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Autore: Tsuzuki88    15/07/2013    1 recensioni
Roi è scomparso e considerato morto dall'esercito ed Edward vuole sapere chi è stato a portargli via la persona a cui teneva. Breve conversazione su msn (anche Ed deve avere un deposito per le e-mail) seguita da un monologo introspettivo, per sapere di chi... bé, basta leggere. Leggera EnvyXEd
Genere: Comico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Envy | Coppie: Roy/Ed
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fic mi è venuta in mente un po' di anni fa al mare e da allora non ha voluto proprio lasciarmi in pace doveva essere una cosa di 2, massimo 3 pagine.... ma... si è un po' allungata fino ad arrivare a 11 pagine...
Questa è la prima fiction che porto alla parola fine... waw.... le altre sono tutte troppo lunge.... ma ora basta chiaccerare, l'ho fatta aspettare tanto, ma alla fine l'ho postata e ora... buona lettura! (scusatemi se è venuta una skifezza....)

Avvertenze
*Testo*: pensieri
- Testo -: parlato
“Testo”: chat


Central City.
Un ragazzo da lunghi capelli biondi legati in una morbida treccia avanzava lento sulla scalinata esterna della biblioteca incurante della pioggia che lo bagnava.
Il cappotto rosso grondava acqua e, anche se aveva il cappuccio, non se l’era messo.
Si strinse di più nel suo cappotto quando la pioggia cominciò a battere più forte e più fitta, ma non accelerò il passo.
Camminava con il capo chino a terra, i tristi occhi dorati erano rivolti al pavimento mentre ripensava al funerale dell’amico.
Ancora una volta una persona era morta a causa sua.
Roy Mustang era una persona detestabile, ma quando si metteva in testa di aiutare qualcuno lo faceva anche a rischio della propria vita e così era successo. Aveva cercato di aiutarlo a trovare la pietra filosofale, ma si era esposto troppo, così lo avevano ucciso. Forse gli aveva mandato qualche informazione per trovare il suo assassino e così anche il suo cadavere.
Con questi pensieri il biondo si apprestava a controllare la sua posta elettronica.
Entrato nella biblioteca si diresse a passo sicuro verso l’ala riservata ai computer senza accorgersi di un ragazzo dai lisci capelli neri e dagli occhi nocciola che lo osservava con sguardo divertito.
Nell’ala cercò un computer libero e ne trovò subito uno all’angolo della sala.
Ci si diresse.
Il silenzio del luogo era come un velo che lo soffocava.
Arrivato al computer si tolse il giubbotto fradicio e lo appoggiò sul tavolo poi si sedette.
Accese il computer.
Sullo schermo apparve la schermata di caricamento di Windows XP.
Il Dektop era un viale di ciliegi in fiore, cosa rara da trovare in quella città piena di asfalto e cemento.
Trovò subito l’icona di Alice e si connesse.
Aprì la pagina di msn messanger.
Nessun nuovo messaggio.
Merda, tutta la sua fatica sprecata, nessuno sarebbe riuscito a vendicare il colonnello Roy Mustang.
Una finestra di conversazione si aprì sullo schermo.

Morte agli umani “Ehilà piccoletto d’acciaio! Come stai ”

Edward guardò con curiosità lo schermo, chi era quel deficiente che osava chiamarlo piccoletto, in più non aveva quel contatto sul suo Windows Live Messenger. E poi che Nick name strano, morte agli umani, anche l’indirizzo era abbastanza assurdo Envy@hotmail.com ... certamente era uno svitato.

Morte agli umani “ancora non mi hai riconosciuto Full Metal?”
So alto so bello so fotomodello “ Perché ti dovrei conoscere?=_=”
Morte agli umani “Sono io!”
Morte agli umani “Io... Io..... Envy!”
So alto so bello so fotomodello “TU!!!!”
Morte agli umani “ sisi ^_^”
So alto so bello so fotomodello “COME DIAVOLO HAI FATTO AD AVERE IL MIO CONTATTO!!!”
Morte agli umani “Se tu accedi a msn in una Biblioteca così affollata è ovvio che riesca a prenderti il contatto senza farmi notare U.U ”
So alto so bello so fotomodello “Sei nella biblioteca???”
Morte agli umani “BINGO!! XD”

Ed si guardò intorno era sicuramente in quel ala della biblioteca ma sapendo che si può trasformare poteva essere chiunque.
Scrutò ogni persona che stava al computer, d'altronde c’erano solo 4 persone davanti al pc a parte lui.
Un giovane ragazzo dai lisci capelli neri stava a due computer di distanza da lui. Un uomo con un cappello nero era di fronte a lui e stava leggendo qualche cosa sullo schermo. Una donna dai lunghi capelli biondi raccolti in una crocchia stava all’estremità opposta della stanza. E per ultimo c’era un adolescente dai corti capelli neri con un cappellino con visiera al computer accanto a quello della donna.

