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Autore: Red_Hot_Holly_Berries    24/01/2008    6 recensioni
"Fear of Dark" ovvero "Paura del Buio"...
il protagonista è Yugi, anni dopo la separazione dal suo migliore amico.
perchè teme così tanto il buio?
cosa l'ha cambiato così tanto?
neanche Yami riesce a spiegarselo...
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti

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Fear of Dark:

Dark:

Il sole sorse sulla città di Domino.
I suoi raggi dorati si stesero poco a poco come luminose dita di una mano che accarezzava la città ancora addormentata.
La luce illuminò una piccola casa che spiccava subito tra gli altissimi grattacieli.
Un giovane di circa 18 anni giaceva abbandonato sul suo letto, la schiena premuta contro il muro alle sua spalle, i lungi capelli neri sparsi sul cuscino come l’aureola dei santi che da molto tempo non ascoltavano più le sue preghiere.
Il suo nome era Yugi Muto.

Un solitario raggio di sole filtrava dalle tende e illuminava la figura del ragazzo, colpendo le lacrime che gli rigavano le guance e facendole rilucere come diamanti sfaccettati.
I suoi strani occhi viola erano aperti e fissavano tristi e assenti il soffitto bianco, come persi nella contemplazione di un mondo visibile a lui solo.

Yugi si girò verso la finestra, raccogliendo le gambe contro il petto e circondandole con le braccia.
Il raggio di sole colpì per un attimo gli occhi, facendoli rilucere come ametiste, per poi posarsi come un nastro dorato sul suo petto, scosso da silenziosi singhiozzi.

Le sue sottili labbra si muovevano come a pronunciare una parola, senza però emettere un suono.
Le lacrime scorrevano libere sul suo viso, come accadeva sempre quando pronunciava quel nome, ad alta voce o meno. Una sola parola, ripetuta come una triste cantilena: -Atem…-
Yugi si asciugò con forza le guance e si sforzò di calmare I singhiozzi, riuscendoci solo grazie a quella che ormai era una lunga esperienza.

Quel nome gli portava alla mente ricordi che cercava di soffocare, in particolare l’immagine di un alto giovane, simile a lui nell’aspetto quanto poteva esserlo un fratello, con una voce profonda e un portamento regale… Memorie di una persona che aveva imparato a conoscere così bene, che aveva imparato ad apprezzare ed ad amare: Yami, Ombra *, il suo lato opposto della medaglia.
Poiché ormai non era altro che un’ombra nella sua vita.

Nonostante si sforzasse di reprimerlo, un gemito gli sfuggì dalle labbra, simile a quello di un moribondo.
Poteva ancora ricordarsi di quel giorno come se fosse stato ieri, il giorno in cui era stata sancita la sua dannazione.
2 anni prima aveva sconfitto il grande Faraone e aveva liberato la sua anima dalla prigionia del Puzzle del Millennio, in cui il suo spirito era stato sigillato quando, millenni prima, si era sacrificato per salvare il suo regno.
Ricordava ancora come gli era sembrato che il cuore si spezzasse, e la sua tristezza e disperazione quando l’unico che l’aveva mai davvero capito lo aveva abbandonato, colui che per Yugi era molto più che un amico.

Dopo quel giorno, Yugi smise di duellare o di avere anche solo a che fare con Duel Monster.
Smise si frequentare i tornei, neanche per vedere gli amici, e ben presto il suo titolo di “Re dei Giochi” era stato passato a qualcun altro.
Addirittura si sbarazzò di ogni cosa che lo potesse far pensare al suo Yami, ma fu inutile: sapeva benissimo che niente sarebbe servito.
Ciononostante si tinse del tutto i capelli di nero, tanto simili a quelli di Yami da fargli venire le lacrima gli occhi ogni volta che si guardava di sfuggita in uno specchio.
Per questo anche ogni superficie riflettente fu bandita dalla sua camera.

Yugi scosse violentemente il capo, cercando di pensare a qualcos’altro, I suoi lunghi capelli che turbinavano intorno a lui, per poi posarglisi sul viso, lasciando visibile solo un occhio.
Afferrò un morbido cuscino e lo strinse forte a sé. “Atem…” sospirò.

I suoi occhi erano ancora serrati quando sentì rumore di passi sulle scale, seguiti dallo scricchiolio della sua porta che si apriva.
Yugi lo ignorò: probabilmente suo nonno stava controllando che stesse dormendo, come faceva spesso durante la notte. Il ragazzo non si mosse né diede altro segno di essere sveglio: voleva restare solo, e sperava che il nonno in tal modo non lo avrebbe disturbato.

La mente di Yugi stava già vagando per I sentieri del dormiveglia, popolati da strane figure, quando sentì una mano posarsi leggera sulla spalla, ma il suo tocco era troppo delicato per essere quello di suo nonno.
Il ragazzo con uno scatto si sottrasse alla presa e abbracciò ancora più forte il cuscino, come un talismano capace di scacciare gli incubi.
Yugi sentì il nuovo arrivato muoversi, facendo frusciare i vestiti, e fare uno profondo e sconsolato sospiro, che echeggiò tra le anonime mura in cui si era confinato per sua volontà.

Il giovane non reagì e attese semplicemente che lo sconosciuto se ne andasse, lasciandolo alla sua tristezza, in qualche modo convinto che l’avrebbe fatto.
Dopotutto, perché quel tale avrebbe voluto restare con lui, nient’altro che un guscio vuoto?

-Yugi…- Una profonda e fin troppo familiare voce lo destò dai suoi pensieri. Sentendola, per reazione, il suo corpo si irrigidì come un ciocco di legno, tanto che le sue giunture scricchiolarono.
La mano tornò a posarsi sulla sua spalla, scuotendolo con delicatezza.
-Sono tornato…-

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che ne pensate?? ^_^
a me pareva carina...premetto che l'unica yaoi che mi piace è solo qll di yamixyugi.... si capisce, vero??? ^_^
COMMENTATE!!!!

  
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