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Autore: Namixart    06/07/2013    5 recensioni
- Sai che ho appena trovato il modo di migliorarti la serata? Guarda chi c'è laggiù! -
Roxas si voltò verso il punto che gli indicava l'amico. Seduta qualche poltrona più in là, c'era Naminé. Anche lei, come Roxas, detestava quel genere di serate e preferiva stare tranquilla in un angolo.
- Perché dovrebbe...- iniziò.
- Rox, non ti aspetterai che creda davvero a questa balla stratosferica? Beh, divertiti. - fece Axel alzandosi e rituffandosi nella folla.
"Maledetto lui, mi scopre sempre troppo presto!"
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Disclaimer (?): In questa ff mi appartengono solamente trama e personaggio originale!!! Roxas, Naminé e gli altri personaggi sono di proprietà di Disney e Square-Enix. La canzone è "Kiss the Girl" dal classico Disney "La Sirenetta", in particolare la versione di Ashley Tisdale.
Nota: Il primo paragrafo è in terza persona, dal secondo in poi è Roxas che parla. Enjoy!


Roxas, kiss that girl!

 
There, you see her
Sitting there across the way
She don't got a lot to say
But there's something about her
And you don't know why
But you're dying to try
You wanna kiss the girl
 
"Accidenti a Riku e alla sua festa di compleanno! Non aveva proprio altro posto che la discoteca?"
Roxas rimuginava rabbiosamente, abbandonato su una poltrona con un drink in mano.
Si guardò attorno, osservando i suoi amici. Se non altro, pensava, neanche il festeggiato se la passava troppo bene. Infatti Riku stava cercando in tutti i modi di affiancare Xion per chiederle un ballo, ma lei continuava a passare da un ragazzo  all'altro, senza degnarlo di mezzo sguardo. In quel momento era appoggiato a una colonna e scrutava torvo Axel, passato semplicemente a salutare l'amica. 
"Se solo sapesse che Axel sta già con quella ragazza di cui mi ha parlato... Come si chiamava? Namixart? Me la deve presentare uno di questi giorni." pensò Roxas. Continuando la sua esplorazione della sala, notò l'assenza del cugino. E di Kairi. Allarmato, si alzò e cominciò a perlustrare la sala discretamente. Era leggermente preoccupato per la ragazza, specie se erano insieme, vista la tendenza di Sora a attirarsi addosso guai e calamità di ogni genere.
Come gatti randagi irritabili o bizzarri incidenti.
Di lì a poco vide rientrare una raggiante Kairi dalla porta d'ingresso. Roxas tirò un sospiro di sollievo, prima di notare che la ragazza ammirava rapita la propria mano. Aveva un anello che sicuramente all'inizio della serata non aveva.
"Vuoi vedere che...?"
A conferma delle sue ipotesi Sora comparve subito dietro alla ragazza, e si diressero insieme a ballare, tenendosi per mano. Li lasciò da soli, per tornare al suo posto, esultando in silenzio.
Passò altri dieci minuti nelle noia più completa, poi avvistò Axel in lontananza e lo salutò con la mano. Contro ogni sua previsione il rosso lo raggiunse e si lasciò cadere sul divano accanto a Roxas.
- Yo, Rox! Come va? -
- Andrebbe decisamente meglio se fossi a casa mia, o in qualsiasi altro posto che non sia questo inferno! Sei riuscito a scappare da Riku? -
Il volto dell'amico si contrasse in una smorfia indefinita.
- È stato un incubo, non te lo immagini neanche. Quando mi sono allontanato da Xion mi ha assalito e ha iniziato un monologo infinito sul fatto che dovevo starle lontano, che era sua... Il tutto mentre cercavo di fargli capire che sono fidanzato! È un bene che Nami detesti le discoteche, pensa se fosse entrata durante la sfuriata! -
- Avrei avuto un amico in meno? -
Axel annuì.
- Ehi, hai visto Sora e Kairi? -
- Certo! Sono di una tenerezza assurda insieme. Era anche l'ora! Hanno diciassette anni e si piacciono da sempre! Ah... Sai che ho appena trovato il modo di migliorarti la serata? Guarda chi c'è laggiù! -
Roxas si voltò verso il punto che gli indicava l'amico. Seduta qualche poltrona più in là, c'era Naminé. Anche lei, come Roxas, detestava quel genere di serate e preferiva stare tranquilla in un angolo.
- Perché dovrebbe...- iniziò.
- Rox, non ti aspetterai che creda davvero a questa balla stratosferica? Beh, divertiti. - fece Axel alzandosi e rituffandosi nella folla.
"Maledetto lui, mi scopre sempre troppo presto!"
 
