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Autore: Fiore di Luna    25/01/2008    6 recensioni
Sirio e Fiore di Luna vengono invitati a una serata in discoteca dagli altri Cavalieri. Ma i due sono abituati alla tranquillità dei Cinque Picchi e a vestire in modo sobrio. I loro amici li trasformeranno per l'occasione e a sorpresa, in discoteca, si presenterà anche il Maestro.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Galaxia, la fidanzata di Crystal, si recò ai Cinque Picchi tutta eccitata. Fiore di Luna la stava aspettando.
«Ciao Galaxia, cos’è che dovevi dirmi di tanto urgente?» chiese, vedendola arrivare pimpante.
«Sai, a me e a Cryss è venuta un’idea da sballo» rispose lei, con un gran sorriso. «Che ne dici di andare in discoteca sabato sera?» Fiore di Luna la guardò accigliata. «In discoteca!» esclamò, stupita dall’insolita richiesta.
«E dai, ci divertiremo! Verranno anche Phoenix, Pegasus e Andromeda. Allora, tu e Sirio vi aggregate?»
Il volto di Fiore di Luna assunse un’espressione pensierosa, mentre Galaxia continuava a guardarla, speranzosa di un sì.
«Allora?» chiese nuovamente.
«Mi piacerebbe, ma sai che il Maestro non approverebbe!»
«Suvvia, non è una brutta cosa, e poi è solo per una sera. Non puoi proprio convincerlo?»
«Convincere il Maestro? È un’impresa impossibile! Però, ora che ci penso, proprio questo sabato non ci sarà. Ha una riunione al Grande Tempio, quindi forse potremmo venire senza che lui lo sappia.»
«Ma è fantastico!»
«Tuttavia, non so se Sirio sarà d’accordo. Come sai, lui è molto attaccato alle tradizioni e al suo kimono. Dubito se lo toglierebbe, e non può certo presentarsi in discoteca abbigliato così.»
Galaxia guardò perplessa Fiore di Luna, in effetti aveva ragione, ma poi le rispose fiduciosa.
«Sono certa che per una sera potrà fare un’eccezione e indossare qualcosa di più consono.»
«Lo spero! Proverò a parlargli non appena avrà finito di allenarsi. Ma, Galaxia, io non ho niente da mettermi.»
«Non è un problema, ti presterò io qualcosa che possa andarti bene. Allora, mi raccomando, non voglio un no come risposta, perciò usa tutti i tuoi espedienti per convincere Dragone. Ciao, Ciao!»
Quella sera Fiore di Luna propose la cosa a Sirio, approfittando della breve assenza del Maestro.
«In discoteca? Beh, non lo so, non ci sono mai stato» dichiarò il ragazzo, confuso.
«E dai, e dai, e dai. Ti prego, ti prego, ti prego!» cominciò Fiore di Luna, decisa a convincerlo.
«Ma io devo pensare alla calma interiore! E poi, sai che il Maestro non ci lascerebbe mai andare.» «Oh, ti prego, fallo per me. Non preoccuparti del Maestro, sabato sera andrà in riunione al Grande Tempio e non tornerà prima dell’alba, lo sai anche tu.»
Sirio allora chiuse gli occhi, assumendo la sua caratteristica aria da calmo meditatore, mentre Fiore di Luna lo guardava speranzosa. «E va bene!» sussurrò infine. Lei gli saltò addosso. «Grazie, grazie, grazie!» esultò, dandogli un grosso bacio. Ma Sirio placò subito il suo entusiasmo.
«Ci sono problemi se vengo col kimono?» Fiore di Luna rimase basita. «Col kimono!» esclamò. «Ma dai, vorresti venire in discoteca col kimono? Non scherzare, vediamo cos’altro hai nell'armadio.» La ragazza allora aprì il guardaroba di Sirio e sospirò, nel vedere la dozzina di kimono tutti uguali. «D’accordo, manteniamo la calma, sono sicura che troveremo qualcosa. Galaxia mi presterà un vestito per l’occasione, magari anche Crystal o gli altri hanno abiti da darti.»
Sirio allora alzò gli occhi al cielo, si era già pentito di aver detto sì.