Morte agli umani “E’ inutile che mi cerchi fra le persone che ti circondano, non riusciresti mai a trovarmi senza quel fastidiosissimo occhi a mandorla”
So alto so bello so fotomodello “Dannato, perché non ti mostri”
Morte agli umani “Attento a quello che desideri O’chibi-san se mi mostro qui dentro tutta questa gente morirà ^_^”
So alto so bello so fotomodello “Che vuoi ancora da me Envy!? ”
Morte agli umani “Volevo solo fare due chiacchiere ^_^”
So alto so bello so fotomodello “non sei tipo da due chiacchiere, e SMETTI DI FARE LA FACCINA SORRIDENTE!!!”
Morte agli umani “Ah si, non sarei il tipo da due chiacchiere? E tu sapresti dirmi che tipo sono 'O chibi-san?”
So alto so bello so fotomodello “.......”
Morte agli umani “Ahahah la sapevo che non avresti detto niente. Sei uno spasso Fullmetal.”
So alto so bello so fotomodello “Che vuoi Envy”
Morte agli umani “Cambi persino discorso è piccoletto!?”

Ed guardò nuovamente intorno a se. Nessuno lo osservava erano troppo concentrati sui propri computer.

Morte agli umani “Come ti ho già detto è inutile che tu ti guardi a torno.”
So alto so bello so fotomodello “Allora che vuoi Envy dimmelo almeno la facciamo finita con questa assurda conversazione”
Morte agli umani “Te l’ho detto volevo solo fare due chiacchiere con te......”
Morte agli umani “Com’è stato il funerale del tuo amico colonnello Roy?”
So alto so bello so fotomodello “Che cavolo ne sai tu!?!”
Morte agli umani “...... Sei vestito a lutto..... =_= e poi abbiamo delle spie nell’esercito”
So alto so bello so fotomodello “King Bradley è già morto e solo quelli di cui ci fidavamo sanno che lui è morto...... solo una persona lo poteva sapere.........!!!!!!”
Morte agli umani “Bingo piccoletto! XD l’abbiamo ucciso noi il tuo caro colonnello ^_^”

Ed battè i pugni sul tavolo e scattò in piedi
- DANNATO IO TI AMMAZZO!!! -

Morte agli umani “Ehi, non c’è bisogno di urlare piccoletto, così spaventerai tutti ^_^ e in più fai attirare l’attenzione su di te. Guardati accanto piuttosto...”

Edward volse lo sguardo vicino alla propria mano e si sorprese nel vedere un fascicolo cremisi. Era sicuro che fino a poco fa non c’era.
Si risedette.

Sono alto sono bello sono fotomodello “Sei stato tu a mettermi questo fascicolo qui?”
Morte agli umani “Esatto piccoletto d’acciaio, questo dimostra quanto stai attento quando sei al pc -_- ”
Morte agi umani “Ma ora guarda il contenuto della cartellina, sono sicuro che ti piacerà ^_^ ”

Edward aprì il fascicolo.
Un foglio di carta nera con una scritta a mano verde era piegata sopra una busta verde scuro.

So alto so bello so fotomodello “e cosa ci dovrei fare con ciò =_=”
Morte agli umani “Leggi leggi leggi ^_^ "

Edward aprì scocciato il foglio da cui cadde una carta dei tarocchi divisa in due.



Caro fratellino
Un regalo da chi ti ama veramente
Il re di spade circondato da rose cremisi



Ed guardò storto la lettera senza capirne il significato.

So alto so bello so fotomodello “chi l’ha scritto?”
Morte agli umani “Io! Ti piace?”
So alto so bello so fotomodello “=_= ......mi avvalgo della facoltà di non rispondere...”
Morte aglio umani “Uffi quanto sei scorbutico...”
Morte agli umani “ora però apri la busta ^_^ spero che ti piaccia ciò che c’è dentro”

Edward svuotò svogliatamente la busta sul tavolo.
Un astuccio di velluto blu uscì dalla busta insieme a svariate fotografie.
Fullmetal guardò per l’ennesima volta le persone al computer.

