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Autore: louehar    11/07/2013    7 recensioni
O meglio, si è sentito morire quando ha sentito le grida di sua madre e delle sue sorelle che senza pietà sono state uccise sotto i suoi occhi.
L’ultima cosa che ricorda sono gli occhi di Lottie, della sua sorellina preferita.
Gridavano aiuto, pietà, chiedevano di essere salvati.
è una os larry!
AU!Medioevo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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YOU'RE MY HELL.


C’è in corso una guerra, una guerra che avrebbe cambiato il destino della gente, il destino di Louis Tomlinson.
Non avrebbe mai pensato che la vita potesse essere così cruda con lui, così infame.
A soli ventun’anni questo giovane ragazzo di Doncaster, dai capelli castani e dagli occhi azzurri, si ritrova ad essere orfano di famiglia e di casa.
Quando le guardie del re sono entrate in casa sua e l’hanno trascinato con forza in un enorme carrozza bianca, si è sentito morire.
O meglio, si è sentito morire quando ha sentito le grida di sua madre e delle sue sorelle che senza pietà sono state uccise sotto i suoi occhi.
L’ultima cosa che ricorda sono gli occhi di Lottie, della sua sorellina preferita.
Gridavano aiuto, pietà, chiedevano di essere salvati.
Con le mani e i piedi legati da una corda spessa, i vestiti stracciati, il viso pallido, le guance  contornata da lacrime ed il cuore di ghiaccio, Louis viene trascinato nella camera centrale del castello in cui è arrivato qualche minuto prima.
È enorme, contornata da stoffe dorate e da preziosi oggetti che probabilmente, sono stati vinti in guerra.
Credeva di essere l’unico, ma si ritrova circondato da decine di persone che sono nella sua stessa situazione.
Il re è seduto su un enorme poltrona rossa dai lati dorati, e quando si alza da essa, Louis accenna un piccolo e impacciato inchino.
‘Tu, come ti chiami?’
Indica con aria arrabbiata il viso di Louis, facendolo rabbrividire e deglutire a vuoto.
‘Sono L-Louis, Louis Tomlinson, sua maestà.’
Il re lo scruta con attenzione dalla testa ai piedi, accenna un piccolo sorriso e con tutta la strafottenza che ha in corpo si limita a dire ‘da oggi in poi sarai sotto comando di mio figlio, ventiquattro ore su ventiquattro. Farai tutto ciò che ti chiede, pulirai ogni sua singola cosa e disinfetterai le sue ferite’. 
Louis annuisce tentando di sembrare credibile con quel poco di lucidità che la sua mente gli riserva.
I polsi e le caviglie vengono slegate facendo uscire dalla sua bocca un rumoroso sospiro di sollievo.
Quando arriva nella camera del principe e lo ritrova seduto sul lato destro del letto con un sorriso a trentadue denti, si sente più sicuro.
Fissa il ragazzo che ha di fronte tentando di capacitarsi della bellezza che Dio ha voluto donargli; ricci che gli cadono perfettamente sul viso, sorriso contornato da adorabili fossette, labbra piene e rosse, sguardo avvincente e corporatura possente.
‘Tu devi essere Louis.’
Il castano annuisce con il cuore in gola.
‘Mi dispiace per la tua perdita, mio padre non avrebbe dovuto. Per lui la nostra famiglia significa tutto e con lo scoppiare di questa guerra non può fare altro che difendere il nostro nome. A lui non importa neanche di me, sono solo un pezzo di carne che porta il suo cognome, un pezzo di carne che deve eseguire i suoi ordini per non diffamare questa famiglia. Sono stanco, sai?
Louis sgrana gli occhi torturandosi le mani.
È ubriaco? Perché mai avrebbe dovuto sparlare di suo padre con un comune mortale?
Si alza dal letto ed indossa una corazza immacolata, senza graffiature o altro.
‘Vado a combattere, Louis. Ci vediamo questa sera, pulisci questa stanza e farla tornare come nuova’.
Com’è possibile che sia così sicuro di se stesso?
‘Ci vediamo questa sera’ ha detto, ma se morisse in combattimento?
Ci ha mai pensato, Harry Styles?
Si avvia in bagno per poter prendere l’occorrente e lavare il pavimento con le sue stesse mani.
Non l’ha mai fatto prima, ed è assolutamente convinto che sia una cosa che appartenga solo ed esclusivamente al sesso femminile.
Spazzola con forza e cambia le lenzuola del letto mettendone di profumate e bianche.
Quando il principe Harry rientra al castello è quasi l’alba.
Entrato in camera, Louis gli si avvicina per poterlo spogliare del tutto e per poter pulire la sua corazza sporca di fango e di sangue.
Prima di farlo, sofferma i suoi occhi su grandi e profonde ferite che si è procurato all’altezza del petto e della schiena.
‘Principe, posso disinfettargliele?’ 
‘Devi.’
Senza perdere altro tempo, si avvicina ad Harry con delle pezze e degli infusi che avrebbero dovuto alleviare il dolore.
Pulisce il suo corpo dal sangue e copre i tagli con delle bende bianche.
Subito dopo aver finito, il principe si siede sul letto portandosi la testa tra le mani in segno di disperazione.
‘Mio padre è così preso da questa situazione che dimentica di avere un figlio. Potrei morire in guerra, e sai cosa penserebbe?’
Lascia in sospeso la frase sperando che Louis continuasse, ma siccome il castano non è intento a farlo, continua dicendo ‘penserebbe che sia un ingrato perché morto in guerra, non un ‘è morto mio figlio.’ Non significo niente per lui.’
Louis strabuzza gli occhi e spalanca la bocca sorpreso.
‘Ora torna in camera, va a riposarti.’
Il castano saluta il principe con un inchino e si avvia nella sua stanza, tentando di riposare e di lasciarsi alle spalle i terribili ricordi di quella giornata.
 
