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Autore: GretaCrazyWriter    08/07/2013    2 recensioni
Ok, è la primissima storia che scrivo, quindi siate clementi! No, scherzo, accetto tutti i tipi di recensioni.
questo è l'assalto da parte degli Intrepidi traditori allo Spietato Generale, raccontato dal punto di vista di Tobias/Quattro. Spero vi piaccia.
DAL TESTO:
-Fermi.- dice l’Erudita con voce calma ma autoritaria, quella voce tipica degli Eruditi.-Vengo ad avvertirvi. I miei e i vostri compagni di fazione sono qui. Hanno lanciato delle bombe soporifere. Tutti nell’edificio sono svenuti.
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spero che almeno passiate
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Circa quindici minuti dopo che Tris è partita per andare in esplorazione con gli altri, sentiamo un rumore di passi dietro la porta e subito dopo quella si spalanca ed entra un’Erudita.
Ha capelli biondi e un solco tra le sopracciglia. Non avrà più di diciotto/diciannove anni. Mi ricorda Will, uno degli iniziati Intrepidi che ho addestrato quest’anno. Potrebbe essere sua sorella.
Tutti alziamo meccanicamente la pistola e il mio pensiero corre a Tris. Se c’è un’Erudita qua, è probabile che non sia sola.
-Fermi.- dice l’Erudita con voce calma ma autoritaria, quella voce tipica degli Eruditi.-Vengo ad avvertirvi. I miei e i vostri compagni di fazione sono qui. Hanno lanciato delle bombe soporifere. Tutti nell’edificio sono svenuti.
-Perché sei qui?- grida qualcuno.
-Io… non voglio essere come loro. Non approvo quello che hanno fatto. Sono la sorella di uno dei vostri. È morto durante l’attacco agli Abneganti ma so cosa avrebbe fatto e cosa mi avrebbe chiesto di fare.- Avevo ragione. È la sorella di Will.
-Come ti chiami?- le chiedo abbassando la pistola. Tutti mi imitano.
-Mi chiamo Cara.
-Cara, sai cosa vogliono i tuoi compagni di fazione?
-Stanno cercando i Divergenti. Loro sono immuni all’effetto soporifero del gas. C’è dell’altro ma non ne so di più. Sono all’atrio ascensori. C’è anche Eric, un capofazione Intrepido.
Penso a Tris, che – se non è riuscita a scappare – sarà ormai morta – come voleva Jeanin – o in balia della crudeltà e della spietatezza di Eric, che la ucciderà a breve, e un brivido mi scorre lungo la schiena all’idea di perderla. Abbiamo litigato, ma la amo. Se lei morisse morirebbe anche una parte di me.
-Dobbiamo andare là- dice qualcuno. –C’è un passaggio nascosto che porta dritto all’atrio ascensori.
I più di noi escono dalla stanza. Metà di noi scende per le scale e l’altra metà si dirige verso il muro di fronte alla porta, scoprendone una seconda, così ben nascosta che sembra far parte della parete, con una ripida scala in legno.
Scendiamo, io nelle file davanti con una torcia in mano per far luce. Scendiamo fino a raggiungere una porta; anche questa sembra far parte della parete, non una lama di luce esce dai lati. Spengo la torcia e socchiudo la porta. C’è una fila di persone – probabilmente Divergenti -, inginocchiate davanti ad un manipolo di Intrepidi traditori, che le tengono sotto tiro. Eric non c’è.
Cerco Tris con lo sguardo, ma non la trovo. Il sollievo mi pervade completamente.
Un attimo dopo gli ascensori si aprono e lasciano uscire Eric, che tiene per il colletto della giacca una donna, giovane a giudicare dalla statura. Ha i capelli biondi tutti scarmigliati. Non la vedo in faccia, ma mi accorgo che ha un livido blu sul mento ed è bianca come il gesso.
Eric la trascina all’estremità della fila e la scaraventa a terra.
Quella cade sulle ginocchia, protendendo le mani per non sbattere la faccia sul pavimento di marmo.
-Voglio una pistola costantemente su di lei- ordina Eric. –E non intendo puntata su di lei. Intendo addosso a lei.
La ragazza alza lo sguardo. E, con uno spasmo, la riconosco subito.
-Che c’è , Eric?- lo provoca Tris, inarcando le sopracciglia. –Hai paura di una ragazzina?-.
Indossa un giubbino nero che non aveva prime e che, vista la fascia azzurra attorno al braccio, deve aver strappato a qualche Intrepido traditore, forse per mescolarsi con gli altri e non essere riconosciuta troppo facilmente.