Morte agli umani “Uffi, quando la smetterai di cercarmi?”
So alto so bello so fotomodello “Solo quando ti avrò ucciso al smetterò”
Morte agli umani “Cattivo, e io che volevo fare pace con il mio nii-chan :cry: ^_^”
So alto so bello so fotomodello “Smettila, non sei mio fratello!”
Morte agli umani “eppure abbiamo lo stesso sangue da parte di padre ^_^”
So alto so bello so fotomodello “1° TU SEI UN HOMUNCULUS e come tale non hai famiglia.”
Morte agli umani “cattivo ç_ç”
So alto so bello so fotomodello “e secondo io ho rinnegato da molto tempo Hohenheim.”
Morte agli umani “anche se l’hai rinnegato resta comunque tuo padre ^_^ ”

Ed distolse gli occhi dallo schermo.
*è inutile discutere con uno scemo, la gente che ti vede potrebbe non capire la differenza*
Sbuffo e si grattò la testa con l’automail mentre con l’altra mano prendeva le foto che gli aveva consegnato Envy.
Cominciò a guardarle senza vederle veramente.
Blu
Bianco
Nero
b>Rosso
I colori predominanti di quelle fotografie.
Un’immagine attirò l’attenzione del biondo che cominciò a guardare le foto con gli occhi sgranati dal terrore e dal disgusto.
Roy Mustang era adagiato in una vasca da bagno riempita di rose e sangue cremisi, gli occhi erano sgranati e velati e la pelle era di un bianco innaturale.
La testa era appoggiata al bordo della vasca e leggermente piegata indietro e le braccia distese lungo i bordi con le mani fuori. Il torace nudo e solcato da piccole linee cremisi spiccava bianco a contrasto con il rosso delle rose e del sangue.
La posizione rilassata del corpo contrastava con la maschera di dolore, terrore e morte del volto.
Edward cambiò foto ma si maledisse per averlo fatto.
La seconda foto ritraeva il colonnello di fuoco nudo seduto su una sedia.
Le gambe erano legate a quelle della sedia mentre le braccia erano legate dietro di essa.
La testa era sollevata dal torace grazie alla Cicogna di storpiatura che gli teneva la testa alzata e le cosce dilatate.
Un’espressione di dolore e piacere era dipinta sul suo volto. Gli occhi vaghi fissavano un punto indefinito davanti a lui.
Sul corpo c’erano svariate ferite procurate, lungo il collo, le spalle e sul basso ventre, da morsi mentre sul torace e sull’alto ventre da ferite di unghie, fruste e lame.
Alla base della sua erezione c’erano i segni di denti come se il suo “amante” volesse staccargliela.
Le cosce dell’uomo erano bagnate da qualcosa di viscido e appiccicoso che Edward ritenne fosse sperma, ma non dell’uomo a giudicare l’asta pulsante.
La terza ed ultima foto che il ragazzo osò guardare gli fece rivoltare lo stomaco e prese la decisione di non toccare cibo per i prossimi sette giorni mentre voltava di scatto le foto per non vedere ciò che avevano fatto al suo amante.

Morte agli umani “che hai nii-chan?”
Morte agli umani “Ecco, lo sapevo, l’avevo detto a Pride che erano venute malissimo quelle foto e che non esprimevano a pieno il dolore che c’era in quei momenti.”

Edward trasse un profondo respiro

So alto so bello so fotomodello “Perché lo hai fatto...?”
Morte agli umani “Per te nii-chan, sei contento ^_^ ”
Morte agli umani “ho visto molte volte le tue ferite e quello che ti faceva, quindi ho pensato di fargliela pagare con la stessa moneta ^_^ ora apri l’astuccio, c’è un regalino per te che ti farà ricordare in modo piacevole quel che è successo :D ”

Edward spostò il triste sguardo sull’astuccio di velluto blu che teneva in mano.
Si mise ad osservarlo.
Era uno di quegli astucci dove si ponevano collane o braccialetti.
Full metal aprì la scatola trovandoci l’anulare del colonnello con l’anello infilato, quell’anello gemello che il ragazzo portava nella sua prova d’alchimista e che metteva soltanto quando andava a trovare il colonnello per pagare il prezzo delle informazioni che Roy gli forniva. Nelle quali il ragazzino rimaneva sempre privo di vestiti.
Un suono proveniente dal computer destò Edward dai suoi ricordi sui loro corpi fusi in uno.

