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Autore: Samarskite    11/07/2013    3 recensioni
(Non puoi salvare tutti, Scottie. Oh, non fare quella faccia da cucciolo, tu stai diventando un'alpha, devi imbastire una faccia un po' feroce. Devi tirare fuori le palle. Fallo e basta, lascia cadere quel razzo, fai finta che ti sfugga di mano, come quando eri un'inetto ragazzino incapace di giocare a lacrosse, come quando eri il nulla assieme a Stiles, come quando ti chiudevi nella tua stanza e non avevi nulla da fare tutto il pomeriggio. Come quando ti è caduta la penna che poi hai dato ad Allison Argent, quella stronza che ti ha mollato e che ora sta solo cercando di salvare i propri sensi di colpa, fallo cadere e potrai tornare a non avere alcuna responsabilità, fallo cadere, Scottie.)
[spoiler 3x06]
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Brothers



 


Eravamo il nulla, Scott. Non eravamo nessuno. Prima di quel morso, tu non eri nessuno. Io sono diventato qualcuno solo perchè tu eri diventato qualcuno, almeno socialmente. A lacrosse ho continuato a fare sanamente schifo. L'unica volta che sono sceso in campo, ho salvato la partita per puro caso. Ci sguazzo ancora dentro, dico che era tutto programmato, ma credi che non lo sappia? Credi che non sappia che sei tu la persona che continua a farmi esistere? Senza di te, io in quella scuola non sarei niente.
Non ho la capacità, e nemmeno la pazienza per farmi degli amici. Ti ricordi quando Lydia ha detto che quando stavano distribuendo la pazienza io me ne ero già andato via perchè mi ero rotto i coglioni di aspettare? Aveva ragione. Non sono capace di aspettare.
Ti conosco praticamente da quando sono nato, sono cresciuto con te, ti ho aiutato quando ne avevi bisogno, sono stato ferito dalle tue parole quando c'era la luna piena. Ho fatto finta di essere Allison per te, per supplire alla vostra incapacità comunicativa. So tutto di te. Ti ho insultato, ti ho chiamato mille volte al cellulare, mille volte ti ho chiesto aiuto. E mille volte mi hai aiutato. Ho sopportato le tue tirate su Allison, e tu in cambio hai sopportato le mie su Lydia.
Ti ricordi quando il tuo boss mi ha dato la polverina magica da spargere intorno al locale del rave, dentro cui si nascondevano Jackson e il suo padrone, Matt? Quella scura scura, che io avevo finito ma che poi... Insomma, hai capito. Quando me l'aveva consegnata mi aveva detto che sarebbe stata una grande responsabilità e che avrebbe richiesto un enorme coraggio. Io, scherzando, gli avevo detto che se si trattava di darmi fuoco non credevo di essere ancora pronto.
Ma ora lo sono, perchè si tratta di te.
Perchè non ti lascio morire così.
Sei il mio migliore amico, Scott.
Non sei più nessuno.
Sei mio fratello.








Stringo ancora in mano il razzo segnalatore. Sento nelle narici l'odore amplificato della benzina che mi sono versato addosso. Davanti a me ho Allison, che per la prima volta non sa come aiutarmi. E il fatto che non sappia aiutarmi significa che l'ho davvero persa. Che è davvero finita. È sempre stata il mio punto fermo, quello che ho sempre dato per certo, è sempre stata la voce della ragione in mezzo al caos in cui Peter Hale mi ha cacciato. Ma ora non sa cosa dirmi. Sa solo chiedermi cosa stia facendo.
Non c'è più speranza”, dico mentre abbasso lo sguardo. Ecco cosa sto facendo. Prendo atto che sono senza speranza. Mia madre, e tutti quelli intorno a me, prima o poi saranno messi in pericolo dalla mia incapacità di agire drasticamente, come fa... come faceva Derek. Derek è morto, cercando di rispettare la mia volontà. Se fossimo andati là, al covo, ed avessimo attaccato il Branco di Alpha come aveva detto lui, sarebbe andata liscia. Invece io volevo parlamentare, e Derek è morto. Ed io non l'ho salvato.
Cosa dici, Scott? C'è sempre speranza.”, mi dice Allison. Cerca di sorridere, ma vedo che piange. Perchè piange? Mi ha mollato. Non gliene frega niente di me. Ma forse sono io che sono egoista. L'ho tirata dentro questa faccenda, senza darle possibilità di appello. Certo... Sarebbe comunque diventata parte integrante del mio mondo, ma come Cacciatrice: i suoi valori morali sarebbero stati saldi e non avrebbe avuto esitazioni. Mi avrebbe ucciso, punto. Invece, legandola a me, l'ho abbandonata in equilibrio fra due mondi, fra due parti contendenti, in cui lei ha dovuto destreggiarsi, goffa.
Non per me. Non per Derek.”, sussurro, e lo penso sul serio. Siamo persi. Siamo destinati a partecipare a questo eterno gioco delle parti, questo cerchio infinito che non si concluderà mai, come il mio tatuaggio sul braccio. Se sconfiggeremo Deucalion verrà un'altra minaccia, e poi un'altra, e un'altra ancora. Senza fine. Senza niente. Non c'è speranza. Tutti intorno a me continuano a farsi male, mentre io cerco di salvarli. E non riesco a salvarli, non ci riesco.

