta di Mycroft di segretezza nazionale.

Ero determinato a portare a termine la missione, come mai mi era capitato prima di allora.

 

Io e’ compagni eravam vecchi e tardi

quando venimmo a quella foce stretta

dov’Ercule segnò li suoi riguardi

 

acciò che l’uom più oltre non si metta;

da la man destra mi lasciai Sibilia,

da l’altra già m’avea lasciata Setta.

 

Eravamo partiti io, John, Lestrade, Anderson e due carabinieri in borghese.

Avevamo appena oltrepassato lo stretto di Gibilterra.

John fissava l’oceano con sguardo pensoso.

Io fissavo davanti a me in cerca di tracce.

Ma non potevo impedirmi di chiedermi a cosa stesse pensando il mio migliore amico.

 

 

 

"O frati," dissi, "che per cento milia

perigli siete giunti a l’occidente,

a questa tanto picciola vigilia.

 

d’i nostri sensi ch’è del rimanente

non vogliate negar l’esperïenza,

di retro al sol, del mondo sanza gente.

 

Considerate la vostra semenza:

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza".

 

 

“John concentrati sulla missione. La vedi la barca davanti a noi?? E’ la nostra preda.

Lestrade dica al comandante di aumentare i fuochi e tirare la barca alla velocità più alta possibile.

Ci siamo quasi. Tenetevi pronti.”

Su quella misteriosa barca c’era l’indizio, il sospettato, la chiave del mistero.

Dovevo raggiungerla.

 

 

 

Li miei compagni fec’io sì aguti,

con questa orazion picciola, al cammino,

che a pena poscia li avrei ritenuti;

 

e volta nostra poppa nel mattino,

de’ remi facemmo ali al folle volo,

sempre acquistando dal lato mancino.

 

Folle volo.

Flashback

Moriarty. St. Bart’s. John.
 

Keep your eyes fix on me.

I'm a fake

Nobody  could be that clever.

You could.

This phone call, it's... it's my note.

That's what people do, don't they? Leave a note...

No Sherlock….

Goodbye John.

Apri le braccia.

Il vento ti scorre tra i capelli, una lacrima ti scende dalla guancia e cade sul pavimento freddo.

Ti butti.

Folle volo.

 

 

Tutte le stelle già de l’altro polo

vedea la notte, e ’l nostro tanto basso,

che non surgëa fuor del marin suolo.

 

 

Ritorna alla realtà. Se si può chiamare tale.

Asciugati la lacrima. Non è professionale.

In fondo sentiment is a chemical defect found in the losing side.

 

 

 

Cinque volte racceso e tante casso

lo lume era di sotto da la luna,

poi che 'ntrati eravam ne l'alto passo,

 

quando n’apparve una montagna, bruna

per la distanza, e parvemi alta tanto

quanto veduta non avëa alcuna.

 

Eccola lì.

Imponente. Maestosa. La chiave del mistero.

 

Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto;

ché de la nova terra un turbo nacque

e percosse del legno il primo canto.

 

Tre volte il fé girar con tutte l’acque;

a la quarta levar la poppa in suso

e la prora ire in giù, com’altrui piacque,

 

 

L’avevamo quasi risolto, dannazione.

Sherlock Holmes è morto sconfitto dal suo ultimo caso.

 

 

infin che ’l mar fu sovra noi richiuso".

 

Acqua.

Acqua salata da tutte le parti.

Sento qualcosa che mi afferra una mano.

Cerco di distinguere la sagoma che disperatamente cerca di tenermi aggrappata a sé e di riportarmi in superficie.

Dei capelli biondi.

John.

I don’t have friends.

I’ve just got one.

John.

 

If you were dying, if you'd been murdered.
In your very last few seconds, what would you say?

 

I’m sorry.
Goodbye John.

  
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