Hai appena ricevuto un trillo Morte agli umani.
Morte agli umani “Edward? Sei ancora con noi?”
Morte agli umani ti ha appena inviato un file
So alto so bello so fotomodello “cos’è?”
Morte agli umani “Guardalo, spero che ti piacerà in fondo mi ha consigliato Pride di registrare il tutto e mandartelo ^_^ ”
Il file mandato da Morte agli umani è stato scaricato
Clicca qui per aprirlo
Morte agli umani “mettiti le cuffie prima di aprirlo”
So alto so bello so fotomodello “Questo suona come un ordine =_=”
Morte agli umani “ Non è un ordine nee-chan, è solo un consiglio ^_^ ”

Edward sbuffò e si mise le cuffie svogliatamente come gli aveva “consigliato” il suo interlocutore, dopo di che aprì il file.

La finestra di Windows media player si aprì mentre il file si caricava.

Edward guardò ancora l’anello d’argento sfiorandolo con le dita.
Un urlo riportò il suo sguardo allo schermo dove era apparsa l’immagine di Roy Mustang incatenato ad una parete mentre Pride, Sloth, Greed lo torturavano con ferri roventi.

Dopo i primi 10 minuti Edward non ce la fece più e corse in bagno.

Stava vomitando anche l’anima quando una mano fredda come la morte gli toccò la schiena.
- Tutto bene? -
Edward si girò un po’ scocciato del fatto che qualcuno lo avesse visto in quelle condizioni.
Un ragazzo dai lisci capelli neri lunghi quanto i suoi e legati in un codo basso e con degli occhi nocciola gli si era posto davanti e lo guardava preoccupato.
L’alchimista chiuse gli occhi e inspirò profondamente.
Quando gli riaprì il ragazzo lo guardava ancora preoccupato con le mani poggiate sui fianchi.
- Grazie della preoccupazione, ma va tutto bene. -
Il biondo fece un passo in avanti e il mondo cominciò a vorticargli intorno.
Un braccio gli afferrò la vita e lo tirò verso un corpo freddo.
- Non sembra che tu stia bene. -
Edward si girò verso il ragazzo, la sua voce gli ricordava quella di....
- Envy...? -
Una parola sussurrata che il ragazzo accolse con un ghigno mentre il suo corpo riprendeva le sue reali fattezze.
- Bingo Fullmetal. -
Un falso sorriso velato di tristezza era stampato sulle labbra dell’homunculus che stringeva ancora a se l’alchimista.
Edward cercò di scostarsi da quella presa, ma le forse gli mancarono e si aggrappò alle braccia di Envy che lo sorreggevano.
- Perché.... - Un sussurro appena percettibile ma saturo di odio e disperazione - Perché lo hai fatto Envy....? -
L’homunculus spalancò gli occhi alla domanda e poggiò la mano sinistra sul capo del biondo cominciando ad accarezzarlo mentre lo stringeva a se con il braccio destro.
- Io... Ho solo ubbidito agli ordini. Il colonnello di... Mustang si era interessato a cose che non lo riguardavano... sapeva troppo. Mi è stato ordinato di catturarlo e di portarlo difronte al padre. -
Ci fu un attimo di silenzio mentre Envy continuava ad accarezzare la testa del suo nii-chan.
- E allora perché... Perché quel video e le foto.... -
La voce smorzata dai singhiozzi di Ed fece perdere un battito al cuore dell’homunculus che lo strinse a se con entrambe le braccia e gli posò la testa su quella bionda del ragazzo come a voler proteggere quella fragile creatura che era diventato l’alchimista d’acciaio.
- Quelle sono un avvertimento...... Io...... Il padre non vuole che anche tu commetta il suo stesso errore. -
Envy scostò Edward da se, il tanto che bastava per poterlo guardare negli occhi ancora umidi di pianto.
- Ridammelo. - La voce di Fullmetal era arrabbiata e supplicante mentre il suo corpo tremava nelle braccia dell’homunculus. - Ridammi Roy. -
- Mi dispiace.... - Envy posò la sua fronte su quella dall’alchimista mentre dagli occhi di quest’ultimo ricominciavano a scendere delle lacrime e il suo sguardo si abbassava al pavimento. - I miei fratelli hanno voluto vendicare Wrath torturandolo e...... Gluttony lo ha mangiato per vendicare Lust...... il dito con l’anello e la sua uniforme sono le uniche cose che sono rimaste... Io.... -
Envy si interruppe ancora una volta.
Non avrebbe voluto dirglielo... ma....
- Ho tentato di fermarli.... - l’homunculus si staccò da Edward che teneva gli occhi semi chiusi e la testa abbassata. Aveva paura della reazione che quelle parole avrebbero avuto sul ragazzo.