*****
 
È da un anno che la routine si ripete; Louis va in camera di Harry, la pulisce, aspetta il suo ritorno dal combattimento, disinfetta le sue ferite, si sfoga con lui e poi torna in camera a riposare.
Le cose però, sono cambiate parecchio.
Harry, anche se non dovrebbe, ritiene Louis una specie di confidente, una specie d’amico.
Quando l’ha detto al castano, stava quasi per strozzarsi con la sua stessa saliva.
Siamo sicuri che Harry Styles faccia parte di questa famiglia reale?
Siamo sicuri che Harry Styles sia il figlio di questo terribile re?
Louis dal canto suo si è innamorato del principe, delle sue attenzioni, delle sue debolezze, del suo carattere.
Da una settimana a questa parte, il castello si sta preparando per accogliere l’arrivo di Amy, una bellissima principessa austriaca che è stata promessa ad Harry come sposa.
Il riccio ha scatenato un putiferio quando ha saputo della decisione del padre.
Non vuole sposare una ragazza che non ama, non vuole sposare una ragazza solo perché s’interessa dei suoi beni.
E di Harry?
Chi s’interessa di Harry?
Dei suoi sentimenti?
Rassegnato si lascia andare sul letto sfogandosi un’ennesima volta con Louis.
Se il padre l’avesse saputo avrebbe ucciso entrambi.
‘Louis, dammi una mano. Aiutami.’
Il riccio si lascia andare in un pianto liberatorio e ricco di dolore.
Il castano si  porta una mano al cuore e osserva la scena senza parole, muto come non lo era mai stato prima.
Vorrebbe solo renderlo felice.
 