(Non puoi salvare tutti, Scottie. Oh, non fare quella faccia da cucciolo, tu stai diventando un'alpha, devi imbastire una faccia un po' feroce. Devi tirare fuori le palle. Fallo e basta, lascia cadere quel razzo, fai finta che ti sfugga di mano, come quando eri un'inetto ragazzino incapace di giocare a lacrosse, come quando eri il nulla assieme a Stiles, come quando ti chiudevi nella tua stanza e non avevi nulla da fare tutto il pomeriggio. Come quando ti è caduta la penna che poi hai dato ad Allison Argent, quella stronza che ti ha mollato e che ora sta solo cercando di salvare i propri sensi di colpa, fallo cadere e potrai tornare a non avere alcuna responsabilità, fallo cadere, Scottie.)

Scott, ascoltami. Tu hai... Hai qualcosa nella testa. Okay? Che ti fa pensare queste cose. Non le pensi sul serio. Non davvero.”. Stavolta ha parlato Stiles. Ma è facile parlare quando sono gli altri a dire quelle che tu reputi assurdità. E se invece fosse tutto vero, ciò che sto dicendo? Cosa succederà se io torno ad essere il nulla? Allison continuerà a vivere, Lydia verrà al mio funerale, piangendo come non le ho mai visto fare. Anche Stiles piangerà, Isaac dirà peccato, Scott poteva essere un amico. Ma il mondo girerà comunque, no? Ora che ci penso, da dove ho preso questa assurda mania di proteggere tutti? Per cosa? Moriranno in ogni caso. Cosa conta se di vecchiaia o sotto i morsi di Deucalion? Perchè lo sto facendo? Cercando di proteggerli rischio che la loro morte sia colpa mia. Fregandomene, invece, ho la coscienza pulita. Perchè io non valgo nulla, ed il nulla che valgo non può reggere il peso delle responsabilità che mi sto addossando. E se tornassi ad essere il nulla, le responsabilità svanirebbero. Giusto? E allora il razzo mi scivola leggermente dalle mani, ed è allora che Stiles muove un passo verso di me.
No. Deve starmi lontano. Sono materiale infiammabile, giusto? Gli faccio solo del male. È colpa mia se sta piangendo. Quindi devo andarmene, per fare sì che smetta di piangere. “Scott, ascolta.”, mi parla. Non lo voglio ascoltare, mi dirà solo cose sciocche, mi dirà che Derek è vivo, che c'è ancora ottimismo, che gli uccelli cantano per me, che esiste l'amore a questo mondo, che devo pensare a mia madre. “Ascoltami. Tu... non è vero che sei nessuno, okay? Non lo sei.”, mi dice. Lo sto ascoltando. Dietro di lui Lydia sembra sconvolta. Non pensavo che potessi sconvolgerla così. O forse sta solo pensando a sè stessa, ed all'infinita seccatura che la mia morte si porterà appresso: interviste, attenzione mediatica, impossibilità di andare a fare shopping senza ricevere condoglianze per il suo amico, ore di terapia inutile perchè lei è superiore a queste cose. Allison accanto a lei mi osserva con le mani sulla bocca. Lei la conosco, lei ha paura sul serio, paura di perdermi. Ma mi ha già perso.
Sei... Sei il mio migliore amico.”, mi dice Stiles, ed i miei occhi tornano ad osservare i suoi, color nocciola. Sono così liquidi che potrei nuotarci dentro. Sta piangendo.
Ho bisogno di te, Scott, okay? Sei mio fratello.
Questo mi dice. Ho bisogno di te, Scott. Sei mio fratello. Mio fratello. All'improvviso ho voglia di piangere. All'improvviso ho la voglia pazzesca di stringere il razzo con tutta la mia forza, poi lasciarlo cadere, e piangere.
Quindi”, prosegue muovendo un passo verso di me, (cosa facendo?, penso confusamente) “se vuoi fare questo, dovrai portarmi con te.”
Abbasso lo sguardo sulle sue Nike, e le vedo immerse nella benzina. Stringo il razzo con forza. Se lo lascio cadere, Stiles muore con me. Torneremo ad essere il nulla che eravamo una volta, insieme.