- E perché lo avresti fatto...? - La voce dell’alchimista ormai era solo un sussurro quasi impercettibile.
- Io... volevo solo fargliela pagare per.... - Envy si interruppe e guardò la porta per un attimo, poi prese il braccio di Edward e lo trascinò in un gabinetto chiudendo la porta mentre alcuni uomini entravano nel bagno.
- Che diavo.... - il biondo cercò di divincolarsi, ma l’homunculus gli tappo la bocca con una mano e lo costrinse a posare la schiena contro il suo petto.
- Non vorrai che questa gente ti veda in questo stato Fullmetal. - Le sue parole erano soffiate direttamente nel suo orecchio facendo arrossire vistosamente il biondo, mentre un ghigno prendeva possesso delle labbra di Envy.
Passarono così un paio di minuti finché non sentirono la porta chiudersi.
Envy aprì piano la porta per assicurarsi che tutti sen’erano andati. Uscì dal gabinetto e chiuse la porta del bagno con la chiave fregata al custode della biblioteca.
Edward aveva smesso di agitarsi ed era di nuovo di cattivo umore.
- Perché hai chiuso la porta a chiave? -
Il biondo guardò l’homunculus con gli occhi pieni di odio e disprezzo.
- Vuoi forse che della gente muoia? -
- Che vorresti dire!? -
- Che non ho voglia di vedere nessuno... bè... apparte te O’ chibi-san. -
- E smettila di chiamarmi così!!! -
Edward cercò di sferrare un pugno in faccia ad Envy, ma lui lo fermò prendendogli il polso e tirandolo a se in un abbraccio.
- Stai calmo Ed... non sono venuto qua per litigare, solo per parlare. -
Il biondo cercò di divincolarsi, ma la stretta era troppo forte e alla fine dovette cedere.
- Che vuoi ancora da me Envy!? -
L’homunculus allentò la presa mentre Ed lo guardava accigliato.
- Volevo sapere... Si bè... - Envy si mordicchiò il labbro inferiore, poi mise le mani dietro la testa e si diresse verso la porta dando la schiena al biondo per non fargli vedere la sua espressione. - In... in che rapporti eri con... Lui? -
Edward rimase immobile davanti alla domanda dell’homunculus.
Dopo un paio di minuti Envy Lasciò scivolare le braccia lungo i fianchi e si girò per controllare che l’alchimista fosse ancora dietro di lui.
Lo vide con un’espressione idiota in faccia. Gli occhi lo fissavano stupefatti e la bocca era aperta.
- Me... me lo stai chiedendo sul serio...? -
Envy guardò per un attimo quella faccia stupita dipinta sul volto dell’alchimista. Poi mise la mano destra sul fianco e piegò un po’ la testa a sinistra.
- Certo che stò dicendo sul serio O’chibi-san. -
Edward a diede un pugno alla parete vicina a lui.
- Smettila di chiamarmi così! Dannazione! - Un rivolo di sangue uscì dalla mano dell’Alchimista. - Mi hai chiesto in che rapporti ero con Roy!? Secondo te! Non sono mica una puttana che si fa fottere dal primo che capita! -
Envy assunse un espressione molto seria.
- Quindi eravate coinvolti sentimentalmente.... -
Edward abbassò la testa mordendosi il labbro inferiore.
- ...Lo amavi dunque.... -
I pugni dell’alchimista si chiusero, e dalle piccole lunette usci una goccia di sangue.
*Perché quell’Homunculus non capisce mai quando deve stare zitto.*
- ...Allora ti posso dire le sue ultime volontà. -
Fullmetal alzò di scatto il capo attirato dalle parole di Envy.
Con la mano sinistra si grattò la testa.
- Bè.. quando gli ho detto cosa gli sarebbe accaduto mi ha detto di riferirti una cosa, ma solo ad una condizione. -
Envy cambiò il suo aspetto.
- No... lui no.... -
Edward indietreggiò di un passo.
Il corpo tremante.
Il volto impallidito di colpo.
Gli occhi sgranati dall’orrore.
La bocca leggermente aperta con le labbra che si muovevano senza emettere suono.
- Scusami, ma sono le sue ultime volontà. -
Envy si avvicinò di più ad Ed che rimase immobile, come paralizzato.
Una mano inguantata sfiorò la guancia del biondo.
Copiose lacrime cominciarono a scendere dagli occhi dorati.
- Lui voleva dirtelo di persona, ma non c’è riuscito. - Le mani inguantate asciugarono le lacrime e fecero specchiare gli occhi del più piccolo in quelli neri e sottili della persona di cui aveva preso le sembianze. Envy trasse un profondo respiro, poi parlò con la voce del colonnello di Fuoco - Spero che queste mie ultime parole ti arrivino. Non voglio che tu ti senta in colpa per mia morte poiché il volerti aiutare è stata una mia idea, quindi non dartene una colpa. -
