Avevo paura ad andare con loro. Non volevo, ma qualcosa mi diceva di avanzare, di provare.
Dopo pranzo andai da Rebecca.
 
-Allora, sei pronta?- dissi.
 
-Mh si. Tranquilla, non dobbiamo andare a ucciderci.- mi disse ironicamente.

Dovevamo andare in quella piazza, dove avevo parlato con Edward.
Arrivate ritrovammo il solito cerchio. Mi vergognavo tantissimo, non conoscevo nessuno.
In teoria non conosco neanche Edward, ci ho parlato due volte..
Tutti sapevano che dovevamo arrivare noi.
 
-Ah, eccole!- disse un ragazzo.

Sorrisi.
Ci fecero spazio nel cerchio e ci sedemmo.
Edward era vicino a me.
C’erano anche i tre che stavano insieme a lui la sera che ci siamo ubriacate.
Cominciarono a fumare, tutti felici. Io boh, dove trovavano tutta ‘sta felicità. Quella piazzetta era lugubre.
Edward lo prese e dopo tre tiri lo passò a me.
 
-No grazie, non fumo.- dissi.

Presi tra le dita la canna e la passai a Rebecca, anche se sapevo già che anche lei avrebbe passato.
 
-Grazie.- mi rispose sorridendo.

La guardai.
Lo mise in bocca e aspirò. Tossì un paio di volte. La guardavo incredula.
Rebecca di solito era quella che aveva paura a fare le cose. Più di me. Non ci credevo ancora!
Dopo due tiri la passò a quello vicino che la guardava meravigliato.
Essi, Rebecca è proprio n’amore.

Il giro continuò e nel frattempo Edward ne rollò un altro.
Forse, ma dico FORSE, avrei fatto un piccolo tiro. Giusto per provare.
Se lo aveva fatto Rebecca, lo potevo fare anche io.
Lo accese, fece tre tiri e me lo passò.
Lo guardai.
Forse se avevo provato avrei avuto più attenzione da lui.
Presi la canna tra le dita e me la misi in bocca. Sapevo come si aspirava, a volte con Rebecca ci facevamo qualche sigaretta.
Aspirai e buttai fuori. Aveva un buon sapore, diverso da quello della sigaretta.
E l’odore, era buonissimo.
Ne feci altri tre o quattro e la ripassai.
 
Erano le sei e mezza.
 
-Rebe, dobbiamo andare.-
Mi alzai e salutammo tutti.

La mia testa era tutta in confusione, non capivo nulla.. tutto girava. Sembrava come se ero in un film e le immagini erano distaccate. Non sentivo le mani e i piedi. Sembrava che camminassi nel vuoto.
Ma, sinceramente, era una bellissima sensazione. Come se non ti dovessi più preoccupare di nulla. Ero felice.
Guardai Rebecca, con la testa bassa. Molto probabilmente anche lei provava quello che provavo io.
 
-Rebe, ti prendono fuoco gli occhi.-
Aveva gli occhi rossissimi.
Mi guardò.
 
-Zitta Daff, pensa per i tuoi.-
Presi il cellulare e mi guardai nel riflesso. Cazzo.
Ci fermammo in una pizzeria e prendemmo due pezzi di pizza a testa.
Avevo una fame..
 
Tornammo a casa e cenai.
 
-Che hai fatto oggi pomeriggio?- mi guardò strano.
Mi serviva una scusa per i miei occhi rossi.
 
-Sono stata con Rebecca!-
Mi indicò gli occhi.
 
-E quelli?-
 
-Avevo qualcosa nell’occhio e con le mani sporche mi ci sono toccata.-
 
-Okay.-
Corsi in camera e, dopo un po’ su facebook, andai a dormire. Senza pensieri, avevo ancora la botta.


Si, lo so. volete uccidermi.
è tipo tre mesi che non scrivo.
vabbè, tanto parlo al vuoto, nessuno si caga le mie storie.
AMEN, ci ho provato.
mari.