Quel fatidico sabato i due attesero con ansia che il Maestro togliesse il disturbo, ma lui parve quasi sospettare qualcosa e desistette.
«Sapete ragazzi, stavo pensando che magari andrò più tardi alla riunione, mi dispiace lasciarvi soli» disse improvvisamente, gettandoli nel panico.
«Ma no, non devi preoccuparti. Il tuo è un impegno importante, noi ce la caveremo, come sempre!» intervenne Fiore di Luna. Lui ci pensò e infine annuì, dunque afferrò il bastone e lasciò i Cinque Picchi. Tolto di mezzo il Maestro, i due si recarono a casa di Galaxia.
«Siete in ritardo!» osservò Crystal, appena aperta la porta.
«Ci dispiace, abbiamo avuto un imprevisto col Maestro. Crystal, hai già pensato a cosa prestarmi?» chiese Sirio, spaventato all’idea di dover rinunciare al suo amato kimono.
L’amico li fece subito accomodare, poi afferrò Sirio per il polso e lo trascinò in camera sua. Poco dopo sopraggiunse Galaxia.
«Fiore di Luna, sei arrivata finalmente. Su vieni, ho qualcosa da farti vedere.»
La ragazza non ebbe nemmeno il tempo di salutare l’amica, che fu subito condotta in camera da letto. Appena Galaxia spalancò la porta, Crystal gettò un urlo.
«Galaxia, ma non si usa più bussare? E se Sirio fosse stato in mutande?»
Le due ragazze risposero con una risatina, mentre Sirio a dorso nudo arrossì.
«Cryss, tesoro, ci serve la stanza. Tu e Sirio potete spostarvi in salotto o nel bagno.»
«Non è giusto, siamo venuti prima noi, andate voi in bagno.»
«Caro, noi donne abbiamo bisogno di più spazio per vestirci, perciò ora vai.»
Crystal fece una smorfia e si allontanò con Sirio. «Ma tu guarda, le donne vogliono sempre tutti i confort» replicò a bassa voce, ma Galaxia lo sentì ugualmente e lo fulminò con lo sguardo.
«Devi scusarlo, Fiore di Luna! Di solito si comporta da gentiluomo, ma non quando si tratta di privacy!» sospirò. Poi aprì l’armadio è gettò sul letto tutto ciò che trovò.
Intanto Crystal e Sirio si accomodarono in salotto.
«Che ne dici di questi?» chiese Crystal, mostrando all’amico un paio di pantaloni in pelle aderenti. Sirio lo guardò storto. «E tu pretendi che io mi metta addosso quella robaccia!» esclamò spaventato.
«Dai, non fare tante storie, e provateli» tagliò corto Crystal, lanciando i pantaloni all’amico, che li afferrò al volo.
«Ma non mi entrano!»
«Te li stai mettendo al contrario.»
Sirio li rigirò e dopo molti sforzi riuscì a indossarli.
«Niente male, amico, stai da sballo» osservò Crystal.
Sirio si voltò verso lo specchio e per poco non gli venne un infarto.
«Oh, bontà divina, questi cosi sono troppo aderenti» si lamentò.
«Ma è così che devono andare, fidati stai benissimo.»
«No, non posso, e poi che dirà Fiore di Luna nel vedermi conciato così?»
«Sverrà dal tuo fascino.» Sirio non sembrava convinto e continuava scrutarsi nervoso.
Intanto, Fiore di Luna aveva già provato una dozzina di vestiti.
«Questa maglia è troppo scollata» diceva. «E questo spacco troppo grande!»
«Ma devi essere sexy stasera! Mm, ho trovato, provati questo» suggerì infine, tirando fuori dall’armadio l’ultimo abito rimasto. Corto, aderente, rosso fuoco, il colore preferito di Fiore di Luna. Se lo provò e per la prima volta non fece alcun tipo di commento, anzi rimase a guardarsi allo specchio per diversi minuti.
«O questo o niente, te li sei provati tutti. E ora pensiamo ai capelli, meglio se sciolti.»
Nello stesso momento… «Bene Sirio, dovremmo pensare ai capelli, meglio se legati.»