L’homunculus si fermò a riprendere fiato e aprì gli occhi che aveva inconsciamente chiuso trovandosi a fissare i pozzi d’oro dell’alchimista appannati dalle lacrime. Istintivamente baciò la fronte del biondo, per poi posare baci sulla punta del naso e sugli occhi per cercare di scemare le lacrime che calavano da essi.
Le braccia di Edward cinsero la vita di Envy mentre la testa bionda affondava nel tessuto blu. L’homunculus si tese un po’in quell’abbraccio per lui tanto inusuale, poi sentendo il corpo del piccolo alchimista tremare si rilassò e lo abbracciò posando il mento sulla testa bionda. - Non voglio che tu soffra per la mia assenza. La nostra relazione era una cosa sbagliata, un mio errore. Non ti dico di dimenticarmi, ma di accantonarmi in un angolo del tuo cuore e crearti un nuovo e più pulito amore. Ti voglio bene, e questo non cambierà neanche se io sarò morto, ma per questo tu non devi soffrire, io veglierò sempre su di te e su chi sceglierai di amare per sempre. -
Le mani dell’alchimista si strinsero sul giubbotto blu. Dei singhiozzi scossero quella fragile creatura tra le braccia del homunculus il quale cominciò ad accarezzargli la testa e la schiena. Rimasero così per un tempo che a Envy pare infinito. Quando il pianto del più piccolo cominciò a scemare l’homunculus lo allontanò un po’ da se e voltò lo sguardo di lato in modo imbarazzato.
- Poi lui mi ha detto di darti una cosa.... -
Il biondo alzò il viso al più grande. L’espressione interrogativa con cui il più piccolo lo guardava lo fece sorridere.
- Bè... non sarà la stessa cosa, ma.... -
Envy prese il mento di Edward tra le dita e lo costrinse ad alzarlo facendo si che i loro volti fossero molto vicini... troppo vicini. Ed cercò di divincolarsi, ma il castano gli cinse la vita con un braccio e lo attirò a se.
Le labbra si sfiorarono per poi cercare un contatto maggiore.
Un bacio caldo.
L’homunculus leccò il labbro inferiore dell’alchimista chiedendo gentilmente di poter accedere nel atrio caldo della sua bocca. Quando questo gli venne negato la presa sul mento del biondo si fece più forte costringendolo ad aprire la bocca al uomo.
Le lingue si rincorrevano e si scontravano in una danza molto antica.
Dopo un po’ il moro si stacco a malincuore da quelle morbide labbra per far riprendere il fiato al più piccolo.
- Bè... il messaggio te l’ho dato... - Envy riprese il suo solito aspetto. - Ora... ora me ne vado... la sua divisa la troverai in camera tua. -
Envy cercò di andarsene, ma una solida presa lo fermo.
Edward lo stava abbracciano alla vita.
La testa bionda era poggiata sulla schiena del homunculus.
- Ehi! Che sono questi sprazzi d’affetto O’chibi-san? -
La presa delle braccia si fece ancora più salda.
Envy sospirò e si girò verso l’alchimista che lo stava abbracciando.
- Ehi... Fullmetal...? -
Nessuna risposta gli arrivò dal ragazzo davanti a se.
- Acciaio.... - l’homunculus cominciò a spazientirsi dal fatto che il ragazzo non rispondeva. - Ehi Edward, non sono un cuscino! Mollami! -
Il castano prese per le spalle il biondo per allontanarlo da se, ma appena vide i suoi occhi umidi di pianto si fermò.
- Ehi... anche se ti ho riferito quelle cose non è che siam.... - Il ragazzo si fermò quando vide il viso rosso del più piccolo e gli occhi assenti. - Non dirmi che.... - Gli occhi ametista si spalancarono mentre reggeva l’alchimista con una mano sulla fronte. - ...Ti sei preso la febbre!!! -
Edward barcollò un attimo per poi cadere tra le braccia dell’homunculus che lo afferrò al volo.
- Scu... scusami.... -
Envy sospirò di rassegnazione quando vide che il più piccolo gli era svenuto fra le braccia.
- Cosa dovrò mai fare con te.... -
In un lampo di luce l’homunculus si trasformò in un ragazzo dai capelli neri e gli occhi dorati, prese il piccolo alchimista in braccio e si avviò verso l’uscita passando prima a prendere le cose che il ragazzo aveva lasciato hai computer.