(Ma questo non era nei piani, vero, Scottie? Fammi ricordare, non dovevi ucciderti per sollevarti dal peso della coscienza? Se ti uccidi, le loro morti non saranno più una tua colpa. Ma ora come ora, se ti uccidi tu uccidi anche lui, e avrai Stiles sulla coscienza, anche se sarai morto. Come la mettiamo, Scottie? Cos'hai intenzione di fare? Se credi nella vita nell'aldilà, qui abbiamo un problema, tesoro.)

Stiles allunga una mano verso la mia, stringe il razzo ed inizia a tirare con cautela, consapevole che se reagissi non potrebbe competere in forza. Ma io non reagisco. Mollo quel piccolo cilindro rosso e lascio che lo butti via. Può cadere il mondo, ma come posso uccidere mio fratello?
Stiles mi osserva e sembra che abbia la seria intenzione di abbracciarmi. Ne avrei un bisogno infinito. Mille volte gli ho chiesto aiuto, e mille volte mi ha salvato. È questo che fanno i migliori amici.
È questo che fanno i fratelli.






Forse è vero, forse hai ragione. Forse non c'è speranza, forse moriremo tutti. Ma non devi pensare che sia colpa tua, e non posso permetterti di lasciarmi da solo mentre aspetto di scoprirlo. Come farò a trascorrere le partite di lacrosse senza di te, altrimenti? A chi farò copiare il compito di chimica? Su chi farò sarcasmo, sapendo di potermelo permettere? Andiamo, ammettiamolo, vado pazzo per questa adrenalina. Da quando ci sei tu, con questa storia dei lupi mannari, la mia jeep è più ammaccata, la mia media scolastica più bassa, mio padre più sospettoso, la mia paghetta più volatile, il mio cuore più incline ad accelerare i battiti, ma sono tre volte più felice. Perchè vedi, Scott, io non sono un eroe, sono solo un piccolo bastardo iperattivo, cinquantasette chili di pelle chiara ed ossa fragili, ma con te mi sento utile. Utile per la prima volta da tempo. Mi sento come se facessi parte del tuo branco, senza gli svantaggi che comporta la luna piena. Una specie di privilegiato, ecco. Non la penso di certo così quando sono nei casini e non ho un bel paio di unghione con cui difendermi, ma sono casi sporadici. Più o meno una volta all'ora. Il resto del tempo sono grato di averti accanto, anche se non sempre lo dimostro.
Ho bisogno di te, d'accordo? Sopportami, quando ironizzo. Il sarcasmo è l'unica arma che possiedo, il sarcasmo rappresenta le mie unghie.
Andiamo, smettila di pensare che non c'è più speranza. Sono pessimista di natura; se ti ci metti anche tu, saremo costretti a chiudere la baracca e burattini della resistenza e consegnarci al male supremo.
E poi, ammettilo che hai bisogno di me e dei miei piani folli;
tuo yoda io sarò.
Fidati di me. Dammi quel razzo, perchè in fondo mi piace essere qualcuno, insieme a te.
E anche se il domani è incerto, anche se non sappiamo se Derek sia morto, anche se i gemelli sono ancora in circolazione, anche se Ethan ringrazia
te invece che me per essere ancora vivo, anche se tu ed Allison non state più insieme, anche se Deucalion sembra imbattibile... Ci saremo noi al tuo fianco. Io, Lydia, Allison - il team Umani, pensa un po' - ci saremo sempre, al tuo fianco, per quanto possa valere.
Non so se ci sia speranza o ottimismo, ma ciò non cambia che sei il mio migliore amico, Scott.
Sei mio fratello.
  
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