«Sciolti!»
«Legati!»
Galaxia sciolse la lunga treccia di Fiore di Luna e Crystal legò i capelli di Sirio. Quest’ultimo cominciò a urlare: «I MIEI CAPELLI NON SI TOCCANO.» E Crystal ribatté: «Se non te li fai legare, li taglierò.» Sirio ammutolì con una smorfia. Nel frattempo Galaxia stava truccando Fiore di Luna, che ormai era irriconoscibile. Sirio si infilò un gilet di pelle aderente, mentre lei si ritrovò a camminare sui tacchi a spillo. Finalmente erano pronti. Galaxia e Fiore di Luna raggiunsero i ragazzi in salotto e…
«Sirio!»
«Fiore Di Luna!» esclamarono i due nel vedersi così cambiati.
Sirio rise nel vedere la ragazza che a mala pena riusciva a stare sui tacchi, mentre Fiore di Luna rise nel vederlo con i capelli legati e l’abbigliamento stravagante.
«Bene, Galaxia, adesso è il momento di pensare a noi» disse Crystal.
Galaxia indossò una minigonna e un top di strass. Crystal, invece, un paio di Jeans strappati, con una maglietta da pirata e un gilet di pelle, che lo rendeva molto affascinante. Finalmente pronti, si recarono in discoteca, ma il bello doveva ancora arrivare.
«Non riesco a camminare con questi pantaloni che s’incollano alle gambe» protestò Sirio.
Fiore di Luna rise di gusto.
«Cosa ridi? Tu stai comoda con quel vestito» borbottò lui.
Un attimo dopo si ritrovarono in un’atmosfera molto diversa da quella dei Cinque Picchi. La musica spacca timpani e la gran confusione li avvolsero in una stretta morsa. Sirio si portò le mani alle orecchie. «MA PERCHÈ MI SONO LASCIATO CONVINCERE?» urlò per farsi sentire.
«Perché mi ami» fu la pronta risposta di Fiore di Luna.
Presto sopraggiunsero anche Phoenix, Pegasus e Andromeda. I tre ragazzi si avvicinarono mostrando i loro look trasgressivi per la serata. Phoenix indossava un completo scuro, con pantaloni satinati e una cintura di catene. Andromeda, che lo teneva per mano, era vestito di bianco, con una magliettina piena di paillette. Pegasus, invece, sfoggiava una canottiera con su scritto: “Sono il migliore”, e dei pantaloni neri con altre scritte autocelebrative.
«Sirio, sei davvero tu?»
«Che fate, mi prendete anche in giro?» replicò lui.
«Fiore di Luna, sei un incanto» osservarono poi, nel vedere la ragazza.
Alla fine tutti si divertirono, compreso Sirio che fu trascinato a ballare da Fiore di Luna.
I più spinti furono Crystal e Pegasus, che non persero occasione nemmeno di salire sul cubo. Ma poi qualcosa andò storto. Un vecchietto basso, con un mantello verde e un bastone, fece il suo improvviso ingresso in discoteca, scatenando subito l’ilarità di tutti, tranne che di Sirio e Fiore di Luna.
«Maestro!» esclamò Sirio, con occhi spalancati e aria di sconcerto. Il vecchio si avvicinò ai ragazzi.
«Sirio, che ci fate qui tu e Fiore di Luna? Questo luogo di perdizione non è adatto a un Cavaliere e a una giovane fanciulla!» li rimproverò.
«È stata una mia idea, Maestro» intervenne la ragazza, imbarazzata.
«Mi stupisco di te, Fiore di Luna, hai avuto una splendida idea!»
Tutti si chiesero se il vecchio avesse bevuto o se avesse assunto qualche tipo di droga, dal momento che sembrava aver perso il senno. Nessuno dei presenti lo aveva mai visto in quello stato.
«Perché mi guardate così? Forza, scateniamoci» li incitò poi il Maestro, salendo su un cubo e agitando il bastone in modo sexy, a ritmo di musica. Sirio e Fiore di Luna lo osservarono con espressione stralunata e al tempo stesso divertita. E chi si sarebbe dimenticato quella serata?
   
 
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