- Dannato ragazzino... in un giorno come questo dovevi infradiciarti da capo a piedi!? -
Envy aveva portato Edward nel appartamento che condivideva con Alphonse. Non trovando il fratello più piccolo aveva dovuto prendere la chiave dai pantaloni dell’alchimista e aprire la porta.
- Mi domando perché l’ho portato fino a qui... perché non l’ho scaricato davanti ad un ospedale o roba simile. -
*Semplice Envy, perchè gli vuoi bene.*
Quella vocina noiosa sempre in testa che gli diceva cose che non voleva sentire ma vere.
- Già, perché in fin dei conti ci tengo a Shorty. -
Appoggiò il corpo del ragazzo sul letto e lo coprì con le pesanti coperte.
La febbre del ragazzo era ancora salita.
L’homunculus si guardò in torno, poi prese la sedia davanti alla scrivania e la avvicinò al letto.
- E ora.... -
*Perché non resti con lui, in fondo il padre ti ha ordinato di prenderti cura di lui.*
Sbuffando il ragazzo si mise a sedere sulla sedia. Il corpo tremante del più piccolo lo faceva star male.
Gli passò gentilmente una mano sulla fronte per togliere i capelli biondi incollati alla pelle. E sentì la fronte del biondo scottare.
- PORC.... -
Si precipitò subito a prendere una bacinella, dell’acqua fredda e un panno, trovandoli quasi subito.
*Quante volte sei stato in questa casa di notte quando Edward dormiva e Alphonse usciva di nascosto*
- Già, e ogni volta rimanevo ore a vedere shorty sognare.... -
Chiuse la cannella del'acqua e portò la bacinella nella camera e immerse il panno nell’acqua per poi, dopo una leggera strizzata posarlo sulla fronte sudata del alchimista.
Si risedette sulla sedia poggiando le braccia sullo schienale e poggiandoci sopra il mento in modo da vegliare su Ed.

