14/07/2013
2 recensioni
Per quanto il vento ululi forte,
una montagna non può inchinarsi ad esso.
"Mulan".
Gli zoccoli del suo destriero spezzavano stanchi i rami secchi della vegetazione.
Non aveva nessun ripensamento. Da lì a poco sarebbe arrivata all’accampamento e si sarebbe unita agli altri uomini per diventare un soldato. Avrebbe portato finalmente onore alla sua famiglia.
La sua era stata una decisione drastica, fingersi un uomo ed arruolarsi. Ma d’altronde suo padre non ce l’avrebbe mai fatta, non sarebbe mai tornato indietro se fosse partito, ormai il suo tempo era passato.
E questo era il minimo che lei potesse fare per ringraziare lui, sua madre e sua nonna di tutto l’amore che le avevano donato nonostante lei fosse un fallimento totale.
Emise un profondo sospiro. Aveva nuovamente un’occasione per mostrare il suo valore.
Questa volta però era diverso, non si trattava di essere educati, comportarsi a modo o imparare stupide nozioni da brava sposina, no. Questa volta avrebbe dovuto addestrarsi, faticare, diventare un uomo e tenere salda la sua copertura.
Impossibile, avrebbe fallito di nuovo, e questa volta per sempre.
Ma tanto valeva provarci, ormai non aveva più niente da perdere. Nel peggiore dei casi l’avrebbero scoperta e uccisa oppure chissà, sarebbe morta in battaglia, anche se non meritava neanche questo.
Non era degna nemmeno di addestrarsi con quegli uomini. Era insulsa, proprio come un’ostrica.
Le capitava spesso di paragonarsi a quel mollusco. Forse perché non lo tollerava, proprio come non tollerava se stessa.
Che razza di animale era un’ostrica? Un essere inutile e privo di personalità, proprio come lei, una persona senza colore.
Ma d’improvviso s’irrigidì, dopo tutto quel rimuginare una nuova consapevolezza era riuscita ad insinuarsi in lei.
Dopotutto era la grazia più grande, quella dell'ostrica. Quando le entra dentro un granello di sabbia, una pietruzza che la ferisce, non si mette a piangere, non strepita, non si dispera. Giorno dopo giorno trasforma il suo dolore in una perla.
E così anche lei, avrebbe dimostrato che i suoi pochi colori avevano in realtà molte sfumature. Non avrebbe più permesso alla società di imporle come comportarsi e plasmarla.
Spronò un’ultima volta il cavallo, e con il vento che le pizzicava gli occhi già umidi di lacrime, si lanciò senza più esitazioni incontro ad un destino che avrebbe scritto da sola.
Sono tornataaaa!!!!
Sarò brevebrevebreve!
Innanzitutto dedico questa ff alla mia piccola (non più cosi tanto piccola) principessa guerriera <3 ti voglio bene sorellina miaaaa <3
La “perla” di saggezza sull’ostrica naturalmente non è mia xD l’ho trovata un giorno per caso, scritta non ricordo dove, e mi ha colpita.
Così ho deciso di costruirvi attorno una fic su Mulan. Devo ammettere che il paragone è un po’, ok molto, strambo, ma mi pare proprio appropriato ai sentimenti della nostra giovane guerriera!
Voi cosa ne pensate?? Fatemi sapere ;)
xxFALINExx