Pairing: Eleven/Rory {fezturion}
Rating: pg-13
Genre: Fluff; Slice of life;
Warning: slash
Prompt: Holding hands
Words: 405
Disclaimers: I personaggi di Doctor Who appartengono a chi di diritto.
Scritta sui prompt di [ 30 day OTP Challenge ]
Day 01 # Holding hands
Arriva dal nulla, come ogni gesto del Dottore, come la sua stessa presenza a cui
è difficile abituarsi, ma ancor più difficile è dimenticarla e lasciarla
andare.
Rory ha sentito il tocco deciso della sua mano scivolare nella propria, mentre
la curva sulle labbra del Dottore gli sorride gentile e i suoi occhi gli
parlano, invece, di segreti inconfessati e pesi sulla coscienza destinati ad
aumentare.
Si sforza di non pensare ai suoi occhi, che mai una volta ha visto realmente
catturati dai troppi sorrisi che il Dottore concede alla vita. Cerca di pensare
solo alle dita lunghe che imprigionano con sicurezza le proprie, alla presa
forte e virile di un uomo, completamente diversa da quella più fragile e più
calda di Amy, sua moglie, che stringeva pochi secondi prima di vederla
precipitare nel vuoto, dove si riversa una cascata di acqua in polvere.
Il Dottore si sporge oltre il dirupo e, la luce diamantina che lo ricopre, lo
investe di riflessi abbacinanti quando i raggi delle due lune lo accarezzano.
Rory sente il cuore battere e la paura di perdere anche lui (di vederlo
precipitare senza poter fermare la sua caduta) farsi soffocante,
opprimendogli il petto e impedendogli di respirare. Si convince che niente,
ormai, possa dargli la certezza che riusciranno a cavarsela, eppure basta una
semplice e dolorosa pacca alla sua schiena e il respiro ritorna a gonfiare i
polmoni. Basta sempre così poco, perché il Dottore riesca a smettere di farlo
vacillare.
«Sei pronto, Rory Pond?» gli chiede Eleven, approfittandone per sentire il suono
del suo cognome e strappargli una smorfia di dissenso.
Rory prende fiato.
«No.» risponde sereno, scacciando la paura e stringendo più forte la mano del
Dottore.
Non sarà mai pronto, non a quello che significa viaggiare al suo fianco,
correre tra i grovigli del tempo e lasciare che la propria mano venga stretta da
un alieno con due cuori e una scatola blu. Ma ha vissuto duemila anni in attesa
che sua moglie ritornasse da lui e ha conosciuto sua figlia adulta ancor prima
di vederla bambina, un salto nel vuoto non sarà la fine del mondo.
Il Dottore gli sorride e, ancora una volta, Rory si obbliga a non guardare gli
specchi grigi dei suoi occhi.
«Nemmeno io.» Eccitato dall'ignoto, Eleven ride e, insieme, si gettano verso un
lago di azzurro pulviscolo bagnato, fatto di microgocce d'acqua sbriciolata che
riempie la superficie di quel mondo sconosciuto «Geronimo!»
Note: Tenetemi lontano dalle
challenge. Seriamente. Fatelo. Non è possibile che mi sia imbattuta anche in
questa e, perfino, con la mia OTP di Doctor Who (sì, apprezzo la Doctor/Amelia/Rory,
ma nulla è meglio della Doctor/Rory, giusto la Doctor/River ci va molto vicino),
come se non avessi altre centinaia di fanfic da portare a termine! Dammit!
La mia idea iniziale è quella di trenta piccole flashfic che
partono da una frendship e arrivano alla coppia vera e propria. O a qualcosa che
ci va molto vicino. Spero.