Erano passate ormai diverse ore quando il rumore di una porta che si apriva lo fece destare dai suoi pensieri.
- Fratellone? Sei già tornato? -
A quella voce Envy prese l’aspetto di un militare e andò incontro ad Al.
- Suo fratello è in camera che dorme. -
- E tu chi sei? E come hai fatto ad entrare!? -
- Sono il soldato semplice Allen Noah. Ho riaccompagnato vostro fratello a casa dalla biblioteca dopo che si è sentito male. -
- COSA! Il fratellone.... -
Envy non gli fece finire la frase.
- Suo fratello stà riposando nell’altra stanza. Ora ritornerei alla centrale. Con permesso. -
- Si, e grazie di tutto signor Noah! - Detto ciò Envy uscì dal palazzo e riprese le sue vere sembianze per poi sparire sopra i tetti.

La notte era già calata da un pezzo quando Al uscì di casa. Una figura sopra un impalcatura osservò l’armatura andarsene per quei vicoli scuri.
- Anche questa notte non ci ha rinunciato.... -
*Anche tu non hai rinunciato al tuo hobby anche questa sera, eppure gli sei stato vicino tutto il giorno.*
Già, anche quella sera, come molte altre lui era li, pronto ad entrare dalla finestra della stanza del piccolo alchimista.
- Quanto sono prevedibili gli umani... devono fare sempre le stesse cose se no il loro mondo si sconvolge. -
*Bè, anche per te è così.*
Già, anche per lui era così.. o più che altro la rutin giornaliera lo faceva sentire vivo.
- Bè, è ora di andare. -
Come un felino saltò giù dal suo nascondiglio e con un altro balzo si portò sulla finestra socchiusa della camera del biondo.
Il ragazzo era disteso nel letto in posizione fetale. Le candide coperte lo coprivano fino alla vita.
Al lo aveva cambiato poiché portava un semplice pigiama azzurro.
L’homunculus si avvicinò al letto e rimboccò le coperte del piccolo alchimista per poi mettersi ad osservare quella fragile figura.
*Lo sai che questa è una cosa sbagliata, vero?*
- Certo che lo so. -
Una pallida mano accarezzò il volto del biondo che, sentendo quel calore accostò di più il viso.
*Riuscirai ancora a guardarlo da lontano senza poterlo toccare?*
- Non lo so. -
La mano di spostò dalla guancia alle labbra rosse per poi scendergli lungo il collo.
*Almeno sai quali sono i tuoi sentimenti per lui?*
- Si… so quali sono. -
*Glielo dirai mai?*
- Come posso dirgli che l’essere che gli ha strappato via l’unica cosa di veramente importante lo.... -
*Non riesci ancora a dirlo...?*
- Non voglio... Non posso dirgli che lo amo. -
*Perché? Anche se non sei nato da una donna ma dalla sola alchimia anche tu hai un cuore.*
- Mi chiedi perchè... bè... perchè io sono un mostro.... -
Envy abbassò la tesa e ritrasse la mano da quella pelle morbida e calda.
- Envy... -
Un sussurro impercettibile uscito da quelle labbra carnose.
Il moro si abbassò per sentire meglio, ma era solo una parola detta nel sonno.
*E’ ora di andare Envy, tra poco suo fratello tornerà.*
- Già, ma prima di andarmene voglio fare un ultima cosa. -
L’homunculus si avvicinò al viso di Edward e gli posò le labbra sulle sue.
Un bacio fugace, privo di malizia, ma intenso di un affetto che mai nessuno doveva scoprire.
- Ti amo Shorty, ma so che questa cosa non potrà mai essere ricambiata. Quindi questo è il mio ultimo saluto. -
Envy si diresse verso la finestra, ma prima lasciò un pacchetto sulla scrivania del ragazzo.
- bè... questa gliel’avevo promessa. -
*Ti mancherà, vero?*
- Si, mi mancherà. -
Un ultimo sguardo verso la figura che dormiva e poi il salto nel vuoto. Un nuovo incarico del padre lo attendeva, e lui non poteva disobbedirgli.
Nella stanza una lacrima scorse lungo il viso del giovane.
- Idiota... Envy sei un idiota. -

Fine.

STOOOPPPPP!
ME: uff.. finalmente è finita
Envy: Ma tu... TU FINGEVI DI DORMIRE!?
Ed: Che credevi che fossi stupido? per tre giorni di fila lasciavo la finestra accostata con il chiavuistello la sera e la mattina la trovavo spalancata!
Envy, rosso in volto: ma allora...
Ed, mettendosi le mani alla vita: Si, sentivo quando parlavi da solo.
Envy deglutì a fatica: ma allora hai sentito...
Ed abraciò l'homunculus appoggiando la fronte al suo torace nascondendogli così il viso arrossato: si... lo sai che sei un cretino, vero..?
Ma, con sguardo sognante: Whaaaaaaa... quanto amo questi due!!!!!!!!!.... Ok, ora torno seria!
Roy: quando mai tu sei stata seria?
Me: Roy... ma tu non sei ancora morto?
Roy: no!
Me: peccato.... COMUNQUE... spero che questa fic piaca, aspetto commenti o critiche a seconda di quanto è garbata. Grazie a tutti e alla prossima fic!
Roy: vorrai dire al prossimo obrobrio...
ME, picchiando Roy alla Izumi: Stronzo! MUORI!
Roy: ma perchè ç_ç?
ME: perchè mi stai antipatico come la peste!
Roy: ç_ç
   
 
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