Yes, you want her
Look at her, you know you do 
It's possible she wants you too

There's one way to ask her
It don't take a word, not a single word
Go on an kiss the girl
 
I casi sono due: o Axel è decisamente troppo sveglio, o io sono decisamente troppo ovvio.
O entrambi. 
Spero solo che se lo sia tenuto per lui, se no posso anche fare le valigie e andarmene da Crepuscopoli per la vergogna. Insomma, come diavolo ha fatto a capire che mi piace Naminé? Non sono Sora, che passava le giornate a guardare imbambolato Kairi!
O sì?
Mi sento atterrare un foglietto accartocciato sulle gambe. Quando lo apro, c'è solo una frase:
 
Svegliati, che Naminé aspetta solo te.
 
Mi guardo intorno e vedo Kairi che mi guarda con rimprovero, e capisco che è stata lei a mandarmi il messaggio. Alzo gli occhi al cielo. Come se fosse facile svegliarmi!
 
Shalalalala
My oh my
Looks like the boy's too shy
Ain't gonna kiss the girl
Shalalalala
Ain't that sad
It's such a shame
Too bad, you're gonna miss the girl
Go on and kiss the girl
 
Non lo capiscono Kairi e Axel che ho una paura maledetta? Va bene che sono stracotto di Naminé, ma da qui a andare e dirle "Ciao Nami, mi piaci, ci mettiamo insieme?" il passo è lungo.
Chiaramente non lo capiscono. Ma non mi aspetto che quei due ragionino in modo diverso. Sono anche fratelli!
- Tu lo sai che tra due settimane Naminé potrebbe trasferirsi alla Città di Mezzo. Deve decidere se partire o meno con i suoi. - sussurra una voce alle mie spalle.
- Ka... Kairi? Mi hai fatto paura! - 
- Chi ha orecchie per intendere, intenda. - dice lei, sparendo.
Alla Città di Mezzo? È lontanissima, ci sta anche che non la riveda più!
 
Now's your moment 
Floating in a blue lagoon

Boy, you better do it soon
No time will be better
She don't say a word
And she won't say a word
Until you kiss the girl
 
Mi alzo e mi siedo accanto a lei. Non dice niente, mi sorride e basta. Le sorrido di rimando e resto a osservarla mentre lei guarda gli altri.
Certo che mi dispiacerebbe se si trasferisse... Diciamo pure che ci rimarrei malissimo. A un tratto mi sembra molto più accettabile dirle ciò che provo.
Ma come?
Le luci blu della sala si sono abbassate, creando un'atmosfera strana. Sembra di essere sul fondo del mare! Si creano strani giochi di luce sul viso di Naminé, rendendola ancora più bella.
È in questo momento che realizzo che voglio stare con lei.
 
Shalalalala 
My oh my

Looks like the boy's too shy
Ain't gonna kiss the girl
Shalalalala 
Ain't that sad

It's such a shame
Too bad, you're gonna miss the girl
 
Dentro di me sta infuriando una battaglia.
Da una parte il cervello, che mi ordina di non fare mosse azzardate.
Dall'altra un qualcosa di indefinito urla:
"Fregatene! Prendi un bel respiro e baciala semplicemente!"
Stiamo scherzando?
 
Shalalalala 
Don't be scared

You better be prepared
Go on and kiss the girl
Shalalalala 
Don't stop now

Don't try to hide it now
You wanna kiss the girl
Go on and kiss the girl
 
Rimaniamo così per un po'. Pare che la vocina indistinta abbia soppresso brutalmente il cervello, perché mi giro verso Naminé e mi accorgo che anche lei mi sta guardando. Arrossisce violentemente e fa per voltarsi di scatto, ma io le prendo delicatamente il mento e faccio in modo che continui a guardarmi negli occhi. Se possibile, lei diventa ancora più rossa, ma non si ritrae.
 
Lalalala, Lalalala
Go on and kiss the girl
 
Le voci nella mia testa si sono zittite di colpo, e io e Naminé sembriamo soli nella stanza. Nessuno dei due lo ha deciso, ma cominciamo ad avvicinarci.
Sempre di più.
 
Shalalalala
My oh myyyyy
Looks like the boy's too shy
Ain't gonna kiss the girl
Shalalalala 
Ain't that sad

It such a shame
Too bad, you're gonna miss the girl
 
E se all'ultimo momento mi ferma e mi dice di no?
Questa paura è fortissima e mi fa bloccare per qualche secondo, ma Naminé non si accorge di nulla perché continua a avvicinarsi a me, e ha anche chiuso gli occhi. Prendo un respiro e raccolgo il poco coraggio di cui dispongo.
La bacio.
 