*****
 
È il grande giorno.
Harry indossa un elegante vestito bianco, ed il palazzo è contornato da fiori e da striscioni.
La città è in estasi, e tutte le donne sono corse in paese per assistere a questa meravigliosa festa.
La guerra si è conclusa da mesi ormai, ma i segni che Harry porta sulla sua pelle e nel suo cuore sono indelebili.
‘Harry, sei felice?’
Louis sussurra queste parole mentre gli abbottona l’elegante giacca che ha indossato per l’occasione.
Cosa ancora più strana, era che Harry aveva permesso a Louis di dargli del ‘tu’.
‘No, Louis. Non lo sono.’
Il castano lo fissa negli occhi con un pizzico di dispiacere.
‘Io non lo sono, e potrei finire all’inferno per ciò che sto per fare’.
Louis strabuzza gli occhi quando le labbra del principe si uniscono alle sue.
Si lascia andare ed approfondisce con timidezza il bacio, rendendolo sempre più passionale, dolce.
Quasi senza fiato, Harry si stacca da Louis e lo fissa intensamente.
Verde nell’azzurro.
Mare nel cielo.
Passione nell’amore.
Ricchezza nella povertà.
‘Mi piaci da morire, e non m’importa se sei un maschio o se sei uno schiavo. Sei l’unico che riesce ad apprezzarmi per ciò che sono. Credi che non ti senta? Credi che non ti senta tutte le notti piangere perché ti sei innamorato di me o perché ti manca tua sorella?’
Lo sguardo di Louis diventa cupo, glaciale.
Lasciati amare, Louis. Fuggiamo insieme, andiamo via. Per sempre’.
Dopo un tempo che sembra infinito, i due amanti fuggono dal castello in sella ad un cavallo bianco, quello di Harry, il cui nome è ‘Freccia’.
Tutto questo è uno scherzo, si trova a pensare Louis.
Arrivano in un paesino sperduto dell’Inghilterra, molto lontano da quello in cui si trova il castello.
È circondato da spazi verdi, enormi, da fiori profumati e meravigliose casette.
‘Vieni con me’. 
Harry stringe con forza la mano del castano e lo trascina in una casa posta di fronte ad una quercia.
‘Ho organizzato tutto da mesi ormai, ero sicuro che prima o poi sarebbe successo’.
Entrano nella casa, simile a quella in cui Louis ha lasciato le sue sorelle ma molto più grande.
I ricordi iniziano a sopraffare il castano che inizia a sentirsi male e a sfogarsi sotto gli occhi preoccupati di Harry.
‘Amiamoci, Louis. Facciamolo. Facciamolo per noi, per vendicare le tue sorelle, per andare contro al popolo, contro mio padre’.
E Louis sorride, lo fa con il cuore, sorride lasciano trasparire gioia, dolcezza, sorride mostrando le sue adorabili fossette ai lati degli occhi.
Harry bacia con passione il maggiore facendolo cadere sul letto e sedendosi a cavalcioni su di lui.
‘Ti voglio.’
Spoglia in un batter d’occhio Louis che arrossisce nel giro di qualche secondo.
‘Ehi, sei bellissimo’. 
Gli occhi del ragazzo in questione diventano vivi, azzurri come non lo erano mai stati prima.
Harry gli lascia una scia di baci lungo tutto il petto, per poi risalire ogni volta e lasciargliene uno a stampo.
Le sue labbra sono come droga.
Si alza dal letto e si spoglia sotto gli occhi umidi di Louis.
‘Ti amo da morire’. 
Il maggiore crede di poter svenire dopo aver sentito quelle parole sussurrate dalle labbra piene di Harry, dalla sua voce bassa e roca.
Fanno l’amore per ore, fino a perdere fiato.
‘E se finiamo all’inferno?’
Il maggiore sussurra preoccupato queste parole all’orecchio del suo principe, facendolo rabbrividire.
‘Andrei ovunque purché tu sia con me’. 



 
spazio autrice:
hello.
non so come mi sia passata per la mente, ma volevo scriverla da un po'.
ho questa idea di ambietare una larry nel medioevo da tantissimo tempo, e perché non farlo? lol
forse è tutto troppo veloce, ma è una os e non posso dilungarmi più di tanto
fatemi sapere (:
baci x
  
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