-Non sono stupido.- dice lui, passandosi le mani tra i capelli. -La scena della ragazzina può aver funzionato una volta, ma non attacca più. Sei il miglior cane da combattimento che hanno.- Si avvicina a Tris.-Ed è il motivo per cui sono sicura che ti faremo fuori abbastanza presto.-
Anche se noi riuscissimo ad uscire allo scoperto e ad attaccare prima che le sparino, morirebbe comunque all’istante.
La porta dell’ascensore si apre, e un soldato Intrepido  spinge Uriah verso i Divergenti. Ha le labbra sporche di sangue e guarda Tris, che a sua volta lo guarda.
Tris stringe i denti con forza e serrà le labbra, come a trattenere un sorriso o una risata. Ma non capisco perché, nella sua situazione, dovrebbe ridere.
Vedo un movimento e mi accorgo che Tris sta portando, lentamente, la mano dietro la schiena.
Le porte dell’ascensore si aprono, lasciando uscire altri Divergenti, scortati da altri Intrepidi traditori. Dopo un po’ arrivano altri Intrepidi, che riferiscono delle loro perlustrazioni di specifici piani dello Spietato Generale.
Eric si allaccia le mani dietro la schiena e comincia a camminare avanti e indietro di fronte ai prigionieri. – Gli ordini sono di portare solo due di voi al quartier generale degli Eruditi per gli esperimenti.- dice. -Tutti gli altri saranno uccisi. Ci sono vari criteri per decidere chi tra voi può essere utile e chi no.
Rallenta il passo e si avvicina a Tris. Si ferma davanti al bambino alla sinistra di Tris. Non avrà più di undici anni. –Il cervello finisce di svilupparsi all’età di venticinque anni,- continua. –perciò la tua Divergenza non è completamente sviluppata.
Solleva la pistola e spara.
A tris scappa un grido strozzato, mentre il bambino si accascia a terra. Chiude gli occhi.
Rabbrividisco quando Eric le si avvicina con passo tranquillo, sorridendo, e, quando parla, in lui vedo l’Erudito che è in realtà.
-Anche tu sei piuttosto giovane- constata. –Ben lontana dall’aver finito di svilupparti.
Fa un passo verso di lei.
-La maggior parte dei Divergenti riceve due responsi nel test attitudinale. Qualcuno ne riceve uno solo. Nessuno ne ha mai ricevuti tre. E non per questioni di attitudine, ma semplicemente perché, per ottenere quel risultato, devi rifiutarti di compiere una scelta- prosegue, avvicinandosi ancora di più a lei; io stringo la mano intorno alla pistola, pronto ad usarla contro Eric, se necessario.   
-I miei superiori sospettano che tu ne abbia avuti due, Tris- sussurra. -Non pensano che tu sia così complessa: solo una combinazione alla pari di Abnegante e Intrepida. Altruista al limite dell’idiozia, o coraggiosa al limite dell’idiozia?-.   
Tris solleva lo sguardo su di lui. Non c’è paura nei suoi occhi; lo guarda con odio e con trepidazione, come se stesse aspettando il momento opportuno per fare qualcosa. La sua postura è tesa e all’erta. Tiene un braccio dietro la schiena, come se se lo stesse infilando nella tasca posteriore dei pantaloni.
-Detto tra noi…- prosegue Eric. -Io penso che tu potresti averne avuti tre, perché sei il tipo di persona talmente cocciuta da rifiutarsi di compiere una semplice scelta solo perché le è stato ordinato di farlo. Ti spiacerebbe darmene conferma?-.
Quello che fa Tris dopo, come in risposta alla domanda di Eric, mi stupisce più di qualsiasi cosa abbia mai fatto.  Con uno scatto, tira avanti il braccio; nella mano stringe un coltello. Chiude gli occhi mentre spinge in alto la lama, che affonda nello stomaco di Eric fino all’impugnatura.
Questo è il segnale. –Ora!- grido, e ci riversiamo nell’atrio ascensori come un’inondazione …



ANGOLO AUTRICE:
Ehm... bene, innanzi tuttto ringrazio chi metterà tra preferite / ricordate e chi recensirà. E' la mia prima One Shot, quindi mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate. Mi sono sempre chiesta come sarebbero certe scene dal punto di vista di Tobias ed ecco qua cosa è venuto fuori!. Spero veramente che vi piaccia. Accetto critiche positive, negative e neutre e... beh, non ho nient'altro da dire! Solo, recensite! Ciao! Greta
  
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