Lalalala, Lalalala
Go on and kiss that girl!
Lalalala, Lalalala
Go on and kiss the girl
Kiss the girl
Go on and kiss the girl
 
Potrebbero essere passati pochi secondi o secoli, per quello che mi importa.
Quando ci separiamo Naminé ansima leggermente ed è più rossa di un pomodoro, scena così tenera che mi viene spontaneo un sorriso che fino a poco fa non era nemmeno lontanamente immaginabile.
- Roxas, io...- inizia lei.
Le poso un dito sulla bocca, zittendola.
- Non dire nulla. Non serve. -
Naminé sta per dire qualcosa comunque, ma da dietro il divanetto spunta all'improvviso Axel, con una manciata di petali di rosa in mano (ma dove li ha presi?) urlando:
- PER ROXAS E NAMINÉ!!! HIP HIP...!!! -
- HURRÀ!!! -
Mentre i nostri amici si avvicinano, sibilo minaccioso ad Axel:
- Da. Quanto. Sei. Qui? -
- Oh, non molto... -
- Uhm... Chissà che dirà la tua dolcissima e tranquillissima ragazza quando saprà che razza di guardone sei? -
Lui impallidisce.
- Non... Non una parola! -
- Su cosa, Ax? - dice una voce sconosciuta.
Il mio migliore amico si gira con un'espressione innocente verso Namixart, borbottando indistintamente. Non l'ho mai vista prima. Ha occhi azzurri, capelli color cioccolato e un viso dolce.
A sentire Axel, dovrebbe essere una specie di angelo, ma con coda, forcone e sorrisetto malvagio.
Aspetta, ma non odiava le discoteche? Scommetto che l'ha chiamata Xion per salvare Axel da Riku.
Io ghigno, ma la mia vittoria dura poco. In un attimo vengo sommerso da Sora, Riku, Demyx, Ventus, Hayner e Pence, che mi abbracciano, nemmeno fossimo la coppia del secolo. Poco lontano, Kairi, Xion, Olette, Terra, Aqua e Vanitas hanno preferito non attentare alla mia vita.
Accanto a me c'è Naminé, che sorride sognante. Non sono mai stato più felice in vita mia.
A un tratto mi sento spingere da dietro verso di lei, e faccio appena in tempo ad accorgermi che è quella serpe di Vanitas, che mi ritrovo di nuovo a baciare Naminé. Non che abbia da ridire, ovvio.
Perché stavolta mi sono proprio innamorato.
 
 
Sono secoli che vado avanti e indietro nella mia stanza. Tra poco devo andare all'aeroporto, per salutarla. Uno strano groppo mi sale alla gola.
Non sopravviverò all'addio, ne sono certo.
Queste due settimane sono state... Perfette.
Uscire con Naminé, stare con lei, baciarla.
Non ce la faccio. Esco di casa e mi avvio all'aeroporto.
Quando arrivo, mi dovrei accorgere di due cose altamente strane, ma ovviamente non lo faccio:
I miei amici non sembrano nemmeno lontanamente tristi.
Naminé non ha bagagli.
- Roxas! - esclama la mia ragazza quando mi vede.
Mi corre incontro e mi abbraccia.
- Nami...-
Il groppo si è trasformato in un principio di pianto. 
Lo dicevo io, che non sarei sopravvissuto.
- Sono due settimane che cerco di dirtelo, ma non me ne hai dato modo. Rox, i miei hanno cambiato idea! Restiamo! -
- Restate. - ripeto io atono.
- Cosa c'è che non va? -
- Non ci credo! Sono tre giorni che mi dispero e scopro che potevo risparmiarmelo tranquillamente! Oh, miseriaccia, che paura! -
Naminé sorride. Io la stringo forte tra le mie braccia e sussurro:
- Non andartene mai, ti amo. -
Sento che si blocca, e mi irrigidisco anch'io dalla sorpresa. Non gliel'ho mai detto! Non ho nemmeno il tempo di riprendermi che lei mi getta le braccia al collo e mi bacia. Rispondo con tanto entusiasmo che la sollevo da terra, ma perdo l'equilibrio e cadiamo entrambi, ridendo come bambini, mentre i ragazzi si sono misteriosamente dileguati
Adoro quando ride.
Pensandoci bene, la adoro sempre.
E per sempre.
  
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